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  • Persecuzione
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  • STORIA
  • PERSECUZIONE DEI CRISTIANI
  • GIUSTO ATTEGGIAMENTO DI FRONTE ALLA PERSECUZIONE
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    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
  • I cristiani devono aspettarsi la persecuzione
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1967
  • Felici voi quando vi perseguiteranno
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1972
  • I cristiani affrontano la persecuzione con perseveranza
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
Altro
Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 972-973

Persecuzione

Questo sostantivo italiano deriva dal verbo latino persegui, “inseguire”, equivalente ai verbi ebraico (radhàph) e greco (diòko) che significano “inseguire, cacciare, perseguitare”. Più in particolare la persecuzione può essere definita vessazione o oppressione deliberatamente inflitta a motivo di condizione sociale, origine razziale o fede e convinzioni religiose; in quest’ultimo caso lo scopo è di sradicare tali convinzioni e impedirne la diffusione fra nuovi convertiti.

La persecuzione assume varie forme. Si può limitare a offese verbali, beffe e insulti (II Cron. 36:16; Atti 19:9), o può includere pressioni economiche (Riv. 13:16, 17), danno fisico (Matt. 27:29, 30; Atti 5:40), detenzione (Luca 21:12; Atti 16:22-24), odio e persino la morte. (Matt. 24:9; Atti 12:2) Può essere fomentata dalle autorità religiose (Mar. 3:6; Atti 24:1, 27), o perpetrata da persone male informate (Gen. 21:8, 9; Gal. 4:29) e ignoranti (I Tim. 1:13), oppure da irragionevoli gruppi di fanatici. (Luca 4:28, 29; Atti 14:19; 17:5) Ma spesso questi sono solo gli agenti di istigatori più potenti e minacciosi: le invisibili forze spirituali malvage. — Efes. 6:11, 12.

Nella prima profezia, Geova Dio predisse che ci sarebbe stata inimicizia fra il “serpente” e la “donna” e fra i loro rispettivi ‘semi’. (Gen. 3:15) La Bibbia nel suo insieme rende testimonianza dell’adempimento di questa profezia. Gesù identificò chiaramente il serpente con Satana il Diavolo e allo stesso tempo disse ai suoi persecutori che erano ‘dal padre loro il Diavolo’ e quindi suo “seme”. (Giov. 8:37-59) Il libro di Rivelazione spiega che questa persecuzione continua fino al momento in cui Cristo assume il potere regale e anche dopo per un periodo di tempo, poiché quando Satana e i suoi angeli sono gettati giù sulla terra, il dragone ‘perseguita la donna, facendo guerra ai rimanenti del seme di lei che ubbidiscono a Dio e rendono testimonianza a Gesù’. — Riv. 12:7-17.

STORIA

La persecuzione religiosa ha una storia che, secondo Gesù, risale al tempo di Caino figlio di Adamo. (Gen. 4:3-8; Matt. 23:34, 35) Caino uccise suo fratello Abele spintovi “dal malvagio”, Satana il Diavolo. (I Giov. 3:12) La questione che determinò la morte di Abele verteva intorno alla fedele adorazione di Geova. (Ebr. 11:4) Giobbe, uomo di Dio il cui nome significa “oggetto di ostilità”, diventò il bersaglio di un’ingiusta persecuzione istigata da Satana. La moglie e i tre amici di Giobbe non erano che strumenti consapevoli o inconsapevoli nelle mani di questo acerrimo nemico di Dio e dell’uomo. — Giob. 1:8-2:9; 19:22, 28.

