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  • Missionari del Regno di Dio che governa
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
w59 1/10 pp. 589-595

Missionari del Regno di Dio che governa

DOPO esservi diplomati, voi uomini e donne cristiane, sarete mandati in missione. Per questo siete tutti missionari, poiché, fondamentalmente, missionario è colui che è mandato in missione. La missione è il lavoro affidato a un individuo in qualità di agente o inviato e determina la ragione per cui è inviato. Di solito per missionario s’intende colui che è mandato a diffondere la propria fede religiosa in un paese pagano o in un territorio vergine. Per questo la parola missionario ha assunto il significato di semplice propagandista. In molte nazioni gli avversari parlano dei diplomati della Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad come di propagandisti, non di missionari cristiani.

2 Farete bene ad avere sempre in mente la missione per la quale siete mandati. Allora vi distinguerete dagli altri missionari. Vi sono missionari e missionari. Meno di dieci anni prima di precipitare il suo impero nella prima guerra mondiale, l’imperatore Guglielmo II di Germania tenne un discorso a Brema, in Germania. In questo discorso pronunciato il 22 marzo 1905, l’imperatore Guglielmo si rivolse a tutto il popolo tedesco, ai suoi sudditi, dicendo: “Dio ci ha chiamati a civilizzare il mondo. Noi siamo i missionari del progresso umano. . . . Siamo il sale della terra”.a Abbiamo dunque oggi un debito di gratitudine verso quegli imperialisti tedeschi “missionari del progresso umano”? Hanno forse fatto progredire la civiltà mondiale in modo che tutti ne potessero beneficiare? Come “sale della terra” hanno conservato il loro vigore o l’hanno perso contaminando la terra invece di preservarla? La prima guerra mondiale e le sue conseguenze fino al giorno d’oggi sono la risposta migliore. Nessuna persona sensata di qualsiasi nazione deve pensare di avere un debito di gratitudine verso simili missionari del materialistico progresso umano. Noi non vogliamo certo essere missionari di questo genere, non è vero?

3 Nel passato, missionari inglesi o di altre religioni hanno aperto nuovi territori ed hanno conquistato la fiducia e il favore della popolazione locale. Ma poi i missionari sono serviti come avamposti del commercio e dello sfruttamento degli indigeni. Tali missionari persero di vista l’insegnamento della Sacra Bibbia o forse non compresero né apprezzarono mai appieno la Bibbia e il suo modello di vita cristiana. La popolazione di cuore onesto s’accorse presto della differenza fra gli insegnamenti e la vita dei missionari e la Sacra Bibbia. A pagina 72 del libro La battaglia di Armaghedon (in inglese), scritto da Charles T. Russell nel 1897, è narrato come alcuni pagani avrebbero posto la Bibbia cristiana di fronte ai missionari dicendo: “Quello che fate non corrisponde agli insegnamenti del vostro sacro libro”. Si dice che un Bramino indiano “abbia scritto ad un missionario, [dicendo:] ‘Vi abbiamo scoperto. Voi non siete buoni come il vostro Libro. Se foste buoni come il vostro Libro, conquistereste l’India in cinque anni’”.

4 Questo ci aiuta a riconoscere come sia sbagliato per un missionario, di qualsiasi religione cosiddetta cristiana, aver la tendenza di conservare le abitudini mondane del suo paese nativo nella nazione o nel territorio straniero che deve essere convertito al cristianesimo. È anche sbagliato che il missionario si conformi a pratiche cattive, pratiche immorali, che sono comunemente accettate nel campo missionario ma che non seguono l’insegnamento della Bibbia o della società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova. Un missionario sta pervertendo la sua mira cristiana se diviene strumento di commercio e sfruttamento, sia compromettendosi volontariamente che innocentemente. Un missionario non va all’estero per approfittare di qualsiasi opportunità commerciale gli si offra inaspettatamente o per lasciare il compito affidatogli da Dio per qualche impresa egoistica, fonte di guadagno materiale. In questo modo disprezza la sua missione, smette di essere un missionario cristiano; il suo addestramento è stato inutile ed egli è venuto meno a coloro che l’hanno mandato.

