La generosità arricchisce
A BROOKLYN, New York, l’ultimo sabato pomeriggio del giugno 1953 fu estremamente caldo e umido. Ma ciò non impedì ai cristiani ministri di Geova di recarsi alle case del popolo, in cerca di camere per albergare i loro conservi che dovevano giungere da 96 diversi paesi per partecipare all’Assemblea della Società del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova, che doveva essere tenuta nello Yankee Stadium dopo tre settimane. Era evidente che il tempo aveva fatto andare la maggior parte degli abitanti di Brooklyn alla spiaggia o in campagna, poiché quasi dappertutto nessuno rispondeva all’ingresso quando si suonava il campanello.
In un appartamento una donna stava parlando al telefono quando il ministro suonò il suo campanello. Aperta la porta ella chiese che cosa voleva. Il ministro cominciò a spiegarle lo scopo della sua visita ma fu interrotto con “Qui non c’è nulla da fare!” Indi, continuando la sua conversazione telefonica, ella spiegò alla persona che si trovava all’altro capo del filo: “Era La Torre di Guardia. Pensa un po’ ai nervi di quella gente, che va in giro in cerca di camere!”
Però, un’ora prima una donna aveva invitato il ministro ad entrare. “Io vivo sola,” disse. “Mio figlio è appena partito per la Corea. Sarò lieta di cedere la sua camera”. Mentre, il ministro spiegava la causa del bisogno di camere la donna dichiarò: “Voi dite che sono ministri? Io cederò loro anche la mia camera da letto. Posso prendermi le vacanze mentr’essi stanno qui e così possono servirsi dell’intero appartamento. Attenderò che arrivino e consegnerò loro la chiave. Salire le scale con questo caldo! Potrei offrirvi una bibita fresca?” Quale di queste due donne era la più felice, la più saggia?
Naturalmente la maggior parte delle persone direbbe che quella che mostrò generosità fu la più saggia, la più felice delle due, ma con le loro azioni molte di tali persone potrebbero smentire le loro parole. La tendenza dei nostri tempi è di ottenere il massimo possibile e dare il minimo possibile. Lo scansafatiche che guarda di continuo l’orologio in ufficio o nella fabbrica non è certo generoso col suo tempo, con la sua energia e col suo cervello. La donna di casa che si affretta a fare le sue faccende per poter dedicare più tempo in chiacchiere o al cinema non ritiene parimenti di essere generosa. Neppure lo è il ministro cristiano che si accontenta di svolgere solo un’attività media nella congregazione tanto in fatto di tempo che in fatto di sostegno finanziario.
L’egoismo è una pazzia. Colui che è spilorcio e meschino nei suoi rapporti con altri riceverà altrettanto in contraccambio. Non solo questo, ma tutte le sue prospettive nella vita sono intralciate, ristrette, vuote e meschine. Egli dà perché deve dare, e perciò non ne gioisce; meno dà e meno vuol dare e più gli secca di dare. E, soprattutto, tale individuo si priva del favore di Geova e delle benedizioni ch’egli riserva ai suoi generosi servitori.
Che impressionante contrasto fra tutta questa avarizia e l’esempio offerto da Geova Dio! Egli generosamente dispose che l’uomo vivesse per sempre e godesse sulla terra eterne ed inesauribili benedizioni. E non soltanto nelle sue benedizioni materiali ma anche nei suoi doni spirituali Geova è generoso: “Se alcuno di voi è privo di sapienza, continui a chiederla a Dio, poiché egli dà generosamente a tutti e senza rimprovero, ed essa gli sarà data”. — Giac. 1:5, NW.
Salomone comprese la sapienza della generosità. “C’è chi spande liberalmente e diventa più ricco, e c’è chi risparmia più del dovere e non fa che impoverire. L’anima benefica sarà nell’abbondanza, e chi annaffia sarà egli pure annaffiato”. E di nuovo: “Getta il tuo pane sulle acque, perché dopo molto tempo tu lo ritroverai. Fanne parte a sette, ed anche a otto, perché tu non sai che male può avvenire sulla terra.“— Prov. 11:24, 25; Eccl. 11:1, 2.
Pure Cristo Gesù raccomandò la saggezza della generosità. “Esercitate il dare, e vi sarà dato. Sarà versata nel vostro grembo una buona misura, pigiata, scossa e traboccante. Poiché con la misura con la quale misurate sarà in cambio rimisurato a voi”. Inoltre, “Se qualcuno in autorità ti prende in servizio per un miglio, va’ con lui per due miglia. Da’ a chi ti chiede, e non voltar le spalle a chi desidera da te un prestito senza interesse”. — Luca 6:38; Matt. 5:41, 42, NW.
Anche Paolo illustra questo punto, specialmente nella sua seconda lettera ai Corinzi: “Il nostro cuore si è allargato. . . . parlo come a figli, allargatevi anche voi”. “Chi semina scarsamente mieterà pure scarsamente, e chi semina abbondantemente mieterà pure abbondantemente”. — 2 Cor. 6:11, 13; 9:6, NW.
Ma non commettiamo l’errore di credere che la saggezza della generosità si applichi soltanto in modo materiale. I ministri cristiani possono essere spesso come gli apostoli Pietro e Giovanni i quali non avevano né argento né oro da dare allo storpio che giaceva alla porta del tempio, ma furono in grado di dare qualche cosa molto più preziosa, la salute fisica. Sicuramente i nostri doni di verità, speranza e conforto del regno di Dio che danno la salute spirituale, sono ben più preziosi di tutto l’oro e l’argento che noi e altri siamo in grado di dare. E nella misura in cui noi siamo generosi col nostro tempo e la nostra energia recando conforto ad altri, nella stessa misura saremo “annaffiati”, rinfrescati, e diverremo spiritualmente “grassi” e prosperi. Il nostro esempio di generosità susciterà molto probabilmente sentimenti generosi negli uomini di buona volontà.
Un altro modo ancora in cui possiamo mostrare generosità ed esserne arricchiti è quello di mostrare misericordia. Noi possiamo essere generosi nel giudicare gli altri, quelli con i quali viviamo come membri di una sola famiglia, quelli con i quali noi siamo in continuo contatto nei nostri posti, di impiego, e con i nostri associati nella congregazione cristiana. Noi siamo tutti imperfetti, tutti commettiamo errori.
Poi ancora potremmo udire parole sfavorevoli riguardo a una persona. La condotta saggia è quella d’essere generosi, benigni, clementi verso le mancanze altrui. Per quanto è possibile concedete loro il beneficio del dubbio; pensate che ci devono essere circostanze attenuanti. Questa maniera di pensare ci procura pace mentale e ci mette in grado di aiutare quelli che sbagliano. Meglio sbagliarsi nell’esser troppo generosi e nel perdonare che nell’essere troppo severi e irriducibili. Se usiamo misericordia otterremo misericordia.
Invero, è saggia la condotta di chi dimostra generosità; essa arricchisce sia colui al quale è largita che chi la prodiga, quando si esprime con doni materiali e spirituali o quando si mostra misericordia verso altri. La generosità arricchisce.