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  • Felici i pacifici
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1958
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1958
w58 15/2 pp. 108-114

Felici i pacifici

“Felici i pacifici, poiché saranno chiamati ‘figli di Dio’”. — Matt. 5:9.

1. Come ci è assicurata la pace?

“JAHVEH dà forza al suo popolo, Jahveh benedice il popol suo con la pace”, dichiarò il salmista. “Gli umili possederanno il paese [o, la terra] e godranno le delizie d’un’abbondanza di pace”. (Salmi 29:11; 37:11, Lu) Parlando ai suoi discepoli nel sermone sul monte, Gesù si riferì a queste promesse e al desiderio degli uomini sinceri di ottenere condizioni pacifiche. Parlò di un gruppo di uomini e donne fedeli che avrebbero promosso la pace sulla terra durante tempi turbolenti, dicendo: “Beati quelli che s’adoperano alla pace, perché essi saran chiamati figliuoli di Dio”. (Matt. 5:9, VR) Coloro che si adoperano alla pace non pongono la loro fiducia negli armistizi e nelle inquiete tregue degli uomini, ma nella pace eterna che Dio ha promesso di stabilire nel nostro tempo mediante il suo regno di giustizia. Essi si rendono conto che nessuna nazione né insieme di nazioni potrà ora garantire una pace permanente. Invece, come nei giorni di Geremia, gli uomini continuano a gridare: “Pace, pace!” quando non c’è pace. — Ger. 6:14, VR.

2. Quali sono alcune cause di guerra?

2 Per secoli uomini sinceri hanno lavorato per la pace, ma i loro sforzi migliori hanno sempre fallito. Vi sono state molte cause di guerra: l’espansione territoriale, il nazionalismo, il desiderio delle nazioni di acquistare risorse naturali, l’intrigo politico, e anche la religione. Man mano che progredisce la scienza, cresce il terrore della guerra. Non vi è mai stata una generazione che abbia temuto la guerra come quella di oggi. Gli studiosi di storia ci dicono che vi sono sempre state guerre e che ve ne saranno sempre. Infatti, una fonte autorevole, qual è l’Encyclopedia Britannica, dice: “Il conflitto, con la morte quale sua ultima sanzione, è una legge universale della vita”. Mentre ciò potrebbe essere vero per l’attuale sistema del mondo, non è così per il nuovo mondo di Dio, il quale ha la parola di Geova come sua legge di vita. Anche in questo sistema la maggior parte degli uomini non desidera la guerra, poiché conosce i benefici della pace. Immaginate le condizioni che prevarrebbero sulla terra se le nazioni non consumassero più le loro ricchezze per fabbricare armamenti e se le condizioni pacifiche esistessero in tutto il mondo! Non scorrerebbe più il sangue delle nazioni in guerra, lasciando una terra bruciata, case distrutte e famiglie disperse. Ma è possibile tale condizione? Oppure è l’uomo destinato per sempre a subire periodi di alti e bassi nella vita, risalendo per un momento le altezze della pace, solo per precipitare di nuovo in un conflitto sanguinario?

3. Come predisse la Bibbia le attuali condizioni mondiali?

3 Per una risposta dobbiamo rivolgerci alla Bibbia, la Parola di verità di Dio. In essa troviamo che le stesse condizioni che oggi esistono sulla terra furono predette molto tempo fa nelle profezie. Né gli uomini né le nazioni possono risolvere il problema. Come ci dice la Bibbia: “C’è una strada che all’uomo sembra giusta, ma il suo estremo conduce alla morte”. (Prov. 14:12, Ri) Il fatto che Dio molto tempo fa predisse le afflizioni che ora tormentano le nazioni è mostrato chiaramente nel sesto capitolo di Apocalisse, in cui la profezia descrive un cavallo di colore rosso che avrebbe travolto violentemente le nazioni, e si afferma che al suo cavalcatore “fu dato di togliere la pace dalla terra”. (Apoc. 6:4) Quindi seguono fame, peste e morte, come abbiamo potuto constatare in questa generazione. Mai nelle Scritture ci viene detto che gli uomini avrebbero gradatamente raggiunto la perfezione mediante i propri sforzi. Invece, Gesù predisse che le condizioni sarebbero peggiorate man mano che ci saremmo avvicinati alla fine di questo attuale sistema di cose. Egli parlò di guerra totale, con nazione che si levava contro nazione e regno contro regno. (Matt. 24:7) Sebbene gli schernitori dei nostri giorni ridano della possibilità che le guerre mondiali da noi provate abbiano qualche speciale significato, sussiste il fatto che tale guerra totale non è stata mai possibile prima del nostro tempo. Soltanto ora gli sviluppi nel campo di comunicazioni, trasporti e guerra hanno reso possibili le guerre mondiali, come Gesù predisse.