A volte i sovrani di Giuda e di Israele inflissero molta sofferenza a speciali rappresentanti di Dio. Il re Saul, per esempio, fece di Davide (‘uomo secondo il cuore di Dio’ [Atti 13:22]) il principale bersaglio del suo odio. (I Sam. 20:31-33; 23:15, 26; Sal. 142:6) Durante il regno di Acab e Izebel molti profeti di Geova furono costretti a nascondersi come fuggiaschi per non essere uccisi. (I Re 18:13, 14; 19:10) Il re Manasse sparse sangue innocente “in grandissima quantità”. (II Re 21:16) Il re Ioiachim mise a morte Urija, “uomo che profetizzava nel nome di Geova”. (Ger. 26:20-23) Geremia subì molta persecuzione per mano di funzionari del governo. (Ger. 15:15; 17:18; 20:11; 37:15, 16; 38:4-6) A motivo dell’infedeltà del suo popolo, Geova permise che altre nazioni a volte perseguitassero gli israeliti, fino al punto di portarli in cattività. — Deut. 30:7; Lam. 1:3.

In altri casi la persecuzione violenta, legalizzata mediante un decreto governativo, si scatenò contro coloro che erano leali a Geova, come quando i tre ebrei furono gettati nella fornace ardente, e Daniele venne dato in pasto ai leoni. (Dan. 3:13-20; 6:4-17) Durante il regno di Assuero re di Persia violenza e persecuzione divamparono contro gli ebrei in generale, e contro Mardocheo in particolare, per volontà del malvagio Aman l’Agaghita. — Est. 3:1-12; 5:14.

La persecuzione può venire da compagni di un tempo (I Piet. 4:4) oppure da amici o vicini di casa. (Ger. 1:1; 11:21) Gesù disse che parenti stretti, componenti della propria famiglia, sarebbero a volte diventati violenti persecutori dei credenti. — Matt. 10:21, 35, 36.

I principali istigatori umani della persecuzione religiosa sono stati tuttavia i promotori della falsa religione. Questo si verificò nel caso di Geremia (Ger. 26:11), e anche dell’apostolo Paolo. (Atti 13:6-8; 19:23-29) A proposito di Gesù si legge che “i capi sacerdoti e i Farisei radunarono il Sinedrio e ... Caiafa, che quell’anno era sommo sacerdote, disse loro: ‘Voi ... non ragionate che è per il vostro beneficio che un uomo muoia a favore del popolo e non che l’intera nazione sia distrutta’.... Da quel giorno tennero perciò consiglio per ucciderlo”. (Giov. 11:47-53) Prima di morire sul palo di tortura, Cristo subì in altri modi grave persecuzione per mano di uomini empi, sostenitori dei capi religiosi che volevano sbarazzarsi di lui. — Matt. 26:67; 27:1,2, 26-31, 38-44.

PERSECUZIONE DEI CRISTIANI

Con la morte di Gesù la persecuzione dei fedeli servitori di Geova non finì. Infatti il Figlio di Dio aveva predetto che sarebbe continuata. (Matt. 10:22, 23; 23:34, 35; Giov. 15:20; 16:2) E fu proprio così. Poco dopo la Pentecoste del 33 E.V., ci furono arresti, minacce e flagellazioni. (Atti 4:1-3, 21; 5:17, 18) Poi fu arrestato e lapidato Stefano. (Atti 7:52-60; vedi anche Ebrei 11:36, 37). Il suo assassinio fu seguito da un periodo di aspra persecuzione, capeggiata in parte da Saulo di Tarso, a motivo della quale la congregazione di Gerusalemme si disperse in lungo e in largo, estendendo in tal modo la predicazione della buona notizia. (Atti 8:1-4; 9:1, 2) In seguito Erode Agrippa I fece passare a fil di spada Giacomo fratello di Giovanni, e probabilmente avrebbe fatto la stessa cosa a Pietro, se l’angelo di Geova non l’avesse miracolosamente liberato nel cuore della notte. — Atti 12:1-11.

Con la sua conversione al cristianesimo, il persecutore Saulo diventò, come dice lui stesso, per immeritata benignità di Geova, il perseguitato Paolo. Questo avvenne quando finì per riconoscere che combatteva contro il Signore stesso. (Atti 9:4, 5; 22:4, 7, 8; 26:11, 14, 15; I Cor. 15:9; Gal. 1:13, 23; Filip. 3:6) La storia del ministero di Paolo e dei suoi viaggi descrive come questi in seguito subì a sua volta molta persecuzione per mano dei nemici del cristianesimo. — Atti 13:50; II Cor. 6:3-5; 11:23-25; Gal. 5:11; II Tim. 3:10, 11.

