BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w51 1/9 pp. 270-272
  • Lettere (1)

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Lettere (1)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1951
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • “COME IL LAMPO”
  • Lampo
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
  • Lampo
    Ausiliario per capire la Bibbia
  • Grandiosi spettacoli celesti
    Svegliatevi! 1989
  • Il temporale: Spettacolo di luci e suoni fra le nubi
    Svegliatevi! 1999
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1951
w51 1/9 pp. 270-272

Lettere

“COME IL LAMPO”

16 settembre 1949

Caro fratello,

Rispondiamo alla tua lettera del 6 settembre relativa all’articolo “Come il lampo e i giorni di Noè” apparso sull’edizione del 15 luglio della Watchtower [La Torre di Guardia del 15 dicembre 1949].

Il libro “Il tempo è vicino”, pubblicato nel 1889, spiegò che il termine greco “astrapé” di Matteo 24:27 significa il sole come lo ‘splendente luminare, poiché ivi Gesù menzionò l“astrapé” come uscente dall’oriente e risplendente fino all’occidente. (Vedere detto libro alle pagine 155-157.) Tuttavia, mai né nella Sacra Scrittura né nella letteratura classica greca “astrapé” è usato per indicare il sole del nostro sistema solare. In Luca 17:24 Gesù fa una dichiarazione analoga, ma non indica nessuna particolare direzione da cui il lampo balena, dicendo: “Come il lampo [astrapé], che lampeggia [verbo astrápto] da una parte sotto il cielo, splende fino all’altra parte sotto il cielo; così sarà pure il Figlio dell’uomo nel suo giorno”. (RG) Nota quell’espressione “sotto il cielo”, la quale si addice al lampo che ha luogo sotto il sole nel cielo oscurato dalle nubi. In questo versetto Gesù impiegò la forma verbale da cui deriva “astrapé”. Nel greco classico questo verbo è usato per significare “balenare, lanciar fulmini, bagliore o splendore simile al lampo, consumare con folgore”. Perciò in Luca 24:4 questo verbo è usato per descrivere le vesti sfolgoranti dei due angeli che apparvero presso il sepolcro di Gesù dopo la sua risurrezione. Matteo 28:3 descrive l’aspetto dell’angelo che scese dal cielo e rotolò la pietra dicendo che era “come di folgore”, e non risplendente come il sole com’è detto d’un altro angelo in Apocalisse 10:1. Luca 11:36 parla della splendente luce d’una lampada di quei giorni come “astrapé”; in altra letteratura esso è usato per lo splendore degli occhi umani, ed è pure associato a un verbo per significare “lanciare folgori” o “condurre folgori”.

Gesù disse che vide Satana cadere dal cielo a guisa di folgore. (Luca 10:18) Ed in Apocalisse 4:5; 8:5; 11:19, e Apoc. 16:18 “astrapé” è sempre impiegato al numero plurale ed è associato ai tuoni. Ad esempio Apocalisse 4:5 dice: “E dal trono procedevano lampi [astrapé] e voci e tuoni”.

Sarebbe perciò un torcere il senso e le associazioni della parola “astrapé” l’interpretarla perché significasse il sole in Matteo 24:27. La semplice menzione dell’oriente in questo versetto non determina la questione.

Tuoi conservi nella luce delle sue folgori

WATCH TOWER BIBLE & TRACT SOCIETY

“PERVENIRE A QUEL MONDO”

3 febbraio 1950

Caro fratello,

Rispondiamo alla tua lettera del 18 dicembre intorno al “Perché neanche possono più morire”, pagina 30 de La Torre di Guardia del 15 gennaio 1951.

(1) Sì, “quel mondo” e il “mondo senza fine” sono identici.

(2) No; “quel mondo” ossia il ”mondo senza fine” non comincia dopo i 1000 anni di restaurazione del Paradiso e dell’elevamento alla perfezione del genere umano, ma comincia dopo che Harmaghedon è passata.

(3) Perciò “quel mondo” o il “mondo senza fine” comprende il regno di 1000 anni di Cristo per il perfezionamento dell’umanità. Tuttavia il fatto che una persona sopravviva ad Harmaghedon ed entri in quel mondo oppure che una persona ritorni in vita sulla terra nella risurrezione durante i 1000 anni non vuol dire che sia “pervenuta” a quel mondo. Se essa non intraprende una condotta che Dio premia col diritto alla vita eterna alla fine dei mille anni e la prova mediante lo scioglimento di Satana per un po’ di tempo, non “perviene” a quel mondo, perché quello è un “mondo senza fine” e per pervenire ad esso dovrebbe essa stessa vivere senza fine. Se vi “perviene” essendo da Dio giustificata per la sua fedeltà e integrità dopo la prova mediante lo scioglimento di Satana, allora in virtù della giustificazione di Dio a suo favore per la vita senza fine essa ‘non potrà più morire’. — Luca 20:34-36.

Tuoi conservi nel devoto servizio del Regno

WATCH TOWER BIBLE & TRACT SOCIETY

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi