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  • Adorazione cristiana e preservazione della virtù

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  • Adorazione cristiana e preservazione della virtù
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
w57 1/6 pp. 332-337

Adorazione cristiana e preservazione della virtù

“Infine, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose di seria importanza, tutte le cose giuste, tutte le cose caste, tutte le cose amabili, tutte le cose delle quali si parla bene, se vi è qualche cosa lodevole, continuate a considerare queste cose”. — Filip. 4:8, NM.

1. In che cosa trovano ora sicurezza coloro che amano la giustizia?

OVUNQUE gli uomini si trovano di fronte a evidenze di Geova Dio che non possono evitare. Sebbene egli sia misconosciuto, contrastato e disprezzato, la sua supremazia e giustizia sono incrollabili, e costituiscono una completa sicurezza per coloro che lo adorano. (Sal. 14:1; 53:1-4) È questo vero anche oggi, che i tempi sono così critici e gli uomini in genere non amano Dio? Sì, questo è specialmente vero oggi, perché l’ingiustizia spinta dappertutto agli estremi non solo costituisce un grande segno della liberazione di coloro che amano la giustizia di Geova, ma, inoltre, fa spiccare la giustizia di Geova con un meraviglioso contrasto. — Luca 21:28-33; Salmo 36.

2. Quali persone apprezzano la virtù, e che cosa devono fare?

2 Gli uomini trovano difficile vivere in questi tempi critici, ma non perché rivolgano i loro pensieri a cose virtuose. Piuttosto, è perché essi non ubbidiscono all’ingiunzione; “Se vi è qualche virtù e qualche cosa lodevole, continuate a considerare queste cose” (Filip. 4:8, NM) Il fatto è che oggi la virtù è veramente apprezzata solo da una minoranza. E voi? Volete allontanarvi da coloro che sono senza virtù? Quel brano profetico così conosciuto è significativo: “Ma sappi questo, che negli ultimi giorni verranno tempi molto difficili. Poiché gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, senza amorevole benignità, senza affezione naturale, non disposti ad alcun accordo, calunniatori, intemperanti, violenti, senza amore per il bene, traditori, testardi, gonfi di se stessi, amanti dei piaceri più che di Dio, avendo una forma di devozione di Dio ma dimostrandosi falsi alla sua potenza; e da questi allontanati”. (2 Tim. 3:1-5, NM) Questo passo descrive uomini privi di virtù dai quali i Cristiani devono allontanarsi. Rivela contrasto e controversia fra ciò che è virtuoso e ciò che non lo è.

3. Che cosa prova che esistono veramente le qualità di virtù?

3 Se non esistessero gli elementi che costituiscono la virtù, questa scrittura non avrebbe alcuna forza. Però, la virtù esiste. Lo stesso fatto che ci sono contestazioni e controversie vitali fra giustizia e ingiustizia è una prova che tali buone qualità di virtù esistono. Questa contestazione o controversia che implica la virtù è anche esposta in Tito 1:16 (NM), che afferma: “Essi dichiarano pubblicamente di conoscere Dio, ma lo rinnegano con le loro opere, perché sono detestabili e disubbidienti e disapprovati per qualsiasi opera buona”. Con coerenza, la Parola di Dio rivela le cattive azioni in contrasto con Geova Dio e la sua giustizia, quindi nonostante le pretese di devozione, le parole del vecchio mondo provano che esso non è in armonia con Geova Dio.

4. In che modo la virtù e le relative controversie sostengono l’esistenza del giusto Dio, Geova?

4 I materialisti che hanno in odio la Bibbia non possono negare che i princìpi di virtù esistono. Con la loro pretesa di materialismo e i tentativi di escludere Geova come Creatore e Dio essi cercano altresì di escludere la virtù. Per negare Dio devono negare gli alti valori morali; o, per negare gli alti valori morali devono negare l’esistenza di Geova. Tale diniego è impossibile. Virtù e alti valori morali non hanno origine né da cose inanimate né dalla creazione animata inferiore, che non sono ad immagine e somiglianza di Dio. È l’uomo che fu creato ad immagine e somiglianza di Dio. (Gen. 1:26, 27) Se l’uomo non fosse stato creato tale ma fosse simile all’inferiore creazione animata o inanimata, non si troverebbe in una controversia che implica la virtù. Lo stesso fatto che vi si trova prova l’esistenza di un Dio virtuoso; altrimenti la virtù e la controversia che la riguarda non sarebbero mai esistite.

