La fiducia degli uomini retti
“Chi cammina con le persone sagge diventerà saggio, ma chi ha da fare con gli stolti se la passerà male”. — Prov. 13:20.
1. Come considerò Davide la sua integrità, e di chi fu un modello?
DAVIDE, il retto re dell’antico Israele, era un uomo che aveva vera fiducia nel suo Creatore, il Dio che Davide chiamava Geova. Egli si rendeva conto che nel corso degli anni della sua vita aveva fatto molti sbagli come uomo peccaminoso e imperfetto, ma sapeva anche che la cosa più importante nella sua mente e nel suo cuore era quella di fare la volontà del suo celeste Donatore della vita. Come principale rappresentante di una nazione dedicata a Geova Dio, Davide s’interessava della questione dell’integrità. “Quanto a me”, egli disse, “camminerò nella mia integrità” (Sal. 26:11) Con fedeltà cercò di fare questo, come esempio per tutti i sudditi sui quali regnava e anche come modello profetico per i veri seguaci del più grande Davide, Gesù Cristo, il glorificato re del nuovo mondo di Dio.
2. Perché Davide aveva fiducia di aver camminato nella sua integrità, e come pregava di essere giudicato?
2 Il Salmo 26 dimostra come Davide presenta la sua integrità e si offre per essere scrutato da Geova. Egli aveva fiducia di aver camminato rettamente, vivendo conformemente ai comandamenti di Dio. Sempre ansioso di fare ciò che era giusto, Davide disse a Geova: “Fammi camminare nella tua verità e ammaestrami”. (Sal. 25:5) Essendo sicuro di aver camminato nella verità, egli disse fiduciosamente: “Giudicami, o Geova, poiché io stesso ho camminato nella mia propria integrità”. (Sal. 26:1) Leggendo l’intero salmo, vediamo Davide nella sua gioiosa adorazione di Geova paragonarsi con l’empia vita degli uomini peccaminosi con i quali non desiderava essere classificato. Davide non voleva essere giudicato secondo il modo di vivere degli uomini. Egli sapeva che specie di uomo era, sostenitore della verità e delle cose giuste. Era onesto e irreprensibile. Il suo grande desiderio era di rendere a Geova esclusiva devozione. Conosceva le esigenze di Dio e voleva essere giudicato conformemente. Quindi egli implorò: “Giudicami secondo la tua giustizia, o Geova, mio Dio, e fa’ che essi [gli oppositori] non si rallegrino su me”. (Sal. 35:24) Tale giusto giudizio gli recò felicità. Egli fu contento, soddisfatto. Ebbe la certezza che camminava nell’integrità. È oggi la nostra fiducia nella nostra integrità così sicura come fu quella di Davide?
3. In che modo Davide manifestò il suo desiderio di piacere a Geova?
3 Mentre era ancora giovane Davide fu scelto da Geova per essere re. Dal tempo della sua unzione per mezzo del profeta Samuele egli ebbe speciali responsabilità, e di queste ebbe cura, cercando sempre Geova. Dopo molte prove e difficoltà fu posto sul trono di Geova per regnare sulla nazione d’Israele. Una delle sue più grandi gioie fu quella di portare la sacra arca del patto alla città santa di Gerusalemme e stabilirvi il luogo dell’adorazione di Geova. Sul monte Sion fu edificato l’altare di Geova e tutto Israele lodò Geova in questo luogo. Riguardo ad esso egli disse: “O Geova, chi sarà ospite nella tua tenda? Chi dimorerà sul tuo monte santo? Colui che cammina innocentemente e pratica la giustizia e dice la verità nel suo cuore”. (Sal. 15:1, 2) Davide desiderò conformarsi a questi requisiti ed essere forte, non debole o instabile. Quindi dovette confidare in Dio. “In Geova ho confidato, onde io non vacilli”. (Sal. 26:1) L’affidamento e la fede che Davide ebbe in Geova furono incrollabili, imperturbati, tranquilli, ed egli non vacillò, poiché camminò come dovrebbe camminare colui che ‘amava il soggiorno della casa di Geova’.
