Domande dai lettori
● Perché Gesù inserì fra parentesi la dichiarazione “il lettore usi discernimento”, riportata in Matteo 24:15? Non dovremmo sempre usare discernimento nel considerare l’applicazione di una profezia? — R. B., U.S.A.
È vero, si dovrebbe sempre usare discernimento nel considerare la Parola di Dio, ma pare che vi sia specialmente bisogno di stare all’erta in quanto all’applicazione della porzione di profezia di Daniele riportata in Matteo 24:15. “Perciò, quando scorgerete la cosa disgustante che causa desolazione, come è dichiarato per mezzo del profeta Daniele, stabilita nel luogo santo (il lettore usi discernimento)”.
I Giudei applicavano Daniele 11:31, a cui Gesù fa qui riferimento, alla profanazione del tempio ad opera di Antioco IV (Epifane) nel 168 a.C. Poiché questa interpretazione, ancora comunemente accettata, non era corretta, Gesù evidentemente aggiunse le parole ammonitrici affinché noi non incorressimo nello stesso errore. Ben lungi dall’essere adempiuta allora, la profezia di Daniele relativa alla “cosa disgustante che causa desolazione” si adempie nei nostri giorni, poiché fa parte del grande segno che prova la seconda presenza di Cristo. Come fu messo più volte in risalto nelle pubblicazioni della Torre di Guardia, ciò corrisponde al diabolico sostituto del regno di Dio, attualmente le Nazioni Unite, ragione per cui è disgustante agli occhi di Dio, e provoca desolazione in quanto tutti quelli che hanno fiducia in esse, anziché nel regno di Dio, saranno desolati, distrutti ad Armaghedon.