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  • “Prestate attenzione a come ascoltate”

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  • “Prestate attenzione a come ascoltate”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
w61 1/6 pp. 323-324

“Prestate attenzione a come ascoltate”

AVETE mai fatto l’esperienza di non poter ricordare il nome della persona alla quale eravate stati presentati? Facendo commento a un’adunanza, vi è mai stato fatto notare che la vostra espressione era identica a quella precedente? Oppure, dopo un’adunanza, vi è mai accaduto di non poter ricordare il nome degli oratori o dei soggetti trattati? Con ogni probabilità avete fatto una di simili esperienze. Se esse avvengono regolarmente, è della massima importanza ascoltare per il nostro benessere eterno il consiglio di Gesù di ‘prestare attenzione a come ascoltate’. — Luca 8:18.

In certe occasioni l’incapacità della nostra mente di assimilare ciò che vien detto può esser presa alla leggera, ma in realtà non è da riderci sopra. Vi fu il caso di un giovane ingegnere che considerava in una conferenza i particolari dell’ubicazione di un’importante nuova costruzione per uno dei maggiori clienti. Ad un tratto egli propose ciò che considerava una notevole soluzione del problema. Dopo un momento d’imbarazzante silenzio, il capo della società indicò ridendo che la medesima proposta era stata fatta e rigettata alcuni minuti prima. Questo fece allora divertire gli astanti; mesi dopo il giovane ingegnere se ne ricordò, ma non come un avvenimento umoristico. In quel tempo il progetto era stato completamente attuato e la maggioranza dei giovani ingegneri che vi avevano lavorato ricevettero promozioni, ma non colui che si era ricoperto di ridicolo alla conferenza per non aver ‘prestato attenzione a come ascoltava’.

L’insegnamento di Gesù di badare a come ascoltiamo indica che vi sono indebite maniere d’ascoltare le quali dovrebbero essere evitate. Tali cattive abitudini d’ascoltare possono avere serie conseguenze, che possono condurre non solo alla perdita di un lavoro o d’una promozione, ma perfino alla perdita della nostra stessa vita. Il difettoso modo d’ascoltare della gente ha indotto un certo numero di grandi industrie e più di venti università a istituire “cliniche d’ascolto” per studiare le abitudini d’ascoltare della gente e il modo di migliorarle.

Tali studi hanno rivelato ciò che può mostrare anche la nostra esperienza: le nostre menti spesso non si concentrano su ciò che si dice. Poiché i nostri pensieri sono da quattro a dieci volte più veloci di come parliamo, spesso non rivolgiamo la mente a ciò che vien detto. Rivolgiamo invece la mente ad altre cose: “Chi sa se prima di uscire ho spento la stufa”. “Oh, devo vedere il Tal dei Tali dopo l’adunanza”, e quando torniamo a prestare attenzione possiamo aver perduto un’importante istruzione. Com’è appropriato e opportuno l’insegnamento di Gesù di ‘prestare attenzione a ciò che udite’! — Mar. 4:24.

Prestare attenzione a ciò che udite significa più che prestare attenzione alle parole che sono pronunciate. Il povero ascoltatore ode le parole ma non afferra le idee. Egli non ha imparato a cercare e assimilare le idee principali, distinguendo i vigorosi argomenti e particolari che corroborano tali idee. Naturalmente, il buon oratore che ha uno schema ben ordinato rende questo più facile, ma il buon ascoltatore imparerà a trovare i punti maggiori e gli argomenti che li confermano anche nello schema più complicato, svolto con stile disinteressato e monotono. In alcune occasioni un tale oratore ha il materiale più prezioso e il buon ascoltatore ne trae beneficio.

Ai giorni di Gesù le moltitudini lo ascoltavano. Esse si meravigliavano delle sue espressioni e provavano diletto nell’ascoltarlo. Ma Gesù mostrò che molti erano poveri uditori quando disse: ‘Benché odano, odono senza afferrarne il significato’. Il buon ascoltatore ha un buon motivo per ascoltare. Il suo scopo è di acquistare conoscenza che potrà usare nel futuro per il beneficio suo e di quelli con i quali verrà a contatto. La maggioranza di coloro che udirono Gesù non avevano questo giusto motivo dei buoni ascoltatori. Erano invece come gli uditori dei giorni di Ezechiele, e Gesù era per loro come ‘uno che aveva una bella voce e suonava bene uno strumento a corde’. Essi udivano le sue parole ma non le mettevano in pratica. — Mar. 4:12; Ezech. 33:32.

La madre di Gesù fu una buona ascoltatrice, che diede ai cristiani un esempio da seguire. Quando i pastori trovarono lei e il bambino Gesù nella mangiatoia e le furono detti i particolari di come fossero stati inviati dagli angeli, il racconto dice che “Maria serbava in sé tutte quelle cose, collegandole insieme in cuor suo”. Quando Gesù era ancora fanciullo dichiarò parole sagge e “sua madre serbava tutte queste cose in cuor suo”. Il buon ascoltatore è desto nel discernere il significato di ciò che si dice. Medita e ragiona su ciò che ode e preserva tali cose per usarle nel futuro. — Luca 2:19, 51, VR.

Una delle maggiori manchevolezze nell’ascoltare, rivelata dallo studio clinico degli studiosi, è che molti arrestano mentalmente le idee che son contrarie a radicate opinioni che hanno già acquisite. Inconsciamente temono di udire qualche cosa che ponga in dubbio le loro vedute. L’orecchio ha la sorprendente proprietà di concentrarsi su ciò che desidera ascoltare e di eliminare ciò che non desidera ascoltare. È vero che le parole possono entrare nell’orecchio, ma non è permesso loro d’imprimersi sul cervello.

I giorni di Noè sono un esempio. La scrittura dice che ‘Noè fu un predicatore di giustizia’; il popolo udì ciò che diceva, ma “di nulla si avvide la gente, finché venne il diluvio e portò via tutti quanti”. (2 Piet. 2:5; Matt. 24:39, VR) Essi chiusero i loro orecchi, non prestando attenzione a ciò che udivano. “Di nulla si avvide la gente”. Era un messaggio contrario al loro modo di pensare e di vivere, e perciò, come hanno riscontrato gli studiosi fra la gente d’oggi, essi eliminarono mentalmente ciò che non desideravano udire. Tali povere abitudini d’ascoltare recarono loro la distruzione eterna.

Gesù disse che “come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figliuol dell’uomo”. (Matt. 24:37, VR) In questo periodo della seconda presenza di Cristo, la grande maggioranza degli uomini, come ai giorni di Noè, non ‘prestano attenzione a come ascoltano’. È questione di vita o di morte! Tutti quelli che amano la vita, allorché udranno le parole della vita tratte dalla Parola di Dio, la Bibbia, ‘presteranno attenzione a ciò che udranno’. Essi ‘presteranno attenzione più del solito alle cose che avranno udite, affinché non siano sviati’. — Ebr. 2:1.

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