La persecuzione dei cristiani da parte delle autorità dell’impero romano dall’epoca di Nerone in poi è documentata dalla storia secolare. Le accuse cambiavano, ma gli obiettivi rimanevano sempre gli stessi: la soppressione del cristianesimo.

GIUSTO ATTEGGIAMENTO DI FRONTE ALLA PERSECUZIONE

Il cristiano che osserva i comandamenti di Dio non può evitare la persecuzione, infatti “tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione riguardo a Cristo Gesù saranno anche perseguitati”. (II Tim. 3:12) Tuttavia i veri cristiani sono in grado di sopportare ogni specie di persecuzione e tuttavia conservare la propria serenità senza provare rancore o odio verso i persecutori. Questo perché comprendono le questioni in gioco: l’origine della persecuzione e la ragione per cui è permessa. Invece di essere perplessi o preoccupati per tali esperienze, si rallegrano di poter dare come Cristo prova di lealtà nella persecuzione. — I Piet. 4:12-14.

Il cristiano però deve essere certo di soffrire realmente per una giusta causa. La storia e la norma biblica non consentono alcuna implicazione politica, partecipazione a complotti, né alcun tipo di attività criminale per cui uno debba essere perseguitato. Dando particolare risalto a questo fatto, l’apostolo esorta: “Mantenete la vostra condotta eccellente fra le nazioni, affinché, nella cosa di cui parlano contro di voi come malfattori, in seguito alle vostre opere eccellenti delle quali sono testimoni oculari glorifichino Dio nel giorno della sua ispezione”. (I Piet. 2:11, 12) A questo fa seguire il consiglio di essere sottomessi a funzionari governativi, a proprietari di schiavi, e al marito, citando come esempio da seguire quello di Cristo Gesù. (I Piet. 2:13-25; 3:1-6) Il cristiano può essere felice se soffre per amore della giustizia (3:13, 14), ma non dovrebbe mai soffrire “quale assassino o ladro o malfattore o intromettente nelle cose altrui”. — I Piet. 4:15, 16.

I cristiani inoltre apprezzano il premio che attende coloro che perseverano. A proposito di questo premio Gesù aveva detto: “Felici quelli che sono stati perseguitati a causa della giustizia, poiché a loro appartiene il regno dei cieli”. (Matt. 5:10) Quindi la disposizione mentale del cristiano è importante per rimanere fedele sotto la pressione dell’opposizione. — Filip. 2:5-8; Ebr. 12:2; vedi anche II Corinti 12:10; II Tessalonicesi 1:4; I Pietro 2:21-23.

Anche l’atteggiamento del cristiano nei confronti degli stessi persecutori è un fattore importante. Il fatto di amare i propri nemici e benedire quelli che si oppongono gli permette di perseverare. (Matt. 5:44; Rom. 12:14; I Cor. 4:12, 13) Inoltre il cristiano sa che a chiunque lasci casa e parenti per amore del regno dei cieli è promesso cento volte tanto, ma “insieme a persecuzioni”. (Mar. 10:29, 30) È vero che non tutti coloro che odono la buona notizia del Regno sopporteranno la violenza della persecuzione, e qualcuno potrebbe cercare di aggirare l’ostacolo per evitare guai. (Matt. 13:21; Gal. 6:12) Ma è meglio confidare nella forza di Geova, pregare come Davide per essere liberati dai persecutori, sapendo che Dio non abbandonerà a se stessi i suoi servitori; allora si potrà dire insieme all’apostolo: “Siamo completamente vittoriosi per mezzo di colui che ci ha amati”. — Sal. 7:1; II Cor. 4:9, 10; Rom. 8:35-37.

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