Di chi la colpa?
Quanto segue apparve sul Post di New York del 24 gennaio 1952: “Una volta ancora la colpa deve prenderla Dio. Dopo il disastro minerario di Francoforte Ovest una giuria si è solennemente riunita, ha meditato, esaminato e tratto il proprio unanime verdetto. Dio è stato dichiarato colpevole. Secondo la giuria la morte di 119 minatori di carbone nella Francoforte Ovest dev’essere scritta nel libro della storia come ‘un atto di Dio’. Scriveva Murray Kempton nel suo giornale l’altro giorno che nessuno, né il governo, né gli appaltatori delle miniere, né i minatori o i dirigenti dei sindacati, sembravano esser in grado di attribuire la colpa a qualcun altro. Era così facile accusare Dio. Dopo tutto, Egli non replicherebbe.
Degli uomini più reverenti potrebbero aver esitato prima di giungere a questo verdetto. Potrebbero aver considerato la colpa dei parlamentari che si sono ostinatamente rifiutati di approvare una legge sulla sicurezza delle miniere. Potrebbero aver tenuto conto delle responsabilità degli appaltatori delle miniere che si sono tenacemente opposti alla legislazione mineraria di sicurezza. Potrebbero anche aver studiato il compito dei dirigenti dell’UMW (sindacati) che sono sempre apparsi più preoccupati dell’unità politica che della sicurezza umana. Ma tutto questo avrebbe suscitato molti problemi complicati. Incolpare Dio era molto più facile”.