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  • GEOVA IL VERO DIO
  • Prove dell’esistenza dell’“Iddio vivente”
  • Infinito, ma avvicinabile
  • I suoi attributi
  • La sua posizione
  • La sua giustizia e gloria
  • Il suo proposito
  • Un Dio comunicativo
  • Ben diverso dagli dèi delle nazioni
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Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 341-343

Dio

[ebr. ‘El “Potente”, “Dio”; ‘Elòah, “Dio”; ‘elohìm (pl.), “dèi” o “Dio” come plurale di maestà; ha–’El, “il [vero] Dio”; aram. ‘Elàh, “Dio”; gr. Theòs, “Dio”].

Qualunque cosa adorata può essere definita un dio, in quanto l’adoratore vi attribuisce potere maggiore del proprio e lo venera. Perfino il proprio appetito può essere un dio se ci si lascia dominare da esso. — Rom. 16:18; Filip. 3:18, 19.

DIO ONNIPOTENTE

Nel testo ebraico Shaddày ricorre sette volte insieme a ‘El (Dio), formano il titolo “Dio Onnipotente”. (Gen. 17:1; 28:3; 35:11; 43:14; 48:3; Eso. 6:3; Ezec. 10:5) Le altre quarantun volte ricorre da solo ed è tradotto “l’Onnipotente”. La potenza implica la forza o il potere di compiere o adempiere quello che ci si propone, e anche di superare ostacoli o opposizione, infatti l’onnipotenza di Dio si manifesta nel suo potere irresistibile di adempiere il suo proposito.

Nelle Scritture Greche Cristiane il termine Pantokràtor ricorre dieci volte, nove nel libro di Rivelazione. (II Cor. 6:18; Riv. 16:14) Fondamentalmente significa Onnipotente, o Signore di tutto, Colui che detiene ogni potere. L’uso che ne è fatto nelle Scritture Cristiane aiuta a comprendere il significato del termine ebraico Shaddày, “Onnipotente”, dato che nelle Scritture Ebraiche non c’è nessun altro termine corrispondente a Pantokràtor.

GEOVA IL VERO DIO

Il vero Dio non è un Dio senza nome. Il suo nome è Geova. (Deut. 6:4; Sal. 83:18) È Dio perché ha creato tutte le cose. (Gen. 1:1; Riv. 4:11) Il vero Dio è reale (Giov. 7:28), è una persona (Atti 3:19; Ebr. 9:24) e non una legge naturale che operi senza un legislatore vivente né una forza cieca che agisca attraverso una serie di casi dando origine a una cosa o l’altra.

Prove dell’esistenza dell’“Iddio vivente”

L’esistenza di Dio è dimostrata dall’ordine, dalla forza e dalla complessità della creazione, macroscopica e microscopica, e dai rapporti che ha avuto col suo popolo nel corso della storia. Esaminando quello che si potrebbe chiamare il Libro della creazione divina, gli scienziati imparano molte cose. Si può imparare da un libro solo se il suo autore gli ha dedicato meditazione e preparazione intelligente. Il professor Albert Einstein ha ammesso: “Mi basta... riflettere *sulla meravigliosa struttura dell’universo, che possiamo debolmente percepire, e cercare umilmente di comprendere una parte sia pure infinitesima dell’INTELLIGENZA MANIFESTA NELLA NATURA”.

A differenza degli dèi senza vita delle nazioni, Geova è chiamato “l’Iddio vivente”. (Ger. 10:10; II Cor. 6:16) Ovunque esistono testimonianze della sua attività e grandezza. “I cieli dichiarano la gloria di Dio; e la distesa annuncia l’opera delle sue mani”. (Sal. 19:1) Gli uomini non hanno nessuna ragione o scusa per negare l’esistenza di Dio, perché “quello che si può conoscere di Dio è manifesto fra loro, poiché Dio lo ha loro reso manifesto. Poiché le sue invisibili qualità, perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili”. — Rom. 1:18-20.

La Bibbia spiega che Geova Dio è vivente da tempo indefinito a tempo indefinito per sempre (Sal. 90:2, 4; Riv. 10:6), essendo il Re d’eternità, incorruttibile, invisibile, unico Dio. (I Tim. 1:17) Prima di lui non esisteva alcun dio. — Isa. 43:10, 11.

Infinito, ma avvicinabile

Il vero Dio è infinito e al di là della piena comprensione dell’uomo. La creatura non potrebbe certo sperare di diventare uguale al suo Creatore né di capire tutta l’attività della Sua mente. (Rom. 11:33-36) Lo si può trovare e avvicinare, ed Egli fornisce al suo adoratore tutto ciò che è necessario ai benessere e alla felicità. (Atti 17:26, 27; Sal. 145:16) Geova è sempre all’apice della sua possibilità e volontà di offrire doni buoni e regali perfetti alle sue creature. (Giac. 1:17) Agisce sempre nel rispetto delle sue giuste norme, facendo ogni cosa legalmente. (Rom. 3:4, 23-26) Per questa ragione tutte le creature possono avere completa fiducia in lui, sapendo che si attiene sempre ai principi che stabilisce. Dio non cambia (Mal. 3:6), e in lui non c’è “variazione” nell’applicazione dei suoi principi. Non è mai parziale (Deut. 10:17, 18; Rom. 2:11), ed è impossibile che menta. — Num. 23:16, 19; Tito 1:1, 2; Ebr. 6:17, 18.

I suoi attributi

Il vero Dio non è onnipresente, infatti viene detto che ha un luogo di dimora. (I Re 8:49; Giov. 16:28; Ebr. 9:24) Il suo trono è in cielo. (Isa. 66:1) Può tutto, essendo l’Iddio Onnipotente. (Gen. 17:1; Riv. 16:14) “Tutte le cose sono nude e apertamente esposte agli occhi” di Dio, ‘Colui che annuncia dal principio il termine’. (Ebr. 4:13; Isa. 46:10, 11; I Sam. 2:3) La sua potenza e conoscenza si estendono ovunque, abbracciando ogni parte dell’universo. — II Cron. 16:9; Sal. 139:7-12; Amos 9:2-4.

Il vero Dio è spirito non carne (Giov. 4:24; II Cor. 3:17), anche se a volte paragona la sua vista, la sua potenza, ecc., a facoltà umane. Infatti parla figurativamente del suo “braccio” (Eso. 6:6), dei suoi occhi” e “orecchi” (Sal. 34:15), e spiega che, essendo il Creatore degli occhi e degli orecchi umani, è certo in grado di vedere e udire. — Sal. 94:9.

Alcuni dei principali attributi di Dio sono l’amore (I Giov. 4:8), la sapienza (Prov. 2:6; Rom. 11:33), la giustizia (Deut. 32:4; Luca 18:7, 8) e la potenza. (Giob. 37:23; Luca 1:35) Egli è un Dio di ordine e di pace. (I Cor. 14:33) È completamente santo e puro (Isa. 6:3; Abac. 1:13; Riv. 4:8), felice (I Tim. 1:11) e misericordioso. (Eso. 34:6; Luca 6:36) Molte altre qualità della sua personalità sono descritte nelle Scritture.

La sua posizione

Geova è il Supremo Sovrano dell’universo, il Re eterno. (Sal. 68:20; Dan. 4:25, 35; Atti 4:24; I Tim. 1:17) La posizione del suo trono è di gran lunga la più eccelsa. (Ezec. 1:4-28; Dan. 7:9-14; Riv. 4:1-8) Egli è la Maestà (Ebr. 1:3; 8:1), il Dio maestoso, il Maestoso. (I Sam. 4:8; Isa. 33:21) È la Fonte di tutta la vita. — Giob. 33:4; Sal. 36:9; Atti 17:24, 25.

La sua giustizia e gloria

Il vero Dio è un Dio giusto. (Sal. 7:9) È il glorioso Dio. (Sal. 29:3; Atti 7:2) Ha la massima eminenza (Deut. 33:26), essendo rivestito di eminenza e forza (Sal. 93:1; 68:34) e di dignità e splendore. (Sal. 104:1; I Cro. 16:27; Giob. 37:22; Sal. 8:1) “La sua attività è dignità e splendore”. (Sal. 111:3) Splendida è la gloria del suo Regno. — Sal. 145:11, 12.

Il suo proposito

Dio ha un proposito che attuerà e che non può essere frustrato. (Isa. 46:10; 55:8-11) Il suo proposito, espresso in Efesini 1:9, 10, è di “radunare di nuovo tutte le cose nel Cristo, le cose che sono nei cieli e le cose che sono sulla terra”. (Confronta Matteo 6:9, 10). Nessuno esisteva prima di lui; perciò ha priorità su tutti. (Isa. 44:6) Essendo il Creatore, esisteva prima di qualsiasi altro dio, e tutti i falsi dèi saranno eliminati così che dopo di lui non ne esisterà nessuno. (Isa. 43:10) È l’Alfa e l’Omega (Riv. 22:13) e perciò porta con successo a termine tutto ciò che intraprende. (Riv. 1:8; 21:5, 6) Non dimentica né trascura i suoi propositi o i suoi patti, e ciò lo rende un Dio degno di fiducia e leale. — Sal. 105:8.

Un Dio comunicativo

Nutrendo grande amore per le sue creature, Dio dà loro ampia opportunità di conoscere lui e i suoi propositi. Tre volte la sua stessa voce è stata udita sulla terra. (Matt. 3:17; 17:5; Giov. 12:28) Egli ha comunicato per mezzo di angeli (Luca 2:9-12; Atti 7:52, 53) e per mezzo di uomini a cui ha dato istruzioni e rivelazioni, come Mosè e gli altri profeti, e specialmente per mezzo di suo Figlio Gesù Cristo. (Ebr. 1:1, 2; Riv. 1:1) La sua Parola scritta è il mezzo con cui comunica col suo popolo, rendendo i suoi servitori e ministri pienamente preparati, e indirizzandoli sulla via della vita. —II Piet. 1:19-21; II Tim. 3:16, 17; Giov. 17:3.