4. In che modo infine verrà la pace?

4 Tuttavia, Gesù dimostrò che, invece di essere sconcertati a causa dell’incertezza della situazione mondiale, i veri Cristiani dovrebbero levare il capo e rallegrarsi, perché queste condizioni contrassegnano un periodo di transizione. La speranza prospettata da Cristo quale Principe della pace non è l’illusorio sogno di pace che le nazioni vedono, bensì la sicura Parola di Geova Dio: Il suo impero crescerà, e la pace non avrà più fine. . . . Lo zelo del Signore [Geova] degli eserciti farà questo”. “Fiaccherà l’oppressore! Al dì d’esso il giusto fiorirà, e vi sarà abbondanza di pace finché non vi sia più luna”. (Isa. 9:7, Ri; Sal. 72:4, 7, VR) La storia del passato dimostra che ciò non si avvererà mai mentre il mondo resta diviso nelle attuali fazioni politiche e religiose. Ma Dio ci assicura che il cambiamento sarà prodotto mediante l’intervento divino, non mediante le manovre degli uomini. Isaia 32:1, 17 (VR), dichiara: “Ecco, un re regnerà secondo giustizia, e i principi governeranno con equità. Il frutto della giustizia sarà la pace, e l’effetto della giustizia, tranquillità e sicurezza per sempre”. In relazione a queste profezie non vi è alcuna indicazione che saranno adempiute in seguito a sforzi umani. Infatti, il più grande tentativo compiuto dalle nazioni per promuovere la pace del mondo mediante le Nazioni Unite ha fallito nell’unificare i popoli della terra, e la corsa agli armamenti continua mentre le nazioni accumulano le loro bombe letali, seguendo la “strada che all’uomo sembra giusta”. — Prov. 14:12, Ri.

5. Perché Geova non è responsabile delle condizioni del mondo?

5 La pace permanente potrà venire soltanto mediante la potenza di Dio. Il grande Creatore dell’universo fa operare tutta la sua creazione in perfetta armonia e ordine, conformemente alla sua volontà. Egli ha stabilito un limite di tempo per le condizioni caotiche che prevalgono sulla terra e ci ha assicurato la pace mediante il suo regno di giustizia. In Giacomo 4:1 leggiamo: “Da che cosa provengono le guerre e da che cosa provengono le contese fra voi?” Non provengono di certo da Geova, l’Iddio della pace; né sono opera di Cristo Gesù, il grande Principe della pace. Una causa basilare della guerra è l’avidità, e Giacomo parla anche degli egoistici desideri sensuali e degli scopi cattivi. Dio non ha alcun amore per tali cose; quindi se uomini di fede coltivano l’amicizia con questo mondo ciò significherà inimicizia con Dio. Il modo seguito da Dio per recar la pace al genere umano non è quello di accomodare o rifare l’attuale sistema di cose.

6. Come si può applicare il rimedio di Dio per le afflizioni del mondo?

6 Gesù dimostrò la durevole base dell’unità fra gli uomini di fede citando i due grandi comandamenti. Ecco il vero rimedio dei mali del mondo: Amare Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l’anima e con tutta la forza e amare il nostro prossimo come noi stessi. Se gli uomini applicassero oggi questo rimedio si avrebbe l’immediata cessazione delle ostilità e la completa fine della guerra. Tale rimedio è fin da ora applicato da Dio per gli uomini di fede. — Mich. 4:1-3.

7, 8. (a) Sostiene Dio una parte nelle guerre fra le nazioni? (b) Quale atteggiamento assume il clero verso la guerra?

