Estendiamo il nostro ministero
QUANDO studia la Bibbia, un individuo impara presto che il vero cristiano non tiene per sé le sue convinzioni. La verità ha illuminato la sua mente, ha colmato la sua vita di speranza, e ha dimostrato di essere ‘una luce sul suo cammino’, tanto che egli è in grado di camminare nell’integrità cristiana. Se apprezza la luce non è così egoista da continuare a tenerla solo per sé. “Voi siete la luce del mondo”, disse Gesù. “Una città posta su un monte non può rimaner nascosta, e non si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia lume a tutti quelli che sono in casa. La vostra luce risplenda dinanzi agli uomini in modo tale che, vedendo le vostre opere buone, diano gloria al Padre vostro, che è nei cieli”. — Sal. 119:105; Matt. 5:14-16, Ri.
2 Quando Gesù era sulla terra con i discepoli, li addestrò a divenire predicatori della verità, e dopo che ebbero imparato la verità e osservato come egli compiva il ministero, li mandò a predicare ad altri. Prima di ascendere al cielo Gesù disse ai discepoli: “Mi sarete testimoni . . . fino alla più lontana parte della terra”. L’apostolo Paolo apprezzò il privilegio offertogli e disse: “Non mi ritrassi dall’esporvi alcuna delle cose che erano profittevoli né dall’istruirvi pubblicamente e di casa in casa”. Ed esortò gli altri: “Divenite miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo”. Perciò coloro che prestano attenzione al consiglio della Parola di Dio, non nascondono la verità né la tengono per sé. Non appena si rendono conto dell’opera da compiere, l’amore di Dio li spinge a parlare di lui e dei suoi amorevoli propositi. Quando si rendono conto che questo vecchio mondo malvagio sarà distrutto nella battaglia di Armaghedon, ma che coloro che si conformano ai requisiti divini sopravvivranno nel nuovo mondo, l’amore per il prossimo fa loro sentire l’urgente bisogno di andare a parlarne ad altri, indicando loro il provvedimento di Dio per la preservazione. Il salmista li descrisse con precisione dicendo: “Della gloria del tuo regno essi parleranno, e la tua potenza narreranno”. Essi testimoniano delle cose che conoscono; s’uniscono all’organizzazione di Geova, e vogliono approfittare di ogni disposizione presa mediante l’organizzazione per aiutarli a migliorare la loro capacità di ministri di Dio. — Atti 1:8; 20:20; 1 Cor. 11:1; Sal. 145:11.
3 Man mano che aumenta il loro apprezzamento per la verità, essi desiderano partecipare di più al servizio. Essendo divenuti saldi nella verità ed avendo riconosciuto le responsabilità che la dedicazione comporta, in breve tempo desidereranno estendere il proprio servizio. E così è stato che molti hanno iniziato il servizio di pionieri. Può darsi che continuino a vivere e lavorare nello stesso territorio, ma ora dispongono di dedicare almeno cento ore al mese ad insegnare la verità ad altri, partecipando maggiormente all’opera che è divenuta così cara al loro cuore. Essi dicono quello che disse Gesù: “Ho provato piacere, mio Dio, nel fare la tua volontà, e la tua legge è dentro di me”. Alcuni che ne hanno la possibilità potranno essere invitati a trasferirsi in territori dove non è stata data testimonianza, per continuarvi il loro ministero a pieno tempo, magari come pionieri speciali. O potrebbero servire per aprire nuovi territori e in altre nazioni come missionari, per adempiere il loro ministero in una casa Bethel, o per servire come rappresentanti viaggianti della Società, visitando congregazioni e gruppi isolati come servitori di circoscrizione o di distretto. Il servizio a pieno tempo in uno qualsiasi di questi campi reca molta gioia. — Sal. 40:8.
4 Il rapporto dell’anno scorso indica che 23.772 fratelli e sorelle fanno ora servizio di pioniere. Questo rappresenta il 3 per cento di tutti i proclamatori. Vi è posto per molti di più. “Levate gli occhi e guardate i campi, perché sono bianchi da mietere. Pregate quindi il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe”. (Giov. 4:35; Matt. 9:37, 38) Vi siete mai domandati: Posso fare il pioniere? È un magnifico lavoro da compiere. Mentre i ministri nelle congregazioni compiono un ottimo lavoro e raccolgono le “altre pecore” in più grandi comunità, vi è ancora molto posto per i ministri che possono estendere il proprio servizio nell’organizzazione di Geova. Ma quanti dei 693.316 proclamatori regolari di congregazione hanno devotamente considerato la possibilità di iniziare il servizio di pioniere? Non avete mai pensato al servizio di pioniere temporaneo? È un buon modo di cominciare e vi dà l’opportunità di provare come sia piacevole. Potrebbe essere il punto di partenza per il ministero come pioniere regolare.
