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  • Ministri di buone notizie alla vostra porta
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1953
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1953
w53 1/10 pp. 355-356

Ministri di buone notizie alla vostra porta

BUONE notizie alla vostra porta! Questo è ciò che Gesù Cristo preannunciò per questi tempi critici. “Ecco! io sto alla porta e busso. Se qualcuno ode la mia voce e apre la porta, io entrerò in casa sua e cenerò con lui ed egli meco”. I veri ministri cristiani compiono un analogo passo verso le persone “perché anche Cristo soffrì per voi, lasciandovi un modello affinché seguiate attentamente le sue orme”. — Apoc. 3:20; 1 Piet. 2:21, NW.

Chi sono i ministri di buone notizie? Gesù preannunciò le calamità senza pari e le cattive notizie d’oggi, però disse simultaneamente: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di una testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. (Matt. 24:14, NW) Necessariamente, i testimoni della nascita del regno di Geova mediante Cristo sarebbero testimoni di Geova. Alcuni vorranno che lasciamo che le più di 250 sette della Cristianità dichiarino il messaggio. Ma come possono esse far questo, quando ne beffano la sua tempestività, perseguitano i suoi predicatori e insegnano invece dottrine antiscritturali? E quanti l’udirebbero se fosse lasciato confinato alle quattro mura di una settaria cattedrale o “chiesa”? In Italia, dove la stragrande maggioranza è nominalmente religiosa, ci si aspetterebbe di vedere una piena partecipazione alle varie attività religiose. Invece, in realtà vi è un grande numero di persone che, per varie ragioni, non rispondono alla chiamata della propria religione. Eppure tutti quelli che sono spiritualmente indigenti hanno in tutta la terra dei pulpiti pronti che aspettano che un ministro arrivi, entri e predichi loro. Incredibile? No, questi pulpiti sono le loro soglie di casa!

I modernisti meravigliati possono fare a meno di esprimere sorpresa alla presenza dei ministri di Dio alle loro porte. Geova incaricò i suoi profeti precristiani a tale forma di predicazione. Al fedele Isaia fu detto di continuare nella sua attività finché il luogo sia desolato, “finché le città siano devastate e senza abitanti e non vi sia più alcuno nelle case”. Un potente messaggio risonò mediante Ezechiele “presso le mura e sulle porte delle case”. Con giusta autorità, quindi, Gesù inviò i suoi primi seguaci per le case con un messaggio che doveva dividere gli abitanti, aggiungendo: “Se la casa è degna, venga su di essa la pace che augurate”. Ed egli personalmente prese la direttiva, “di città in città e di villaggio in villaggio, predicando e dichiarando la buona notizia del regno di Dio”. — Isa. 6:11; Ezech. 33:30; Matt. 10:11-13; Luca 8:1, NW.

Nella sua opera di generale testimonianza Gesù bussava alle porte di “tutte le specie di uomini”, “per cercare e salvare ciò che era perduto”. Egli s’invitò da sé nella casa di Zaccheo e, dopo che questo capo di esattori ebbe accettato il suo messaggio, disse: “Oggi la salvezza è venuta in questa casa”. Nella casa di un certo capo gli risuscitò l’unica figlia dalla morte. Egli mandò ordini nella dimora di un ufficiale dell’esercito per guarire il suo schiavo. Una “donna chiamata Marta lo accolse in casa come ospite”, e qui Gesù trovò la sorella di lei, Maria, che era molto interessata, poiché “si mise a sedere ai piedi del Padrone e ascoltava la sua parola”. Gesù disse che l’ansietà di Marta per le cose materiali era vana, provando che le provvisioni spirituali ch’egli recava erano sempre il determinante scopo delle sue visite. — Luca 19:5-10; Matt. 9:23-26; Luca 7:2-10; 10:38-42, NW.

Sembrerebbe che il lavoro di casa in casa fosse ancora inteso quando, in seguito allo spargimento dello spirito santo alla festa di Pentecoste, il 33 d.C., è precisato che i discepoli ‘ogni giorno perseveravano di pari consentimento nel luogo sacro e rompevano il pane di casa in casa’. (Atti 2:46, Co) Certo noi sappiamo che i seguaci di Gesù diffusero il ministero nelle case private in una misura meravigliosa dopo la sua morte e risurrezione. Malgrado l’ammonimento delle autorità di cessare, “ogni giorno nel tempio e di casa in casa essi continuavano senza sosta a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al regno del Cristo, Gesù”. (Atti 5:42, NW) Paolo. dice che egli era molto ansioso di assolvere il proprio apostolato in un modo completo. Notate i mezzi di cui si serviva per far ciò: “Io non mi ritrassi dall’esporvi alcuna delle cose che erano profittevoli né dall’istruirvi pubblicamente e di casa in casa”. — Atti 20:20, NW.

In vista di tutto ciò è ragionevole che, con l’immenso compito di predicare la buona notizia del Regno in tutta la terra in questo moderno mondo complicato, l’organizzazione di Geova dia tanta importanza all’antico ministero scritturale di casa in casa! Il compito, difficile anche con questo aiuto, sarebbe impossibile senza di esso. Tuttavia ci sono problemi da superare per compiere questo lavoro efficacemente. Come fare ciò lo vogliamo considerare ora.

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