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  • “Dovreste essere insegnanti”

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  • “Dovreste essere insegnanti”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
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  • ISTRUZIONE MEDIANTE I SERVITORI DI DIO
  • VASTITÀ DELL’OPERA DI INSEGNAMENTO
  • ADDESTRATI PER ESSERE INSEGNANTI
  • ISTRUZIONE NELLA FAMIGLIA
  • Qualificati per insegnare con fiducia
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1958
  • Insegnante, insegnare
    Ausiliario per capire la Bibbia
  • Insegnamo agli uomini di buona volontà
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
  • Siate ammaestrati da Geova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
w59 15/3 pp. 177-183

“Dovreste essere insegnanti”

“Mentre dovreste essere insegnanti in considerazione del tempo, voi avete ancora bisogno di qualcuno che v’insegni dall’inizio i primi princìpi delle sacre dichiarazioni di Dio”. — Ebr. 5:12.

CHI può additare la via del sicuro successo? Quale insegnante conosce il segreto della vita? Nessun uomo può occupare quel posto; eppure gli uomini non hanno mai avuto maggior bisogno di un istruttore simile. Nessun uomo può sinceramente vantarsi di sapere ciò che serba il domani. (Prov. 27:1) Nessun uomo possiede il segreto della vita, per potere trattenere la mano della morte. Per avere la risposta a queste domande è ragionevole ed urgente che ci rivolgiamo a Colui che fece l’uomo e che conosce pertanto quello che occorre all’uomo per vivere ed avere successo. Come Elihu, il fedele compagno dell’afflitto Giobbe, sinceramente disse: “Vedi, Iddio è eccelso nella sua potenza; chi può insegnare come lui?” (Giob. 36:22, VR) Egli conosce il futuro. “Son Dio, e niuno è simile a me; che annunzio la fine sin dal principio, e molto tempo prima predìco le cose non ancora avvenute; che dico: ‘Il mio piano sussisterà, e metterò ad effetto tutta la mia volontà’”. (Isa. 46:9, 10, VR) Essendo la Sorgente della vita, egli conosce il segreto della vita. Egli “tiene in mano l’anima di tutto quel che vive, e lo spirito di ogni essere umano”. — Giob. 12:10, VR.

2 Dato che la sua Parola può illuminare la via agli uomini e indicare la strada da seguire, quelli che ottengono successo devono conformarsi alla divina istruzione che si trova in Giosuè 1:8: “Questo libro della legge non dovrebbe dipartirsi dalla tua bocca e devi leggervi sottovoce giorno e notte affinché tu possa aver cura di agire secondo tutto ciò che vi è scritto, poiché allora avrai successo nella tua via e allora agirai saggiamente”. Quel “libro della legge” a cui Giosuè fu istruito di prestare attenzione provvide figure profetiche di cose più grandi che dovevano venire e fu scritto per nostra istruzione. Mentre meditiamo su questi tipi profetici e guardiamo attentamente Gesù Cristo, colui che essi additarono, vediamo chiaramente esposta davanti a noi la via che conduce al favore di Geova, la via del successo. — Gal. 3:24; Ebr. 12:2.

3 La maggior parte degli uomini non ha ascoltato il consiglio che la Bibbia dà. Alcuni disperatamente non vedono alcuna soluzione ai problemi dell’umanità. Altri hanno la stessa mentalità del sapientone mondano Bildad, un sedicente consolatore di Giobbe che fece affidamento sulle filosofie umane. “Interroga le passate generazioni, rifletti sull’esperienza de’ padri. Ma quelli certo t’insegneranno, ti parleranno, e dal loro cuore trarranno discorsi”. (Giob. 8:8, 10, VR) Essi mettono in disparte la Parola di Dio preferendo le tradizioni umane. Siccome trovano piacere soltanto in quegli insegnanti che ingannevolmente solleticano le loro orecchie, Geova dice:” ‘Farò perire la sapienza dei saggi, e allontanerò l’intelligenza degli intellettuali’. Poiché, visto che nella sapienza di Dio il mondo con la propria sapienza non ha conosciuto Iddio, Iddio ha ritenuto bene di salvare i credenti mediante la stoltezza di ciò che si predica”. — 1 Cor. 1:19, 21; Mar. 7:8; 2 Tim. 4:3, 4.

4 Per ricevere istruzione da Geova Dio dobbiamo rivolgerci a lui come un bambino si rivolge al padre che ama e rispetta profondamente. Gesù ci insegnò ad avvicinarci a lui in tal modo. “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome”. (Matt. 6:9) Siamo invitati a cercare le sue istruzioni. “Se alcuno di voi è privo di sapienza, continui a chiederla a Dio, poiché egli dà generosamente a tutti e senza riprovazione, ed essa gli sarà data. Ma continui a chiedere nella fede, non dubitando affatto, perché chi dubita è come un’onda del mare portata dal vento e spinta qua e là. Infatti, non supponga quell’uomo che riceverà alcuna cosa da Geova; egli è un uomo indeciso, incostante in tutte le sue vie”. (Giac. 1:5-8) Quelli che possono abbandonare lo scetticismo del vecchio mondo e che ricordano che non è la posizione degli uomini a mettere in dubbio le vie di Dio riceveranno l’istruzione che cercano. Coloro che dubitano, gli schernitori e gli scettici non riceveranno alcuna cosa da Geova, né sapienza né vita nel suo nuovo mondo.

5 Il salmista Davide ben specificò l’attitudine di quelli che imparano dal Grande Istruttore Geova Dio: “Farà camminare i mansueti nelle [sue] decisioni giudiziarie e insegnerà ai mansueti la sua via. Chi è ora l’uomo che teme Geova? Egli lo istruirà nella via [che] sceglierà”. (Sal. 25:9, 12) Il loro desiderio è espresso dal Salmo 143:10: “Insegnami a far la tua volontà, poiché tu sei il mio Dio. Il tuo spirito è buono; possa esso condurmi nella terra della dirittura”. Essi sono mansueti e ammaestrabili; hanno fede; lo riconoscono come Dio; hanno fiducia che la sua via sia retta. Con questo appropriato punto di vista hanno la prospettiva di imparare da lui.

ISTRUZIONE MEDIANTE I SERVITORI DI DIO

6 Fin dai primi tempi Geova si è servito di un canale per ammaestrare per mezzo di cui è stata provveduta l’istruzione. Adamo fu il primo profeta umano di Dio e fu adoperato per trasmettere a sua moglie Eva le comunicazioni che aveva ricevute da Geova Dio. Noè fu un altro uomo che Dio usò come insegnante. Evidentemente Noè ebbe grande cura nell’infondere nei suoi figli la fede e il timor di Dio fin dalla loro giovinezza, e come risultato, sia essi che le loro mogli, furono accettevoli a Dio. Circa cinquant’anni prima del Diluvio il Signore Dio fece specificamente riferimento al fatto che anch’essi avevano la prospettiva di essere preservati. Geova non disse a Noè soltanto che era alla fine del mondo, ma gli diede specifiche istruzioni sui passi da fare per sopravvivere alla distruzione di quel mondo. Noè non mancò di dare istruzioni specifiche simili ai suoi figli. Il fatto che lo accettarono come colui che Dio aveva adoperato, che gli ubbidirono e lo seguirono nell’arca ebbe come risultato la loro salvezza quando quel mondo malvagio fu sommerso nella distruzione. — Gen. 6:13–7:7.

7 A Mosè, quando fu mandato per guidare gli Israeliti dalla schiavitù egiziana alla libera adorazione di Dio, Geova disse: “Ti insegnerò quello che dovresti dire”. (Eso. 4:12) Essendo stato ammaestrato da Dio, Mosè sapeva che alcune cose avrebbero reso l’istruzione particolarmente efficace. Per questa ragione non mancò di mostrare il valore delle informazioni che presentava: “Ora, dunque, Israele, da’ ascolto alle leggi e alle prescrizioni che io v’insegno perché le mettiate in pratica, affinché viviate ed entriate in possesso del paese che l’Eterno, l’Iddio de’ vostri padri, vi dà”. (Deut. 4:1, VR) Egli continuò a dir loro di ubbidire a Geova e mise in contrasto i benefici di tale giusta condotta con la sorte di quelli che furono distrutti perché si erano dati alla vergognosa adorazione di Baal di Peor che disonorava Dio. Fece più che dire al popolo la legge di Dio. La spiegò, ne illustrò il valore e, per metterle in risalto, ripeté questioni di speciale importanza.

8 Il privilegio di insegnare la Parola di Dio non fu limitato a Mosè. Nelle sue ultime istruzioni date alla nazione prima della sua morte egli accordò una speciale benedizione ai Leviti dicendo: “Essi insegnano i tuoi statuti a Giacobbe e la tua legge a Israele”. (Deut. 33:10, VR) Anni dopo essi adempivano ancora fedelmente quell’incarico. “Ed essi insegnarono in Giuda, avendo seco il libro della legge dell’Eterno; percorsero tutte le città di Giuda, e istruirono il popolo”. (2 Cron. 17:9, VR) Non mancarono d’adoperare le Sacre Scritture disponibili nei loro giorni come base del loro insegnamento, ma non pensarono che il loro incarico fosse adempiuto dicendo semplicemente al popolo ciò che le Scritture dicevano o leggendo parti di esse. Anche anni dopo il loro ritorno dalla cattività, riguardo al loro insegnamento fu detto che, con la lettura, “davano il senso, per far capire al popolo quel che s’andava leggendo”. Essi erano insegnanti. — Neh. 8:8, VR.

9 Nell’autunno del 29 d.C. un altro insegnante apparve sulla scena in Palestina. Non era un Levita; era della tribù reale di Giuda. Seguì il modello dei primi servitori di Dio andando dal popolo, invece di richiedere che il popolo andasse da lui. “E andava attorno per i villaggi circostanti, insegnando”. (Mar. 6:6, VR) Coloro che lo udirono, perfino i suoi avversari, dissero che nessuno aveva mai parlato come lui. Nicodemo, un governatore dei Giudei, lo riconobbe: “Rabbi, sappiamo che quale insegnante sei venuto da Dio; poiché nessuno può compiere questi segni che tu compi a meno che Dio non sia con lui”. (Giov. 3:2) E Gesù stesso rese chiaro il fatto che ciò che diceva non aveva origine da lui. Fu adoperato da Dio per istruire il Suo popolo. Con Gesù apparve qualche cosa di nuovo nel campo dell’insegnamento. Il privilegio di insegnare non fu più riservato alla tribù di Levi o ad altre persone nominate in modo speciale. Anche pescatori ed esattori di tasse furono chiamati da Gesù e istruiti per questa missione. Essi dovevano essere insegnanti. Perciò viaggiarono con Gesù per imparare da lui. (Luca 8:1; Giov. 14:10) Come pubblici istruttori dovevano imparare a trattare con il pubblico, a presentare il messaggio chiaramente e a rispondere alle domande di coloro che sinceramente gliele avrebbero rivolte. Ebbero la meravigliosa opportunità di imparare dal più grande insegnante che sia stato sulla terra.

VASTITÀ DELL’OPERA DI INSEGNAMENTO

10 Sebbene sulla terra non vi fosse mai stato prima un insegnante come Gesù, egli disse: “Colui che esercita fede in me, anch’egli farà le opere che io faccio, e farà opere più grandi di queste, perché io me ne vado al Padre”. (Giov. 14:12) Questo si sarebbe avverato perché, come disse Gesù, “io me ne vado al Padre”. La sua opera sulla terra era prossima alla fine. Ma i suoi discepoli sarebbero stati capaci di continuare l’opera per cui erano stati addestrati per un periodo di molti anni e farlo pertanto in un campo più esteso.

11 Egli disse loro: “Riceverete potenza quando lo spirito santo sarà venuto su di voi, e mi sarete testimoni a Gerusalemme e in tutta la Giudea e la Samaria e fino alla più lontana parte della terra”. (Atti 1:8) Quando lo spirito santo fu sparso su di loro e li unse, cominciarono il loro ministero a Gerusalemme come Gesù aveva detto. Genti di molte nazioni ivi radunate ebbero l’opportunità di udire la buona notizia nella loro stessa lingua. Non molto tempo dopo, quando Stefano fu lapidato a morte, “vi fu grande persecuzione contro la congregazione che era a Gerusalemme; tutti eccetto gli apostoli si sparsero per le regioni di Giudea e Samaria. Tuttavia, quelli che erano stati dispersi andarono per il paese dichiarando la buona notizia della parola”. (Atti 8:1, 4) Nel 36 (d.C.) fu possibile un ulteriore espansione dell’opera quando il Signore Dio mandò Pietro al gentile Cornelio e alla sua famiglia per insegnar loro la verità. Nei venti anni e più che seguirono, l’apostolo Paolo fu usato per aprire la via alle nazioni del bacino mediterraneo. Oggi, in 164 paesi, “fino alla più lontana parte della terra”, la buona notizia del Regno viene predicata in ubbidienza al comando di Gesù.

12 Nel nostro tempo, non meno che nei secoli passati, Geova si è servito degli uomini sulla terra che costituiscono la sua organizzazione per insegnare alle persone di buona volontà. Egli ha disposto che “per mezzo della congregazione la grandemente svariata sapienza di Dio” sia fatta conoscere. (Efes. 3:10) Questi membri della congregazione unta dallo spirito di Dio ‘come pietre viventi sono edificati qual casa spirituale per essere un sacerdozio santo’. (1 Piet. 2:5) Uomini di buona volontà in tutte le nazioni stanno riconoscendo che questo è il provvedimento che Dio ha preso per insegnar loro i requisiti necessari per ottenere la vita. Quindi in numero crescente essi dicono: “Venite, saliamo al monte dell’Eterno, alla casa dell’Iddio di Giacobbe; egli ci ammaestrerà intorno alle sue vie, e noi cammineremo per i suoi sentieri. Poiché da Sion uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola dell’Eterno”. (Isa. 2:3, VR) Qui sono ammaestrati a seguire l’esempio di Cristo Gesù, ad ubbidire ai suoi comandi. Essi imparano che il comando di Gesù al suo popolo li include quando dice: “Andate dunque e fate discepoli persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che io vi ho comandate. Ed ecco! io sono con voi tutti i giorni fino alla consumazione del sistema di cose”. (Matt. 28:19, 20) Sì, essi imparano che ora, alla consumazione del sistema di cose, dovrebbero essere insegnanti delle cose comandate da Gesù.

ADDESTRATI PER ESSERE INSEGNANTI

13 Non basta dire alle persone che dovrebbero insegnare ad altri; per essere capaci nell’opera devono essere dovutamente istruite. Paolo provvide tale addestramento a Timoteo portandolo continuamente con sé nell’opera missionaria. In seguito scrisse al fedele Timoteo e lo incoraggiò a continuare nella crescita cristiana e a prestare particolare attenzione nell’addestrare altri per l’opera di insegnamento che doveva essere fatta. “Tu, dunque, figliuol mio, continua ad acquistare potenza nell’immeritata benignità che è in relazione a Cristo Gesù, e le cose che hai udite da me con l’appoggio di numerosi testimoni, affidale a uomini fedeli che a loro volta saranno adeguatamente qualificati per insegnare ad altri”. (2 Tim. 2:1, 2) La Società oggi, facendo un’opera simile a quella di Timoteo, ha continuato a provvedere che altre persone siano addestrate per essere insegnanti della verità.

14 Consapevole del consiglio secondo cui “dovreste essere insegnanti in considerazione del tempo”, la Società prende regolari disposizioni per aiutare tutti a progredire fino a quel grado di maturità cristiana. (Ebr. 5:12) Dato che i sorveglianti locali hanno una parte principale in questo programma, un requisito scritturale di ogni sorvegliante è che sia “qualificato per insegnare”. (1 Tim. 3:2) La Società ha disposto che nelle 16.883 congregazioni in tutto il mondo si faccia uno studio regolare delle informazioni della rivista La Torre di Guardia con la Bibbia. Esso mantiene tutti al corrente dell’opera di insegnamento che deve essere fatta. Non soltanto sono considerate le informazioni, ma viene data l’opportunità a quelli che assistono di esprimersi e di udire altri fare commenti su di esse, e questo li prepara per insegnare ad altri. Nessuna persona dedicata o altra persona di buona volontà che apprezzi veramente il canale che Geova usa per ammaestrare il suo popolo vorrebbe mancare anche ad una sola di queste adunanze se può evitarlo. — Ebr. 10:25.

15 Vi è poi la settimanale scuola di ministero. Gli insegnanti sono oratori, sia che essi parlino ad uno o a molti nello stesso tempo. Devono anche essere capaci di trovare le informazioni nei libri di consultazione. Imparano a fare bene queste cose nella scuola di ministero. L’adunanza di servizio dà consigli sull’efficace uso della conoscenza acquistata, e ciò è seguito dall’addestramento pratico da parte di maturi ministri nel servizio di campo. Agli istruttivi discorsi biblici predisposti per il pubblico assistono volenterosamente anche i Testimoni, i quali sono edificati dagli argomenti che attirano la loro attenzione sulla relazione delle profezie bibliche con gli attuali avvenimenti del mondo e sull’applicazione dei princìpi cristiani ai problemi della vita moderna. Essi devono conoscere perfettamente queste informazioni per essere in grado di insegnare a “tutte le specie di uomini”. Il settimanale studio di libro della congregazione è tenuto seguendo il modello dello studio Torre di Guardia, ma dato che c’è di solito un gruppo molto più piccolo e che non è fissato quanto materiale si debba trattare, esso dà l’opportunità di discutere più a fondo gli argomenti considerati. Oltre a ciò vi sono le assemblee di circoscrizione, di distretto, nazionali ed internazionali. Considerate ancora le numerose informazioni per la lettura a casa regolarmente provvedute nella rivista Svegliatevi! Ha l’organizzazione teocratica preso a cuore il consiglio scritturale di aiutare tutti nel popolo di Dio ad essere qualificati insegnanti? Decisamente sì!

ISTRUZIONE NELLA FAMIGLIA

16 Tuttavia, la congregazione non ha sostituito la famiglia nell’istruzione della società del Nuovo Mondo. Né si può fare a meno dei centri d’istruzione; entrambi sono elementi importanti nel sistema d’istruzione della società del Nuovo Mondo. I genitori sono gli istruttori dei loro figli durante tutto il giorno; e quando essi mettono in pratica un programma ben predisposto di addestramento cristiano nella casa, ne godono i benefici effetti sia i membri della famiglia che tutti quelli che hanno occasione di essere in loro compagnia.

17 La responsabilità dei genitori di insegnare ai figli venne profondamente inculcata nella mente degli Israeliti prima che attraversassero il fiume Giordano per entrare nella Terra Promessa. In Deuteronomio 4:9, 10 (VR) si trova il consiglio: “Soltanto, bada bene a te stesso e veglia diligentemente sull’anima tua, onde non avvenga che tu dimentichi le cose che gli occhi tuoi hanno vedute, ed esse non t’escano dal cuore finché ti duri la vita. Falle anzi sapere ai tuoi figliuoli e ai figliuoli de’ tuoi figliuoli. Ricordati del giorno che comparisti davanti all’Eterno, all’Iddio tuo, in Horeb, quando l’Eterno mi disse: ‘Adunami il popolo, e io farò loro udire le mie parole, ond’essi imparino a temermi tutto il tempo che vivranno sulla terra, e le insegnino ai loro figliuoli’”. Ancora nel sesto capitolo troviamo che fu loro rammentato: “Li inculcherai ai tuoi figliuoli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai”. E di nuovo nell’undicesimo capitolo viene loro detto: “Le insegnerete ai vostri figliuoli”. Mosé dichiarò la questione diverse volte a motivo della sua importanza.

18 Una parte del programma d’istruzione familiare osservato dalle famiglie cristiane dovutamente organizzate in tutto il mondo è la regolare e quotidiana considerazione del testo fornito nell’Annuario in inglese e ne La Torre di Guardia in altre lingue. È meglio che il padre faccia partecipare l’intera famiglia a questa discussione, dando l’opportunità ad ogni membro della famiglia di contribuirvi. Ma anche se uno dei genitori non è nella verità e non s’interessa di partecipare alla discussione, quello credente farebbe bene ad aver cura che i figli traessero beneficio da questo provvedimento ogni giorno. Inoltre i genitori, riservando un’ora o più alla settimana per tenere un regolare studio biblico a domicilio con i loro figli, manifestano profondo interesse per le loro necessità spirituali. Si impiega tempo per andare a casa delle altre persone per insegnar loro ed alle loro famiglie la Bibbia, quindi perché non fare lo stesso con i membri della propria famiglia? Questo è importante quanto il ministero di campo, e uno studio regolare tenuto con i propri figli che non sono ancora dedicati può essere registrato nella congregazione come studio biblico a domicilio.

19 Naturalmente, man mano che i figli crescono devono essere insegnate molte altre cose. Ad esempio, il rispetto per gli altri. Se lo si esige dai figli in casa, sarà naturale fuori di casa. Se è manifestato dai genitori stessi, i figli avranno un buon esempio da imitare. (Efes. 6:1-3; 1 Tim. 5:17) La fidatezza è importante. Ma i figli non l’imparano quando i genitori sono abituati a mettere a posto le cose dopo che i figli le hanno adoperate o a finire i lavori che erano stati dati loro da fare. I risultati sono molti più soddisfacenti quando i genitori insegnano ai figli ad accettare responsabilità. (Matt. 25:14-30) È bene insegnare ai figli come pensare in modo da destare fiducia e come prendere appropriate decisioni. Ragionate sulle cose con loro, inculcando nella loro mente i princìpi cristiani che regolano la giusta condotta, il danno derivante dall’agire male, e le benedizioni che si ottengono seguendo la giusta condotta. (Ger. 10:23; Prov. 3:5, 6) Ordinando loro semplicemente “Fa questo!” o “Non fare quello!” non si raggiungerà quella mèta. L’appropriato sviluppo di queste e di molte altre caratteristiche è importante per lo meno quanto l’appropriata crescita del corpo. Ai genitori è affidato questo importante incarico di insegnare.

20 Tutti nella società del Nuovo Mondo considerano Geova Dio e Cristo Gesù loro grandi istruttori, coloro che possono guidarli verso la vita eterna e il successo. Prendono a cuore l’ispirato consiglio che ebbe origine da questi istruttori e che dice loro: “Dovreste essere insegnanti”. Sia i genitori che i figli, sia coloro che trascorrono tutto il loro tempo o parte soltanto nel ministero, sia i sorveglianti che chiunque altro, tutti sanno che v’è un’opera di insegnamento a cui possono partecipare, ed ora è tempo di farla.

[Domande per lo studio]

1. (a) Di quale specie di istruttore hanno bisogno gli uomini oggi? (b) Dove possono trovare un simile istruttore e perché è Egli quello maggiormente qualificato?

2. In che modo influisce sui Cristiani oggi la formula del successo esposta in Giosuè 1:8?

3. Dove cercano molti l’istruzione e perché non è saggio questo?

4, 5. Quale attitudine dobbiamo manifestare per essere ammaestrati da Geova?

6. Come servirono Adamo e Noè nella disposizione di Geova per istruire il suo popolo?

7. Quali sono alcune delle cose che resero l’insegnamento di Mosè particolarmente efficace?

8. Quale gruppo insegnava regolarmente la legge di Geova agli Israeliti e come facevano la loro opera?

9. Quale specie di insegnante fu Gesù e quale cambiamento istituì nella disposizione dell’insegnamento fra il popolo di Dio?

10. In qual senso i discepoli di Gesù avrebbero fatto opere più grandi di quelle che egli fece?

11. Come è stata adempiuta la profezia di Atti 1:8?

12. Mediante quale canale è provveduta oggi l’istruzione teocratica e come indicano ciò le Scritture?

13. Come indicò l’apostolo Paolo che le file degli insegnanti sarebbero state ampliate, e chi fa oggi un’opera simile?

14, 15. Quali sono alcuni provvedimenti presi dalla Società per preparare tutti ad essere insegnanti, e come contribuisce ogni provvedimento a raggiungere quell’obiettivo?

16, 17. Quale parte ha la famiglia nell’istruzione teocratica, e come fu messa in risalto questa necessità agli Israeliti?

18. Quale regolare programma di istruzione cristiana si segue nelle famiglie cristiane dovutamente organizzate?

19. Quali caratteristiche dovrebbero i genitori quali insegnanti, sforzarsi di sviluppare nei loro figli e con quale beneficio?

20. Chi, nella società del Nuovo Mondo, ‘dovrebbe essere insegnante’?

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