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    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 875-876

Neemia, libro di

Libro delle Scritture Ebraiche che descrive soprattutto avvenimenti accaduti mentre Neemia era governatore di Giuda e immediatamente prima. (Nee. 5:14; 13:6, 7) Le parole iniziali di questo libro ispirato, scritto quasi sempre in prima persona, identificano lo scrittore: “Neemia figlio di Acalia”. — Nee. 1:1.

QUANDO FU SCRITTO E QUALE EPOCA ABBRACCIA

Il mese di chislev (novembre-dicembre) di un certo ventesimo anno è il punto di partenza della narrazione storica. (Nee. 1:1) Da Neemia 2:1 risulta trattarsi del ventesimo anno del regno di Artaserse. Ovviamente in questo caso il ventesimo anno non viene calcolato a partire dal mese di nisan (marzo-aprile), perché il chislev del ventesimo anno non avrebbe preceduto il nisan (menzionato in Neemia 2:1) dello stesso ventesimo anno. Può dunque darsi che Neemia seguisse un suo calcolo del tempo, facendo iniziare l’anno lunare col mese di tishri (settembre-ottobre), che per gli ebrei è tuttora il primo mese dell’anno civile. Un’altra possibilità è che i persiani, a differenza dei babilonesi, calcolassero la durata del regno del loro re a partire dall’autunno o dalla data effettiva dell’ascesa al trono del monarca. Potrebbe essere così anche se gli scribi babilonesi continuarono a calcolare nel modo consueto gli anni del regno del re di Persia da nisan a nisan, come risulta dalle loro tavolette cuneiformi.

Attendibili prove storiche e l’adempimento della profezia biblica (vedi ARTASERSE n. 3) indicano che l’anno in cui cadde il nisan del ventesimo anno del regno di Artaserse fu il 455 a.E.V. Quindi il chislev precedente il nisan di quel ventesimo anno cadde nel 456 a.E.V. e il trentaduesimo anno del regno di Artaserse (l’ultima data menzionata in Neemia [13:6]) incluse parte del 443 a.E.V. Perciò il libro di Neemia abbraccia un periodo che va dal chislev del 456 a.E.V. fino a qualche tempo dopo il 443 a.E.V.

Nel trentaduesimo anno del regno di Artaserse Neemia partì da Gerusalemme. Al suo ritorno trovò che gli ebrei non avevano sostenuto i sacerdoti e i leviti, la legge del sabato era stata violata, molti avevano sposato donne straniere, e i figli nati da tali matrimoni misti non sapevano neanche parlare la lingua dei giudei. (Nee. 13:10-27) Perché le condizioni si fossero deteriorate a tal punto, l’assenza di Neemia doveva essersi protratta per un considerevole periodo di tempo. Ma non c’è modo di determinare quanto tempo dopo il 443 a.E.V. Neemia abbia terminato il libro che porta il suo nome.

D’ACCORDO CON GLI ALTRI LIBRI BIBLICI

Il libro di Neemia esalta Geova Dio. Rivela che è il Creatore (Nee. 9:6; confronta Genesi 1:1; Salmo 146:6; Rivelazione 4:11), che è un Dio che esaudisce le preghiere sincere dei suoi servitori (Nee. 1:11-2:8; 4:4, 5, 15, 16; 6:16; confronta Salmo 86:6, 7) e che è il Difensore del suo popolo. (Nee. 4:14, 20; confronta Esodo 14:14, 25). È un “Dio di atti di perdono, clemente e misericordioso, lento all’ira e abbondante in amorevole benignità” (Nee. 9:17; confronta Numeri 14:18), il ‘Dio dei cieli, Dio grande e tremendo, che mantiene il patto e l’amorevole benignità verso quelli che lo amano e osservano i suoi comandamenti’. — Nee. 1:5; confronta Deuteronomio 7:9, 10, 21.

Nel libro di Neemia ci sono numerose allusioni alla Legge. Queste riguardano le calamità risultanti dalla disubbidienza e le benedizioni che derivano dal pentimento (Lev. 26:33; Deut. 30:4; Nee. 1:7-9), i prestiti (Lev. 25:35-38, Deut. 15:7-11; Nee. 5:2-11), le alleanze matrimoniali con stranieri (Deut. 7:3; Nee. 10:30), i sabati, il condono dei debiti (Eso. 20:8; Lev. 25:4; Deut. 15:1, 2; Nee. 10:31), il fuoco sull’altare (Lev. 6:13; Nee. 10:34), la festa delle capanne (Deut. 31:10-13; Nee. 8:14-18), l’ammissione di moabiti e ammoniti nella congregazione di Israele (Deut. 23:3-6; Nee. 13:1-3), e le decime, le primizie e le contribuzioni. — Eso. 30:16; Num. 18:12-30; Nee. 10:32-39.

In questo libro ci sono informazioni storiche contenute anche in altre parti delle Scritture Ebraiche. (Nee. 9:7-35; 13:26; confronta Neemia 13:17, 18 con Geremia 17:21-27). E la storia dell’epoca narratavi chiarisce altri brani biblici. I Salmi 123 e 129 trovano un parallelo storico nelle esperienze di Neemia e degli altri ebrei in relazione alla ricostruzione delle mura di Gerusalemme. (Nee. 4:1-5, 9; 6:1-14) Il fatto che Geova fece in modo che Artaserse compisse la Sua volontà permettendo a Neemia di ricostruire le mura di Gerusalemme è una conferma storica di Proverbi 21:1: “Il cuore del re è come corsi d’acqua nella mano di Geova. Ovunque si diletti, egli lo volge”. — Nee. 2:4-8.

