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Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 778-779

Malvagità

Chiunque non si conforma alla perfetta norma morale di Dio è malvagio, cattivo o spregevole. Come il sostantivo greco ponerìa (Matt. 22:18; Mar. 7:22; Luca 11:39; Atti 3:26; Rom. 1:29; I Cor. 5:8; Efes. 6:12), anche l’aggettivo, il sostantivo e il verbo che derivano dalla radice ebraica rashàʽ si riferiscono a ciò che è malvagio. (Gen. 18:23; II Sam. 22:22; II Cron. 20:35; Giob. 34:8; Sal. 37:10; Isa. 26:10) L’aggettivo poneròs (come il sostantivo ponerìa) spesso significa cattivo o malvagio in senso morale (Luca 6:45), ma si può riferire anche a qualche cosa di cattivo o spregevole in senso fisico, come quando Gesù Cristo parlava di “frutti spregevoli”. (Matt. 7:17, 18) Questo termine può descrivere anche qualcosa di dannoso e, in Rivelazione 16:2, è stato reso ‘doloroso’ (Co, VR) e ‘maligno’. — NM, PS.

PERCHÈ È STATA PERMESSA LA MALVAGITÀ

Satana il Diavolo, che indusse il primo uomo e la prima donna, Adamo ed Eva, a ribellarsi contro Dio, è in netta opposizione alle giuste norme di Dio ed è appropriatamente definito “il malvagio”. (Matt. 6:13; 13:19, 38; I Giov. 2:13, 14; 5:19) La ribellione iniziata da Satana ha messo in dubbio la legittimità e giustizia della sovranità di Dio, cioè che il dominio di Dio sulle sue creature sia esercitato in modo giusto e nel loro migliore interesse. Il fatto che Adamo ed Eva si ribellarono pose anche un altro interrogativo: Tutte le altre creature intelligenti sarebbero state infedeli e sleali a Dio se l’ubbidienza non sembrava recare alcun beneficio materiale? L’asserzione di Satana rispetto al fedele Giobbe lo dava ad intendere. Satana aveva detto: “Pelle per pelle, e l’uomo darà tutto ciò che ha per la sua anima. Per cambiare, stendi la tua mano, ti prego, e tocca fino al suo osso e alla sua carne e vedi se non ti maledirà nella tua medesima faccia”. — Giob. 2:4, 5.

Ci voleva tempo per definire la questione che era stata sollevata. Perciò Geova Dio, permettendo ai malvagi di continuare a vivere, diede agli altri la possibilità di dimostrare, col loro fedele servizio a Dio anche in circostanze sfavorevoli e penose, che l’asserzione di Satana era falsa. Permettendo la malvagità Dio ha offerto ai singoli individui l’opportunità di abbandonare una condotta errata e sottomettersi volontariamente alle giuste leggi di Dio. (Isa. 55:7; Ezec. 33:11) Quindi trattenendosi per un tempo dal distruggere i malvagi Dio risparmia chi è disposto alla giustizia dandogli il tempo di manifestare amore e devozione a Geova. — Rom. 9:17-26.

Inoltre Geova Dio si avvale delle circostanze in modo che i malvagi stessi servano involontariamente al suo proposito. Benché si oppongano a Dio, egli è in grado di trattenerli quel tanto necessario a preservare l’integrità dei suoi servitori e a far sì che le loro azioni mettano in evidenza la sua giustizia. (Rom. 3:3-5, 23-26; 8:35-39; Sal. 76:10) Questo pensiero è espresso in Proverbi 16:4: “Geova ha fatto ogni cosa per il suo scopo, sì, pure il malvagio per il giorno cattivo”.

Un caso pertinente è quello del faraone a cui Geova, per mezzo di Mosè e Aaronne, ordinò di liberare gli israeliti schiavi. Non era stato Dio a rendere malvagio quel sovrano egiziano, ma aveva permesso che continuasse a vivere e aveva inoltre determinato le circostanze che indussero il faraone a rivelarsi malvagio e meritevole di morte. Il proposito di Geova nel far questo è rivelato in Esodo 9:16: “Per questa causa ti ho tenuto in esistenza, per mostrarti la mia potenza e onde il mio nome sia dichiarato in tutta la terra”.

Le dieci piaghe che si abbatterono sull’Egitto, culminate con l’annientamento del faraone e delle sue forze militari nel Mar Rosso, furono un’impressionante manifestazione della potenza di Geova. (Eso. 7:14-12:30; Sal. 78:43-51; 136:15) Anni dopo le nazioni circostanti ne parlavano ancora, e il nome di Dio era così dichiarato in tutta la terra. (Gios. 2:10, 11; I Sam. 4:8) Se Geova avesse ucciso immediatamente il faraone, non ci sarebbe stata tale grande manifestazione della potenza di Dio a Sua gloria e per la liberazione del suo popolo.

Le Scritture assicurano che verrà il tempo in cui la malvagità non esisterà più, poiché tutti coloro che si oppongono al Creatore saranno distrutti una volta raggiunto lo scopo per cui è stata permessa la malvagità. — II Piet. 3:9-13; Riv. 18:20-24; 19:11-20:3, 7-10.

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