7 Non possiamo dire dunque che la guerra proviene da Dio, che egli è il fomentatore e l’istigatore delle guerre fra le nazioni. Riesaminando la storia potremmo chiedere: Se Dio sostiene coloro che pretendono di combattere per lui, perché dunque, dal punto di vista “cristiano”, le crociate furono un fallimento? O che dire della Guerra dei Trent’anni? Questa è stata descritta come un “conflitto teologico . . . il più orribile singolo episodio militare della storia occidentale”. Dimostrò forse l’esito di questa guerra che Dio fosse con i protestanti e che i cattolici avessero torto? I cattolici sinceri non accetterebbero questa asserzione. Quando due nazioni che non professano il Cristianesimo sono coinvolte in una guerra, da quale parte si trova Dio? In base a tali domande è strano che alcuni ecclesiastici insegnino che la guerra adempie i propositi di Dio.

8 In un sermone alla Cattedrale di S. Patrizio nella città di New York, monsignor Green dichiarò che la ‘guerra di Corea faceva parte del piano di Dio di popolare il regno dei cieli’. I Cristiani non possono sperare di meritare il regno dei cieli violando l’eterno patto di Dio riguardo alla santità della vita. Pertanto la scottante domanda non è: Da quale parte è Dio? bensì: Siamo noi dalla parte di Dio? Considerate le parole di altri eminenti ecclesiastici e giudicate se essi prendono la parte della Parola di Dio nella questione. Un ministro disse: “Togliere la vita con odio è un atto terribile”; ma “il soldato cristiano ferisce il nemico in amicizia. In amicizia riceve la ferita dal nemico. Conserva amichevole il cuore mentre il nemico lo uccide. . . . Dopo aver ferito il nemico si precipita al suo fianco . . . con un’invincibile speranza che un giorno . . . egli e il suo nemico troveranno una base comune . . . in qualche grande impresa di Dio”. In un’altra occasione l’editore del Christian Register dichiarò: “Come Cristiani, naturalmente, noi diciamo che Cristo approva [la guerra]. Ma avrebbe egli combattuto per uccidere? . . . Nessuna opportunità d’infliggere la morte al nemico egli avrebbe evitato o esitato ad afferrare! Avrebbe preso la baionetta, la granata, la bomba e il fucile per compiere l’opera micidiale”. (I predicatori presentano le armi (inglese), pagine 67, 68) Non è alcuna meraviglia che molte persone siano state allontanate dalla religione da tali insegnamenti sadici. In Geremia 6:15 si pone la domanda: “Si son [essi] vergognati, perché hanno fatta una cosa abominevole? non hanno avuta vergogna alcuna, né si sono saputi vergognare”. “Tutti, e profeti, e sacerdoti, commettono falsità”. — Ger. 6 Vers. 13 , Di.

9, 10. (a) Descrivete i frutti della guerra. (b) Perché non sono esaudite le preghiere per la pace?

9 Le affermazioni di questi Cristiani professanti non riflettono i pensieri di Gesù allorché disse ai suoi discepoli che avrebbero dovuto amare Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l’anima e con tutta la forza e amare il prossimo come se stessi. Anche a prescindere dal punto di vista scritturale sulla guerra, i suoi frutti sono ripugnanti per tutti gli uomini onesti. È stato detto che “il legittimo scopo di una guerra è una pace più perfetta”; ma quali sono i risultati? Fame, miseria, infelicità, malattie, morte e la distruzione delle bellezze della terra. Queste cose non contribuiscono ad una pace più perfetta, ma solo a continue inimicizie e odii fra i popoli.

10 La storia dimostra che il clero non ha servito nel felice incarico di promuovere la pace, come veri figli di Dio, ma ha effettivamente partecipato nel promuovere la guerra. Non è alcuna meraviglia che Isaia 1:15 (VR) dichiari: “Quando stendete le mani, io rifiuto di vederlo; anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le vostre mani son piene di sangue”. Questo presente sistema mondiale, con le sue guerre e coercizioni, non può portare pace permanente al genere umano.

PERCHÉ FALLISCONO I TENTATIVI DI PACE

11. (a) Qual è l’origine della disunione del mondo? (b) Com’è descritta l’organizzazione di Satana, e quale atteggiamento assumono i Cristiani verso di essa?