Ben diverso dagli dèi delle nazioni

Il vero Dio, il Creatore degli splendidi corpi celesti, ha una gloria e uno splendore che la vista umana non può sostenere, infatti, ‘nessun uomo può vedere Dio e vivere’. (Eso. 33:20) Solo gli angeli, creature spirituali, hanno la possibilità di contemplare la sua faccia in senso letterale. (Matt. 18:10; Luca 1:19) Comunque Dio non espone gli uomini a un’esperienza del genere. Nella sua amorevole benignità permette agli uomini di scorgere le sue qualità attraverso la sua Parola, che include la rivelazione che fa di Lui suo Figlio Cristo Gesù. - Matt. 11:27; Giov. 1:18; 14:9.

Nel libro di Rivelazione Dio ci dà un’idea dell’effetto della sua presenza. L’apostolo Giovanni ebbe una visione che era molto simile a vedere Dio, nel senso che rivelava l’effetto di contemplare Dio sul suo trono. Il suo aspetto non è simile a quello dell’uomo, ed egli non ha rivelato in alcun modo all’uomo la sua figura, come Giovanni stesso ebbe a dire in seguito: “Nessun uomo ha in nessun tempo veduto Dio”. (Giov. 1:18) Piuttosto è stato paragonato a pietre preziose fulgidissime, brillanti, belle, che attirano lo sguardo e riscuotono piacevole ammirazione. “D’aspetto simile a pietra di diaspro e a preziosa pietra di color rosso, e intorno al trono vi [era] un arcobaleno dall’aspetto simile a smeraldo”. (Riv. 4:3) Quindi ha un aspetto incantevole e piacevole a guardarsi, che induce a perdersi nella sua contemplazione. Intorno al suo trono c’è ulteriore gloria e un’atmosfera di calma e serenità. L’aspetto di un perfetto arcobaleno di smeraldo indica ciò, ricordando la piacevole quiete che segue a un temporale. - Confronta Genesi 9:12-16.

Com’è dunque diverso il vero Dio dagli dèi delle nazioni, spesso grotteschi, arrabbiati, violenti, implacabili, spietati, capricciosi nel concedere favori, orribili e diabolici e pronti a torturare le creature terrestri, le anime umane, in qualche specie di inferno.

‘Un Dio che esige esclusiva devozione’

“Benché ci siano quelli che son chiamati ‘dèi’, sia in cielo che sulla terra, come ci sono molti ‘dèi’ e molti ‘signori’, effettivamente c’è per noi un solo Dio, il Padre”. (I Cor. 8:5, 6) Molti di questi dèi sono ‘potenti’, ma Geova è l’Iddio Onnipotente. È un Dio che esige esclusiva devozione. (Eso. 20:5) Richiede che i suoi adoratori lo adorino con spirito e verità. (Giov. 4:24) I suoi adoratori lo dovrebbero temere, il che significa odiare il male e riconoscere la sua sovranità e supremazia, la sua onnipotenza e la sua giustizia. (Prov. 1:7; 8:13; Ger. 11:20) Dovrebbero avere di lui timore riverenziale. - Isa. 8:13; Ebr. 12:28, 29.

Uno dei potenti chiamati “dèi” nella Bibbia è Gesù Cristo, che è “l’unigenito dio”. Ma egli stesso disse chiaramente: “Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio”. (Giov. 1:18; Luca 4:8; Deut. 10:20) Gli angeli sono “simili a Dio”, ma uno di loro impedì a Giovanni di adorarlo, dicendo: “Sta attento! Non farlo! . . . Adora Dio”. (Sal. 8:5; Ebr. 2:7; Riv. 19:10) Uomini potenti fra gli ebrei erano chiamati “dèi” (Sal. 82:1-7); ma non era proposito di Dio che qualche uomo fosse adorato. Quando Cornelio accennò a inchinarsi a Pietro, l’apostolo lo fermò con queste parole: “Lèvati; anche io sono uomo”. (Atti 10:25, 26) Certo i falsi dèi inventati e modellati dagli uomini nel corso dei secoli dalla ribellione edenica non si devono adorare. La legge mosaica ammonisce severamente di non abbandonare Geova per seguire altri dèi. (Eso. 20:3-5) Geova il vero Dio non tollererà per sempre la rivalità di dèi falsi, buoni a nulla. — Ger. 10:10, 11.

L’apostolo Paolo spiega che è Dio che dichiara giusti e, dopo che Cristo, il re nominato da Dio, ridurrà a nulla ogni altra potenza e autorità e quindi riconsegnerà il regno al suo Dio e Padre, Dio diventerà “ogni cosa a tutti”. (Rom. 8:33; I Cor. 15:23-28) Alla fine tutti i viventi riconosceranno la sovranità di Dio e loderanno sempre il suo nome. — Sal. 150; Filip. 2:9-11; Riv. 21:22-27; vedi ELOHIM; GEOVA.

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