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Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 1153-1154

Scuola

[dal gr. skholè, fondamentalmente, “tempo libero”; quindi, ciò che si fa nel tempo libero, dissertazione erudita, lezione, studio; per metonimia, scuola].

Il Creatore ha affidato ai genitori la responsabilità di insegnare alla loro prole il vero significato della vita, sia della vita fisica che di quella spirituale. Essi dovevano istruirli circa la via da seguire, e questa istruzione sarebbe stata una guida per i figli non solo in gioventù, ma anche nella vecchiaia. (Prov. 22:6) I genitori avevano l’obbligo di cominciare a istruire il figlio durante l’infanzia. (II Tim. 3:14, 15) Per assolvere questo incarico dovevano ammaestrare i figli in casa. Sembra che in Israele non esistessero scuole pubbliche per i bambini. La casa era la scuola. Il genitore doveva insegnare con l’esempio e anche con la parola, e l’ammaestramento doveva essere regolare, continuo. — Gen. 18:19; Deut. 6:6-9, 20-25; Prov. 6:20.

Giosafat re di Giuda istituì un corso di istruzione per insegnare la legge di Dio, e mandò principi, sacerdoti e leviti a insegnare in tutte le città di Giuda, col buon risultato che Geova benedisse il suo regno dandogli pace e prosperità. — II Cron. 17:7-12.

Fra gli esiliati portati a Babilonia nel 617 a.E.V. insieme al re Ioiachin, Nabucodonosor re di Babilonia scelse alcuni giovani israeliti, fra i quali alcuni della famiglia reale e figli di nobili. Fra loro erano Daniele e i suoi tre compagni. A questi ebrei venne insegnata la lingua caldea e ricevettero speciale istruzione per il servizio nel palazzo reale. Essi dimostrarono di essere studenti molto pronti. — Dan. 1:2-7, 18-20.

Sembra che prima dell’esilio ci fossero luoghi di adunanza per insegnare la legge di Dio, a parte il tempio. (Sal. 74:8) Dopo il ritorno dall’esilio in Babilonia sia Esdra che Neemia promossero energicamente l’insegnamento della legge di Dio, fattore veramente importante per la restaurazione. Tutto il popolo si radunava per sentir leggere e spiegare la Legge dai leviti. (Esd. 7:10; Nee. cap. 8) Le sinagoghe (dal gr. synagogè, riunione) erano luoghi di istruzione, non per fare sacrifici, che venivano offerti solo nel tempio. — Atti 15:21.

In seguito si affermarono scuole in cui veniva impartita istruzione religiosa superiore. Per esempio Saulo (Paolo) aveva studiato ai piedi di Gamaliele. Gli ebrei mettevano in dubbio i requisiti di chiunque affermasse di insegnare la legge di Dio se non aveva frequentato le loro scuole. — Atti 22:3; Giov. 7:15.

Il luogo di adunanza della congregazione fu usato da Paolo e Barnaba come una scuola in cui era impartita istruzione religiosa. (Atti 11:25, 26; 14:27) A Roma per esempio gruppi di cristiani si radunavano in case private o in altri luoghi idonei per ricevere istruzione. (Rom. 16:3-5) A Colosse si tenevano adunanze in casa di Filemone, e anche in casa di Ninfa. (Rom. 16:3-16; Filem. 1, 2; Col. 4:15) Una grande stanza al piano superiore venne usata a Troas per un’adunanza con Paolo. (Atti 20:6-8) Istruzioni per tenere le adunanze di congregazione in modo ordinato si trovano in I Corinti, capitolo 14, in cui è chiaro che viene data particolare importanza all’insegnamento e all’edificazione.

I luoghi di adunanza delle congregazioni servivano come scuole dove si potevano consultare i rotoli delle Scritture Ebraiche e anche gli scritti degli apostoli e dei loro compagni. Pochi cristiani possedevano tutti i rotoli ebraici o copie di tutte le lettere cristiane. Le adunanze offrivano l’opportunità di parlarne e di farne un esame approfondito. (Col. 4:16) Ostraca, cioè frammenti di ceramica, venivano usati dai cristiani poveri, che non possedevano altro materiale scrittorio, su cui scrivere versetti biblici per uso e studio personale. Quando alle adunanze sentivano leggere le Scritture o avevano accesso ai rotoli, potevano copiarle con l’inchiostro sui frammenti di ceramica. Sono stati rinvenuti molti ostraca con su scritti versetti biblici, specie dei Vangeli. Allo stesso tempo lo studio in casa per tutta la famiglia continuava a essere una parte essenziale dell’istruzione cristiana. (Efes. 6:4; I Cor. 14:35) Né gli ebrei né gli apostoli cristiani hanno mai autorizzato o tenuto corsi separati per bambini. I figli dovevano radunarsi con i genitori e non essere tenuti in disparte. Il comando divino era che dovevano sedere, ascoltare e imparare nella stessa scuola degli adulti. Doveva essere una cosa di famiglia. — Deut. 31:10-13.

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