11 Perché i tentativi sinceri di uomini devoti non sono riusciti a portare pace? La risposta si può discernere chiaramente rivolgendo la luce della Bibbia su questo soggetto. Facendo risplendere il fascio di luce sull’inizio della turbata storia dell’uomo vediamo una creatura spirituale con l’incarico di guardiano dell’uomo nel bel giardino di Eden. Questo cherubino doveva dirigere l’uomo in questioni riguardanti la vita e la pura adorazione. Ma invece di camminare nelle vie che Geova aveva preparate il cherubino divenne ribelle, bramando l’adorazione che la prima coppia umana rivolgeva a Geova e determinando di porsi come universale governatore al posto del Creatore. La sua prima azione fu di allontanare Adamo ed Eva dalla condotta di giusta adorazione. Così furono seminati i primi semi di disunione e inimicizia, che hanno fiorito fino adesso fra le organizzazioni di Satana e di Geova. Da quel tempo Satana ha innalzato una potente organizzazione mondiale, che fu descritta da Daniele come una grande statua con la testa d’oro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di bronzo, le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte d’argilla. Il cherubino protettore, o Satana, è egli stesso il dio demonico che controlla l’organizzazione di questo vecchio mondo. (Dan. 2:31-33, 44, 45) È il regno di Dio, come una pietra staccattasi da un monte, che colpisce l’organizzazione di Satana, finalmente distruggendola. Ma finché questa statua domina la terra e finché il popolo s’inchina dinanzi ad essa, come fece in antico, non ci sarà pace da Dio. Benché l’organizzazione di Satana richieda oggi adorazione ed appoggio completi, i veri Cristiani seguono l’esempio dei fedeli Ebrei dell’antichità, che rifiutarono di compromettere la propria adorazione, benché minacciati di morte. Essi ricordano come Cristo, durante il suo ministero, rifiutò di prestare omaggio a Satana. Così oggi i sinceri studenti delle Scritture, invece di riporre fiducia nei tentativi di pace del vecchio mondo, riconoscono che solo mediante Dio verrà una pace durevole, nel modo da lui stabilito.

12. In che modo l’attività di Satana influisce sul popolo?

12 Nel frattempo Satana opprime il genere umano in molti modi. “Il mondo intero giace nella potenza del malvagio”. (1 Giov. 5:19) Questo ci aiuta a capire che non è Dio che porta le guerre insieme a carestia, malattia e morte ai popoli della terra, ma che Satana continua i suoi empi tentativi di dominare o distruggere la creazione terrestre di Geova, ed è determinato ad infrangere la fede di coloro che si sforzano di mantenere la pura adorazione. È chiaro che la sua influenza non è solo sulle nazioni ma si estende anche agli individui. Giobbe, fedele servitore di Geova, sentì acutamente questa pressione satanica quando fu messo alla prova. Vide il suo bestiame, i suoi servi, i suoi amati figli, la sua bella casa, tutto distrutto mentre Satana agì contro di lui. Perfino sua moglie lo scongiurò di bestemmiare Dio e morire, ma Giobbe saggiamente riconobbe che questi mali erano permessi da Dio, perciò conservò la sua fede. Giobbe era un combattente e, anche sul punto di morire, rifiutò di arrendersi. I veri Cristiani sostengono oggi una simile lotta per la fede.

13. (a) Perché Dio ha permesso l’influenza demonica, e quale sarà il risultato secondo le Scritture? (b) In che modo possiamo resistere agli attacchi di Satana?