5. Mostrate una distinzione fra l’uomo e la creazione inferiore, e indicate il risultato che ciò vi permette di conseguire.

5 Se l’uomo è come i pesci, le creature che volano, gli animali domestici o quelli che strisciano, perché ha un vocabolario che esprime pensieri di virtù, moralità, integrità, fede, speranza, lealtà, onestà e altre qualità dell’adorazione? Gli animali inferiori non professano o praticano tali qualità. Sulla terra queste qualità sono esclusività dell’uomo, e la loro esistenza è una prova che Geova Dio esiste ed è giusto e che gli uomini di mentalità materialista sbagliano. Allontanatevi da coloro che vanno contro Dio, diffamando il nome di Geova, negando la virtù, allontanatevi da tali individui e organizzazioni, se volete avere l’approvazione di Dio e se volete aver vita!

6. Che specie di Dio è Geova, e che cosa ha egli preservato?

6 Geova è un Dio di amore, giustizia, sapienza e potenza. Egli è il Dio in integrità, è degno di fiducia, leale, onesto, morale. Difatti, le parole che usiamo per esprimere i nobili pensieri degli uomini e il loro intendimento e apprezzamento di queste buone e alte qualità sono inadeguate a descrivere pienamente la giustizia di Geova. Non solo queste alte qualità esistono, ma il fatto che gli uomini possano raggiungerle è una meravigliosa garanzia per coloro che amano la giustizia. L’Onnipotente ha sempre predisposto affinché la sua adorazione fosse preservata sulla terra. Preservare l’adorazione di Geova ha significato preservare la vita umana sulla terra. Ha anche significato la preservazione sulla terra della virtù, cosicché oggi è possibile per noi ‘considerare queste cose’.

7. Descrivete l’organizzazione teocratica e una delle sue caratteristiche.

7 Come Dio e Re di coloro che lo servono e l’adorano, Geova è il grande Teocrata, il Dio Governante, e l’uomo fu creato per vivere sotto questo giusto Teocrata. La grande disposizione di Geova Dio come capo e Teocrata insieme alle sue giuste creature che lo servono e l’adorano costituisce un’organizzazione teocratica. Una delle caratteristiche di questa organizzazione teocratica è sempre stata la facoltà di espellere le creature e organizzazioni che rifiutano di essere virtuose, che rifiutano di attenersi ai princìpi di giustizia che distinguono l’organizzazione teocratica.

8. Date esempi di espulsione e di preservazione.

8 Un caso in cui questo principio venne applicato fu l’espulsione dell’uomo dall’Eden. (Gen. 3:23, 24) Qualche tempo dopo un’altra grande espulsione fu compiuta purificando la terra con acqua, nella quale un mondo empio fu distrutto. Mediante questa purificazione si compì una grande preservazione, preservazione della vita umana e animale sulla terra e dell’adorazione di Geova, che non era estinta, e preservazione della virtù. Non vi può essere dubbio che al tempo del Diluvio fossero implicate qualità di integrità e adorazione. — Gen. 6:5-22.

9. Individualmente, che cosa devono fare gli uomini riguardo alla virtù, e perché?

9 L’uomo era impotente, in una posizione di completa dipendenza da Geova per le benedizioni della sua temporanea esistenza e certamente per ogni possibile speranza di vita eterna. Geova aveva indicato il suo proposito di conseguire la liberazione in rivendicazione del suo nome, ma per quanto riguardava individualmente gli uomini ognuno doveva agire decisamente mostrando di possedere le qualità della virtù. Se non l’avessero fatto non si sarebbero schierati per Geova nella controversia né avrebbero sostenuto la sua supremazia, a giustificazione della sua giustizia. Una condotta ingiusta è una negazione della giustizia e quindi negazione del giusto Dio. Persistere in tale condotta stabilisce la noncuranza di un individuo per la giustizia, quindi la sua mancanza d’interesse per il promesso Nuovo Mondo nel quale abiterà la giustizia. (2 Piet. 3:11-13) Essendo passata alla storia la grande espulsione e purificazione mediante il Diluvio, i superstiti e i loro discendenti avevano davanti a loro la meravigliosa opportunità di sostenere quelle cose che Geova Dio approvava. Questa linea di condotta costituiva l’adorazione di Geova, l’esercizio della virtù inerente al fondamentale attributo d’amore e comprendente la conservazione dell’integrità, la fede nella parola di Geova, sicura speranza nelle sue promesse, lealtà verso lui e la sua causa, onestà dinanzi a lui e dinanzi all’uomo, moralità nelle cose personali e in quelle pubbliche.

