BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • ad pp. 864-865
  • Nabucodonosor

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Nabucodonosor
  • Ausiliario per capire la Bibbia
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • DOMINAZIONE DI GERUSALEMME
  • IL SOGNO DI UN’IMMENSA STATUA
  • ALTRI EBREI ESILIATI
  • CONQUISTA TIRO
  • OPERE ARCHITETTONICHE
  • MOLTO RELIGIOSO
  • Nabucodonosor
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
  • Svelato il mistero del grande albero
    Prestate attenzione alle profezie di Daniele!
  • “Sia fatta la tua volontà in terra”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
  • L’ascesa e la caduta di un’immagine immensa
    Prestate attenzione alle profezie di Daniele!
Altro
Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 864-865

Nabucodonosor

(Nabucodònosor o Nabucodonosòr) [dall’accadico Nabu-kudurri-usur; Nebo, difendi il confine].

Secondo sovrano dell’impero neobabilonese; figlio di Nabopolassar e padre di Evil-Merodac (AmelMarduk), che gli succedette al trono. Nabucodonosor regnò quarantatré anni (624-581 a.E.V.), periodo che include i “sette tempi” durante i quali mangiò vegetazione come un toro. (Dan. 4:31-33) Per distinguere questo monarca dall’omonimo sovrano babilonese di un periodo molto precedente (dinastia di Isin) gli storici l’hanno definito Nabucodonosor II.

Cenni storici su Nabucodonosor desunti da iscrizioni cuneiformi tuttora esistenti integrano la storia biblica. Risulta che nel diciannovesimo anno del suo regno Nabopolassar radunò il suo esercito, e lo stesso fece suo figlio Nabucodonosor, allora principe ereditario. I due eserciti erano indipendenti l’uno dall’altro e, dopo che Nabopolassar ebbe fatto ritorno a Babilonia in meno di un mese, Nabucodonosor riportò alcune vittorie in zona montuosa, tornando poi a Babilonia con molto bottino. Nel ventunesimo anno del regno di Nabopolassar, Nabucodonosor marciò con l’esercito babilonese su Carchemis, dove combatté contro gli egiziani. Guidò le sue truppe alla vittoria quindi invase “tutto il paese di Hatti” (Siria e Palestina). Tutto ciò ebbe luogo nel quarto anno del regno di Ioiachim re di Giuda (625 a.E.V.). — Ger. 46:2.

Le iscrizioni indicano inoltre che la notizia della morte del padre riportò Nabucodonosor a Babilonia e, il 1º elul (agosto-settembre), sali al trono. Durante l’anno della sua ascesa al trono tornò nel paese di Hatti e ricevette un tributo. Verso il 624 a.E.V., nel primo anno ufficiale di regno, Nabucodonosor alla testa del suo esercito penetrò nuovamente nel paese di Hatti e conquistò la città filistea di Ascalon. (Vedi ASCALON). Durante il secondo, terzo e quarto anno di regno compì altre campagne nel paese di Hatti, e può darsi che nel quarto anno abbia reso suo vassallo Ioiachim re di Giuda. (II Re 24:1) Pure nel quarto anno Nabucodonosor si spinse col suo esercito in Egitto e nel conflitto che segui entrambe le parti subirono pesanti perdite.

DOMINAZIONE DI GERUSALEMME

In seguito alla ribellione di Ioiachim re di Giuda contro Nabucodonosor i babilonesi cinsero d’assedio Gerusalemme. Sembra che Ioiachim sia morto durante tale assedio e suo figlio Ioiachin salì al trono di Giuda. Ma solo tre mesi e dieci giorni dopo, il regno del nuovo re ebbe fine con la resa di Ioiachin a Nabucodonosor (nel mese di adar [febbraio-marzo] durante il settimo anno di regno di Nabucodonosor [che terminò nel nisan 617 a.E.V.], secondo le Cronache Babilonesi). Nabucodonosor portò in esilio a Babilonia Ioiachin, altri componenti della famiglia reale, funzionari di corte, artefici e guerrieri; e costituì re di Giuda Mattania, zio di Ioiachin, che chiamò Sedechia. — II Re 24:11-17; II Cron. 36:5-10.

Dopo qualche tempo Sedechia si ribellò a Nabucodonosor, alleandosi con l’Egitto per avere protezione militare. (Ezec. 17:15; confronta Geremia 27:11-14). Questo provocò il ritorno dei babilonesi e, il 10 tebet (dicembre-gennaio) del nono anno del regno di Sedechia, Nabucodonosor assediò Gerusalemme. (II Re 24:20; 25:1; II Cron. 36:13) Tuttavia, la notizia che il faraone (probabilmente Ofra; confronta Geremia 44:30) avanzava con un esercito dall’Egitto indusse i babilonesi a levare temporaneamente l’assedio. (Ger. 37:5) Le truppe del faraone furono poi costrette a tornare in Egitto e i babilonesi cinsero nuovamente d’assedio Gerusalemme. (Ger. 37:7-10) Infine, nel 607 a.E.V., il 9 tammuz dell’undicesimo anno del regno di Sedechia (diciottesimo anno di regno di Nabucodonosor), fu aperta una breccia nelle mura di Gerusalemme. Sedechia e i suoi uomini fuggirono ma furono raggiunti nella desertica pianura di Gerico. Poiché Nabucodonosor si era ritirato a Ribla “nel paese di Amat, li fu portato Sedechia per comparire davanti a lui. Nabucodonosor fece trucidare tutti i figli di Sedechia, poi fece accecare e incatenare Sedechia e lo portò prigioniero, a Babilonia. Dei particolari successivi alla vittoria, inclusi l’incendio del tempio e delle case di Gerusalemme e la confisca degli utensili del tempio, e dei prigionieri si occupò Nebuzaradan, capo della guardia del corpo. Ghedalia fu nominato da Nabucodonosor governatore di quelli che non erano stati presi prigionieri. — II Re 25:1-22; II Cron. 36:17-20; Ger. 52:1-27.

