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Ausiliario per capire la Bibbia
ad p. 332

Deposito, magazzino

Locale o edificio in cui si conservano viveri, vino, olio, e anche pietre e metalli preziosi e altri generi. Il granaio è un locale in cui si ripone il grano trebbiato. Fienili, granai, torri e altri luoghi adibiti a magazzini erano comuni nell’antichità. — I Cron. 27:25; II Cron. 32:27, 28; Gioe. 1:17; Agg. 2:19.

Alcune città erano destinate dal governo a essere centri di raccolta, dove provviste di grano, e anche di altri generi, erano conservate in depositi e granai appositamente costruiti.

Sotto l’oppressione egiziana gli israeliti furono costretti a costruire “città come luoghi da magazzini per Faraone, cioè Pitom e Raamses”. (Eso. 1:11) Città adibite a magazzini furono costruite anche da Salomone. (I Re 9:17-19; II Cron. 8:4-6) Più tardi, a motivo della sua prosperità, anche il re Giosafat “continuò a edificare luoghi fortificati e città da magazzini in Giuda”. — II Cron. 17:12; I Cron. 27:25; II Cron. 16:4; 32:27-29.

Invece di preoccuparsi di accumulare beni terreni, il saggio scrittore di Proverbi consiglia: “Onora Geova con le tue cose di valore . . . Quindi saranno pieni di abbondanza i tuoi depositi di provviste”. (Prov. 3:9, 10) Ne è un esempio l’esperienza della nazione d’Israele che, quando ubbidiva servendo Geova e portando tutte le decime al santuario, era benedetta e godeva di ogni abbondanza. (Deut. 28:1, 8; I Re 4:20; II Cron. 31:4-10; Mal. 3:10) Nel Salmo 144:11-15 il re Davide fa alcuni paragoni per spiegare chi è veramente felice. Secondo il contesto (vedi versetti 11 e 12), egli sembra descrivere coloro che confidano nelle cose materiali accumulate e si vantano della propria ricchezza dicendo: “I nostri granai [sono] pieni, . . . forniscono prodotti d’una sorta dopo l’altra, . . . Felice è il popolo per cui è proprio così!” Ma poi aggiunge: “Felice è il popolo il cui Dio è Geova!” Senz’altro le sue parole volevano additare la vera Fonte della felicità in contrasto con la ricchezza materiale.

USO FIGURATIVO

Giovanni Battista avvertì farisei e sadducei che erano in pericolo, paragonando le persone veramente pentite a grano che viene raccolto e i loro capi alla pula, e disse loro: “Colui che viene dopo di me . . . raccoglierà il suo grano nel deposito, ma arderà la pula col fuoco che non si può spegnere” (Matt. 3:7-12; Luca 3:16, 17) Gesù predisse una “mietitura” che equiparò al “termine di un sistema di cose” e in cui “mietitori” angelici avrebbero raccolto le simboliche “zizzanie” da bruciare, mentre il “grano” sarebbe stato raccolto nel “deposito” di Dio, evidentemente la rinnovata condizione del suo popolo radunato che avrebbe avuto il favore e la protezione di Dio. — Matt. 13:24-30, 36-43.

Geova parla di cose intorno alle quali ha posto dei confini mediante le forze che ha create o le leggi naturali, e anche di cose che tiene sotto controllo per fini speciali, come se fossero nei suoi “depositi”. Del mare è detto che viene ‘raccolto mediante una diga, messo in depositi’. (Sal. 33:7) E chiede a Giobbe a proposito di altri fenomeni naturali che usa talvolta contro i suoi nemici: “Sei entrato nei depositi della neve, o vedi perfino i depositi della grandine, che io ho trattenuti per il tempo dell’angustia, per il giorno del combattimento e della guerra?” (Giob. 38:22, 23; confronta Giosuè 10:8-11; Giudici 5:20, 21; Salmo 105:32; 135:7). Perfino gli eserciti dei medi e dei persiani al comando del re Ciro furono inclusi da Geova fra le “armi della sua denuncia” prese dal suo “deposito” contro Babilonia. — Ger. 50:25, 26.

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