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Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 1039-1040

Raab

(Ràab).

1. [ebr. Rahhàv, ampia, larga]. Prostituta di Gerico che diventò adoratrice di Geova. Nella primavera del 1473 a.E.V. due esploratori israeliti giunsero a Gerico e trovarono alloggio in casa di Raab. (Gios. 2:1) La durata della loro permanenza non è precisata, ma Gerico non era così grande da richiedere molto tempo per esplorarla. Alcuni, specie tra gli ebrei tradizionalisti, negano che Raab fosse veramente una meretrice o una prostituta nel comune senso della parola, ma la realtà non sembra sostenere questa tesi. Il termine ebraico zanàh significa sempre una relazione illecita, sia sessuale sia come figura di infedeltà spirituale, e quando indica una prostituta così viene reso nelle versioni italiane. Non viene mai reso “ospite”, “locandiera” o simili. Inoltre presso i cananei la prostituzione non era un mestiere infamante. Il fatto che Raab avesse del lino sul tetto e avesse a portata di mano della corda scarlatta indica che era operosa.

I due ospiti di Raab furono riconosciuti come israeliti da altri, che riferirono la cosa al re. Tuttavia Raab nascose prontamente gli uomini fra gli steli di lino messi ad asciugare sul tetto e quando gli inseguitori vennero a prenderli poté indirizzarli altrove senza destare sospetti. In tutto questo Raab mostrò maggior devozione al Dio di Israele che ai suoi concittadini condannati. — Gios. 2:2-7.

Non si sa in quale momento Raab si sia resa conto dell’obiettivo degli esploratori e delle intenzioni di Israele riguardo a Gerico. Ma a un certo punto confessò loro che la città era presa da grande timore e terrore a motivo delle notizie riguardanti gli atti salvifici compiuti da Geova a favore di Israele nei precedenti quarant’anni o più. Chiese agli esploratori di giurare che avrebbero conservato in vita lei e tutta la sua famiglia: padre, madre e tutti gli altri. Essi acconsentirono a ciò, a patto che radunasse tutta la famiglia in casa sua, calasse una corda scarlatta dalla finestra e non dicesse nulla della loro visita, tutte cose che essa promise di fare. Per proteggere ulteriormente gli esploratori, li fece uscire da una finestra (la casa si trovava sulle mura della città) e disse loro come potevano evitare gli inseguitori che si erano diretti verso i guadi del Giordano. — Gios. 2:8-22.

Gli esploratori riferirono a Giosuè tutto l’accaduto. (Gios. 2:23, 24) Quindi dopo che erano cadute le mura di Gerico, la casa di Raab, “sul lato delle mura”, non venne distrutta. (Gios. 6:22) All’ordine di Giosuè di risparmiare la famiglia di Raab, i due esploratori stessi la fecero uscire e mettere in salvo. Dopo un periodo di esclusione dall’accampamento di Israele, Raab e la sua famiglia ebbero il permesso di dimorare tra gli israeliti. (Gios. 6:17, 23, 25) Quella ex prostituta divenne quindi moglie di Salmon e madre di Boaz della stirpe reale dei re davidici; essa è una delle quattro donne menzionate per nome nella genealogia di Gesù riportata da Matteo. (Rut 4:20-22; Matt. 1:5, 6) E anche un esempio di non israelita che mediante le opere dimostrò di avere piena fede in Geova. — Ebr. 11:30, 31; Giac. 2:25.

2. [ebr. Ràhav, bufera, arroganza]. Espressione simbolica usata per la prima volta in Giobbe (9:13; 26:12), dove è resa ‘colui che infuria’. (NM) Nel secondo brano, il contesto e il parallelismo la mettono in relazione con un grande mostro marino. Anche Isaia 51:9 collega Raab con un mostro marino: “Non sei tu quello che fece a pezzi Raab, che trafisse il mostro marino?”

Raab, orgoglioso, arrogante “mostro marino” simboleggiava l’Egitto e il faraone che si oppose a Mosè e a Israele. Il brano di Isaia 51 già citato, nel versetto successivo allude alla liberazione di Israele dall’Egitto compiuta da Geova: “Non sei tu quello che prosciugò il mare, le acque del vasto abisso? Quello che fece delle profondità del mare una via per far passare i ricomprati?” In Isaia 30:7 ancora una volta “Raab” si riferisce all’Egitto. Il Salmo 87:4 menziona “Raab” dove andrebbe Egitto, il primo in un elenco di nemici di Israele insieme a Babilonia, Filistea, Tiro e Cus. I Targum in questo versetto hanno “gli egiziani”, e nel Salmo 89:10 parafrasano “Raab” in modo da collegare questo termine con l’arrogante faraone d’Egitto umiliato da Geova.

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