LA PRESERVAZIONE TIPICA

10. Quali privilegi furono dati ad Israele?

10 Procedendo nel suo proposito e usando persone che volenterosamente s’identificarono con lui e la sua adorazione, Geova organizzò la tipica nazione teocratica d’Israele. Liberandole in modo effettivo e anche figurativo, dalla schiavitù del potere mondiale del demonico Egitto, egli compì un’espulsione o disassociazione di un intero mondo pagano, separandone quindi il suo popolo, Israele. La tipica nazione teocratica d’Israele doveva restare pura per l’adorazione dell’unico vero Dio, preservando così entro i limiti dei suoi confini nazionali le alte qualità della pura adorazione, le virtù della giustizia.

11. Spiegate il proposito e lo sviluppo del giudizio nell’Israele tipico.

11 La legge di Dio venne data ad Israele per mezzo di Mosè quale Mediatore ed era basata sui princìpi di giustizia, che non mutano. Geova era Dio, Legislatore, Re e Giudice d’Israele. (Isa. 33:22) Affinché un giudizio difettoso o un’azione egoistica da parte di individui in Israele non risultassero nella violazione di giusti princìpi, i problemi sia personali che nazionali venivano presentati a Mosè per una decisione. La sua era una mente diretta dallo spirito di Dio e operante in armonia con i princìpi della Sua legge. Questa benevola assistenza si dimostrò compito troppo grande per un uomo, e così Mosè dispose, con l’approvazione di Geova, una divisione dell’autorità giuridica religiosa, affidando ad altri uomini incarichi di responsabilità nell’organizzazione teocratica per effettuare l’applicazione della legge di Dio e la sua osservanza in questioni grandi o piccole. Le posizioni occupate da Mosè e dagli uomini da lui incaricati non erano soltanto formali ed onorarie, ma erano importanti, pratiche e per lo specifico scopo di un saggio giudizio. Riguardo a questi incarichi teocratici leggiamo: “E Mosè scelse fra tutto Israele degli uomini capaci, e li stabilì capi del popolo: capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di diecine. E quelli rendevano ragione al popolo in ogni tempo; le cause difficili le portavano a Mosé, ma ogni piccolo affare lo decidevano loro”. — Eso. 18:25, 26.

12. Quale responsabilità avevano gli Israeliti rispetto alla legge di Dio?

12 La regola di procedura che controllava l’organizzazione israelita era la legge di Geova. I responsabili nell’organizzazione insegnavano la legge al popolo e il popolo aveva la responsabilità di informarsi sulla legge di Dio. Essi sapevano quali fossero i princìpi di adorazione e conoscevano la dettagliata applicazione di quei princìpi, rispetto a questioni delle quali si occupava la legge, questioni nazionali, familiari e personali. Vennero presi provvedimenti per l’espiazione di peccati e debolezze della decaduta carne israelita. I vari aspetti della legge furono stabiliti per mantenere la nazione in armonia con Dio, adorandolo, riconoscendolo sempre, e, inoltre, per mantenere viva e vitale la qualità di amore di Dio e del prossimo e gli elementi di virtù in tutte le cose. Geova non avrebbe permesso che la sua adorazione e le rispettive buone qualità fossero eliminate dalla terra, ma, piuttosto, che fossero preservate nell’Israele tipico.

13, 14. Quali misure drastiche furono provvedute, e a quale proposito?