5 In una recente lettera dalla Polonia, il fratello che dirige l’opera disse: “Dopo che coloro che avevano posizioni preminenti uscirono di prigione e riebbero la libertà, informarono i fratelli che, poiché la pressione era stata allentata e l’opera poteva continuare, perché non poteva ognuno mettersi all’opera come se Armaghedon dovesse venire domani?” E i fratelli assunsero tale atteggiamento. Di tutte le nazioni del mondo la Polonia è una delle poche che hanno avuto più del 30 per cento d’aumento di proclamatori. Essi riconoscono la propria responsabilità, e anche se non hanno tutte le pubblicazioni disponibili agli altri fratelli in tutto il mondo, i nostri fratelli in Polonia sono entusiasti, vigili e all’erta; stanno in guardia serbando le proprie vesti di ministri, ed hanno predicato con enorme successo. Si radunano insieme e studiano insieme, per poter aiutare i nuovi. Non dobbiamo far altro che considerare nell’Annuario dei testimoni di Geova del 1959 (inglese) il rapporto dei paesi al di là della Cortina di Ferro e vedere il meraviglioso aumento che hanno avuto. E questo è stato raggiunto dai proclamatori di congregazione, poiché è difficile fare i pionieri, dato che tutti devono svolgere un lavoro secolare. Ma molti dei nostri fratelli al di là della Cortina di Ferro hanno fatto il pioniere temporaneo. Uniti come una congregazione di ministri di Geova cercano e scovano le altre pecore e le radunano nell’organizzazione finché gli abitanti di interi villaggi sono testimoni di Geova. Questo spirito è meraviglioso, ed è lo spirito che infonde energia all’intera organizzazione dei testimoni di Geova in tutto il mondo. Non vi è nulla di meglio che parlare della verità. Ognuno dovrebbe sentire l’urgenza di stare in guardia e di cercare le altre pecore prima di Armaghedon.
6 Durante lo scorso anno 1958 vi sono stati in media 18.857 ministri impegnati nel servizio di pioniere regolare. Questo è meglio dell’anno prima, ma dovremmo osservare anche che vi è stato un grande aumento nel numero dei proclamatori di congregazione. Può darsi che migliaia di questi possano intraprendere il servizio di pioniere. Se il nostro cuore è veramente rivolto verso una cosa, se realmente desideriamo fare una cosa, spesso riusciremo a disporre le cose in modo di poterla fare. Bisogna fare piani e organizzare la propria attività, e, soprattutto, ci vuole maturo apprezzamento della verità. Il servizio di pioniere potrebbe essere il mezzo per raggiungere il servizio di pioniere speciale, di missionario, l’opera di servitore di circoscrizione e di distretto, e il servizio della Bethel. Uomini e donne capaci, interamente dedicati a Geova Dio, sono richiesti in tutti questi campi. Meravigliose opportunità attendono tutti coloro che hanno lo spirito del fedele Isaia, che disse: “Eccomi! Manda me”. — Isa. 6:8.
7 La Società è grata che i proclamatori di congregazione abbiano contribuito così generosamente affinché la Società potesse aiutare coloro che hanno ricevuto incarichi come pionieri speciali o missionari. Durante l’anno è stato possibile alla Società con la somma di L. 1.039.017.506, sostenere coloro che hanno servito con tali incarichi. Finché queste contribuzioni continueranno a pervenire da tutte le parti del mondo, la Società manderà altri pionieri speciali e altri missionari per raggiungere nuovi territori. Per immeritata benignità di Geova la Società ha potuto aumentare il numero dei pionieri speciali in tutto il mondo da 3.895 nel 1957 ad una media di 4.915 durante il 1958. Ma vi è necessità di altri pionieri speciali in tutte le parti del mondo. In alcune nazioni ve ne sono abbastanza per svolgere l’opera, ma in altri luoghi vi è ancora bisogno di pionieri speciali. Anche i missionari hanno compiuto un ottimo lavoro per iniziare l’opera in nuovi territori, e dei 2.176 diplomati di Galaad che hanno ancora incarichi speciali, 815 sono missionari. Molti altri diplomati di Galaad sono servitori di circoscrizione, di distretto o servono nelle case Bethel. Il servizio di pioniere è un meraviglioso privilegio. Cercatelo.
8 Ricordate che vi è anche il servizio alla Bethel. Ogni fratello dedicato, giovane e sano, che desideri realmente lavorare a pieno tempo in una casa Bethel e che desideri farne il lavoro di tutta la vita, dovrebbe scrivere alla sua Filiale, facendo richiesta di servizio alla Bethel. Che gioia essere in una Filiale e servire i fratelli in tutto il mondo, provvedendo loro le cose di cui hanno tanto bisogno per predicare la buona notizia del Regno!
