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  • Pioggia
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  • FORMAZIONE DELLA PIOGGIA
  • GEOVA NE È LA FONTE
  • PRECIPITAZIONI NELLA TERRA PROMESSA
  • USO FIGURATIVO
  • Pioggia
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
  • Siete grati della pioggia?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2009
  • Perché salvare le foreste pluviali?
    Svegliatevi! 1990
  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1958
Altro
Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 990-991

Pioggia

La pioggia è parte integrante del ciclo mediante il quale dalla terra e dalle acque in superficie l’acqua sale nell’atmosfera sotto forma di vapore, poi si condensa e ricade sulla terra provvedendo così l’umidità necessaria alla vita di animali e piante. La Bibbia menziona la pioggia in relazione a questo ciclo sapientemente organizzato e sicuro. — Giob. 36:27, 28; Eccl. 1:7; Isa. 55:10.

In un primo stadio della preparazione della terra “Dio non aveva ancora fatto piovere sulla terra”, ma “un vapore saliva dalla terra e adacquava l’intera superficie del suolo”. L’epoca in questione era evidentemente l’inizio del terzo “giorno” creativo, prima che comparisse la vegetazione. (Gen. 2:5, 6; 1:9-13) La prima volta che la Bibbia menziona specificatamente la caduta della pioggia è nella descrizione del Diluvio, quando “le cateratte dei cieli si aprirono”, e “sulla terra piovve a dirotto per quaranta giorni e quaranta notti”. — Gen. 7:11, 12; 8:2.

FORMAZIONE DELLA PIOGGIA

Fra le domande che Geova pose a Giobbe, sottolineando la limitata comprensione che l’uomo ha delle forze e leggi della natura e della terra, c’era questa: “Esiste un padre della pioggia?” (Giob. 38:28) Per quanto i meteorologi abbiano studiato ampiamente la formazione della pioggia, un volume osserva: “I processi mediante i quali una nuvola produce pioggia rimangono oscuri; sembra che vi concorrano diversi meccanismi”. — The World We Live In, 1955, p. 79.

GEOVA NE È LA FONTE

Per Israele Geova non era un semplice “dio della pioggia”. Non era simile a Baal, che i cananei pensavano portasse la stagione delle piogge al suo risveglio alla vita. Gli israeliti fedeli riconoscevano che Geova, non Baal, poteva trattenere la preziosa pioggia. Questo fu chiaramente illustrato quando Geova provocò una siccità in Israele nel momento in cui l’adorazione di Baal era al culmine, all’epoca del profeta Elia. — I Re 17:1, 7; Giac. 5:17, 18.

Geova ha preparato la pioggia per la terra. (Sal. 147:8; Isa. 30:23) Egli “ha diviso un canale per l’inondazione”, forse in riferimento al modo in cui fa sì che le nuvole riversino la pioggia su certe parti del globo. (Giob. 38:25-27; confronta Salmo 135:7; Geremia 10:13). La sua capacità di controllare la pioggia secondo il suo proposito è una delle cose che ha distinto Geova dalle divinità idolatriche prive di vita adorate dalle nazioni che circondavano Israele. (Ger. 14:22) Nella Terra Promessa gli israeliti ebbero ancor più ragione di apprezzare ciò che non quando erano in Egitto, dove la pioggia era molto infrequente. — Deut. 11:10, 11.

Nel predicare ai greci di Listra, Paolo e Barnaba spiegarono che le rallegranti piogge erano una testimonianza “all’Iddio vivente” e una dimostrazione della sua bontà. (Atti 14:14-17) Non solo i buoni e i giusti, ma tutti godono i benefici della pioggia; perciò, fece notare Gesù, anche sotto questo aspetto l’amore di Dio dovrebbe essere un modello per gli esseri umani. — Matt. 5:43-48.