Sia il libro di Esdra (2:1-67) che il libro di Neemia (7:6-69) indicano il numero degli uomini delle varie case o famiglie che tornarono con Zorobabele dall’esilio in Babilonia. Concordano nel numero complessivo di 42.360 uomini che tornarono dall’esilio, a parte gli schiavi e i cantori. (Esd. 2:64; Nee. 7:66) Tuttavia ci sono disparità nel numero degli appartenenti a ciascuna casa o famiglia, e in entrambi gli elenchi le varie cifre danno un totale molto inferiore a 42.360. Molti studiosi vorrebbero attribuire tali varianti a errori di trascrizione. Anche se questa ipotesi non può essere scartata a priori, esistono altre possibili spiegazioni.

Può darsi che Esdra e Neemia abbiano compilato i rispettivi elenchi basandosi su fonti diverse. Per esempio, Esdra poteva aver usato un documento in cui erano elencati coloro che avevano chiesto di tornare in patria, mentre Neemia poteva aver copiato un documento in cui erano elencati quelli che vi fecero effettivamente ritorno. Poiché c’erano dei sacerdoti che non erano in grado di stabilire la propria genealogia (Esd. 2:61-63; Nee. 7:63-65), non è fuori luogo concludere che molti altri israeliti avessero lo stesso problema. Quindi i 42.360 uomini potevano essere il totale complessivo del numero degli appartenenti a ciascuna famiglia più molti altri che non erano in grado di dimostrare la loro origine. Più tardi però alcuni possono essere riusciti a stabilire la propria genealogia. Questo spiegherebbe come mai cifre diverse possono dare lo stesso totale.

SCHEMA DEL CONTENUTO

I Reazione di Neemia alle notizie circa la situazione di Gerusalemme (1:1-11)

A. Hanani fratello di Neemia e altri ebrei in visita a Susa; loro risposta alle domande di Neemia sugli ebrei nel distretto giurisdizionale di Giuda (1:1-3)

B. Neemia fa cordoglio, digiuna e prega (1:4-11)

II Neemia chiede di andare a Gerusalemme; successiva ricostruzione delle mura di Gerusalemme suscita opposizione (2:1—4:23)

A. Neemia autorizzato dal re a recarsi in Giuda; sua partenza cori comandanti militari e cavalieri (2:1-10)

B. Ricostruzione delle mura di Gerusalemme nonostante l’opposizione (2:11—4:23)

1. Neemia ispeziona nottetempo le mura (2:11-20)

2. Partecipanti ai lavori di ricostruzione nelle varie sezioni delle mura (3:1-32)

3. Intensificata opposizione; Neemia arma gli operai per respingere minaccia nemica (4:1-23)

III Neemia esorta ebrei ricchi a restituire interessi richiesti ingiustamente sui prestiti ad altri israeliti; suo altruismo (5:1-19)

IV Fallito complotto nemico contro Neemia, ma, anche dopo che le mura sono ricostruite in cinquantadue giorni, Tobia continua a minacciarlo (6:1-19)

V Avvenimenti immediatamente successivi al completamento delle mura (7:1—12:47)

A. Neemia nomina portinai, affida comando di Gerusalemme a Hanani e Hanania, e dà istruzioni su apertura e chiusura delle porte della città scarsamente popolata (7:1-4)

B. Trova libro con elenchi genealogici (7:5-73)

C. Popolo radunato nella pubblica piazza presso la Porta delle Acque ascolta lettura della Legge e spiegazioni (8:1-15)

D. Festa delle capanne (8:16-18)

E. 24 tishri (etanim), un paio di giorni dopo la festa delle capanne, viene tenuta un’altra assemblea (9:1—10:39)

1. Durante assemblea gli israeliti confessano peccati; riconsiderano l’operato di Dio da quando scelse Abramo (9:1-37)

2. Disposizione degna di fiducia presa e autenticata con sigillo; popolo s’impegna a non contrarre alleanze matrimoniali con stranieri, a osservare sabati e sostenere servizio del tempio (9:38—10:39)

F. Uno su dieci designato a sorte per stabilirsi a Gerusalemme; elenco degli abitanti di Gerusalemme e altre località; informazioni genealogiche su sacerdoti e leviti (11:1—12:26)

G. Avvenimenti relativi all’inaugurazione delle mura di Gerusalemme (12:27-47)

VI Attività successive al ritorno di Neemia a Gerusalemme dopo temporanea assenza (13:1-31)

A. Legge letta al popolo; conseguente separazione da compagnia mista (13:1-3)

B. Neemia fa purificare le sale da pranzo nei cortili del tempio, provvede che sia dato aiuto materiale ai leviti e al tempio; fa osservare il sabato, punisce coloro che hanno contratto matrimoni misti; purifica sacerdoti e leviti e affida loro incarichi (13:4-31)

Vedi il libro “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, pp. 88-91

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