13 Perché mai è stato permesso a Satana di esercitare tale tremendo potere sulle nazioni e perfino sulla vita delle persone? Non che Dio sia impotente a trattenerlo, ma egli ha dato a Satana quest’opportunità come prova definitiva per l’universo della futilità della pretesa di Satana di poter volgere tutti gli uomini contro il loro Creatore. In Esodo 9:16 leggiamo la dichiarazione fatta a Faraone quale visibile rappresentante di Satana: “Io t’ho lasciato sussistere per questo: per mostrarti la mia potenza, e perché il mio nome sia divulgato per tutta la terra”. (VR) Durante tutti i secoli di dominio satanico sulla terra i propositi di Dio hanno proseguito inesorabilmente verso il loro culmine. All’alba della storia umana parole profetiche furono pronunciate per mostrare a Satana che al tempo stabilito da Dio sarebbe stato schiacciato sotto i piedi. Nella profezia rivelata più tardi a Daniele l’organizzazione di Satana è raffigurata da una statua rovesciata e schiacciata. Ma nel frattempo il suo potere demonico continua ad essere esercitato nel mondo. Nessun uomo o nazione può resistere a tale potere sovrumano; perciò prendere le armi per rimediare agli errori del giorno non è la vera risposta al problema. Chi può combattere contro Satana o i suoi invisibili eserciti demonici? È impossibile combattere fisicamente contro un invisibile avversario spirituale. Per questo Paolo dichiarò, in 2 Corinzi 10:4: “Le armi della nostra guerra non sono carnali”. Le armi della guerra spirituale sono potenti per eliminare il mistero che avvolge le afflizioni sulla terra e per smascherare Satana come la grande causa delle calamità del mondo.

14. Quale effetto ha avuto l’attività di Satana sul mondo fino ad oggi?

14 Già una volta nella storia umana, allorché la malvagità raggiunse il culmine al tempo del Diluvio, l’organizzazione terrena di Satana venne spazzata via, lasciando una terra purificata. Di nuovo questa potenza demonica si affermò, e le nazioni sono state strette nella sua morsa fino a questo tempo. Ora ci avviciniamo al grandioso culmine della profezia scritturale e Satana fa il massimo sforzo per avere il sopravvento. Il capitolo dodici di Apocalisse ci informa delle attuali calamità della terra che ne conseguono. Il mondo non ha mai visto tale turbamento che vediamo noi oggi, mentre Satana fa un tentativo finale per rovinare la creazione terrena di Dio. Ha perfino invocato la falsa religione per santificare le guerre “sante” che egli fomenta. Il marchio di Satana è stato lasciato su ogni faccetta del sistema di questo vecchio mondo. Questo è un marchio di divisione, perché la condotta disamorevole di Satana ha diviso il mondo. È stato diviso in campo religioso, commerciale, nazionale, politico, razziale e sociale. Ma non quelli che si sottraggono al dominio del satanico sistema mondiale e si schierano in armonia con la verità biblica per far parte della società del nuovo mondo.

15. Dimostrate la differenza nella condizione della società del nuovo mondo.

15 La differenza manifestata dall’organizzazione del popolo di Dio è notevole. In più di 160 nazioni in tutto il mondo si può trovare la società del nuovo mondo dei testimoni di Geova, tutti uniti al servizio del loro Creatore. Non sono divisi dalle barriere che il vecchio mondo pone fra i popoli. Essi hanno unità di fede come veramente felici figli di Dio. L’apostolo Paolo mise in risalto questa unità in 1 Corinzi 1:10: “Vi esorto, . . . che parliate tutti concordemente, e che non ci siano fra voi divisioni, ma che siate perfettamente uniti in una stessa mente e in uno stesso pensiero”. “Sopportandovi l’un l’altro nell’amore, cercando ardentemente di osservare l’unità dello spirito nel vincolante legame della pace. V’è un solo corpo, e un solo spirito, come anche voi foste chiamati nell’unica speranza alla quale foste chiamati; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo; un unico Dio e Padre di tutte le persone”. (Efes. 4:2-6) Questa unità di pensiero e azione deriva dalla conoscenza della Parola di Dio e dalla fede in essa. Solo mediante la vera adorazione uomini di tutte le nazioni sono ora uniti come un popolo felice, pacifico, per far conoscere l’unico rimedio alle afflizioni del mondo, il regno di Dio.

