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  • Esibizione di unità nel mondo diviso

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  • Esibizione di unità nel mondo diviso
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
w61 15/3 pp. 169-173

Esibizione di unità nel mondo diviso

“Io li unirò, come un gregge nell’ovile, come una mandra in mezzo al suo pascolo; essi saranno rumorosi a causa degli uomini”. — Mich. 2:12.

1, 2. (a) A che cosa dovrebbe servire sulla terra un’esibizione di vera unità? (b) In quanto alle grandi organizzazioni, quali grandi gruppi pretendono d’essere uniti, ma che cosa mostrano i fatti circa la loro pretesa?

DOVE possiamo trovare sulla terra un’esibizione di unità? Se potessimo trovare tale esibizione di vera unità, sarebbe degna di servire da modello per tutto il genere umano. Oggi vi sono grandi organizzazioni che si chiamano “unite”. Prendete per esempio le Nazioni Unite. Infatti, hanno più di novanta nazioni membri e per la loro grandezza dovrebbero fare impressione a tutto il genere umano, con la propria unità. Ma sono veramente unite più che di nome? Certamente non tengono il mondo insieme, ma il blocco delle nazioni occidentali, il blocco delle nazioni orientali e il blocco delle nazioni neutrali portano nell’organizzazione le loro controversie di idee e obiettivi politici, sociali, razziali e religiosi.

2 Un’altra grande organizzazione è quella del blocco delle nazioni comuniste. Nel giugno 1960 i rappresentanti del blocco dei paesi sovietici si riunirono a Bucarest, in Romania; e il 27 giugno i dodici partiti comunisti governanti, compresi i rossi cinesi, emisero un comunicato che riaffermava la loro unità di obiettivo e azione. “I partecipanti alla conferenza”, diceva l’ultimo paragrafo, “dichiarano che i partiti comunisti e dei lavoratori continueranno a rafforzare la coesione dei paesi del sistema socialista mondiale e preserveranno come la pupilla dell’occhio l’unità nella lotta per la pace e la sicurezza di tutti i popoli, per il trionfo della grande causa del marxismo-leninismo”. Ma vi è vera unità in quel grande blocco che abbraccia un terzo della popolazione del mondo? I fatti smentiscono le pretese, ma vi è il timore che, con l’unità che riusciranno a conseguire fra loro, impongano infine il loro dominio a tutti gli uomini.

3, 4. (a) In contrasto con le grandi organizzazioni, dove si può mostrare vera unità e con quale possibilità? (b) A questo proposito, a quale organizzazione veramente piccola ci riferiamo, e quale fu l’inizio e il principio della sua crescita?

3 Per non parlare di grandi organizzazioni, anche una piccola organizzazione come la famiglia composta da marito, moglie e figli è oggi un gruppo difficile a mantenere unito. Ma nella piccola organizzazione possiamo vedere l’esibizione dell’unità che dovrebbe esistere fra tutto il genere umano per il loro bene. Inoltre, da una piccola organizzazione può derivare un’organizzazione grande fino ad abbracciare col passar del tempo tutti “gli uomini di buona volontà”, tutto a causa della sua stessa unità. Tale piccola organizzazione è il “piccolo gregge”, come il Buon Pastore, il profeta di Nazaret, chiamò il suo corpo di seguaci. — Luca 12:32; Matt. 21:11.

4 No, no, non vogliamo dire la cristianità di questi trascorsi sedici secoli. La cristianità non è mai stata il “piccolo gregge”. Oggi essa pretende di abbracciare 848.659.038 professanti cristiani, il che è circa un terzo della popolazione dell’intera terra. La cristianità, con i suoi ecclesiastici cattolici romani, ortodossi orientali e protestanti, non è unita, né politicamente né socialmente, per non parlare dell’unità religiosa, nonostante la sua pretesa d’esser cristiana. Il recente appello del papa della Città del Vaticano per l’unità delle chiese della cristianità in relazione col suo prossimo concilio ecumenico è una clamorosa ammissione di disunione fra i religionisti la cui mancanza di unità smentisce il loro cristianesimo a loro vergogna. No, noi ci riferiamo a qualche cosa che è sempre stato veramente piccolo, limitato, e questa è la vera chiesa o congregazione cristiana. Cominciò sulla terra, a Gerusalemme, solo con 120 membri; e, a causa di un miracolo compiuto su di essa da Dio, questa congregazione crebbe in quello stesso giorno di Pentecoste del 33 d.C. fino a “circa tremila anime”. Qualche tempo dopo fu comunicato che il numero era salito a “circa cinquemila”. — Atti 1:15; 2:1-41; 4:4.

5. Al suo inizio, come la congregazione cominciò nel modo giusto in quanto alla sua condizione interna, e come lo mostra il racconto?