SERVIAMO DOVE IL BISOGNO È GRANDE
9 “Il campo è il mondo”, disse Gesù ai suoi discepoli, istruendoli perché andassero in tutte le nazioni e facessero discepoli. Per quale ragione diede tali istruzioni? Perché la buona notizia del Regno potesse essere predicata in tutto il mondo come testimonianza a tutte le nazioni. Leggendo gli Atti degli Apostoli, si può seguire l’espansione dell’opera di predicazione in quei tempi. Leggiamo come il messaggio raggiunse gli abitanti della costa settentrionale dell’Africa, della Mesopotamia, della Grecia, dell’Italia e delle isole del Mediterraneo. Quando venne la persecuzione a motivo di Stefano, coloro che ritennero necessario spostarsi, approfittarono della situazione per andare in territori dove il bisogno era grande. “Quelli dunque ch’erano stati dispersi dalla persecuzione avvenuta a motivo di Stefano, passarono fino in Fenicia, in Cipro e in Antiochia, non annunziando la Parola ad alcuno, se non ai Giudei soltanto. Ma alcuni di loro, che erano Ciprioti e Cirenei, si misero a parlare anche ai Greci, annunziando il Signor Gesù”. Altri, come Paolo e i suoi compagni di viaggio, compirono viaggi missionari nel territorio che aveva bisogno d’aiuto, rimanendovi finché fosse necessario, come Paolo che rimase diciotto mesi a Corinto per avviare bene le cose prima di andare in altri luoghi. Essi erano ansiosi di adempiere il comando di Gesù di far discepoli persone di tutte le nazioni. — Matt. 13:38; 28:19; Atti 11:19, 20, VR.
10 I cristiani zelanti del primo secolo non s’accontentarono di rimanere dove avevano sempre vissuto, professando la fede cristiana e attendendo il regno di Dio. Essi videro che vi erano luoghi dove la buona notizia non era ancora stata predicata ed essi vollero partecipare all’opera il più possibile. La storia ecclesiastica di Eusebio Pamfili parla dello zelo dei cristiani e aggiunge: “Lasciando il proprio paese, compirono opera d’evangelisti per coloro che ancora non avevano sentito parlare della fede, con la nobile ambizione di proclamare Cristo, portarono loro anche i libri dei santi Vangeli. Dopo aver posto il fondamento della fede in paesi stranieri, essendo questo lo scopo speciale della loro missione, . . . andavano di nuovo in altre regioni e in altre nazioni”. E, come indica il racconto scritturale nel caso di Aquila e di sua moglie, nei vari luoghi dove vivevano aprivano la loro casa come luogo di riunione per coloro che avrebbero cominciato ad unirsi a loro. — Rom. 16:3-5.
11 È meraviglioso vedere come oggi le Scritture sono adempiute da ulteriore migrazione da parte dei testimoni di Geova in tutta la terra. Molti testimoni di Geova hanno lasciato il loro paese e sono andati in nuovi territori. La Società incoraggiò quest’opera su vasta scala nel 1943 aprendo la Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad. Da allora migliaia di persone sono state mandate all’estero per svolgervi attività missionaria. Ma questo genere di lavoro non è riservato a coloro che sono addestrati nella scuola di Galaad. Qualunque cristiano dedicato, giovane o vecchio, può andare “a tutte le nazioni” e far discepoli, quindi interesserà molto a tutti i testimoni di Geova sapere che molte famiglie, desiderando lavorare dove il bisogno è grande, hanno lasciato il paese nativo e si sono trasferite in altre nazioni. Questa è una cosa a cui tutti coloro che fanno parte della società del Nuovo Mondo possono pensare devotamente. Forse riceverete maggiori benedizioni andando in qualche altra parte del mondo.
12 È il loro amore per Geova Dio, il desiderio di rendergli esclusiva devozione, l’interesse per la verità, il desiderio di predicare la buona notizia, che spinge il popolo di Dio ad andare in nuovi territori. Vien riferito dall’Australia che durante gli ultimi dodici mesi cinquantun persone si sono trasferite in sei isole del Pacifico meridionale. Ventotto testimoni di Geova sono andati all’estero dall’Inghilterra; due hanno lasciato il Canada; cinque la Nuova Zelanda. Dieci hanno lasciato la Francia e un buon numero si è trasferito dagli Stati Uniti, per andare nell’America Meridionale e in Asia. Altri si sono trasferiti dalla Germania, dalla Liberia, dall’Unione Sudafricana e dalla Finlandia per predicare in altre nazioni. Questi fratelli hanno preso ciò che avevano e si sono trasferiti in territori dove il bisogno è grande. Questo richiede amore e fede. Vi sono ancora molti luoghi dove c’è bisogno di più proclamatori del Regno, e li troverete elencati a pagina 286 dell’Annuario dei testimoni di Geova del 1959 (inglese). Considerate devotamente quest’opportunità di estendere il vostro ministero. Ricche benedizioni attendono coloro che possono trasferirsi in questi campi dove c’è grande bisogno di lavoratori.