IL SOGNO DI UN’IMMENSA STATUA

Il libro di Daniele precisa che Nabucodonosor fece il sogno della statua con la testa d’oro nel “secondo anno” del suo regno (probabilmente contando dalla distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V. e quindi in realtà nel ventesimo anno di regno). I sacerdoti che praticavano la magia, gli evocatori e i caldei non furono in grado di interpretare il sogno, ma il profeta ebreo Daniele sì. Questo spinse Nabucodonosor a riconoscere che il Dio di Daniele era “un Dio di dèi e un Signore di re e un Rivelatore di segreti”. Quindi costituì Daniele “governante su tutto il distretto giurisdizionale di Babilonia e principale prefetto su tutti i saggi di Babilonia”. Inoltre affidò cariche amministrative anche ai tre compagni di Daniele, Sadrac, Mesac e Abednego. — Dan. cap. 2.

ALTRI EBREI ESILIATI

Circa tre anni dopo, nel ventitreesimo anno del regno di Nabucodonosor, altri ebrei furono portati in esilio. (Ger. 52:30) Si trattava probabilmente di ebrei che erano fuggiti in paesi conquistati in seguito dai babilonesi. Questa conclusione è avvalorata dalla seguente dichiarazione di Giuseppe Flavio: “Nel quinto anno dopo la distruzione di Gerusalemme, che era il ventitreesimo del regno di Nabucodonosor, egli fece una spedizione contro la Celesiria; e quando se ne fu impadronito, mosse guerra contro gli ammoniti e i moabiti; e quando ebbe assoggettate tutte queste nazioni, attaccò l’Egitto, per abbatterlo”. — Antichità giudaiche, Libro X, cap. IX, 7.

CONQUISTA TIRO

Sempre nel 607 a.E.V., qualche tempo dopo la caduta di Gerusalemme, Nabucodonosor iniziò l’assedio di Tiro. Durante quell’assedio la testa dei suoi soldati fu “resa calva” a motivo dello sfregamento degli elmi e le loro spalle furono ‘scorticate’ a forza di portare materiali per costruire opere d’assedio. Poiché Nabucodonosor non ricevette nessun ‘salario’ per aver servito come Suo strumento nell’eseguire il giudizio contro Tiro, Geova promise di dargli la ricchezza dell’Egitto. (Ezec. 26:7-11; 29:17-20; vedi TIRO). Un frammento di un testo babilonese, datato del trentasettesimo anno (588-587 a.E.V.) di Nabucodonosor, menziona infatti una campagna contro l’Egitto. Non si può tuttavia stabilire se si tratta della conquista originale o di una successiva azione militare.

OPERE ARCHITETTONICHE

Oltre a conseguire numerose vittorie militari e a estendere l’impero babilonese in adempimento della profezia (confronta Geremia capp. 47-49), Nabucodonosor svolse notevole attività edilizia. Per accontentare la regina che aveva nostalgia della Media, si dice che Nabucodonosor abbia costruito i giardini pensili, considerati una delle sette meraviglie del mondo antico. Molte iscrizioni cuneiformi di Nabucodonosor tuttora esistenti parlano delle sue opere architettoniche, fra cui l’erezione di templi, palazzi e mura.

MOLTO RELIGIOSO

Sembra che Nabucodonosor fosse estremamente religioso, infatti eresse e abbellì i templi di numerose divinità babilonesi. Era particolarmente devoto al culto di Marduk, il principale dio di Babilonia. A lui Nabucodonosor attribuiva il merito delle sue vittorie militari. Trofei di guerra, fra cui i sacri vasi del tempio di Geova, sembra siano stati deposti nel tempio di Marduk (Merodac). (Esd. 1:7; 5:14) In un’iscrizione di Nabucodonosor si legge: “A tua gloria, o eccelso MERODAC, ho eretto una casa.... Possa accogliere al suo interno l’abbondante tributo del re di nazioni e di tutti i popoli!”

La statua d’oro eretta da Nabucodonosor nella pianura di Dura forse era dedicata a Marduk e destinata a promuovere l’unità religiosa dell’impero. Infuriato per il rifiuto di Sadrac, Mesac e Abednego di adorare l’immagine anche quando fu data loro una seconda opportunità, Nabucodonosor ordinò che fossero gettati in una fornace ardente riscaldata sette volte più del solito. Ma quando i tre ebrei furono liberati dall’angelo di Geova, Nabucodonosor fu costretto a riconoscere: “Non esiste un altro dio che possa liberare come questo”. — Dan. cap. 3.

Sembra inoltre che Nabucodonosor facesse molto affidamento sulla divinazione nel decidere le sue mosse strategiche. La profezia di Ezechiele, per esempio, dice che il re di Babilonia ricorse alla divinazione per decidere se muovere contro Rabba di Ammon o contro Gerusalemme. — Ezec. 21:18-23.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi