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  • Perché credere in Dio
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1956
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1956
w56 15/10 pp. 612-617

Perché credere in Dio

È logica tale credenza? Quali prove la sostengono? Perché si dovrebbe accettare la Bibbia come Parola di Dio?

ALCUNI dicono di credere solo a ciò che possono vedere? Noi rispondiamo vigorosamente: Fatelo pure! Sì, credete a ciò che potete vedere! L’apostolo Paolo disse che la creazione visibile dimostra la potenza di Dio: “Infatti le sue invisibili qualità, perfino la sua eterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché sono comprese dalle cose fatte”. (Rom. 1:20, NM) La maggior parte degli uomini crede che le cose che vede provino l’esistenza di Dio. Un’inchiesta mediante il Gallup Poll in America rivelò che anche in questo Paese ritenuto “materialista” il 96 per cento delle persone intervistate diceva di credere in Dio. Esse si son guardate intorno considerando l’ordine e la maestà del mondo che le circonda, l’esistenza dell’uomo e la Bibbia stessa e hanno trovato evidenza convincente che Dio esiste.

Uno scrittore espresse questo pensiero: “Se cominciamo con una mente aperta, pronti a credere o non credere secondo le prove, è molto probabile che scopriremo che è più facile credere in Dio che ritenere l’origine delle piante, degli animali e dell’uomo stesso, corpo e mente, il risultato di un puro e non premeditato caso. È forse appropriato aggiungere che molte persone non vogliono credere in Dio. Comprendono che credere in lui significherebbe un rimprovero al loro passato e cambierebbe ad un grado spiacevole il loro futuro”.1

Che cosa pensate dell’origine dello stesso universo? Fu forse un puro caso, una semplice coincidenza o combinazione di vari e fortuiti fattori? Oppure rende testimonianza all’esistenza di un’altra mente più alta, più intelligente, che esisteva molto tempo prima dell’uomo? Tenete in mente che l’universo non è un caos, come potrebbe essere se dipendesse dal puro caso, ma è sottoposto all’ordine. Non vi indica ciò che una mente consapevole ne è responsabile? che esso fu determinato da un creatore intelligente?

Sono forse casuali le ordinate leggi in vigore dalla distesa dei cieli stellati misurata in anni-luce fino ai piccolissimi atomi che costituiscono ogni sostanza? Il moto preciso dei corpi celesti che stabilisce il ritmo dei nostri cronometri è forse un semplice caso? Furono avvenimenti casuali a produrre la terra, l’uomo e tutta la creazione vivente — non semplicemente un solo avvenimento occasionale, ma un’intera serie di migliaia di milioni di essi meravigliosamente raggruppati, senza l’interferenza di altri che potessero annientare tutto?

È l’origine dell’universo dipendente da una potenza più grande del caso? Lo scienziato Arthur H. Compton commentò sulle parti del piccolissimo atomo, dicendo: “Se la semplice e prolifica serie di attrazioni subìte dagli elettroni dipende dal puro caso, risulta che il caso sia più ingegnoso del più brillante dei nostri scienziati”.2

Non soltanto l’origine della materia e l’ordine nell’universo sollevano problemi per quelli che negano l’esistenza di un Creatore, ma c’è il problema ancora più grande dell’origine della vita stessa. Un tempo si credeva che la generazione spontanea (chiamata abiogenesis, che significa origine dal nulla) avesse creato la vita. Furono prodotti vermi dalla carne putrida, pidocchi dalla sporcizia, rane dal fango dei pozzi, ecc. Ma quasi cento anni fa gli esperimenti di Pasteur fecero crollare questa teoria. Sostenere che l’abiogenesis non abbia luogo oggi ma che abbia avuto luogo nelle età passate non è altro che congettura. Non è un argomento scientifico, poiché non basato su investigazioni ed esperimenti, ma piuttosto su infondate asserzioni che non possono essere né studiate né provate. Il dottor J. Gray, eminente zoologo, spiegò: “L’origine spontanea della vita dalla materia inanimata dev’essere ritenuta un avvenimento molto improbabile, e come tale si può dedurre che non sia accaduto”.3

La domanda è semplice: La materia, l’ordine, il meraviglioso universo e l’inspiegabile miracolo della vita risultarono forse dal semplice caso, o furono il risultato del disegno di un grande Creatore? La prima alternativa è così inconcepibile che occorre più fede per credere nella teoria materialistica dell’evoluzione che per credere in Dio! Non c’è dubbio che “i cieli raccontano la gloria di Dio, e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani”. — Sal. 19:1; Giob. 9:8; Isa. 40:26; Ger. 10:12.

MERAVIGLIE ANCORA PIÙ GRANDI

Ma vi sono considerazioni molto più importanti. Mediante l’uso diligente della propria intelligenza, l’uomo ha avuto grandi successi, ma anche nelle cose semplici la sapienza della natura esisteva molto tempo prima dell’uomo. Molte epoche prima che l’uomo avesse adoperato le leve già esse esistevano nei corpi degli animali. In un tempo sconosciuto prima dell’invenzione umana della pompa meccanica esisteva il cuore. Inoltre, le valvole che controllano il movimento dei fluidi esistono nel cuore e nelle vene. Spazzole per togliere il catarro si trovano nelle vie respiratorie. Batterie elettriche sono state adoperate dalle anguille da tempo immemorabile. Luce fredda è prodotta dalle lucciole. Il volo per corpi più pesanti dell’aria è stato sempre prerogativa degli uccelli. Avvennero queste cose per caso, una semplice combinazione di avvenimenti, oppure risultano da una intelligenza molto superiore a quella dell’uomo? È molto più difficile credere che tali avvenimenti siano casuali che non avere la veduta cristiana della loro creazione!

Inoltre, l’intelligenza dell’uomo lo induce a predisporre per il futuro. Ma come si potrebbe spiegare la stessa previsione evidente perfino nelle parti irragionevoli della natura? Un albero produce semi affinché vi siano altri alberi dopo la sua morte. È questo un fatto che riguarda l’albero? Uno scoiattolo conserva noci per l’inverno. Che cosa gli ha dato la previdenza per farlo, e come potrà sapere che verrà il freddo? Un uccello produce uova per la procreazione della sua specie. Perché recarsi il fastidio di una progenie? È forse l’istinto? La natura? La risposta è evidentissima. Ovunque si guardi è presente l’Intelligenza Suprema; non la si può negare.

Una fonte autorevole ha riferito: “Quanto meno appare evidente che un animale sia in grado di pensare, per l’inferiorità dei suoi organi, tanto più gli atti di sapienza che lo distinguono indicano che Qualcuno ha pensato per lui”.4 Se non esistesse un Creatore, chi avrebbe potuto pensarvi?

Ma ancora più meravigliosa è la vita umana, che solleva i più grandi problemi per coloro che negano la creazione. Perché gli atomi e gli elementi del corpo cooperano per formare sostanze organiche che sviluppano vari tessuti e organi e compiono il loro lavoro in un solo corpo unificato che supera di molto le capacità di questi atomi ed elementi nella loro normale esistenza? Quale forza intelligente produsse questo? La natura? Perché dunque non chiamarla col nome dell’Essere Supremo che stabilì le leggi della natura, vale a dire, col nome di GEOVA?

La natura ha in sé molte meraviglie, e lo sviluppo di una nuova vita umana è una delle più stupende. Senza che la madre ne sia cosciente le ossa, i nervi, gli occhi, le orecchie, i piedi, le mani, il cuore, i polmoni e molti altri organi si sviluppano nel bambino in modo che nessuna creatura umana può spiegare. È forse casuale che le cellule umane si conformino a tale disposizione scrupolosamente definita? Senza il minimo dubbio nella procreazione della vita agisce un’Intelligenza molto più grande di quella dell’uomo! Perché nascondere l’identità di questa Intelligenza rifiutando di chiamarla Dio?

Quando l’evoluzione dice che non è avvenuta una creazione, tenete presente soltanto che l’evoluzione non conosce l’origine della materia, l’origine della vita, né come si debbano colmare le enormi lacune fra le varie forme di vita o la ragione della meravigliosa sapienza chiamata “natura”. Le leggi meravigliose che gli scienziati più sapienti hanno impegnato decenni, anche secoli, ad investigare e spiegare non vennero all’esistenza per caso. Credete a ciò che potete vedere! Accettate il fatto che vi è una creazione intelligente e quindi un Creatore intelligente, Geova Dio!

CONOSCETE IL CREATORE!

