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  • w52 1/4 pp. 105-107
  • Che dire di quelli che non partecipano?

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  • Che dire di quelli che non partecipano?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1952
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1952
w52 1/4 pp. 105-107

Che dire di quelli che non partecipano?

1. Quando i testimoni di Geova celebrarono il Memoriale l’anno scorso, quanti furono presenti e quanti parteciparono?

IL MEMORIALE del pasto serale del Signore è celebrato dai testimoni di Geova ogni anno nella sua data anniversaria con l’intendimento espresso sopra. L’anno scorso alla celebrazione del Memoriale furono presenti 623.760 testimoni di Geova e persone ben disposte, ma solo 21.619 presero gli emblemi. Perché tanti non li presero?

2. Quanti intervenuti non parteciparono, e perché no?

2 Gli emblemi del Memoriale furono passati in giro perché ognuno ne partecipasse e ciascuno fu libero di prenderli se avesse desiderato. Perché 602.141 presenti non ne presero? Perché, con scrutinio personale e dopo aver udito il discorso del Memoriale, essi ammisero a se stessi e ad altri che non erano membri del corpo di Cristo, il quale le Scritture mostrano che è formato di soli 144.000 membri sotto Gesù l’unico Capo. Quelli che non parteciparono potrebbero essere tutti stati dedicati a Geova Dio mediante Gesù Cristo. Ma essi non avevano nessuna prova in loro stessi che fossero stati generati dallo spirito di Dio alla risurrezione spirituale e alla vita spirituale nel cielo. Non avevano nessuna prova che fossero stati unti con lo spirito di Dio per un luogo con Gesù nel suo trono celeste. Quindi non avevano nessuna speranza di regnare con lui ed essere sacerdoti di Dio per mille anni. Non avevano sacrificato le loro speranze umane di un paradiso terrestre per speranze spirituali, celesti. Essi non si attendevano d’essere battezzati con Gesù nella sua morte e di bere il calice di tale esperienza con lui. Poiché tutto questo è ciò che avrebbe simbolizzato la partecipazione agli emblemi del Memoriale, essi non li presero.

3. Sebbene siano un solo gregge col rimanente che cosa non potrebbero dire essi rispetto al corpo del Signore?

3 Quei 602.141 che non parteciparono non poterono dire a loro stessi con pura coscienza: “Siccome v’è un solo pane, noi, quantunque molti, siamo un solo corpo, poiché siamo tutti partecipi di quel solo pane”. (1 Cor. 10:17, NM) Essi sapevano d’essere associati col piccolo rimanente (i 21.619) del corpo di Cristo, ma non poterono dire a loro stessi che erano “un solo corpo” con quel rimanente o con tutti i 144.000. È vero, sono portati in contatto col rimanente in modo che ora sono “un solo gregge” con loro sotto il medesimo Pastore, come Gesù Cristo una volta profetizzò riguardo al nostro giorno: “Ho altre pecore, che non sono di questo ovile; quelle pure io devo addurre, ed esse ascolteranno la mia voce, e diventeranno un solo gregge, un solo pastore”. (Giov. 10:11, 14, 16, NM) Ma questo non significa che tutte quelle pecore siano del corpo di Cristo, dimoranti in unione con Gesù il Capo. Per le “altre pecore” che sono fuori del corpo di Cristo mangiare il pane del Memoriale e bere il vino del Memoriale al pasto serale del Signore varrebbe a dire che il pane e il vino rappresenterebbero semplicemente la carne e il sangue personali di Gesù che egli sacrificò come riscatto. Esse esprimerebbero l’opinione della Cristianità in merito, la quale ha avuto per risultato tali confuso settarismo, malvagia lotta e sanguinario conflitto tra i pretesi Cristiani.

4. Se le altre pecore prendessero gli emblemi del Memoriale, che cosa simbolizzerebbe questo e perché mai rappresenterebbe il loro caso?

