Lastrico
Spiazzo lastricato di Gerusalemme dove il procuratore romano Ponzio Pilato sedeva in tribunale quando Gesù Cristo fu portato davanti a lui per essere processato. Il luogo era chiamato in ebraico “Gabbathà”, vocabolo di derivazione incerta che forse significava “colle”, “altura” o “spazio aperto”. Il nome greco Lithòstroton poteva indicare una pavimentazione a mosaico, di artistico valore ornamentale. Tuttavia alcuni avanzano l’ipotesi che il cosiddetto “Lastrico” fosse una tribuna di marmo rialzata. (Giov. 19:13, NW) Svetonio, biografo e storico romano del II secolo E.V., dice che Giulio Cesare portava con sé nelle spedizioni militari lastre di marmo già preparate per erigere una tribuna nel luogo in cui emetteva decisioni giudiziarie.
Giuseppe Flavio, storico ebreo del I secolo, parlando di certi disordini, disse che “Pilato sedeva sul suo tribunale, nella grande piazza del mercato”. (Guerra giudaica, Libro II, cap. IX, 3) Il “Lastrico” dove Gesù comparve davanti a Pilato poteva essere uno spiazzo aperto davanti al palazzo di Erode il Grande; molti studiosi propendono per identificarlo col luogo dove sorgeva la fortezza Antonia o nei pressi, a NO dell’area del tempio. Ma l’esatta ubicazione del Lastrico rimane sconosciuta. — Vedi ANTONIA, FORTEZZA.