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Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 1085-1086

Roboamo

(Roboàmo) [il popolo (si) è ingrandito,oppure, colui che ingrandisce il popolo].

Figlio che Salomone ebbe dalla moglie ammonita Naama. Nel 997 a.E.V., all’età di quarantun anni, succedette al padre sul trono e regnò per diciassette anni. (I Re 14:21; I Cron. 3:10; II Cron. 9:31) Roboamo si distinse essendo l’ultimo re della monarchia unita e il primo sovrano del regno meridionale delle due tribù di Giuda e Beniamino; infatti poco dopo che fu incoronato re a Sichem da tutto Israele, il regno unito di Davide e Salomone si divise. Dieci tribù negarono il loro appoggio a Roboamo e fecero loro re Geroboamo, proprio come Geova aveva predetto per mezzo del profeta Ahia. — I Re 11:29-31; 12:1; II Cron. 10:1.

La secessione avvenne dopo che una delegazione del popolo, di cui Geroboamo era il portavoce, supplicò Roboamo di revocare alcune misure oppressive imposte loro da Salomone. Roboamo chiese consiglio in merito. Prima consultò gli anziani, che gli suggerirono di prestare ascolto al grido del popolo e di ridurre i loro pesi, dimostrando di essere un re saggio, amato dal popolo. Ma Roboamo respinse questo maturo consiglio e si rivolse ai giovani coi quali era cresciuto. Essi dissero al re che doveva rendere il suo dito mignolo più grosso dei fianchi di suo padre, aumentando il peso del loro giogo e castigandoli con flagelli anziché fruste. — I Re 12:2-15; II Cron. 10:3-15; 13:6, 7.

L’atteggiamento arrogante, tirannico adottato da Roboamo alienò completamente da lui la maggioranza della popolazione. Le uniche tribù che continuarono a sostenere la casa di Davide furono quelle di Giuda e di Beniamino, nonché i sacerdoti e i leviti di entrambi i regni, e anche cittadini isolati delle dieci tribù. — I Re 12:16, 17; II Cron. 10:16, 17; 11:13, 14, 16.

In seguito, quando il re Roboamo e Adoram (Hadoram), che era preposto ai coscritti per i lavori forzati, penetrarono nel territorio dei secessionisti, Adoram venne lapidato, mentre il re ebbe a malapena salva la vita. (I Re 12:18; II Cron. 10:18) Allora Roboamo radunò un esercito di 180.000 uomini di Giuda e Beniamino, deciso ad assoggettare con la forza le dieci tribù. Ma Geova per mezzo del profeta Semaia vietò loro di combattere contro i loro fratelli, dato che Dio stesso aveva decretato la divisione del regno. Anche se così si evitò uno scontro aperto, le ostilità fra le due fazioni continuarono per tutti i giorni di Roboamo. — I Re 12:19-24; 15:6; II Cron. 10:19; 11:1-4.

Per qualche tempo Roboamo si attenne abbastanza fedelmente alle leggi di Geova, e all’inizio del suo regno costruì e fortificò diverse città, in alcune delle quali immagazzinò riserve di viveri. (II Cron. 11:5-12, 17) Ma quando il suo regno fu saldamente stabilito, abbandonò l’adorazione di Geova e indusse Giuda a praticare l’abominevole adorazione del sesso, forse a motivo dell’influenza ammonita della famiglia materna. (I Re 14:22-24; II Cron. 12:1) Ciò a sua volta provocò l’ira di Geova, che la espresse facendo intervenire il re d’Egitto, Sisac, il quale nel quinto anno del regno di Roboamo invase insieme ai suoi alleati il paese e conquistò diverse città di Giuda. Se Roboamo e i suoi principi non si fossero umiliati in segno di pentimento, neanche Gerusalemme si sarebbe salvata. Comunque i tesori del tempio e della casa del re, inclusi gli scudi d’oro fatti da Salomone, furono presi da Sisac come bottino. Roboamo allora sostituì quegli scudi con altri di rame. — I Re 14:25-28; II Cron. 12:2-12.

Durante la sua vita Roboamo ebbe diciotto mogli, fra cui Maalat nipote di Davide, e Maaca nipote di Absalom, figlio di Davide. Maaca era la moglie favorita e la madre di Abia (Abiam), uno dei suoi ventotto figli e il legittimo erede al trono. Della famiglia di Roboamo facevano parte anche sessanta concubine e sessanta figlie. — II Cron. 11:18-22.

Prima di morire all’età di cinquantotto anni, e prima che Abia salisse al trono nel 980 a.E.V., Roboamo distribuì molti doni fra gli altri suoi figli, forse per impedire che insorgessero contro Abia dopo la sua morte. (I Re 14:31; II Cron. 11:23; 12:16) Nel suo insieme, la vita di Roboamo si può meglio riassumere con questa osservazione: “Egli fece ciò che era male, poiché non aveva fermamente stabilito il suo cuore per ricercare Geova”. — II Cron. 12:14.

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