Domande dai lettori
◆ Che significa Apocalisse 20:5 con le parole: “Il rimanente dei morti non vissero di nuovo finché furon finiti i mille anni”? — J. S. Kentucky.
Questo non significa che “il rimanente dei morti”, quelli che non fanno parte dei membri del corpo di Cristo che regnano con lui nel cielo per mille anni, non hanno risurrezione fino alla fine del millennio. La parola “di nuovo” non è negli antichi, attendibili manoscritti, come mostrano le traduzioni moderne basate sugli ultimi studi in questo campo. La Traduzione del Nuovo Mondo, in inglese, rende questa parte del testo: “Il rimanente dei morti non vennero alla vita finché i mille anni non furono finiti”. Nei secoli passati l’umanità è stata considerata in generale come “morta in falli e peccati”, sotto la sentenza di morte ereditata da Adamo, senza diritto alla vita, e quindi non avente pienezza di vita agli occhi di Dio. Non sarà che al termine del regno millenario, dopo la prova causata dal ritorno di Satana per un po’ di tempo, che i benefici del riscatto di Cristo verso coloro che abiteranno la terra raggiungeranno il loro culmine. È allora che Geova Dio li dichiara giusti e scrive i loro nomi permanentemente nel “libro della vita”, ed essi entrano in pieno nella vita eterna. Poi, abolita la morte adamica, gli abitanti della terra per la prima volta ‘vengono alla vita’ nel più completo senso della vita come la considera Geova Dio. — Efes. 2:1; Apoc. 20:7-9, 12, 15; 22:19.