16. Quale certezza abbiamo di ottenere la vittoria nel servizio di Geova?

16 Oggi Satana concentra il suo attacco contro quest’unito gruppo internazionale. Ma possiamo essere incoraggiati dal fatto che sebbene quelli che servono Geova siano una minoranza, tuttavia con la Protezione di Dio sono invincibili. Questo fu illustrato nella battaglia fra Davide e Golia. (1 Sam. 17:40-51, VR) Davide prefigurò sia Cristo in lotta contro Satana e la sua gigantesca organizzazione che il combattimento del rimanente dei servitori di Dio sulla terra mentre lottano per preservare la vera adorazione dall’influenza demonica. Benché Davide apparisse piccolo e insignificante e fosse disprezzato dal suo avversario, egli avanzò con la potenza di Dio, gridando: “Io vengo a te nel nome dell’Eterno degli eserciti, dell’Iddio delle schiere d’Israele che tu hai insultato”. Per la potenza di Geova egli fu vittorioso. Un altro esempio dell’appoggio di Geova si vide quando Eliseo fu circondato dai guerrieri dell’esercito di Siria. Egli e il suo giovane compagno alzandosi la mattina trovarono che gli eserciti nemici li avevano circondati. Ma Eliseo rassicurò il giovane, dicendo:” ‘Non temere, perché quelli che son con noi son più numerosi di quelli che son con loro’. . . . E l’Eterno aperse gli occhi del servo, che vide a un tratto il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno ad Eliseo”. (2 Re 6:16, 17, VR) Una volta ancora la potenza di Geova fu sufficiente per liberare i suoi servitori da forze preponderanti.

17. Fu la morte di Gesù una sconfitta per Dio? Perché?

17 Perché dunque Gesù stesso morì, apparentemente abbandonato da Dio? Dio non lo abbandonò, poiché poco prima della sua morte Gesù aveva dichiarato che suo Padre avrebbe potuto mandare immediatamente legioni di angeli per proteggerlo; ma egli sapeva che era volontà di Geova che egli morisse. Gesù aveva dimostrato di essere un combattente contro la potenza demonica, dedicando la sua vita sulla terra all’opera di predicazione. Benché egli deponesse la sua vita nella morte, questa non fu una sconfitta per Geova ma un passo avanti nel finale proposito di Dio. Gesù non cercò di irreggimentare tutti gli uomini di fede in un enorme esercito per porre rimedio alle questioni mondiali. Egli rifiutò di inchinarsi a Satana per poter ricevere autorità, e non seguì i sistemi militaristici del mondo benché fosse in gioco la sua vita. Affermò invece: Il mio regno non fa parte di questo mondo; altrimenti, i miei servitori avrebbero combattuto per difendermi dai Giudei’. (Giov. 18:36) I suoi servitori in seguito combatterono, ma in modo diverso.

18. Come sono precisamente identificati i seguaci di Cristo?

18 Satana ha ora raddoppiato i suoi sforzi contro i servitori di Dio. Essendo in guerra egli dirige l’attacco contro questo nucleo di resistenza, adoperando ogni mezzo al suo comando per colpire quelli che serbano la fede e servono come soldati cristiani agli ordini del loro Comandante, Cristo Gesù. Apocalisse 12:17 afferma che egli è andato a far guerra al rimanente dei seguaci di Cristo. Come possiamo riconoscerli, dato che molte organizzazioni religiose pretendono di essere nel numero di questi? La scrittura prosegue identificandoli chiaramente dicendo che questi sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e rendono testimonianza intorno a Cristo. Mentre oggi le false organizzazioni religiose del mondo pretendono di osservare i comandamenti di Dio, esse ignorano completamente il patto eterno della santità della vita. Tuttavia i combattenti per la vera adorazione riconoscono che questa legge di Dio, data originalmente a Noè, si applica ancora fino a questo giorno. E i capi religiosi della Cristianità oggi non osservano veramente neanche la testimonianza intorno a Cristo. Questa non è più soltanto il messaggio del ministero terreno di Gesù o della sua risurrezione, ma è il messaggio che egli stesso ha ordinato di predicare in questo tempo della fine, il messaggio della buona notizia riguardante l’instaurazione del suo regno di giustizia. (Matt. 24:14) Questa buona notizia si riferisce all’intronizzazione di Cristo e alla sua assunzione al potere ora mentre i suoi nemici continuano a governare. (Sal. 110:2) I testimoni di Geova hanno ogni ragione di rallegrarsi mentre annunciano questo messaggio di pace in tutto il mondo.

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