13 Bisogna anche prendere in considerazione il proprio paese. Se il bisogno è grande nel vostro paese, rimanete. Non avete bisogno di passaporto, di solito non avete bisogno di permesso per viaggiare, ma tutto ciò che vi occorre è di sapere dalla Filiale della Società quale parte della nazione ha più bisogno di ministri, e quindi disporre di andarvi, di riprendere il vostro lavoro e continuare la predicazione. Ricordate che Paolo lavorò costruendo tende per vivere, ma andò dove il bisogno era grande per farlo, e dovunque il suo interesse principale era la predicazione della buona notizia. Sia da soli che con tutta la famiglia, essendo disposti a trasferirsi dove vi è così urgente bisogno di lavoratori, il popolo di Geova ha dimostrato d’essere pronto a seguire il consiglio riferito in 1 Corinzi 10:24. “Ciascuno continui a cercare non il proprio vantaggio, ma l’altrui”. E allo stesso tempo molte benedizioni di Geova sono riservate loro, poiché “chi semina abbondantemente mieterà pure abbondantemente”. — 2 Cor. 9:6.
14 Tutti i testimoni di Geova crescano verso la maturità, facendo come Paolo consigliò a Timoteo: “Pondera queste cose, sii assorto in esse, affinché il tuo progresso sia manifesto a tutti. Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Attieniti a queste cose, perché facendo questo salverai sia te stesso che quelli che ti ascoltano”. Il cristiano non vuole essere trascinato indietro nel mondo per morire insieme al mondo ad Armaghedon; perciò deve essere fedele al ministero cristiano e progredire in esso. Vuole continuare ad indossare le proprie vesti di ministro, predicando la buona notizia del regno di Dio e così salvando se stesso e anche altri. Per quanto tempo Geova vorrà che continuiamo a predicare questa buona notizia, quanta pazienza avrà ancora con l’organizzazione del Diavolo prima di distruggerla, non sappiamo. Ma fino a quel tempo vogliamo stare in guardia ed essere desti a tutti i privilegi che potrebbero esserci offerti. Dovunque siamo, in qualsiasi circostanza ci troviamo, in tempo favorevole o in tempo difficoltoso, vogliamo continuare a predicare la parola. — 1 Tim. 4:15, 16; 2 Tim. 4:2.
[Domande per lo studio]
1. Quale responsabilità hanno coloro che imparano la verità, e come lo indicò Gesù?
2. (a) In che modo Gesù e Paolo ci sono stati d’esempio nel servizio, e che cosa spinge a partecipare all’opera di predicazione? (b) Come descrisse il salmista l’attività del popolo di Geova, e come si possono migliorare le proprie capacità?
3. Quando aumenta il loro apprezzamento per la verità, che cosa desiderano fare i cristiani, e quali opportunità si presentano?
4. (a) Quanti parteciparono al servizio di pioniere nel 1958, ma quale maggior bisogno di pionieri vi è? (b) A chi viene esteso l’invito di fare i pionieri, e secondo molti qual è un modo eccellente per cominciare?
5. Come considerano il loro ministero i nostri fratelli al di là della Cortina di Ferro, e come hanno risposto all’invito di fare i pionieri?
6. Chi sono coloro che più spesso sono riusciti ad intraprendere il servizio di pionieri, e a quali ulteriori privilegi questo può condurre?
7. (a) In che modo pionieri speciali e missionari vengono aiutati a perseverare nell’opera, e come è stato possibile questo? (b) Quanti lavorano ora in questi speciali campi di servizio?
8. Chi può far domanda per il servizio alla Bethel, e come dovrebbe essere considerato tale servizio?
9. In risposta alle istruzioni di Gesù di portare la buona notizia a persone di tutte le nazioni, che cosa fecero i cristiani del primo secolo?
10. Secondo la storia quale fu il più ardente desiderio dei primi cristiani, e che cosa fecero quindi?
11. In modo simile che cosa si fa oggi, e specialmente da quando?
12. (a) Che cosa spinge il popolo di Geova ad andare in nuovi territori, e in che modo questo è stato fatto di recente? (b) Come si dovrebbe considerare quest’opportunità di estendere il proprio ministero?
13. (a) Quali possibilità di estendere il nostro ministero vi sono nel nostro stesso paese? (b) Quale buon esempio ci diede Paolo nell’iniziare l’opera in nuovi territori, e quale consiglio diede?
14. Per crescere fino alla maturità, che cosa dovrebbe fare ciascuno di noi?