5 Non molto tempo fa (15 giugno 1958) l’editoriale del Times di New York dal titolo “Che cos’è un missionario?”, parlò di un noto missionario in India morto la settimana precedente. Riferì che egli era stato “uno dei più eminenti e brillanti missionari in India. Fu rispettato ed amato da Indiani, Inglesi e Americani. Conquistò la fiducia di principi ed era ritenuto santo dagli umili contadini. Indù, Maomettani, Parsi, Jat e Jainisti, ed anche i cristiani lo onorarono. Mohandas K. Gandhi approvò la sua opera e da tutta l’India gli uomini andavano a vedere quel che faceva”. Voi missionari, sapete forse chi fu o riconoscete questo famoso missionario americano in India?

6 Perché mai fu così onorato, rispettato, consultato e amato da persone di ogni fede e nazionalità? L’editoriale del Times risponde: “Egli insegnava agli Indiani [che cosa? La Bibbia? No, ma] elementi riguardanti l’aratura e la rotazione dei prodotti nell’istituto agrario di Allahabad. Poneva particolarmente in risalto l’allevamento di bestiame selezionato. Aveva dedicato la vita ad una grande opera nella lotta contro la fame. Insegnava ai giovani a vivere meglio nel proprio ambiente e, eventualmente, a trasformarlo. Insegnava con l’esempio più che a parole. Egli aveva rispetto e comprensione per le fedi religiose diverse dalla sua, ed era stimato”. Non una parola riguardo ad imitare Gesù Cristo, che era andato da un luogo all’altro, insegnando e predicando pubblicamente e nelle case della gente, parlando delle cose spirituali che trasformano le persone facendone dei cristiani, ed aiutandole ad ottenere la vita nel nuovo mondo di Dio che s’avvicina rapidamente.

7 L’editoriale del Times concludeva: “Abbiamo bisogno di più missionari di questo genere. Non è facile trovarli; ma la memoria del dottor H — sarà una costante sfida”. Bene dunque, chi è che ha bisogno di “più missionari di questo genere”? Non la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati! Non la società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova! È vero che nel Podere del Regno, dove è situata la Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad, molti di voi che vi diplomate come missionari avete lavorato dopo le ore di scuola per raccogliere fragole o compiuto altri lavori agricoli o nelle stalle. Ma l’addestramento che avete ricevuto nella Scuola Biblica di Galaad è forse per lavorare come agricoltori o nei caseifici del paese dove andrete come missionari, perché “più missionari di questo genere” sono necessari? Anche i comunisti russi, nella loro offensiva economica contro l’Occidente possono mandare e mandano nei paesi arretrati istruttori di quel genere come missionari del comunismo.

8 Ma quei Russi, missionari del comunismo che promuovono programmi economici, possono forse compiere lo speciale lavoro per il quale siete stati addestrati a Galaad? Alcune spie comuniste hanno cercato ipocritamente di farlo per infiltrarsi nell’organizzazione clandestina dei testimoni di Geova al di là della Cortina di Ferro; ma tali spie e traditori hanno fallito rivelando la loro vera identità. Voi missionari, considerate che quel missionario della cristianità che è diventato famoso in India per ciò che fece secondo orientamenti materialistici, sia una “costante sfida” che vi sprona ad andare e fare altrettanto? Invece di una “sfida”, voi considerate la sua memoria un avvertimento di ciò che dovete evitare per dedicarvi alla vostra missione delineata dalla Bibbia. In realtà, VOI siete i missionari che ‘non è facile trovare’, voi che avete lasciato la famiglia e la patria, siete andati a Galaad per un intenso addestramento, disposti ad andare ovunque in questo vasto mondo dove la Società Torre di Guardia pensa vi sia più bisogno di voi per fare “discepoli le persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che io [Gesù] vi ho comandate”. — Matt. 28:19, 20.

9 Voi sapete qual è la missione di chi è missionario cristiano nel vero senso della parola. Sapete che questa parola tradotta (in alcune moderne traduzioni) missionario significa letteralmente “evangelista”, come il discepolo Filippo e l’apostolo Paolo che compì lunghi viaggi; cioè colui che annuncia l’evangelo o la buona notizia. La memoria di Filippo e di Paolo è una “costante sfida” per voi riguardo a ciò che un missionario dovrebbe essere. Noi abbiamo bisogno di più missionari come loro. Siamo felici di aver trovato VOI e che vi siate offerti e siate stati ammaestrati e addestrati a Galaad per esser missionari come Filippo e Paolo e come Timoteo, a cui Paolo nel suo messaggio d’addio disse: “Fa’ opera missionaria, compi interamente il tuo ministero”. — 2 Tim. 4:5.

10 Il compito del ministro cristiano non è un programma d’aiuto economico a nazioni povere o a paesi arretrati. Il nostro è il più importante programma di aiuto religioso, delineato nella Sacra Parola di Dio, per insegnare alle persone mansuete di tutte le nazioni ciò che Gesù insegnò nel suo sermone sul monte, cioè a smettere di accumulare tesori sulla terra, a smettere di essere ansiosi per le necessità materiali della propria anima, per ciò che si mangia, si beve e si indossa, ma a confidare nel Padre celeste che provvederà loro queste cose mentre continuano “a cercare prima il regno e la sua giustizia”. (Matt. 6:19-33) I nostri missionari compiono quest’opera di educazione per la vita eterna. Cercano di farlo nella lingua delle persone per capirle ed essere capiti.

11 Viene sempre più apprezzata la maggiore efficacia di svolgere un’opera nella lingua originale delle persone. Un giornalista americano suggerisce in un editoriale che, per tener fronte all’offensiva comunista nella guerra degli aiuti economici, il programma americano d’aiuto economico dovrebbe essere compiuto con la praticità mostrata dai comunisti nell’esecuzione, svolgendolo nella lingua locale e secondo il tenore di vita della popolazione. L’editoriale continua: “Perché non possiamo, per esempio, mandare in Birmania tecnici che parlino birmano e che siano disposti a vivere con semplicità sullo stesso livello della popolazione birmana, come fanno i tecnici sovietici? Perché gli Americani devono sempre vivere in un ‘Ghetto d’oro’ che fomenta invidia e odio?” — Times di New York del 7 luglio 1958.

12 Questo è il saggio modo d’agire, perché ci fa ottenere l’effetto desiderato. Gesù, dopo aver raccontato una certa parabola che illustrava come agire con prudenza e con accurata preparazione, aggiunse: “I figli di questo secolo sono, nel loro genere, più accorti che i figli della luce”. (Luca 16:8, Ri) I diplomati della Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad non permetteranno che i figli di questo materialistico sistema di cose agiscano più saggiamente nel raggiungere i loro fini materialistici di quanto agiscano i figli della luce nel raggiungere la loro mèta cristiana nel campo missionario, cioè, nel radunare da tutte le nazioni le “altre pecore” del Giusto Pastore di Geova, Gesù Cristo. Gli studenti di Galaad pongono un buon fondamento per acquistare padronanza della lingua della nazione dove andranno come missionari mentre sono ancora alla Scuola Biblica di Galaad, oppure ricevono un addestramento intenso sull’uso pratico della nuova lingua appena giungono nel territorio missionario loro assegnato. Anche se cercano di avere case missionarie comode, ma non pretenziose, in cui vivere mentre svolgono il loro strenuo lavoro, non rimangono lì in ozio aspettando che la popolazione venga da loro o nelle loro Sale del Regno per ricevere il messaggio di salvezza.

13 Proprio il contrario, sarete voi missionari ad andare dalle persone, nelle loro stesse case, e vi porrete al loro stesso livello per raggiungerle con la verità della Bibbia e imprimerla nella loro mente. Non vi lascerete viziare dalle comodità moderne di cui avete goduto a Galaad o potrete in certa misura godere nelle vostre case missionarie. Ricordate che Gesù non fece così. Egli disse: “Le volpi hanno delle tane e gli uccelli dell’aria dei nidi; ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”. (Matt. 8:20, Ti) Così la popolazione locale che sente la predicazione vedrà che il missionario cristiano imita Cristo. Questo farà loro impressione e vedranno che vi è armonia fra il missionario e la Bibbia. Non troveranno inciampo in qualche inconsistenza del missionario tanto da non accettare la Parola di Dio. Quando gli abitanti del luogo accettano la verità biblica, questa non solo ha il potere di trasformare la loro personalità ma anche li sprona a migliorare le loro condizioni e circostanze domestiche in armonia con l’elevato, puro e sano modello della Bibbia e della visibile organizzazione di Dio. Inoltre si lasciano addestrare dai missionari e quindi, come addestrati testimoni di Geova, vanno a predicare la vivificante verità che trasformerà la vita di altri fra il popolo che parla la loro stessa lingua.

14 I missionari di Galaad rispettano il diritto della popolazione locale di adorare come vuole, ma non fanno compromessi in quanto alla giusta religione, la religione della Bibbia. Non promettono né offrono al popolo benefici materiali per convertirli per motivi egoistici. Essi fanno appello al sincero amore delle persone per la giustizia e la verità. Non si mischiano con TUTTE le religioni, come se tutto ciò che è necessario alla salvezza sia la sincerità nella propria convinzione religiosa e come se tutti adorassimo lo stesso Dio, solo con diversi nomi o riti. Non ammettono che vi sia fratellanza fra tutte le religioni e che, poiché vi è un solo Creatore e Datore di vita, noi siamo tutti fratelli indipendentemente dalle nostre convinzioni e pratiche religiose. Non fanno compromessi in quanto alla Paternità di Dio, ma si attengono all’insegnamento biblico che Egli è il Padre solo di coloro che vengono a lui mediante Cristo e si dedicano al Padre celeste.

15 L’appello all’umanità in generale, insegnando l’indiscriminata Paternità di Dio per tutti gli uomini e la fratellanza di tutti gli uomini per la loro comune origine dal Creatore, non ha avuto successo e non l’avrà mai. Perché no? Perché ignora l’atteggiamento e le convinzioni religiose degli individui e la loro condotta. Oggi è molto sentita la necessità della fratellanza universale. All’Università del Massachusetts ad Amherst, fu tenuta una serie di riunioni per studenti laureati e il dottor F. P. Graham, rappresentante delle Nazioni Unite in India e Pakistan, fu il principale oratore. Egli rivolse un appello per la fratellanza universale in quest’èra atomica, come se questa fosse l’unica cosa che possa salvare l’umanità dalla distruzione provocata da bombe nucleari. Tuttavia il dottor Sidney Hook, professore di filosofia dell’Università di New York, ribatté che questa teoria non è attuabile finché esiste l’ateismo, dicendo: “Come si può parlare di fratellanza degli uomini e paternità di Dio quando alcuni di quelli che dovrebbero farne parte non credono neanche in Dio?” Perciò secondo lui sarebbe stato meglio considerare la cosa da un punto di vista scientifico invece che religioso. E anche se fossimo tutti d’accordo su quale sia l’educazione ideale, egli disse: “quale influenza avrebbe sulle difficoltà che si presentano alle Nazioni Unite di fronte all’intransigenza di coloro che rifiutano di tener fede ai patti?” (Times di New York del 15 luglio 1958) Così le idee e le teorie del mondo, anche della cristianità, non hanno successo, non sono attuabili.

16 La fratellanza umana, tuttavia, è possibile e attuabile, anche attualmente, indipendentemente da differenze di razza, nazionalità, lingua e colore. È possibile, non per legami di carne e sangue, ma mediante lo spirito di Dio e la sua Parola. Perciò questo mondo non potrà mai giungere ad una salda fratellanza fra i popoli, fra mondani e mondani, poiché non può pretendere che la Paternità di Dio ne sia la base, a meno che così dicendo il mondo non intenda la paternità del Diavolo, il dio di questo sistema di cose. Infatti quando gli avversari di Gesù dissero: “Abbiamo un solo Padre, Dio”, Gesù rispose: “Voi avete per padre il diavolo, e volete soddisfare i desideri del padre vostro. . . . Chi è da Dio ascolta le parole di Dio, ecco perché voi non le ascoltate: perché non siete da Dio”. (Giov. 8:41-44, 47, Ri) Se non è possibile la fratellanza con questo mondo, è possibile invece con coloro che oggi ascoltano i detti di Dio. Per questo la fratellanza spirituale sotto la Paternità di Geova Dio è stata effettivamente realizzata e si può goderne nella società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova, estesa su tutta la terra.

17 Voi missionari andrete ad estendere tale fratellanza sotto il nostro celeste Padre, Geova Dio. Andrete a cercare quelli che ascolteranno i detti di Dio, affinché anch’essi possano far parte di questa famiglia amorevole. Ma a questo fine, dovete essere certi che ciò che farete sentire a queste persone mansuete rappresenti veramente i “detti di Dio”, i suoi insegnamenti contenuti nella sua Sacra Parola, la Bibbia, affinché queste altre pecore riconoscano un solo Padre celeste, Geova, e un solo Capo sotto Geova, Gesù Cristo. Se tutti prestiamo ascolto agli stessi detti di Dio, potremo avere una sola mente e un solo cuore; potremo avere lo stesso spirito e compiere lo stesso lavoro.

18 Questa è la vostra missione, questa è la vostra opera di missionari. E pensate, siete mandati come missionari del Regno di Dio che governa. Quale onore avete! Voi missionari siete mandati come rappresentanti di un governo superiore ai maggiori governi terreni. Diciannove secoli fa Giovanni Battista ebbe il privilegio di annunciare il futuro Re, Gesù nella carne. Da questo punto di vista Giovanni fece risuonare il deserto dell’elettrizzante annuncio: “Il regno dei cieli è vicino”. E per tale incarico ufficiale e privilegio, Gesù disse che nessun profeta prima di allora era stato più grande di Giovanni Battista. (Matt. 11:11) Ma a voi missionari è stato conferito l’incarico di annunciare e presentare alle nazioni il regnante Re, Gesù Cristo in spirito, immortale, divina immagine della gloria di Dio, che ha un “nome più eccelso” di ogni altro angelo. (Ebr. 1:3, 4) VOI avete un privilegio ben più grande di quello di Giovanni Battista! La dignità di quest’incarico nobilita veramente l’opera missionaria che voi dovete compiere!

19 Può darsi che dovrete lavorare nei quartieri più umili in cui molte persone sono costrette a vivere nel territorio assegnatovi, ma ciò non diminuisce la vostra dignità. Voi non degradate, non sminuite né rovinate la dignità del Regno andando nelle più umili case dei poveri, di casa in casa, invece che alle ambasciate dei vari governi, ai consolati e ai palazzi dei capi e rappresentanti politici di questo mondo. Gesù, il re che ora governa, non degradò la sua dignità sulla terra andando fra povere, umili persone maltrattate; lo stesso è per voi. Voi non degraderete mai la dignità del Regno neanche nei luoghi più squallidi, finché sarete ubbidienti e con amore annuncerete il regno di Dio che ora governa. Soltanto facendo il male, commettendo immoralità, comportandovi come il mondo invece di seguire l’elevato, nobile modello indicato dal regno di Dio, degraderete e contaminerete la dignità del Regno che vi è stata conferita. Commettere tali cose significa esser privati del vostro prezioso incarico.

20 Non vogliate mai perdere questo incarico. Possiate invece accrescere il vostro apprezzamento per la grande dignità del ministero del Regno, e possiate accrescere nelle “altre pecore” l’apprezzamento per il governo teocratico che voi servite nel territorio assegnatovi. Tale apprezzamento vi sostenga e vi aiuti a perseverare nella condotta retta e pura e nella fedeltà al vostro governo celeste. Possiate dunque fare come fece Paolo, glorificare il vostro ministero adempiendo la vostra vera missione e comportandovi in modo degno. (Rom. 11:13) Così possiate voi missionari rimanere al servizio del governo reale finché i regni di questo mondo non saranno più e il regno di Dio governerà vittorioso nell’eterno nuovo mondo.

21 Alla luce di questo discorso rivolto ai missionari diplomati, quale alto onore abbiamo oggi di essere veri evangelisti e annunciare all’umanità sventurata la migliore notizia dell’universo! È la notizia dello stabilito regno di Dio, che ora governa nei cieli per liberare questa terra dal letale dominio di Satana e per benedire le persone di buona volontà in tutte le nazioni mediante la Progenie della donna di Dio. Questa è la “buona notizia eterna”. Geova Dio, il grande Evangelista, vuole che sia predicata a tutta l’umanità. Meraviglioso è il privilegio di chi prende parte alla predicazione e saranno straordinariamente felici tutti coloro che, come i diplomati della scuola missionaria di Galaad, disporranno delle loro cose per dedicare tutto il loro tempo all’opera di evangelisti, latori della migliore notizia di tutti i tempi riguardante il regno di Dio che governerà glorioso per sempre.

[Nota in calce]

a L’Encyclopedia Americana, Volume 28, pagina 281a.

[Domande per lo studio]

1. Che incarico ricevettero i cristiani diplomati di Galaad, ma come vengono chiamati in molti luoghi dagli avversari?

2. Perché quei diplomati dovevano rammentare la missione per la quale erano mandati e perché non vorremmo essere missionari del genere di quelli menzionati dall’imperatore Guglielmo II?

3. Come sono stati sfruttati alcuni missionari, e in che modo i pagani hanno messo in risalto che essi non erano ciò che predicavano?

4. Quale tendenza errata i missionari devono evitare, e come possono pervertire la loro mira cristiana?

5. Che cosa disse il Times di New York, lodando un famoso missionario americano in India dopo la sua morte?

6. Secondo l’editoriale del Times, perché fu così onorato, consultato e amato da tutti?

7. Che cosa disse il Times in quanto alla necessità di simili missionari, ma chi non ha bisogno e non addestra missionari simili?

8. Perché i comunisti hanno dimostrato di non poter compiere il lavoro per cui sono addestrati i missionari di Galaad, e perché i diplomati di Galaad sono i missionari che è difficile trovare?

9. Che cosa significa letteralmente la parola tradotta “missionario”, e di altri missionari simili a chi vi è bisogno?

10. Perché l’incarico dei missionario cristiano non è un programma d’aiuto economico?

11. Quale commento fece il Times di New York sulla maggiore efficacia di un’opera svolta nella lingua locale?

12. Sotto questo aspetto, in che modo i diplomati di Galaad non agiscono meno saggiamente dei “figli di questo secolo”?

13. (a) Fino a che punto i missionari di Galaad si pongono sullo stesso livello della popolazione locale? (b) Quale potere ha la verità della Bibbia insegnata dai missionari sui credenti del luogo, e che cosa produce il loro addestramento?

14. In quanto alla religione, che cosa rispettano i missionari di Galaad, ma quale compromesso non fanno per compiacere la popolazione locale?

15. Come misero in risalto gli oratori ad una riunione di studenti laureati di un’università americana, perché non ha successo l’appello all’umanità sulla base della “fratellanza dell’uomo”?

16. Perché non è possibile la fratellanza con questo mondo, ma con chi si è mostrata attuabile, e perché?

17. In che modo i missionari di Galaad estendono la vera fratellanza sotto Geova Dio?

18. Da chi sono mandati in realtà questi missionari, e perché hanno un privilegio molto maggiore di quello di Giovanni Battista?

19. Perché l’opera svolta nei quartieri più umili non degrada la loro dignità, ma in che modo potrebbero effettivamente degradarla?

20. A qual fine quei missionari cercheranno di accrescere l’apprezzamento proprio e delle “altre pecore”?

21. Quale alto onore hanno oggi tutti i dedicati, e chi è straordinariamente felice in relazione a ciò?

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