4. Che cosa aiuta oggi i veri Cristiani ad aver fiducia nella loro integrità, come Davide?
4 I veri Cristiani, seguaci di Cristo Gesù, oggi credono nello stesso Dio di Davide ed essi pure vogliono adorare nel “luogo della dimora della gloria” di Geova. (Sal. 26:8) I Cristiani possiedono la medesima Parola di Dio che ebbe Davide; solo ne hanno di più. Molti profeti furono mandati al popolo eletto di Dio dopo la morte di Davide e le loro dichiarazioni furono scritte nella Parola di Dio per la nostra ammonizione e istruzione. Inoltre abbiamo la vita di Cristo e gli Atti degli Apostoli e gli scritti dei discepoli, ed ora queste numerose scritture costituiscono la Bibbia completa, l’intera Parola di Dio, che tutto il genere umano dovrebbe seguire. Così forniti, i Cristiani oggi dovrebbero e potrebbero ‘praticare la giustizia e dire la verità’ e aver fiducia nella loro integrità verso Geova come ebbe Davide! Studiando e comprendendo la Parola di Dio e vivendo in conformità ad essa ciascuno dovrà essere sicuro di non vacillare.
LA CRISTIANITÀ È SENZA FIDUCIA
5, 6. Quali domande significative esigono una risposta, riguardo alla fiducia della Cristianità nella sua integrità?
5 Ma qualcuno dirà: “Guardate la Cristianità e vedrete centinaia di milioni di vacillanti increduli che frequentano le chiese della Cristianità. Possono questi appartenenti alle varie chiese dire fiduciosamente: ‘Esaminami, o Geova, e mettimi alla prova; raffina le mie reni e il mio cuore’? Che cosa manca? Dove sono oggi gli uomini d’integrità che Davide prefigurava?”
6 Altre simili domande possono essere fatte: Può la Cristianità sopportare un’investigazione? Può Geova trovare alcuna fede in essa? Hanno i capi della Cristianità una coscienza così pulita come ebbe Davide? Sono in grado di rivolgersi a Geova in preghiera e chiedergli di esaminarli, provarli e raffinarli? Hanno fiducia che vivono in conformità ai requisiti che Geova ha precisati nella sua Parola, la Sacra Bibbia? Credono essi in tutti i suoi insegnamenti? Possono oggi tutte le centinaia di milioni di persone della Cristianità ammaestrate dal clero essere così fiduciose nella loro integrità verso Geova Dio come lo fu Davide? La risposta ad ogni quesito è No! Ma essi dovrebbero avere la fede di Davide se hanno fatto una dedicazione di fare la volontà e il servizio di Dio. La Cristianità e i suoi sostenitori asseriscono d’essere fedeli. Dicono di credere nella Bibbia e si chiamano cristiani, seguaci di Cristo. Sia che lo desiderino o no, sono sottoposti ad esame dinanzi a Geova Dio.
7. Come la Cristianità ha ripudiato la Parola di Dio? Per sostenere chi? Come è ciò dissimile a Cristo Gesù?
7 Non c’è alcun modo di evitare o allontanare il giudizio di Geova, l’Onnipotente Dio. La Cristianità ha ripudiato la Parola di Dio con i propri insegnamenti. Si è schierata con questo empio mondo nella sua politica, poiché essa vi partecipa. Non sostiene certamente il regno di Dio, poiché la Cristianità dà pieno appoggio all’organizzazione delle Nazioni Unite. La Cristianità non assomiglia a Gesù, che disse a Pilato: “Il mio regno non fa parte di questo mondo. Se il mio regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei. Ma ora il mio regno non è di qui”. (Giov. 18:36) No, la Cristianità, presa in esame, non può essere raffinata. Non ha in sé nulla di vero, buono, valido. Essa ha fatto compromessi con questo empio, vecchio mondo, dal quale il regno di Dio non può venire. Ascoltate ciò che Davide scrisse: “O Geova, tu mi hai investigato e [mi] conosci. Tu hai scrutato il mio cuore, hai fatto ispezione di notte, mi hai raffinato; scoprirai [che] non ho complottato. La mia bocca non trasgredirà”. (Sal. 139:1; 17:3) Può la Cristianità dire questo? No!
