Seguite i buoni esempi
MOLTE persone del vecchio mondo cercano i beni materiali in una gara pazzesca per “seguire i vicini”. Le dedicate persone del nuovo mondo preferiscono piuttosto seguire gli Isaia e Geremia, i Pietro e Paolo. Esse si interessano più delle ricchezze spirituali che delle ricchezze materiali: “Non accumularvi tesori sulla terra, ove la tignuola e la ruggine rodono e dove i ladri sconficcano e rubano; ma accumulatevi tesori nel cielo ove né tignuola né ruggine rodono ed ove i ladri né sconficcano né rubano. Imperocché dov’è il vostro tesoro, là sarà pure il vostro cuore. Nessuno può essere schiavo di due signori; perocché o egli odierà l’uno ed amerà l’altro, ovvero si atterrà all’uno e disprezzerà l’altro. Voi non potete essere schiavi di Dio e della Ricchezza”. — Matt. 6:19-21, 24, Co, nota in calce.
Ammucchiare beni materiali più di quanto non ci sia necessario, essere determinati ad accumulare vistose ricchezze, significa mettere in pericolo il nostro benessere spirituale e schernire l’ammonimento: “Poiché non abbiamo portato nulla nel mondo, e non possiamo portarne fuori nulla. Perciò, avendo nutrimento e di che coprirci, con queste cose saremo contenti. Però, quelli che hanno determinato di arricchirsi cadono in tentazione e in un laccio e in molti insensati e dannosi desideri che immergono gli uomini nella distruzione e nella rovina. Poiché l’amore del denaro è radice d’ogni sorta di cose nocive, e cercando questo amore alcuni si sono sviati dalla fede e si son trafitti con molti dolori”. — 1 Tim. 6:7-10, NM.
La ricchezza nutre la cupidigia, più avete più desiderate, e alla fine voi non possedete il denaro, ma il denaro possiede voi, e si dimostra verace l’ispirato detto: “Chi ama l’argento [denaro] è saziato con l’argento; e chi ama le ricchezze non ne trae profitto di sorta. Anche questo è vanità”. Ancora: “I suoi occhi non si sazian mai di ricchezze”. Se lo permettete il materialismo soffocherà le cose dello spirito. “La carne è contro lo spirito nei suoi desideri, e lo spirito contro la carne, perché queste cose si oppongono l’una all’altra, cosicché quelle stesse cose che voi vorreste fare non le fate”. Quindi i Cristiani non dovrebbero inciampare nella vana trappola di una corsa invidiosa per seguire i materialistici “vicini”: “Non diventiamo egoistici, provocando competizione l’uno con l’altro, invidiandoci a vicenda”. — Eccl. 5:10; 4:8; Gal. 5:17, 26, NM.
Le ricchezze accumulate in più del bisogno ragionevole non solo mancano di valore durevole ma vi identificano inoltre come materialisti e testimoniano contro di voi e contro la vostra spiritualità: “Le vostre ricchezze son marcite, e le vostre vesti son rose dalle tignuole. Il vostro argento e il vostro oro sono arrugginiti, e la loro ruggine sarà una testimonianza contro a voi, e divorerà le vostre carni a guisa di fuoco. Avete accumulato tesori negli ultimi giorni”. Con le ricchezze un uomo può fare un vistoso colpo, ma esso non dura più delle onde provocate da una pietra gettata in uno stagno. “Il sole si leva col suo calore ardente e fa seccare l’erba, e il fiore d’essa cade, e la bellezza della sua apparenza perisce; così anche il ricco appassirà nelle sue imprese”. “Tutto ciò che è nel mondo — il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di vita — non ha origine dal Padre, ma ha origine dal mondo. Inoltre, il mondo passa e anche i suoi desideri, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. — Giac. 5:2, 3; 1:11; 1 Giov. 2:16, 17, NM.
Quindi quelle che durano sono le cose invisibili dello spirito, e non le cose materiali che saziano gli occhi e che molti ora accumulano con spirito di competizione. Come l’apostolo Paolo, i veri Cristiani comprendono questo e considerano più desiderabili le durevoli ricchezze spirituali: “Teniamo i nostri occhi, non sulle cose vedute, ma sulle cose non vedute. Poiché le cose vedute sono temporanee, ma le cose non vedute sono eterne”. — 2 Cor. 4:18, NM.
Il profeta Mosè voltò le spalle ai tesori materiali per la prospettiva della ricompensa delle cose spirituali: “Per fede Mosè, divenuto grande, rifiutò d’esser chiamato figliuolo della figliuola di Faraone, scegliendo piuttosto d’esser maltrattato col popolo di Dio, che di godere per breve tempo i piaceri del peccato; stimando egli il vituperio di Cristo ricchezza maggiore de’ tesori d’Egitto, perché riguardava alla rimunerazione”. Così fece anche Gesù Cristo il profeta più grande di Mosè. Satana il Diavolo gli offrì il governo di tutti i regni della terra, ma Gesù rigettò tutta questa ricchezza materiale pompa e potenza, mantenendosi invece integro nella vera adorazione di Geova. In seguito i materialistici Giudei volevano farlo re perché aveva dato loro del pane. Di nuovo egli respinse il governo perché contrario alle disposizioni di Geova, e quando consigliò questi Giudei di cercare, non il pane che perisce, ma Lui stesso quale pane disceso dal cielo che recava vita eterna, essi non apprezzarono questa provvisione spirituale. — Ebr. 11:24-26; Matt. 4:8-10; Giov. 6:15, 26-66.
Che cosa dunque faranno i testimoni di Geova? “A questa condotta siete stati chiamati, perché anche Cristo soffrì per voi, lasciandovi un modello affinché seguiate attentamente le sue orme”, disse Pietro. Paolo affermò: “Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo”, e “Riguardate a coloro che camminano secondo l’esempio che avete in noi”. Giacomo scrisse: “Fratelli, prendete come modello della sofferenza del male e della dimostrazione della pazienza i profeti, che parlarono in nome di Geova”. Sì, prendete questi fedeli profeti e testimoni di Geova come esempi e imitateli, riguardateli, cercate di seguirli, e non seguite i materialistici vicini di questo vecchio mondo che sta per perire! Perché cercar di seguire i vicini se non vogliamo andare dove i vicini stanno andando? Piuttosto, cercate di seguire i buoni esempi, perché noi vogliamo andare dove essi stanno andando ed essere con loro nel nuovo mondo di giustizia. — 1 Piet. 2:21, NM; 1 Cor. 11:1; Filip. 3:17; Giac. 5:10, NM.