4 Se le altre pecore avessero preso gli emblemi del Memoriale, avrebbero in realtà simbolizzato che mangiavano la carne di Cristo e bevevano il suo sangue e così erano in unione con lui ed egli con loro. Questo avrebbe significato che esse avrebbero avuto vita in loro stesse come il Padre celeste ha la vita in se stesso e come egli ha concesso al suo diletto Figlio d’aver vita in lui stesso. (Giov. 5:26; 6:53-57) Ma non è vero per le “altre pecore” che Gesù ed esse siano mutualmente in unione l’uno con le altre come membri del suo corpo. Esse invero sono un solo gregge con l’odierno rimanente del corpo di Cristo, ma non partecipano alle medesime speranze del rimanente e non parteciperanno allo stesso destino con loro. Non sperano in tutte le promesse della Bibbia nelle quali spera il rimanente, ma esse riconoscono solo le promesse terrene come sono riservate loro nel giusto nuovo inondo. Pertanto non partecipano agli emblemi del Memoriale, perché non sono comandate da Gesù Cristo il giusto Pastore di fare così. Non vogliono mal rappresentarsi mangiando e bevendo un giudizio contro loro stesse a causa del peccato contro ciò che il corpo e il sangue del Signore significano. Lasciano che quelli che ne sono degni mangino e bevano.

5. Perché questa non è una scusa per proibire loro d’intervenire?

5 Questa non è una scusa per proibire loro di intervenire alla celebrazione del Memoriale. Il clero cattolico usava mandar via dall’assemblea della chiesa i nuovi convertiti o i catecumeni e i penitenti prima che i degni della congregazione partecipassero al pane e al vino della comunione. Ma questa pratica non si addice al “solo gregge” del giusto Pastore. Ogni pecora deve essa stessa determinare se è degna di partecipare agli emblemi, e quindi deve esser presente e ricevere l’opportunità di partecipare quando essi sono serviti. Anche se non partecipa, essa onora l’occasione con la sua presenza e fa questo in commemorazione di Gesù Cristo.

6. Perché esse non lottano col rimanente come se fossero private di qualche diritto?

6 Il rimanente del “piccolo gregge” degli eredi celesti discernono appropriatamente il corpo di Cristo e la loro associazione in esso. In armonia con questo essi prendono gli emblemi. La grande folla delle “altre pecore” presenti discernono pure il corpo del Signore e che non ne sono membri, e consistentemente non prendono gli emblemi. Esse non lottano col rimanente per questo come se fossero privati di qualche diritto. Certo durante il regno millenniale di Cristo quando questo rimanente sarà glorificato con lui in cielo queste altre pecore sulla terra paradisiaca non si ciberanno del medesimo cibo spirituale del quale ora si ciba il rimanente. Perciò qual danno vi è per le altre pecore se non sono cibate di tutte le promesse di Dio ora, compreso il Memoriale? Nessuno.

7. Che cosa mostra se le altre pecore parteciperanno al Memoriale o lo celebreranno durante il Millennio?

7 Il Memoriale non sarà in vigore sulla terra per tutto il Millennio e per sempre, perché l’apostolo Paolo scrisse alla congregazione dei Cristiani che sono santificati in unione con Cristo Gesù questa istruzione sul Memoriale: “Ogni volta che mangiate questo pane e bevete questo calice, voi continuate a proclamare la morte del Signore, finché egli giunga”. (1 Cor. 1:1, 2; 11:26, NM) Poi, quando il Signore Gesù innalza il rimanente dalla terra alla gloria del Regno nel cielo, allora la celebrazione del Memoriale sulla terra cesserà. Le “altre pecore” non parteciperanno ad esso allora più di quanto vi partecipino ora.

8. Ebbero i fedeli dei tempi antichi lo stesso cibo spirituale come lo ha il rimanente ora e soffrono le altre pecore ora carestia spirituale? Perché date questa risposta?