8. Quale attitudine tutti i Cristiani dovrebbero avere verso coloro che non amano e non servono Geova?
8 Ogni Cristiano professante nel mondo intero dovrebbe essere in grado di dire, come Davide e Cristo Gesù: “Non odio io quelli che ti odiano intensamente, o Geova, e non aborro io quelli che si levano contro di te? Io li odio di un odio completo. Sono divenuti per me veri nemici. Investigami, o Dio, e conosci il mio cuore. Esaminami e conosci i miei pensieri inquieti, e vedi se vi è in me qualche via che causa dolore, e guidami nella via del tempo indefinito”. (Sal. 139:21-24) Coloro che amano la giustizia, i veri Cristiani, vogliono vivere in un mondo puro con persone pure. Come può ciò avverarsi oggi? Associandoci con uomini e donne d’integrità, coloro che praticano la giustizia e dicono la verità che è nel loro cuore. — Sal. 15:2.
9, 10. (a) Quali esempi antichi abbiamo di uomini che superarono la prova e mantennero l’integrità? (b) Vediamo simili uomini d’integrità nei tempi moderni?
9 Le prove dell’integrità devono venire. Considerate come fu provato Abrahamo, antenato di Davide. “Ora dopo queste cose, avvenne che Dio mise Abrahamo alla prova”. (Gen. 22:1) Gli fu detto di offrire il proprio figlio Isacco in sacrificio. Poiché Abrahamo manifestò integrità e ubbidì, Geova provvide un agnello al posto d’Isacco. In un tempo successivo Geova mise il suo popolo, Israele, alla prova quando l’aveva condotto fuori dal deserto: “E devi ricordare tutto il cammino che Geova, il tuo Dio, ti ha fatto percorrere questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti, per metterti alla prova onde sapere quello che avevi nel tuo cuore, se tu osserveresti o no i suoi comandamenti. . . . che ti ha nutrito di manna nel deserto, che i tuoi padri non avevano conosciuta, per umiliarti e per metterti alla prova onde farti del bene nei tuoi giorni seguenti”. (Deut. 8:2, 16) La prova è necessaria, ma l’integrità e la perseveranza sono felici premi. Quanti dell’attuale popolo dedicato di Dio persevereranno in questi giorni malvagi e manterranno l’integrità fino alla fine? Quelli che rimangono fedeli e mantengono la loro integrità saranno salvati. Un periodo di quarant’anni, come nel caso d’Israele, è un lungo tempo per dimostrare il proprio amore per Geova al di sopra di qualsiasi altra cosa. Potremmo noi individualmente sopportare una prova così lunga? Molti l’hanno fatto, anche in questo giorno di giudizio di Geova. Superare la prova dell’integrità significa vita. Perciò Abrahamo riebbe vivo il proprio figlio. Gli Israeliti entrarono nella terra ove scorreva latte e miele. Voi potrete vivere nel nuovo mondo di Dio.
10 Siete pronti ad essere raffinati come oro in una fonderia e farne togliere l’impurità affinché vi rimanga soltanto l’oro puro? Alcuni hanno superato il procedimento e hanno ricevuto una finale approvazione, “va bene, buono e fedele schiavo”. Altri continuano ad essere raffinati, proprio come Malachia disse che sarebbe avvenuto: “Egli si sederà, affinando e purificando l’argento; e purificherà i figliuoli di Levi, e li depurerà come si fa dell’oro e dell’argento; ed essi offriranno all’Eterno offerte con giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradevole all’Eterno, come ne’ giorni antichi, come negli anni di prima”. (Mal. 3:3, 4, VR) A migliaia i testimoni di Geova hanno subìto un raffinamento come quello menzionato da Davide e descritto da Malachia, un vero raffinamento mediante un fuoco ardente. Potete voi sopportare il fuoco come quelli che soffrono persecuzione sotto il dominio comunista e totalitario in Russia, Polonia, Cecoslovacchia e altrove dietro la Cortina di Ferro? Considerate i testimoni di Geova nella Repubblica Dominicana di dominio cattolico, i quali sono stati percossi, torturati e cacciati in prigione perché predicavano il regno di Dio e si erano dichiarati come testimoni di Geova. Altri hanno mantenuto e tuttora mantengono la loro integrità in Germania, Italia, Norvegia e altre nazioni che furono sopraffatte dalle orde oppressive dei despoti nazisti e fascisti. Non è facile essere un vero Cristiano, indipendentemente da dove si vive in questo mondo. Il nemico può compiere sforzi per farci infrangere la nostra integrità in molti modi.
