Domande dai lettori
● A che cosa si riferisce l’apostolo in Romani 8:39 con l’espressione “né altezza, né profondità”? — F. G., U.S.A.
In questo versetto l’apostolo Paolo parla dell’altezza e della profondità come di una creazione, dicendo: “Né altezza, né profondità, né alcun’altra creazione”. L’altezza e la profondità sono creazioni in senso relativo, paragonate a qualche altra cosa. Quindi, l’apostolo Paolo indica che né un’alta posizione, né una bassa posizione dei figli spirituali di Dio li potrà separare dal suo amore.
Ma l’altezza e la profondità possono menzionarsi non solo in senso astratto, come se si riferissero ad una posizione. Esse possono essere intese anche in senso concreto per indicare qualche cosa che occupa un’alta posizione o qualche cosa che occupa una bassa posizione. Perciò, né ciò che occupa una bassa posizione e tenda a tirar giù, né ciò che occupa un’alta posizione e tenda a esercitare un’influenza superiore su qualcuno potrà separare i figli spirituali, che sono eredi di Dio e coeredi di Gesù Cristo, dall’amore che Dio ha per loro o dall’amore che Cristo ha per loro. Lo stesso principio ha valore, naturalmente, rispetto alla “gran folla” delle “altre pecore” di oggi.
Notate che Paolo non parla qui della sua ferma risoluzione di non permettere ad alcuna cosa di far raffreddare il suo amore verso Dio, ma del contrario. Egli pone in risalto il fatto che assolutamente nulla in tutto l’universo può frustrare l’amore che Dio prova per i suoi figli spirituali. L’incrollabile convinzione che questo è vero conforta tutte tali persone.