Le ragioni riferite eliminano le pietre d’inciampo e le errate interpretazioni che impediscono a molte persone di accettare Dio; ma la nostra principale preoccupazione non è che voi accettiate semplicemente ciò che la logica e la ragione espongono di lui. Molto più importante è ciò che egli stesso dice sul proprio conto. Sarebbe irragionevole pensare che il Creatore, avendo creato l’uomo, l’abbia lasciato senza una spiegazione per la mancanza di armonia esistente oggi nel mondo. La Bibbia ne dà la ragione e dimostra perché esistono difficoltà e afflizioni precisando che queste presto avranno fine con la distruzione del grande ribelle, l’istigatore dell’empietà, Satana il Diavolo. Quindi, dei nostri giorni è riportato: “Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è disceso a voi, con gran furore, sapendo che ha un breve periodo di tempo”. — Apoc. 12:12, NM.

Se la Bibbia fosse semplicemente un altro libro d’immaginazione umana avrebbe poco valore. Ma è molto più di questo. È un libro che ci fa conoscere Dio, rivela le sue istruzioni, dà evidenza della sua potenza e maestà, ed è il principale fondamento della fede.

La Bibbia ha in se stessa la prova più grande della propria autenticità. In primo luogo, quelli che parteciparono alla sua composizione ammisero che proveniva da Dio. Davide disse: “Lo spirito dell’Eterno ha parlato per mio mezzo, e la sua parola è stata sulle mie labbra”. Paolo scrisse: “Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare”. E Pietro disse: “Lo spirito santo pronunziò anticipatamente per bocca di Davide”. Inoltre, “non è dalla volontà dell’uomo che venne mai alcuna profezia, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo spirito santo”. — 2 Sam. 23:2; 2 Tim. 3:16; Atti 1:16; 2 Piet. 1:21, NM.

Però la Bibbia non dice soltanto di essere da Dio; essa prova questo fatto! A quelli che sostengono di aver ispirazione divina Dio rivolge questa sfida: “S’accostino e ci annunzino tutte le cose che avverranno. . . . Annunziateci le cose che accadranno in avvenire, e allora riconosceremo che voi siete dèi”. (Isa. 41:22, 23, Ti) Questa prova è definitiva perché nessun uomo, con le proprie facoltà, può lealmente ed esattamente preannunciare specifici avvenimenti futuri. Come supera la Bibbia questa prova? Vittoriosamente! Vogliate notare i seguenti esempi delle sue leali, precise e dettagliate predizioni di avvenimenti futuri, una facoltà non posseduta da nessun uomo e che deriva da Dio.

Molti anni prima che Giuda fosse stato rovesciato da Babilonia il profeta Geremia non solo predisse il disastro, ma specificò anche il preciso periodo di settant’anni di desolazione per il Paese di Giuda, e disse che alla fine dei settant’anni Babilonia sarebbe stata distrutta, divenendo “un cumulo di rovine, tana di dragoni, oggetto di stupore e di scherno per non avere chi la abiti”. Come avrebbe potuto un uomo predire la schiavitù della nazione, l’esatto periodo di desolazione del Paese e il tempo e il modo in cui la nazione conquistatrice stessa sarebbe stata abbattuta? Eppure questa profezia si avverò precisamente come era stato predetto, malgrado ciò che disse uno scrittore: “Soltanto un uomo insensato avrebbe sognato di profetizzare il rovesciamento di Babilonia nei giorni in cui vivevano Isaia e Geremia. I Babilonesi erano nei loro tempi fra i guerrieri più fieri. Avevano conquistato il mondo e l’avevano piegato sotto il loro giogo”.5 Le esatte predizioni annunciate da Isaia e Geremia provano inconfutabilmente che la loro dichiarazione di essere veri profeti di Dio era verace. — Ger. 29:10; 51:37, Ti.

Inoltre, Daniele 8:3-8, 20, 21 rivelò che l’impero medo-persiano sarebbe successo a Babilonia come potenza mondiale. La potenza dei Medi sarebbe venuta prima, e la potenza persiana l’avrebbe seguita sorpassandola in forza. Dopo la vittoria medo-persiana su Babilonia l’impero macedone dei Greci avrebbe abbattuto la Medo-Persia. Più tardi il potente impero macedone si sarebbe diviso in quattro parti separate. Tutte queste cose si verificarono esattamente come era stato predetto, e l’avvenimento finale ebbe luogo più di due secoli più tardi, quando Alessandro Magno sconfisse la Medo-Persia e poi quando, alla morte di Alessandro, il suo impero fu diviso in quattro parti, ciascuna governata da un generale diverso. Sarebbe stato del tutto impossibile che uomini ordinari facessero predizioni così sorprendenti come quelle trovate nella Bibbia!