11. Che cosa serve oggi a rendere ferma la nostra fiducia nella nostra integrità?
11 Molto tempo fa Davide invitò suo Padre ad esaminarlo, metterlo alla prova, raffinarlo. È la nostra fiducia nella nostra stessa rettitudine, nella nostra stessa integrità, così ferma? Dovrebbe esserlo se consideriamo le cose come Davide e se camminiamo nelle orme di Cristo Gesù. Quindi diremmo: “Poiché la tua amorevole benignità è davanti ai miei occhi, e ho camminato nella tua verità”. (Sal. 26:3) Quando si arriva ad apprezzare le opere di Geova Dio, i propositi che egli ha in mente, ciò che ha fatto, fa e farà per la benedizione di tutti coloro che lo amano, si può dunque apprezzare veramente la Sua amorevole benignità. Considerate come è stato amorevole mandando il suo unigenito Figlio, Cristo Gesù, dal cielo alla terra per redimere il genere umano. Ma Gesù Cristo fece di più. Rivendicò il nome di Geova mantenendo la sua integrità e fu fatto Re del nuovo mondo di giustizia. Voi potete vivere in quel nuovo mondo se volete. Come? Acquistando conoscenza dalla Bibbia, leggendo attentamente le sue verità e vivendo conformemente ad esse. Ciò è necessario per ottener la vita nel regno di Dio per cui milioni di persone della Cristianità hanno pregato: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. (Matt. 6:10) Tenete il regno di Geova davanti ai vostri occhi, camminate nella verità e avrete la vita nel nuovo mondo di Dio.
12, 13. Per rimanere innocenti dinanzi a Geova, a chi dovremo associarci e chi dovremo evitare?
12 Predicate e insegnate la buona notizia del Regno in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo possiate. Associatevi a quelle persone che fanno ciò. In tal modo vi terrete lontani dagli empi perché sarete occupati nel mantenere la vostra integrità. Tutti coloro che apprendono la verità e seguono una via diritta, dedicando poi la loro vita al servizio di Geova, fanno come Davide disse di aver fatto: “Poiché non mi sono seduto con uomini d’inganno, e con quelli che nascondono ciò che sono, io non entro. Ho odiato la congregazione dei malfattori, e non mi siedo con gli empi. Mi laverò le mani nell’innocenza stessa, e marcerò intorno al tuo altare, o Geova”. — Sal. 26:4-6.
13 I Cristiani d’integrità hanno determinato la loro condotta. Non si sederanno con uomini d’inganno. Non parteciperanno a prolungate discussioni con uomini di questo mondo eccetto per predicare il Regno. Le questioni di questo mondo non interessano i testimoni di Geova. Essi hanno un’opera più grande e più importante da compiere. Coloro che partecipano al consiglio degli empi e sostengono i loro progetti finiscono sempre nella rovina e infelicità. “Felice l’uomo che non ha camminato nel consiglio degli empi, e nella via dei peccatori non si è fermato e sul banco degli schernitori non si è seduto. Ma il suo diletto è nella legge di Geova, e nella sua legge egli legge sottovoce giorno e notte”. (Sal. 1:1, 2) Avete voi determinato così la vostra condotta? In quale via camminerete? Sia la vostra la via dell’integrità.
L’ODIATA “CONGREGAZIONE DEI MALFATTORI”
14, 15. In che modo molti ecclesiastici hanno mostrato di non aver integrità, e quale ricompensa riceveranno per mano di Geova?
