Domande dai lettori
◆ La traduzione della Bibbia di Giovanni Diodati dice in Apocalisse 12:18 e 13:1: “Ed io mi fermai in su la rena del mare. Poi vidi salir dal mare una bestia”. Ma la Traduzione del Nuovo Mondo nel corrispondente versetto (Apoc. 13:1) non indica che Giovanni fosse sulla riva del mare, ma dice: “Ed esso stette fermo sulla rena del mare. Ed io vidi salire dal mare una bestia selvaggia”. Perché? — F. H., Stati Uniti.
La Traduzione del Nuovo Mondo rende Apocalisse 13:1: “Ed esso stette fermo sulla rena del mare”, perché, com’è dichiarato nella prefazione di tale traduzione, il testo greco sul quale si basa questa traduzione è quello di Westcott e Hort, che è uno dei migliori testi dell’originale greco. Il testo di Westcott e Hort legge “esso” o “egli”, riferito al dragone del cielo di cui si parla al capitolo 12, anzicché “io”, riferito all’apostolo Giovanni. Anche i più antichi manoscritti greci leggono “esso” o “egli”, come pure il più antico papiro greco numero P-47, del terzo secolo dopo Cristo.
Altre traduzioni moderne riconoscono che il dragone, non Giovanni, è mostrato fermo sulla riva del mare. La Versione Riveduta dice: “E si fermò sulla riva del mare”, mettendo questa frase alla fine del capitolo dodici, versetto diciotto. Le versioni cattoliche di Tintori e di Ricciotti mettono pure questa frase come versetto diciotto del capitolo dodici, e la prima dice: “E si fermò sulla rena del mare”, e la seconda: “E si piantò sull’arena del mare”.