13 Qualche volta si rese necessario prendere misure drastiche per la preservazione di queste buone qualità. I modelli teocratici non venivano attenuati per soddisfare coloro che avevano più amore per l’ingiustizia di quanto ne avessero per la giustizia. Trasgressori, che insistevano nell’andare oltre i provvedimenti per l’espiazione, venivano uccisi, e la congregazione degli Israeliti aveva una diretta responsabilità nella loro morte. La religione o adorazione non era separata dalle questioni governative ed economiche della nazione, perché il riconoscimento di Geova doveva esser presente in tutti gli aspetti della loro vita. Perciò la legge provvedeva: “Quando sorgerà in mezzo a te un profeta o un sognatore che . . . ti dica: ‘Andiamo dietro a dèi stranieri (che tu non hai mai conosciuto) e ad essi serviamo’, tu non darai retta alle parole di quel profeta o di quel sognatore; perché l’Eterno, il vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate l’Eterno, il vostro Dio, con tutto il vostro cuore e con tutta l’anima vostra. . . . E quel profeta o quel sognatore sarà messo a morte. . . . Così toglierai il male di mezzo a te”. — Deut. 13:1-5.

14 La pena di morte non era limitata al falso profeta o sognatore perché “se il tuo fratello, figliuolo di tua madre, o il tuo figliuolo o la tua figliuola o la moglie che riposa sul tuo seno o l’amico che ti è come un altro te stesso t’inciterà in segreto, dicendo: ‘Andiamo, serviamo ad altri dèi’, . . . tu non acconsentire, non gli dar retta; l’occhio tuo non abbia pietà per lui; non lo risparmiare, non lo ricettare; anzi uccidilo senz’altro; la tua mano sia la prima a levarsi su lui, per metterlo a morte; poi venga la mano di tutto il popolo; lapidalo, e muoia, perché ha cercato di spingerti lungi dall’Eterno, dall’Iddio tuo, che ti trasse dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù. E tutto Israele l’udrà e temerà e non commetterà più nel mezzo di te una simile azione malvagia”. (Deut. 13:6-11) E nel caso che un’intera comunità divenisse malvagia e si volgesse contro l’adorazione del giusto Dio Geova? Allora quell’intera comunità doveva essere sterminata. — Deut. 13:12-18.

15. Descrivete la virtù e dimostrate come la religione è implicata nella sua applicazione.

15 Quanto precede serviva ad assicurare la preservazione dell’incontaminata adorazione di Geova e l’osservanza dei suoi giusti comandamenti, preservando quindi anche le qualità di virtù in genere. Virtù significa pratica morale o azione conforme al modello di rettitudine, eccellenza e integrità di condotta, giustizia, dirittura, moralità. Non vuol dire solo astenersi dal far del male ma è una qualità o potere attivo, di natura sia fisica che morale, di forza, coraggio e valore. Significa eccellenza di ogni genere, merito, valore, pregio, castità, purezza. Dato che il giusto Dio, Geova, è l’autore di tutti questi elementi di virtù, in tutti questi è implicata la sua adorazione, e dipartirsi dalla sua adorazione vuol dire dipartirsi da ogni virtù. Perciò lo sterminio di adoratori di demoni da Israele con la morte di coloro che praticavano la falsa religione serviva a preservare la vera adorazione e virtù.

16. Quale importanza dà alla pura adorazione la legge relativa alla presunzione?

16 Il diciassettesimo capitolo di Deuteronomio indica i casi nei quali gli Israeliti dovevano avere il coraggio di rendere testimonianza verace contro chiunque fosse detestabile a Geova e anche il coraggio di alzar la mano prima di tutti per uccidere gli offensori, azione in cui dovevano essere seguiti da tutto il popolo per ‘togliere il male di mezzo a te’. (Deut. 17:7) Coloro che non erano d’accordo con i giusti giudizi dei sacerdoti dovevano anche essere uccisi. “Quando il giudizio d’una causa sarà troppo difficile per te, . . . ti leverai e salirai al luogo che l’Eterno, il tuo Dio, avrà scelto; andrai dai sacerdoti levitici e dal giudice in carica a quel tempo; li consulterai, ed essi ti faranno conoscere ciò che dice il diritto; e tu ti conformerai a quello ch’essi ti dichiareranno. . . . Ti conformerai alla legge ch’essi t’avranno insegnata e al diritto come te l’avranno dichiarato; non devierai da quello che t’avranno insegnato, né a destra né a sinistra. E l’uomo che avrà la presunzione di non dare ascolto al sacerdote che sta là per servire l’Eterno, il tuo Dio, o al giudice, quell’uomo morrà; così torrai via il male da Israele; e tutto il popolo udrà la cosa, temerà, e non agirà più con presunzione”. — Deut. 17:8-13.

17. Quale buon risultato fu conseguito mediante questi severi ordinamenti della legge per l’Israele tipico?

17 Questa non era un’azione sanguinaria. Era un’azione da parte di Geova per preservare la linea della Progenie promessa, che doveva venire nella persona di Cristo Gesù. Mediante questo provvedimento di riscatto e la carica sacerdotale ricoperta da questo fedele servitore di Geova viene posta dinanzi agli uomini la possibilità di vita eterna nel Nuovo Mondo di giustizia. Ringraziamo Dio che intraprese un’azione positiva per preservare intatta e incontaminata la linea di discendenza della Progenie promessa e similmente preservò sulla terra la sua adorazione in santa devozione per la giustizia.

18. Erano vietate le trasgressioni letterali o quelle simboliche, oppure entrambe?

18 Fra i peccati personali o trasgressioni condannati da Dio nella legge che egli diede ad Israele, e che dovevano essere evitati da coloro che adoravano Geova in purezza e in verità, vi erano rapina, adulterio e ubriachezza, per nominarne solo tre. Queste letterali violazioni di virtù non solo erano male in se stesse ma erano scritturalmente adottate come simboli di peccati spirituali, cioè, peccati non riguardanti cose materiali che influissero sulla relazione dell’individuo con Geova Dio, ma riguardanti cose invisibili che influivano sulla relazione dell’individuo con Geova. Le pratiche letterali stesse, tuttavia, anche dopo aver raffigurato le trasgressioni spirituali, non erano permesse in Israele. Questo è messo in risalto rispetto all’antitipica organizzazione teocratica cristiana che comparve sulla scena alla fine del patto della legge mosaica secondo il quale era stato organizzato Israele.

L’ANTITIPO CRISTIANO

19. Quale grande cambiamento provvide Geova per mezzo di Cristo Gesù?

19 Procedendo coi suoi propositi riguardanti la completa rivendicazione del suo nome, Geova giunse al tempo in cui avrebbe provveduto sia la cessazione che il profetico adempimento della legge per Israele nel suo amato Figlio, Cristo Gesù. Gesù diede inizio allo sviluppo di alcune cose nuove, differenti dalla tipica nazione teocratica d’Israele, cioè, l’autentica organizzazione teocratica cristiana. Mentre il patto della legge con Israele terminò con Cristo Gesù e non è più stato in vigore da quando egli fu messo al palo e ascese al cielo, nondimeno, i giusti princìpi della legge continuano ad essere in pieno vigore e, infatti, hanno forza ed effetto ancora maggiori su quelli che fanno parte dell’organizzazione cristiana. Col sacrificio di riscatto di Gesù Cristo come base, Geova formò la congregazione cristiana sotto il nuovo patto.

20. Che cosa si può dire con certezza riguardo alla virtù cristiana?

20 “Dio . . . ci ha resi adeguatamente qualificati per essere ministri di un nuovo patto, non di un codice scritto, ma di spirito; perché il codice scritto condanna a morte, ma lo spirito vivifica”. (2 Cor. 3:2-6, NM) Si noti che Paolo non sta dicendo che c’è una lettera della legge e uno spirito della legge e che c’è un contrasto fra i due e che perciò possiamo violare la lettera della legge di Dio ma conservarne lo spirito. Non è questa la questione. Piuttosto, quello che Paolo mette qui in evidenza è che c’è differenza fra il codice scritto della legge data agli Israeliti per mezzo di Mosè e lo spirito di Dio. Lo spirito di Dio sopra i Cristiani sviluppa in loro frutti di giustizia e permette loro di restare separati dall’empio mondo condannato. Il codice scritto condannò a morte gli Israeliti, ma lo spirito di Dio, mediante la funzione del nuovo patto basato sul riscatto di Cristo Gesù, conduce gli uomini a vita eterna. Qui è il contrasto. Possiamo presumere per un momento che, mentre agli individui della nazione d’Israele sotto il patto della legge era proibito praticare le cose depravanti che l’umanità in genere allora faceva, i Cristiani siano meno obbligati ad astenersi da tali pratiche? No, certamente no. Al contrario, i positivi comandi cristiani di operare giustamente penetrano più profondamente che non i comandi negativi della legge di Mosè; e lo spirito di Dio su coloro che lo servono ora in cristiana adorazione nell’attività della società del nuovo mondo permette loro di conservare l’integrità con la sicura speranza di raggiungere la perfezione della giustizia nel glorioso futuro.

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