14 Sapete voi che gli eminenti studiosi della Cristianità hanno oggi rimosso il nome di Dio dalle traduzioni della Bibbia? Nascondere il vero nome di Geova al popolo significa cercare di rimuovere la vera adorazione. Molti ecclesiastici oggi salgono sul pulpito della loro chiesa e negano il racconto della creazione in Genesi. Preferiscono piuttosto insegnare al popolo l’evoluzione. Alcuni perfino negano il valore del sacrificio di Cristo Gesù e dicono che non ha alcun valore di redenzione. Si compiacciono di far sfoggio di santità e ottenere le lodi degli uomini, ma non vogliono marciare intorno all’altare di Geova. Gesù li descrisse con queste parole: “Voi siete dal padre vostro il Diavolo e volete fare i desideri del padre vostro . . . è bugiardo e padre della menzogna”. (Giov. 8:44) Davide conosceva uomini di questa specie e disse appropriatamente: “Essi continuano a dire il falso l’uno all’altro; continuano a parlare con labbro lusinghiero e con cuor doppio. Geova reciderà tutte le labbra lusinghiere, la lingua che dice grandi cose, quelli che hanno detto: ‘Con la nostra lingua prevarremo. Le nostre labbra sono con noi. Chi sarà signore su noi?’” (Sal. 12:2-4) Sono orgogliosi di ciò che fanno: nascondere il nome di Geova. Ma che ricompensa riceveranno!
15 La maggioranza degli ecclesiastici e dei loro seguaci ha preso il nome di Geova in modo vano o l’ha scartato del tutto. Siamo spinti a chiederci che cosa pensassero i traduttori della Bibbia quando arrivarono al versetto di Esodo 20:7: “Non devi prendere il nome di Geova, il tuo Dio, in modo vano, perché Geova non lascerà impunito chi prende il suo nome in modo vano”. Il clero non sarà lasciato impunito. Avendo questi uomini in mente, il salmista pregò: “Copri la loro faccia di disonore, onde le persone cerchino il tuo nome, o Geova”. — Sal. 83:16.
16. (a) Che cosa significa l’amicizia con il mondo? Che cosa dunque devono fare i Cristiani? (b) A chi è assomigliata la Cristianità nel cercare di nascondere la sua vera identità?
16 Affinché i veri Cristiani abbiano integrità come Davide non possono certamente associarsi alla Cristianità o a questo sistema di cose ed essere amici di questo mondo. Giacomo, discepolo di Gesù, disse: “Adultere, non sapete che l’amicizia col mondo è inimicizia con Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si costituisce nemico di Dio”. (Giac. 4:4) Questa è una ragione per cui è chiaramente affermato: “Uscite da essa, popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati e se non volete ricever parte delle sue piaghe”. (Apoc. 18:4) La Cristianità è ipocrita e cerca di coprire ciò che veramente è, proprio come fecero i capi religiosi nei giorni di Gesù: “Guai a voi, scribi e Farisei, ipocriti! perché lavate il di fuori del bicchiere e del piatto, ma dentro sono pieni di rapina e intemperanza. Fariseo cieco, lava prima il di dentro del bicchiere e del piatto, affinché ne diventi pulito anche il di fuori. Guai a voi, scribi e Farisei, ipocriti! perché assomigliate a sepolcri imbiancati, che in realtà di fuori appaiono belli ma dentro son pieni d’ossa di morti e di ogni specie d’immondezza. Così anche voi, di fuori invero, apparite giusti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e illegalità”. (Matt. 23:25-28) Essi cercarono di nascondere la loro vera identità. I capi della Cristianità fanno oggi la stessa cosa. Evitateli.
17. Qual è l’attitudine del vero Cristiano, in modo simile al salmista?
17 Siate come il salmista e dite: “Non trascinarmi insieme agli empi e a quelli che praticano ciò che è dannoso, i quali parlano di pace con i loro compagni ma nel loro cuore è ciò che è male”. (Sal. 28:3) L’attitudine del vero Cristiano dev’essere: “Ho odiato la congregazione dei malfattori”. — Sal. 26:5.
18. Quale significato ebbe l’espressione di Davide: “Mi laverò le mani nell’innocenza stessa, e marcerò intorno al tuo altare, o Geova”?
