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  • Domande dai lettori (2)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
w61 15/1 pp. 62-63

Domande dai lettori

● Che cosa sono le “cose elementari” da cui l’apostolo Paolo dice di guardarsi in Colossesi 2:8? — B. F., U.S.A.

In Colossesi 2:8 leggiamo: “Badate: forse ci può essere qualcuno che vi porterà via come sua preda con la filosofia e un vano inganno secondo la tradizione degli uomini, secondo le cose elementari del mondo e non secondo Cristo”. Il più comune significato di “elementare” è primario, rudimentale, come per esempio una scuola “elementare”. Il termine tuttavia significa anche ciò che si riferisce agli elementi di qualsiasi cosa. L’elemento, a sua volta, è definito “una delle parti costituenti, dei princìpi o tratti di qualsiasi cosa”.

In armonia con questa definizione è la parola greca usata qui dall’apostolo Paolo, stoikheìon, che significa ‘ciò che è la basilare, fondamentale o iniziale costituente’. Questa parola è un diminutivo del termine greco che significa “riga diritta o regolo”. Stoikheìon è anche definito come “elemento”, elemento dell’universo naturale . . .; elemento o parte rudimentale di qualsiasi sistema intellettuale o religioso”. — Greek Lexicon di Bagster.

Stoikheìon ricorre sette volte nelle Scritture Greche Cristiane. L’apostolo Pietro lo usa due volte nel senso di elemento dell’universo naturale, dicendo: “Il giorno di Geova verrà come un ladro, in cui i cieli passeranno con rumore sibilante, ma gli elementi essendo intensamente caldi saranno disciolti”. (2 Piet. 3:10, 12) Una nota della Traduzione del Nuovo Mondo a proposito della parola “elementi” dice, “i corpi celesti”. Nei cieli letterali gli elementi o parti costituenti sono i singoli corpi celesti. Tuttavia, siccome sappiamo che i cieli e la terra letterali rimarranno per sempre, e tenendo in considerazione il contesto, è chiaro che l’apostolo Pietro si riferiva ai malvagi cieli simbolici, costituiti da Satana e da tutti i suoi empi demoni. Questi saranno dissolti nel giorno di Geova in quanto saranno messi fuori combattimento ad Armaghedon, gettati nell’abisso per mille anni. — Apoc. 20:1-3.

Nella sua lettera agli Ebrei cristiani l’apostolo Paolo usa lo stesso termine stoikheìon riferendosi agli elementi basilari del vero cristianesimo. Per la loro indolenza questi avevano bisogno che qualcuno di nuovo insegnasse loro dall’inizio “i primi princìpi [stoikheìon; elementi] delle sacre dichiarazioni di Dio” come “il ravvedimento dalle opere morte e la fede in Dio. . . la risurrezione dei morti e il giudizio eterno”. Tali insegnamenti, elementi o “princìpi” sono sia basilari che primari, per cui Paolo li designò come “primi” elementi degli insegnamenti del cristianesimo. — Ebr. 5:12; 6:1, 2.

Passando ora alle “cose elementari” menzionate in Colossesi 2:8, queste sono le cose basilari o elementari ossia i princìpi che compongono, guidano e dirigono il mondo o sistema di cose di Satana. Il termine quindi includerebbe la filosofia o futile sapienza di questo mondo; il vuoto inganno del suo materialismo che come dimostra più volte il Congregatore nel libro di Ecclesiaste, è un’occupazione molto calamitosa; le tradizioni della falsa religione, eccetera. Vi sono dunque incluse le cose menzionate dall’apostolo Giovanni: “Perché tutto ciò che è nel mondo, il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei beni della vita, non ha origine dal Padre, ma ha origine dal mondo”. — 1 Giov. 2:16.

Se il cristiano non è continuamente desto e all’erta, gli uomini di questo mondo lo trascineranno come loro preda seguendo tali cose elementari e rendendolo di nuovo schiavo per i loro propositi egoistici. Così certi giudaizzanti, che facevano parte del mondo e che cercavano di rendere i cristiani di nuovo schiavi della legge di Mosè, indussero Paolo a scrivere: “Se voi moriste con Cristo alle cose elementari del mondo, perché, come se viveste nel mondo, vi sottoponete ancora alle prescrizioni: ‘Non prendere, non assaggiare, non toccare’, rispetto a cose che son tutte destinate alla distruzione con l’uso”? (Col. 2:20-22) Due riferimenti simili a queste particolari “cose elementari” si trovano in Galati 4:3 e 9.

Poiché oggi relativamente pochi cristiani provengono dal giudaismo, il pericolo di divenire preda dei giudaizzanti non è così grande come lo era per i cristiani della Galazia ai giorni di Paolo. Ma vi sono altri pericoli, come quelli già menzionati, e per non parlare della critica, contro cui i cristiani devono guardarsi, poiché “le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. — 1 Cor. 15:33.

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