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  • Giuseppe, il padre adottivo di Gesù

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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1951
w51 1/10 pp. 302-303

Giuseppe, il padre adottivo di Gesù

GEOVA Dio, mediante la sua forza attiva, lo spirito santo, sorvegliò la registrazione dei fatti storici esposti nelle Scritture. Senza dubbio per buone ragioni egli non trovò opportuno che fosse scritto molto riguardo a Giuseppe, padre adottivo del Suo figlio umano Gesù. In stridente contrasto con la storia apocrifa che è piena di particolari sulla vita di Giuseppe, la Bibbia contiene pochissimo relativamente all’umile ma tuttavia vitale parte che Giuseppe ebbe nella fanciullezza di Gesù.

Giuseppe era un discendente di Davide secondo la linea di Salomone. Era figlio d’un certo Giacobbe, genero di un certo Heli. (Matt. 1:16; Luca 3:23) Faceva il falegname e abitava a Nazaret di Galilea. (Matt. 13:55; Luca 2:4) Indubbiamente Giuseppe era un mansueto e umile Giudeo, uno che aveva fede in Dio e desiderava fare ciò che è giusto. I pochi incidenti della sua vita che sono ricordati nelle Scritture mostrano ch’egli fu sempre ubbidiente ai comandi di Dio, sia che gli fossero impartiti direttamente per mezzo di angeli o fossero contenuti nella legge di Mosè.

Giuseppe era impegnato per sposare una fanciulla di nome Maria. “Durante il tempo in cui . . . Maria era promessa sposa a Giuseppe, fu trovata ch’era incinta per opera dello spirito santo prima che si fossero uniti. Comunque, Giuseppe suo marito, poiché era giusto e non voleva farne un pubblico spettacolo, si propose di divorziare da lei segretamente. Ma dopo aver pensato a queste cose, ecco! l’angelo di Geova gli apparve in sogno, dicendo: ‘Giuseppe, figlio di Davide, non temere di condurre Maria tua moglie a casa, perché ciò che è stato generato in lei è dallo spirito santo. Ella partorirà un figliuolo, e tu dovrai mettergli nome “Gesù”, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati.’ Quindi Giuseppe si destò dal suo sonno e fece come l’angelo di Geova gli aveva ordinato, e condusse sua moglie a casa. Ma egli non ebbe relazione con lei finché non ebbe partorito un figlio; e gli mise nome ‘Gesù’”. — Matt. 1:18-21, 24, 25, NM.

In ubbidienza alla legge di Dio Giuseppe presentò Gesù a Gerusalemme con un’offerta, com’era richiesto per ogni maschio primogenito. Qui lui e Maria stupirono udendo Simeone proferire la sua profezia delle grandi cose che avrebbe fatte Gesù. ‘E quando ebbero adempiute tutte le cose secondo la legge di Geova, tornarono in Galilea alla loro città di Nazaret.’ — Luca 2:23-39, NM.

Nel frattempo tre scienziati, astrologhi o magi, provenienti dall’oriente erano diretti a Betleem per portare dei doni al bambino Gesù mentre egli si trovava là. “Dopo che s’erano ritirati, ecco! l’angelo di Geova apparve in sogno a Giuseppe, dicendo: ‘Alzati, prendi il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e restavi finché io te lo dirò; perché Erode sta per cercare il bambino per distruggerlo.’ Egli dunque si levò e prese il bambino e sua madre di notte e si ritirò in Egitto, e vi rimase fino alla morte di Erode.’ — Matt. 2:1-15, NM.

Alla morte di Erode un angelo di Geova nuovamente apparve in sogno a Giuseppe in Egitto, dicendo: “Alzati, prendi il bambino e sua madre e mettiti in cammino verso la terra d’Israele”. Nondimeno, apprendendo che il figlio di Erode, Archelao, regnava al posto di suo padre, temette di ritornare nella Giudea, e “avendo ricevuto avvertimento divino in sogno, si ritirò nel territorio della Galilea, e andò a stabilirsi in una città chiamata Nazaret”. — Matt. 2:19-23, NM.

Sembra che in certe cose Giuseppe lasciasse l’iniziativa a sua moglie Maria. Vediamo quindi che quando lui e Maria tornarono a Gerusalemme per cercare il ragazzo Gesù, che trovarono nel tempio, fu Maria e non Giuseppe che rimproverò Gesù. Il riferimento di Maria a Giuseppe come “tuo padre” è in stridente contrasto con le parole del ragazzo Gesù: “Non sapevate voi che io devo essere nella casa del Padre mio?” (Luca 2:48, 49, NM) Mentre Gesù cresceva Giuseppe, senza dubbio, gl’insegnò il mestiere di falegname, poiché Gesù era conosciuto non solo come il figlio d’un falegname ma anche come “il falegname, il figliuol di Maria”. — Mar. 6:3.

Le Scritture tacciono sulla morte di Giuseppe, ma questa dichiarazione di Marco 6:3 indica che allora egli era morto. Nemmeno è verosimile ch’egli sopravvivesse a Gesù, perché in tal caso Gesù non avrebbe affidato sua madre al suo discepolo ed apostolo favorito Giovanni, “ch’egli amava,” mentre pendeva sul palo di tortura. — Giov. 19:26, 27.

Giuseppe sarà tra gl’innumerevoli morti che udranno la voce del Figlio dell’uomo e usciranno per una risurrezione. (Giov. 5:28, 29) Udendo della provvisione di Dio per la vita eterna, senza dubbio egli se ne varrà lietamente e sarà un ubbidiente suddito del gran Re, Cristo Gesù, come fu un ubbidiente servitore di Dio quando fu padre adottivo di Gesù più di 1900 anni fa.

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