18 Il re Davide volle avere mani pulite e innocenza dinanzi a Geova per poter adorare davanti all’altare di Geova. Nella sua espressione: “Mi laverò le mani nell’innocenza stessa, e marcerò intorno al tuo altare, o Geova”, egli avrà avuto in mente il vaso di rame posto vicino all’altare che veniva usato dai sacerdoti per lavarsi le mani e i piedi. Riguardo ad essi la legge di Dio diceva: “Quando entreranno nella tenda di raduno si laveranno con acqua affinché non muoiano, o quando si avvicinano all’altare per servire onde fare un’offerta fatta a Geova con fumo di fuoco. E devono lavarsi le mani e i piedi affinché non muoiano, e ciò deve servire come regolamento a tempo indefinito per loro, per lui e per la sua progenie durante tutte le loro generazioni”. (Eso. 30:20, 21) Ma Davide voleva avere mani moralmente pulite, lavate dalla verità di Dio.
19. In che modo i veri Cristiani si lavano oggi le mani nell’innocenza?
19 Chiunque viene oggi al luogo di adorazione, raffigurato dall’altare di Geova, dev’essere puro. Non può essere contaminato dal modo di vivere del vecchio mondo e dalle sue sordide attività: Ciò che i sacerdoti di Geova fecero nell’antichità i veri Cristiani devono fare oggi nella realtà. Parlando ai Cristiani ebrei riguardo alla purezza Paolo disse: “Accostiamoci con cuori sinceri nella piena certezza della fede, avendo avuto i cuori aspersi da una malvagia coscienza e i nostri corpi lavati con acqua pura. Riteniamo saldamente la pubblica dichiarazione della nostra speranza senza esitare, poiché colui che ha promesso è fedele. E pensiamo gli uni agli altri per spronarci all’amore e ad opere giuste, non abbandonando la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine, ma incoraggiandoci l’un l’altro, e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno”. (Ebr. 10:22-25) I Cristiani devono radunarsi in questi ultimi giorni, ma devono essere sempre puri nella loro adorazione, che comprende le attività giornaliere della loro vita.
20. In che modo i testimoni di Geova mantengono una condotta retta e pura?
20 L’adorazione dei testimoni di Geova non si limita al radunarsi insieme e allo spronarsi l’un l’altro all’amore e ad opere giuste soltanto una volta la settimana. Tutta la giornata e ogni giorno devono essere adoratori di Dio, sia che si trovino in adunanze che assenti dalla loro Sala del Regno. Dopo esser divenuto cristiano l’individuo deve restare puro, poiché egli è stato già lavato e purificato col sangue di Cristo Gesù. Cristo non morirà una seconda volta per dare alla persona una seconda purificazione. Molti divenuti cristiani hanno camminato con gli empi in fornicazione, idolatria, avarizia e ubriachezza, ma Paolo disse alla congregazione di Corinto: “Ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati dichiarati giusti nel nome del nostro Signore Gesù Cristo e con lo spirito del nostro Dio”. (1 Cor. 6:11) Come Davide noi dobbiamo lavarci le mani nell’innocenza, dimostrare a tutti che siamo puri e separati dall’organizzazione del Diavolo e devoti alla vera adorazione. Siamo nel mondo ma non ne facciamo parte, e non possiamo permetterci di essere macchiati della sua colpa. Neanche Pilato volle assumere la responsabilità della morte di Cristo Gesù. Davanti alla grande folla di adirati Ebrei Pilato diede tutta la colpa al clero dei suoi giorni prendendo acqua e lavandosi le mani davanti a coloro che amavano l’iniquità, dicendo: “Io sono innocente del sangue di quest’uomo. Voi ci dovete pensare”. (Matt. 27:24) Ma veramente egli non poté lavarsi le mani nell’innocenza come fece Davide.
21. Quali persone sono oggi le sole ad imitare le opere di Cristo Gesù, e qual è il loro messaggio?
21 Anche la Cristianità deve addossarsi l’intera responsabilità di aver contaminato l’adorazione di Geova vivendo empiamente e in modo impuro. Ma in quanto ai testimoni di Geova, essi si laveranno le mani e saranno i soli a restare veri Cristiani, separati da ogni ramo della Cristianità. Devono prendere questa determinazione per essere accettevoli per la vera adorazione di Geova. La nostra separazione dai falsi adoratori ci mette in grado di “far udire rendimento di grazie, e [di] dichiarare tutte le tue opere meravigliose. Geova, ho amato il soggiorno della tua casa e il luogo dove risiede la tua gloria”. (Sal. 26:7, 8) Con rendimento di grazie nel loro cuore i testimoni di Geova si rallegrano di proclamare le opere meravigliose di Geova dalla creazione dell’uomo nel giardino dell’Eden alla restaurazione di tutto il genere umano nella terra paradisiaca. Proprio come Cristo Gesù restò solo, separato da tutte le religioni, dichiarando che il regno dei cieli è vicino, così i testimoni di Geova oggi sono soli nell’annunciare il regno di Dio. Proclamano al mondo che viviamo negli ultimi giorni di questa empia organizzazione e che sta per cominciare un nuovo governo che regnerà in giustizia. Per dire a tutte le persone la buona notizia è necessaria moltissima predicazione nelle case del popolo, e anche ammaestramento, usando la stessa Bibbia della persona di casa. Perché non studiare con le persone e ‘far che si oda il loro rendimento di grazie’?
EVITATE DI ESSERE PRESI CON I PECCATORI
22. Qual è la sorte dei peccatori, e come la storia biblica lo mostra?
22 Davide disse: “Non togliere la mia anima insieme ai peccatori, né la mia vita insieme agli uomini colpevoli di sangue, nelle cui mani vi è condotta dissoluta e la cui destra è piena di doni per corrompere”. (Sal. 26:9, 10) Uno studente delle Scritture può facilmente vedere che Geova intende distruggere gli empi. Lo fece la prima volta nella catastrofe dei giorni di Noè quando distrusse con il diluvio tutti i depravati a causa della loro peccaminosità. Sterminò tutti quelli di Sodoma e Gomorra. Dio condannò in giudizio gli scribi e i Farisei dei giorni di Gesù perché erano uomini colpevoli di sangue. Giuda fu condannato alla Geenna perché la sua destra era piena di doni per corrompere. Più tardi Anania fu colpito a morte per aver mentito, e Giuda scrisse di “uomini empi, che volgono l’immeritata benignità del nostro Dio in una scusa per condotta dissoluta”. (Giuda 4) Oggi la santità della vita non è più tenuta in alta stima dalla maggior parte dei popoli o dei loro governanti. Mentre gli ecclesiastici e gli uomini politici sostenuti dai grandi affaristi gridano: Pace, pace! si preparano per la guerra in proporzioni molto maggiori. La distruzione del genere umano è il loro tema del giorno. Non è saggio aver a che fare con tale sistema di cose, poiché “chi ha da fare con gli stolti se la passerà male”. (Prov. 13:20) La fine di tali uomini colpevoli di sangue, dissoluti e corrotti sarà la distruzione alla battaglia di Armaghedon!
23. D’altra parte, qual è la promessa data a quelli che hanno fiducia nella rettitudine?
23 D’altra parte, quelli che hanno fiducia nella loro rettitudine sono come Davide e veri dedicati seguaci di Cristo Gesù. Essi possono dire: “Quanto a me, camminerò nella mia integrità. Liberami e mostrami favore”. (Sal. 26:11) Questo equivale a dire: Liberami dagli empi e mostrami favore. Mediante Mosè Dio risparmiò i figli d’Israele, ossia li liberò dall’Egitto, conducendoli nella Terra Promessa. Geova diede al genere umano il più grande Mosè, Cristo Gesù, il Redentore di tutto il genere umano, se lo accettano quale dono di Geova per la loro redenzione. La narrazione dei miracoli che Cristo compì sulla terra ci fa pensare alla vita piena e completa che gli uomini godranno sotto l’ordinamento del Regno. Se egli sulla terra guarì i malati, aprì gli occhi ai ciechi, perfino risuscitò i morti, certamente con tutto il suo potere in cielo e sulla terra egli potrà edificare un perfetto nuovo mondo di giustizia secondo la volontà del Padre suo.
24, 25. Quando avrà luogo il miracolo della liberazione, e che cosa attendono ansiosamente i veri servitori di Dio?
24 Il grande miracolo della liberazione sarà compiuto alla battaglia di Armaghedon, allorché Geova distruggerà completamente l’empio sistema di cose e al tempo stesso risparmierà la vita di uomini d’integrità, che egli ricorderà per le loro azioni di amorevole benignità. Gli integri servitori di Dio oggi si sentono esattamente come Nehemia, perché viviamo nel tempo della purificazione del popolo di Dio. Nehemia disse: “Ricordati per questo di me, o mio Dio, e non cancellare le mie azioni di amorevole benignità che ho compiute relativamente alla casa del mio Dio e alla sua custodia”. — Neh. 13:14.
25 Tutti i veri servitori di Dio vogliono continuare nella giusta adorazione e mantenere integrità per essere risparmiati o liberati nella battaglia di Armaghedon. Sono ansiosi di veder il tempo in cui non ci saranno più discordie, guerre, egoismo, corruzione e tutti loderanno Geova e lo benediranno. Ciò sarà in completo adempimento dopo la battaglia del gran giorno di Dio l’Onnipotente, dopo Armaghedon. Mediante la fede tutti i veri Cristiani attendono e lavorano per quel giorno felice, ma cominciano a vivere conformemente alle esigenze di quel giorno fin da ora.
26. Quale attitudine hanno le nazioni l’una verso l’altra, e perché tale attitudine è stolta?
26 Tutti gli uomini si trovano in un mondo turbolento fra nazioni che si odiano, tutti veramente nazionalisti, ritenendo la propria nazione migliore di qualsiasi altra. Alcuni credono perfino che la loro sia l’unica che abbia diritto di esistere e sono quindi ansiosi di distruggere gli altri. Perché gli uomini non possono capire che il colore della pelle, la lingua o la statura del corpo non li rendono diversi dai loro vicini? Abbiamo tutti un solo Creatore, siamo tutti fratelli, discendenti di Adamo ed Eva, e destinati di adorare un solo Dio. Dobbiamo trovarlo! Lo possiamo se leggiamo di lui nella sua Parola, la Bibbia. I testimoni di Geova si sforzano sinceramente di informare il popolo di Geova, e per coloro che giungono a conoscere Dio significherà una vita felice e nuova in un nuovo mondo non troppo lontano.
27. A quale periodo di tempo sono giunti i testimoni di Geova?
27 Il tempo è ora giunto in cui gli uomini e le donne d’integrità stanno in piedi su un “luogo piano”, un’aperta pianura, dove non vi è più paura d’inciampare e dove la vera adorazione può essere praticata. Quindi con vera felicità insieme a tutto il popolo di Dio essi possono dire come disse Davide: “Il mio piede certamente resterà fermo in luogo piano; fra le folle congregate io benedirò Geova”. — Sal. 26:12.
28. Con questa disposizione mentale, quale veduta hanno i testimoni di Geova riguardo alla scena del mondo, e come mostreranno la loro fiducia?
28 Con questa disposizione mentale oggi i testimoni di Geova, sparsi in 164 diverse nazioni, paesi e isole del mare, con più di 700.000 proclamatori della buona notizia, stanno fermi su terra piana aspettando la finale distruzione di questo empio sistema di cose e la completa istituzione del giusto nuovo mondo di Dio. Finché giunge questo giorno resteranno fermi in luogo piano fra le folle congregate e benediranno Geova. Malgrado le difficoltà e le persecuzioni che i malfattori potrebbero provocare essi continueranno a dire: “Quanto a me, camminerò nella mia integrità”. (Sal. 26:11) Non solo predicheranno mentre vanno di casa in casa, fino alle estremità della terra, ma, quando sono invitati nelle case della gente, quivi insegneranno alle persone la verità, poiché il loro desiderio è di radunare da tutte le nazioni tutte le pecore che amano la giustizia affinché anch’esse possano unirsi a lodare Geova Dio fra le folle congregate. Queste pure devono acquistare fiducia nella propria rettitudine. Sarete voi fra questi lodatori di Geova camminando nella vostra integrità durante il 1958?