PRECIPITAZIONI NELLA TERRA PROMESSA

Nella Terra Promessa le due stagioni principali, estate e inverno, possono abbastanza appropriatamente essere definite la stagione asciutta e quella delle piogge. Dalla metà di aprile fino alla metà di ottobre non piove quasi mai. È raro che piova in questo periodo durante il quale avviene la raccolta. Proverbi 26:1 indica che la pioggia al tempo della raccolta era considerata del tutto fuori luogo. (Confronta I Samuele 12:17-19). Durante la stagione delle piogge non piove di continuo; ci sono anche giorni sereni. Poiché questa è anche la stagione fredda, essere esposti alla pioggia può far veramente rabbrividire. (Esd. 10:9, 13) Perciò un confortevole riparo era assai apprezzato. — Isa. 4:6; 25:4; 32:2; Giob. 24:8.

La Bibbia menziona spesso “la [prima] pioggia autunnale e la [ultima] pioggia primaverile”. (Ger. 5:24; Gioe. 2:23, 24) La pioggia in questi periodi fra l’estate e l’inverno era stata promessa da Dio quale benedizione sugli israeliti fedeli (Deut. 11:14) ed era qualche cosa che l’agricoltore attendeva con pazienza. (Giac. 5:7; confronta Giobbe 29:23). La prima pioggia o pioggia autunnale (a partire dalla fine di ottobre) era attesa ansiosamente per mitigare il calore e la siccità dell’estate. Era necessaria prima di poter seminare, perché ammorbidiva il terreno e permetteva all’agricoltore di arare la terra. Similmente l’ultima pioggia o pioggia primaverile (in aprile) era necessaria per bagnare le colture e portarle a maturazione, specie i cereali. — Zacc. 10:1; Amos 4:7; Cant. 2:11-13.

USO FIGURATIVO

Quando Dio benediceva Israele dandogli piogge al momento giusto, c’era abbondanza. Perciò Osea poté promettere che Geova sarebbe stato “come un rovescio di pioggia”, “come una pioggia primaverile che satura la terra” per quelli che volevano conoscerlo. (Osea 6:3) Le istruzioni di Dio dovevano ‘gocciolare come la pioggia’ e i suoi detti “come pioggerella sull’erba e come acquazzone sulla vegetazione”. (Deut. 32:2) Sarebbero penetrate lentamente ma a sufficienza per provvedere completo ristoro, come acquazzoni sulla vegetazione. In modo simile fu descritta una fonte di ristoro e abbondanza paragonando il rimanente radunato di Giacobbe a “copiosi acquazzoni sulla vegetazione”. — Mic. 5:7.

Il regno del re di Dio descritto nel Salmo 72 sarebbe stato contrassegnato da prosperità e benedizioni. Perciò viene detto che “scenderà come la pioggia sull’erba del prato, come gli acquazzoni che bagnano la terra” facendola rinverdire. (Sal. 72:1, 6; confronta II Samuele 23:3, 4). La buona volontà di un re è stata paragonata alla “nube di pioggia primaverile”, perché prometteva piacevoli condizioni avvenire, come le nuvole cariche di pioggia assicuravano l’acqua necessaria per avere un buon raccolto. — Prov. 16:15.

Nella visione descritta in Rivelazione Giovanni vide “due testimoni” che avrebbero avuto “l’autorità di chiudere il cielo affinché non cada nessuna pioggia durante i giorni del loro profetizzare”. (Riv. 11:3-6) Questi “testimoni”, in qualità di ‘profeti’ o rappresentanti di Dio, non avrebbero annunciato il favore o la benedizione di Dio sui piani e le opere di uomini malvagi sulla terra. Come Elia, che aveva annunciato tre anni e mezzo di siccità agli israeliti perché praticavano l’adorazione di Baal promossa dal re Acab e da sua moglie Izebel, così questi “due testimoni” in senso figurativo “hanno l’autorità di chiudere il cielo” affinché nessuna “pioggia” ristoratrice proveniente da Dio faccia prosperare tali imprese umane. — I Re 17:1—18:45; Luca 4:25, 26; Giac. 5:17, 18.

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