8 I fedeli uomini e donne degli antichi tempi avanti Cristo non celebrarono il Memoriale, neanche Melchisedek, che ristorò con pane e vino Abrahamo stanco della battaglia. Né essi ebbero il cibo e le promesse spirituali che ha il rimanente ora. Eppure quegli antichi saranno risuscitati alla vita umana sulla terra sotto il Regno e diverranno parte delle “altre pecore” del giusto Pastore. Benché non partecipino al Memoriale e alle promesse celesti col rimanente del “piccolo gregge”, la gran folla delle altre pecore non soffre alcuna carestia d’udire la Parola di Geova e non è affamata Esse sono soddisfatte del cibo scritturale e dei privilegi che il giusto Pastore dà loro mediante la classe del suo “schiavo fedele e discreto”. È la classe dello “schiavo malvagio” che pretende che si presti troppa attenzione alle altre pecore e non si serva bastante cibo spirituale alla classe spirituale per lei esclusivamente. Non soltanto le altre pecore sono soddisfatte, ma esse preferiscono la loro particolare dieta. Le cose che i giusti uomini del passato vollero vedere e capire ma non poterono, le altre pecore ora vedono e capiscono ed esse si rallegrano e diventano spiritualmente forti. Esse non hanno più fame e non han più sete, poiché l’Agnello di Dio le ha guidate in verdi pascoli e a “fontane d’acqua della vita”. — Luca 12:32; Amos 8:11, 12; Matt. 24:45-51; Apoc. 7:9-17, NM.

9. Perché quelli del “solo gregge” ora sono spiritualmente sani in contrasto con la Cristianità, grazie alle istruzioni di Paolo?

9 Come risultato di questo discernimento scritturale del corpo del Signore al tempo del Memoriale tutte le pecore, il rimanente e la grande folla di altre pecore, sono vigorose, sane ed energicamente attive al servizio di Dio come testimoni della sovranità universale e del nome di Geova. A causa del corretto discernimento del corpo sono in pace e armonia l’una con l’altra sebbene vivano fra nazioni mondane che sono in guerra l’una contro l’altra per il dominio della terra. Se le centinaia di milioni di cosiddetti “membri di chiesa” ed ecclesiastici della Cristianità avessero avuto discernimento del corpo del Signore e si fossero comportati conformemente come hanno fatto i testimoni di Geova durante le passate due guerre mondiali, non ci sarebbero stati tali conflitti totali né ci sarebbe l’incubo di una terza guerra che tormenta tutti i popoli ora. Fu per correggere la disunione, l’immoralità e il settarismo della primitiva congregazione dei Cristiani di Corinto che l’apostolo Paolo scrisse la sua prima lettera a loro e parlò sul soggetto della cena o pasto serale del Signore. Fu per aiutarli a discernere il corpo del Signore e per promuovere pace e unità fra quei Cristiani corinzi che Paolo dedusse lezioni dal significato degli emblemi del Memoriale. — 1 Cor. 1:11-13; 3:3, 4; 5:1-13; 11:17-22; 2 Cor. 12:20, 21; 13:10.

10. (a) In armonia con quale illustrazione i membri del rimanente non combattono l’uno contro l’altro? (b) Come operano e ancora opereranno con le altre pecore?

10 I membri del corpo umano non combattono l’uno contro l’altro ma operano unitamente per la salute fisica e la preservazione del corpo. I veri membri del corpo di Cristo non soccombono alla egoistica, divisiva influenza di Satana e di questo mondo combattendo fra loro. Né essi combattono le altre pecore del Signore. Mentre il rimanente oggi partecipa all’unico pane del Memoriale, esso discerne che è un unico corpo sotto Gesù Cristo il Capo e muore la stessa morte con lui a rivendicazione di Geova. Così essi si tengono ripieni dell’unificante spirito di Dio e insieme si attengono strettamente al loro Capo Gesù Cristo e in tal modo adorano, studiano e servono Dio in inscindibile unità e pace e reciproco amore. Riconoscono le altre pecore che il loro Signore Gesù Cristo ha ora rese un solo gregge con loro, e servono amorevolmente gli interessi delle sue pecore terrestri. Le altre pecore rispondono a tale amorevole benignità. Assieme, esse e il rimanente operano per mantenerlo “un solo gregge” sotto il solo giusto Pastore. Sotto la protezione e la guida del Pastore supereranno insieme la guerra finale di Harmaghedon e perverranno agli eterni destini che li attendono nel radioso nuovo mondo di pura, eterna vita. È con questa brillante prospettiva che noi ci raduniamo quest’anno il giovedì 10 aprile, dopo le ore 18, o 6 pomeridiane, ora solare, per la celebrazione del pasto del Memoriale.

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