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  • Domande dai lettori (2)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
w57 1/10 p. 607

Domande dai lettori

◆ La credenza nell’insita immortalità dell’anima umana è la base delle religioni del mondo, siano esse cristiane, giudaiche o pagane. Perché i testimoni di Geova credono che l’anima non è immortale?

Per il fatto che nessun testo della Bibbia dice che lo è, e parecchi dicono che non lo è. L’anima che pecca muore: “L’anima che pecca sarà quella che morrà”. Anche dell’uomo senza peccato, Gesù, è scritto: “[Egli] ha dato l’anima sua alla morte”. L’anima non è qualche intangibile, invisibile esistenza spirituale separata dal corpo della creatura, ma “anima” significa “vita”. Sia uomo o bestia, la creatura che ha vita potrebbe dirsi che ha anima. Delle creature animali fatte prima dell’uomo la Bibbia dice, in Genesi 1:30, nota in calce: “E ad ogni animale della terra e ad ogni uccello dei cieli e a tutto ciò che si muove sulla terra ed ha in sé un’anima vivente”. Né gli animali né gli uomini hanno anime immortali; entrambi sono anime viventi e diventano anime morte: “Poiché la sorte de’ figliuoli degli uomini è la sorte delle bestie; agli uni e alle altre tocca la stessa sorte; come muore l’uno, così muore l’altra; hanno tutti un medesimo soffio, e l’uomo non ha superiorità di sorta sulla bestia; poiché tutto è vanità. Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengon dalla polvere, e tutti ritornano alla polvere”. Non è altro che una favola per le religioni asserire che l’uomo abbia una cosciente anima immortale che continua a vivere dopo la morte del corpo: “Difatti, i viventi sanno che morranno; ma i morti non sanno nulla, e non v’è più per essi alcun salario; poiché la loro memoria è dimenticata. Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel soggiorno de’ morti dove vai, non v’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né sapienza”. La morte porta a termine la coscienza dell’uomo: “Il suo fiato se ne va, ed egli torna alla sua terra; in quel giorno periscono i suoi disegni”. — Ezech. 18:4; Isa. 53:12, Martini; Eccl. 3:19, 20; 9:5, 10; Sal. 146:4.

Sarebbe stato detto ai seguaci di Cristo di cercare l’immortalità se l’avessero già avuta? Eppure viene loro detto: “Vita eterna a quelli che . . . cercano gloria e onore e immortalità”, e, “Bisogna che . . . questo mortale rivesta immortalità”. — Rom. 2:7; 1 Cor. 15:53.

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