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Ausiliario per capire la Bibbia
ad p. 911

Orei

(orèi).

Popolazione che all’epoca dei patriarchi abitava le montagne di Seir. Nella Bibbia sono chiamati “i figli di Seir l’Oreo”. (Gen. 36:20, 21, 29, 30) Gli edomiti “li spodestavano e li annientavano d’innanzi a loro e dimoravano nei loro luogo”. — Deut. 2:12, 22.

In Genesi 36:2, secondo il testo masoretico, il nonno di una delle mogli di Esaù si chiamava “Zibeon l’Ivveo”. Nei versetti 20 e 24 però è indicato che era discendente di “Seir l’Oreo”. Quest’apparente discrepanza può essere spiegata in due modi: oreo potrebbe significare semplicemente “abitatore di caverne”, dall’ebraico hohr, “caverna” o “buca”. Quindi Zibeon sarebbe un ivveo. Oppure il copista potrebbe aver confuso le lettere ebraiche rehsh (ר) e waw (ו), che sono molto simili. Questo spiegherebbe perché in Genesi 36:2 compare “Ivveo” invece di “Oreo”. Quest’ultima spiegazione sembra la più plausibile, in quanto gli orei, che in origine abitavano in Seir, sembrano distinti dagli ivvei, che la Bibbia colloca principalmente sui monti del Libano, e un gruppo dei quali, i gabaoniti, si erano impadroniti di città nei pressi di Gerusalemme. — II Sam. 24:7; Gios. 9:17.

URRITI

Attualmente molti studiosi ritengono che gli orei (o orrei) siano in realtà una popolazione che chiamano “urriti”. Questa conclusione si basa principalmente su analogie linguistiche, specie fra nomi propri, in antiche tavolette scoperte di recente in una vasta zona che va dall’odierna Turchia alla Siria e alla Palestina. Perciò sostengono che gli “urriti” finirono per essere chiamati orei. Ma non tutti sono dello stesso parere; si noti cosa dice un archeologo, il quale presenta prima questo argomento:

“Inoltre anche i gebusei biblici si dimostrarono urriti in incognito. Erano di origine straniera (Giud. 19:12), com’è confermato dal nome proprio del gebuseo Awarnah (II Sam. 24:16, Kethib). Un sovrano di Gerusalemme, o Gebus, del XIV secolo, aveva un nome che conteneva l’autentico elemento urrita Hepa. Quindi sia i gebusei che gli ivvei — due note nazioni preisraelitiche — erano semplicemente suddivisioni del diffusissimo gruppo urrita . . .”. Ma poi aggiunge:

“Tale conclusione però va ora modificata in un aspetto importante. Questo cambiamento necessario non toglie nulla alla posizione degli urriti locali all’inizio della storia biblica; ma incide sull’autentica identificazione degli urriti con gli orei. . . . non esistono prove archeologiche di insediamenti urriti in Edom o in Transgiordania. Ne consegue dunque che il termine biblico Hōrî — più o meno come il termine Cus — doveva essere usato contemporaneamente in due sensi distinti e indipendenti”. — E. A. Speiser, The World History of the Jewish People, p. 159.

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