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  • La Bibbia illumina la storia
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
w61 15/2 p. 126

La Bibbia illumina la storia

POCHI libri di storia oggi fanno veramente molta luce sulla storia. Essi possono dichiarare ciò che accadde in un certo tempo, ma le ragioni per cui avvenne una cosa o l’altra sono spesso semplici supposizioni di uomini. Che cosa è sbagliato? Gli storici mondani trascurano troppo spesso la Parola di Dio; senza conoscere la Parola ispirata essi sono incapaci di capire la storia.

Quando gli storici mondani trascurano la Sacra Bibbia, il risultato delle loro opere è di dare troppa importanza all’uomo, di glorificare l’uomo e le sue imprese. La storia, quando è illuminata dalla Bibbia, in realtà glorifica Dio e non l’uomo.

Benché pochi storici illuminino oggi la loro storia con i raggi della luce che proviene dalla Parola di Dio, vi sono stati storici del passato che hanno dato pienamente credito a Dio. Uno di essi fu Charles Rollin, che nel diciottesimo secolo pubblicò una serie di quattro volumi generalmente chiamati “Storia Antica di Rollin”. Nell’introduzione egli scrive quanto segue:

“Sebbene la storia profana consideri solo le nazioni che si erano imbevute di tutte le chimere di un’adorazione superstiziosa, e che si abbandonarono a tutte le irregolarità di cui la natura umana, dopo la caduta del primo uomo, fu capace; essa proclama ciò nonostante universalmente la grandezza dell’Onnipotente, la sua potenza, la sua giustizia. . . . Noi dobbiamo perciò considerare come principio indiscutibile, e come base e fondamento dello studio della storia profana, che la provincia dell’Altissimo ha stabilito, dall’eternità, l’istituzione, la durata e la distruzione dei regni e degli imperi. . . .

“Dio ha attestato di rivelarci, nella sacra Scrittura, una parte della relazione che vi è fra parecchie nazioni della terra e il suo proprio popolo; e [essa] diffonde gran luce sulla storia di quelle nazioni, delle quali noi non abbiamo che un’idea imperfettissima, a meno che non ricorriamo agli scrittori ispirati. Essi soli mostrano e portano alla luce i segreti pensieri dei principi, i loro incoerenti progetti, il loro stolto orgoglio, la loro empia e crudele ambizione; essi rivelano le vere cause e i motivi nascosti delle vittorie e dei capovolgimenti; della grandiosità e del declino delle nazioni; dell’ascesa e della rovina degli stati; e ci insegnano quale giudizio l’Onnipotente formula sui principi e sugli imperi, e conseguentemente, quale idea noi stessi dobbiamo averne. . . .

“Nabucodonosor, re di Babilonia, appare . . . visibilmente governato dalla Provvidenza. . . . Giunto a capo del suo esercito all’incrocio di due vie, una delle quali conduceva a Gerusalemme e l’altra a Rabba, principale città degli Ammoniti, questo re, non sapendo quale di esse sarebbe stato meglio colpire per prima, parla un po’ fra sé e infine tira a sorte. Dio fa cadere la sorte su Gerusalemme, per adempiere le minacce che aveva pronunciate contro quella città; cioè: distruggerla, bruciare il tempio e condurne gli abitanti in cattività.

“Si direbbe a prima vista che questo re fosse spinto ad assediare Tiro semplicemente da un punto di vista politico, cioè per non lasciarsi dietro una città così potente e ben fortificata; ciò nondimeno, una volontà superiore aveva decretato l’assedio di Tiro. . . .

“Quando noi consideriamo la grandiosità degli imperi, la maestà dei principi, le gloriose azioni degli uomini grandi, l’ordine delle società civili e l’armonia dei diversi membri dei quali erano composte, la sapienza dei legislatori e la dottrina dei filosofi, pare che la terra non mostri all’occhio umano altro che ciò che è grande e splendente; tuttavia, agli occhi di Dio . . . essa era completamente contaminata e impura. . . . Poiché è certo che tutti questi uomini grandi, che si vantavano tanto nella storia profana, erano così infelici da non conoscere il vero Dio e da fargli dispiacere; noi dovremmo perciò essere particolarmente attenti nel non esaltarli troppo”.

Quindi lo studio della storia senza la guida della Parola di Dio conduce a molte cadute, compresa l’adorazione degli eroi, e alle false conclusioni circa le ragioni dell’abbattimento delle città e dei regni. Il saggio lascia che la Bibbia illumini la storia non solo per poter discernere la verità ma affinché Dio sia glorificato.

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