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  • Speranza di una nuova terra
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
w55 15/7 pp. 419-421

Speranza di una nuova terra

NON vi piacerebbe vedere un mondo migliore? Un mondo senza l’ingordigia, la corruzione e le sofferenze che caratterizzano questo mondo attuale? Non vi recherebbe vero conforto possedere una effettiva base per sperare in tale mondo migliore? Certamente.

C’è una sana base per sperare di vedere tale mondo migliore perché c’è un Dio nel cielo, come tutta la natura testifica. E dalla sua Parola, la Bibbia, apprendiamo che è un Dio amorevole, giusto, onniveggente e onnipotente. Pertanto, possiamo esser certi ch’egli nota le condizioni presenti e con giusta indignazione le farà cessare, come preannunziò venticinque secoli fa circa: “Perciò, aspettami, dice [Geova], per il giorno che mi leverò per il bottino; poiché il mio decreto è di radunare le nazioni, di riunire i regni, per versare su di loro la mia indignazione, tutto l’ardore della mia ira; poiché tutta la terra sarà divorata dal fuoco della mia gelosia”. (Sof. 3:8) Questo avvenimento in un altro punto della Bibbia è descritto come Harmaghedon.

Ma forse chiederete: A che serve questo, se eliminando le cattive condizioni sulla terra Dio distrugge al tempo stesso la terra, consumandola col fuoco, riducendola in cenere? Non affrettiamoci a fare tale deduzione, perché la Parola di Dio usa un linguaggio sia figurativo che letterale.

Che non si debba credere che la terra sarà letteralmente consumata dal fuoco è evidente da molte altre assicurazioni che Dio ci ha date. Per esempio, quella in Isaia 45:18 dove leggiamo: “Così parla l’Eterno che ha creato i cieli, l’Iddio che ha formato la terra, l’ha fatta, l’ha stabilita, non l’ha creata perché rimanesse deserta, ma l’ha formata perché fosse abitata: Io sono [Geova] e non ve n’è alcun altro”. Se Dio creò la terra perché fosse abitata, ciò vuol dire che deve durare, non vi sembra? Garantendo in modo specifico la permanenza di questo globo, la scrittura ispirata da Dio dichiara: “Una generazione se ne va, un’altra viene, e la terra sussiste in perpetuo”. — Eccl. 1:4.

Infatti, la sola ragione dovrebbe dirci che tale dev’essere il proposito di Dio riguardo la terra, che di tutti i pianeti, per quanto l’uomo possa sapere, è l’unico a sostenere la vita. Tale bellissimo globo, con le sue alte montagne dalle cime coperte di neve, le sue valli verdeggianti, i suoi fiumi sinuosi e i placidi laghi, i suoi maestosi oceani e i gloriosi tramonti, i suoi grandi alberi e le sue infinite varietà e sfumature di fiori e altre vegetazioni, le sue variate stagioni, il fenomeno dell’arcobaleno, senza parlare delle moltissime specie di uccelli e di vita marina, le sue numerose specie di animali dei campi, selvatici e domestici! Distruggerebbe tutto questo un onnisapiente e onnipotente Dio semplicemente perché molti custodi della terra non apprezzano quanto Dio sia buono e perché alcuni rifiutano di condividere con il loro prossimo quelle stesse cose che tanto desiderano per se stessi?

Non è assai più ragionevole dedurre che Dio libererà semplicemente la terra da quelli che la contaminano col loro egoismo e con la loro cattiveria affinché si adempia il suo proposito relativamente alla terra, che è quello di vederla piena di creature giuste che lo adorino ed amino i loro simili come se stesse? Certamente. Quale proprietario darebbe fuoco alla propria casa unicamente perché gli inquilini non la occupano in modo dovuto? Non scaccerebbe piuttosto gli inquilini indesiderabili per affittarla ad altri ch’egli avesse motivo di ritenere inquilini desiderabili? Ebbene, è proprio questo che Dio ci dice che farà: “Ancora un poco e l’empio non sarà più; tu osserverai il suo luogo, ed egli non vi sarà più. Ma i mansueti erederanno la terra e godranno abbondanza di pace”. — Sal. 37:10, 11.

Sì, ricordate il racconto biblico dei depravati giorni antidiluviani? Distrusse Dio a quel tempo la terra per la malvagità dell’uomo? No, infatti egli semplicemente eliminò gli iniqui contaminatori della terra mediante un diluvio universale, liberando da quella catastrofe coloro che amavano Dio, la giustizia e i loro simili, insieme a rappresentanti delle varie specie di animali, e introducendoli in una terra purificata. Il Diluvio non distrusse la terra, ma liberò semplicemente la terra dai suoi indesiderabili abitanti. Così pure sarà col cataclisma di Harmaghedon che rapidamente si approssima; gli empi abitanti della terra saranno distrutti, ma essa rimarrà.

Quale bellissimo luogo sarà allora questo globo! Riguardo a quel tempo Iddio promise: “Ecco, io creo de’ nuovi cieli e una nuova terra; non ci si ricorderà più delle cose di prima; esse non torneranno più in memoria”. (Isa. 65:17) I nuovi cieli non si riferiscono a nuove galassie di stelle ma a nuovi governanti invisibili che sostituiranno quelli attuali, che sono il Diavolo e i suoi demoni, come anche la nuova terra non significherà un nuovo pianeta ma un nuovo sistema di cose su questa terra, una società del Nuovo Mondo, già in formazione.

Circa le condizioni che prevarranno in quella nuova terra il profeta di Dio continua a dire: “Essi costruiranno case e le abiteranno; pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Non si affaticheranno invano, e non avranno più figliuoli per vederli morire a un tratto; poiché saranno la progenie dei benedetti dall’Eterno, e i loro rampolli staran con essi. Il lupo e l’agnello pasceranno assieme, il leone mangerà la paglia come il bue, e il serpente si nutrirà di polvere. Non si farà più danno né guasto su tutto il mio monte santo, dice [Geova]”. (Isa. 65:21, 23, 25) La Parola di Dio contiene molte simili assicurazioni profetiche.

Se desideriamo sfuggire alla distruzione di questo vecchio mondo ed entrare nella nuova terra purificata in cui deve dimorare la giustizia, dobbiamo ascoltare ora il comando profetico di Dio contenuto in Sofonia 2:3: “Cercate [Geova], voi tutti, umili della terra, che avete praticato le sue prescrizioni! Cercate la giustizia, cercate l’umiltà! Forse, sarete messi al coperto nel giorno dell’ira dell’Eterno”.

Perciò, voi tutti che siete di cuore onesto e di buona volontà verso Dio e che desiderate vedere un mondo migliore, abbiate speranza, perché la profezia della Bibbia indica che la nuova terra non solamente è una certezza ma è ormai molto vicina. Dio non può mentire ed è troppo giusto e amorevole per destare in noi speranze per deluderci mancando di adempiere le sue promesse, come fanno gli uomini politici. Egli dice: “Sì, io l’ho detto, e lo farò avvenire; ne ho formato il disegno e l’eseguirò”. — Isa. 46:11.

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