PROVE MODERNE

Preferireste esempi moderni piuttosto che quelli antichi? Vi sono pure convincenti esempi moderni dell’adempimento di così sbalorditive profezie. Per più di trentaquattro anni prima dello scoppio della guerra mondiale nel 1914 (cioè, sin dal 1880) La Torre di Guardia aveva fedelmente e regolarmente additato il 1914 come segno della fine dei “tempi dei Gentili” o “tempi delle nazioni” descritti nella Bibbia.6 Essa rivelò dalle Scritture che la fine dei “tempi delle nazioni” sarebbe stata contrassegnata dai peggiori tempi di afflizione mai verificatisi sulla terra. Prima della guerra mondiale molti avevano riso per questo, ma le predizioni della Bibbia si avverarono. Gli scrittori della Bibbia non avrebbero potuto preconoscere questi avvenimenti per loro propria conoscenza, oppure indovinarli, tanto tempo prima. Tali specifiche predizioni non possono essere risultato della sapienza dell’uomo, ma ancora una volta le predizioni della Bibbia sono veraci!

In Apocalisse 17:8 fu predetto che l’organizzazione politica dell’uomo per la pace (la Lega delle Nazioni) sarebbe scesa nell’abisso dell’inesistenza, come infatti fece durante la seconda guerra mondiale, e più tardi sarebbe tornata in vita, come fece nelle Nazioni Unite, ma che non avrebbe mantenuta la sua promessa di effettuare una pace permanente. Avrebbe potuto un qualsiasi uomo preconoscere questi fatti da se stesso? Eppure le predizioni della Bibbia, scritte quasi 1900 anni in anticipo, si sono avverate!

Questo Libro dei libri ha superato la prova magnificamente! Le sue fedeli predizioni del futuro rivendicano il suo riconoscimento quale libro ispirato e confermano la sua autenticità. Inoltre, l’esistenza di questo libro infallibilmente ispirato prova categoricamente che il suo Ispiratore, Geova Dio, veramente esiste!

La più importante fonte di fede in Dio è la Bibbia stessa. Se vi manca tale fede, è forse per non aver studiato questo Libro; se volete acquistar fede potete farlo studiandolo. La vera fede non è cieca, anzi è ben informata. È basata su fatti, logica, intendimento e fiducia. Tale fede dev’essere cercata, e la si acquista mediante le pagine del Libro della fede, la Bibbia. Paolo scrisse: “La fede vien dall’udire e l’udire si ha per mezzo della parola di Cristo”. — Rom. 10:17.

La Bibbia descrive la fede come “sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione delle realtà benché non vedute”. La fede è l’essenza della nostra credenza in Geova Dio e nel suo regno. È la nostra fiducia in lui sviluppata mediante la nostra investigazione di ciò che le Scritture contengono. È la nostra salda convinzione che veramente esistono cose che non possiamo vedere, che tali cose possono essere abbracciate con fiducia e che le promesse esposte nella Parola di Dio saranno mantenute. — Ebr. 11:1, NM.

In conclusione, noi crediamo molte cose che non possiamo vedere. Le crediamo perché vediamo l’evidenza della loro funzione. Allo stesso modo, possiamo vedere prove consimili delle attività di Dio. L’esistenza della materia, la meraviglia della vita, la straordinaria intelligenza nella natura, la capacità della mente umana, il miracolo della nascita, l’infallibile accuratezza della Bibbia nelle sue predizioni del futuro, e la sua eccezionale capacità di suscitare fede nella mente dei suoi lettori, sì, tutte queste prove e ancora molte altre confermano l’innegabile esistenza di una Suprema Intelligenza, un onnipotente e onnisapiente Creatore, identificato nella Bibbia col nome di Geova. Il passo seguente, avendo riconosciuto che Dio esiste, è quello d’indagare nella sua Parola, la Bibbia, per vedere come edifica la fede e ciò che egli esige da voi.

[Riferimenti bibliografici]

1 Scoperte moderne e La Bibbia (inglese), di A. Rendle Short, pagina 79.

2 Il destino dell’uomo nell’eternità (inglese), pagina 9.

3 Scoperte moderne e la Bibbia, pagina 43.

4 Il naturalista inglese Jonathan Franklin, citato da Charles E. Sajous in La forza della religione come è dimostrata dalla scienza (inglese), pagina 171.

5 Prove intrinseche d’ispirazione (inglese), di Harry Rimmer, pagina 207.

6 Torre di Guardia (inglese) marzo e luglio 1880. Vedere anche l’edizione di dicembre 1879, e pagine 83 e 189 di Tre mondi o piano di redenzione (inglese), pubblicato nel 1877.

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