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  • Domande dai lettori (3)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
w57 1/8 p. 479

Domande dai lettori

◆ Perché Matteo 27:9 attribuisce al profeta Geremia le parole relative ai trenta sicli d’argento per il tradimento di Gesù, quando, effettivamente, fu Zaccaria a riportare le parole, nel capitolo 11 versetto 12 della sua profezia? — N. F., Stati Uniti.

Il nome di Geremia è omesso in alcuni manoscritti antichi. Alcuni ritengono che fosse un errore del copista. Altri pensano che fosse semplicemente uno sbaglio da parte di Matteo nel dire Geremia quando voleva dire Zaccaria. Nessuna di queste spiegazioni sembra appropriata. Possiamo ritenere corretta la traduzione di Matteo 27:9, 10 nella Traduzione del Nuovo Mondo: “Allora si adempì ciò che fu dichiarato dal profeta Geremia, dicendo: ‘E presero i trenta pezzi d’argento, il prezzo sull’uomo ch’era stato messo a prezzo, sul quale alcuni dei figli d’Israele avevano messo un prezzo, e li dettero per il campo del vassellaio, secondo ciò che mi aveva comandato Geova’”.

Una spiegazione più attendibile è questa. L’ordine dei libri profetici, secondo come erano elencati dagli Ebrei del tempo di Matteo, era Geremia, Ezechiele, Isaia e i dodici profeti minori. Così si trovano nel Talmud Babilonese, e anche ai nostri giorni nei manoscritti degli Ebrei francesi e tedeschi. L’Enciclopedia Ebraica (inglese), sotto “cànone biblico”, indica che un tempo Geremia precedeva Ezechiele e Isaia nell’elenco dei profeti e che successivamente Isaia fu messo prima di Geremia. Quindi al tempo di Matteo Geremia era il primo nell’elenco dei profeti, e dato che l’usanza di quei tempi era di chiamare un’intera divisione della Bibbia col nome del primo libro di tale divisione, Matteo poteva dire Geremia e intendere la divisione cui dava inizio e che comprendeva il libro di Zaccaria.

Gesù mostrò che era uso chiamare un’intera divisione dal primo libro di quella divisione, quando disse in Luca 24:44 (NM): “Tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi dovevano adempiersi”. Quando egli si riferì ai Salmi non voleva dire semplicemente quel solo libro, ma tutti gli scritti o Agiografi, la collezione o divisione dei quali cominciava con i Salmi. E quando Gesù diceva i Profeti intendeva quell’intera divisione, ma alle volte si usava il nome del primo libro di quella divisione per significare tutta la sezione, e allora la sezione veniva chiamata semplicemente Geremia. Quindi in questo senso Matteo poteva riferirsi a Geremia e tuttavia voler intendere le parole di Zaccaria, dato che la profezia di Zaccaria si trovava nella divisione che cominciava col libro di Geremia.

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