5 Iniziando nel modo giusto la sola e vera chiesa cristiana che vi sia mai stata, la congregazione dei seguaci di Gesù Cristo cominciò in unità e pace. Il racconto che ne fa la Bibbia dopo ch’era cresciuta a tremila membri prova questo fatto: Dopo essere stati battezzati in acqua in nome di Gesù Cristo, “essi continuavano a dedicarsi all’insegnamento degli apostoli e alla comune associazione, partecipando ai pasti e alle preghiere. Veramente, ogni anima cominciò a esser presa del timore, e molte meraviglie e segni cominciarono ad avvenire mediante gli apostoli. Tutti quelli che divennero credenti erano insieme avendo tutte le cose in comune, ed essi andarono a vendere i loro possedimenti e proprietà e a distribuire il ricavato a tutti secondo che se ne aveva bisogno. E di giorno in giorno erano con costanza nel tempio di pari consentimento, e prendevano i loro pasti in case private e condividevano il nutrimento con grande allegrezza e sincerità di cuore, lodando Dio e trovando accoglienza presso tutto il popolo”. — Atti 2:42-47.

6, 7. (a) Come quella unità fu mantenuta contro la persecuzione religiosa? (b) Che accadde a quella unità quando la congregazione cessò d’esser composta esclusivamente di Giudei naturali e proseliti circoncisi?

6 Questa unità fu mantenuta nonostante l’opposizione dei nemici religiosi. Il racconto dice: “Furono tutti ripieni dello spirito santo e annunziavano la parola di Dio con franchezza. Inoltre, la moltitudine di quelli che avevano creduto aveva un solo cuore e una sola anima, e neppure uno avrebbe detto che alcuna delle cose che possedeva eran sue proprie, ma essi avevano ogni cosa in comune”. L’unità può essere stata una cosa semplice e facile quando la congregazione era tutta composta da Giudei naturali e proseliti circoncisi; ma che avvenne quando gli incirconcisi credenti non Giudei furono ammessi nella congregazione?

7 Fu allora corretto il loro intendimento e l’unità della interrazziale e internazionale congregazione sopravvisse. I credenti Giudei e i proseliti diedero il benvenuto ai Gentili rallegrandosi della misericordia che Dio manifestava ai non Giudei. “Essi allora, udite queste cose, si acquetarono e glorificarono Iddio, dicendo: Iddio dunque ha dato il ravvedimento anche ai Gentili affinché abbiano vita”. — Atti 4:31, 32; 11:1-18, VR.

8, 9. (a) Quali ammonimenti di Paolo e di Giovanni mostrano come si sarebbe formata la divisa cristianità? (b) Come Pietro preavvertì di questo, e come disse che coloro i quali non avrebbero ascoltato l’avvertimento avrebbero parlato ingiuriosamente della via della verità?

8 Come si formò dunque la divisa cristianità, divenendo infine lo stesso covo del comunismo marxista? Perché vi fu un “allontanamento” o ribelle separazione di molti dal “piccolo gregge” della vera congregazione, esattamente come era stato predetto. (2 Tess. 2:3) Salutando certi sorveglianti di congregazione, il cristiano apostolo Paolo ammonì: “Io so che dopo la mia partenza penetreranno fra voi oppressivi lupi che non tratteranno il gregge con tenerezza, e fra voi stessi sorgeranno uomini che diranno cose storte per tirarsi dietro i discepoli. Perciò siate desti”. (Atti 20:29-31) Verso la fine del primo secolo, Giovanni, conservo apostolo di Paolo, scrisse ai veri cristiani unti con lo spirito di Dio: “È l’ultim’ora, e, come avete sentito, l’Anticristo viene: anzi ecco che fin d’ora son già molti gli anticristi: da questo possiamo capire che è l’ultim’ora. Sono usciti di mezzo a noi, ma non eran dei nostri; perché se fossero stati dei nostri sarebbero rimasti con noi; ma sono usciti, affinché venissero conosciuti, perché tutti costoro non sono dei nostri. Voi però avete ricevuto l’unzione che proviene dal Santo, e voi tutti ben comprendete”. — 1 Giov. 2:18-20, Na.

9 I più di diciotto secoli trascorsi da quel tempo han permesso a molti d’allontanarsi dal “piccolo gregge”, poiché ipocriti lupi vi sono entrati divorando egoisticamente molte pecore spirituali, in quanto sono sorti in seno al piccolo gregge uomini che hanno pronunciato cose storte, tradizioni e semplici dottrine e comandamenti di uomini, allontanando molti veri discepoli e conducendo centinaia di migliaia di persone che non sono mai divenute realmente discepoli. L’apostolo Pietro scrisse l’avvertimento: “In nessun tempo fu profezia recata dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo spirito santo. Però, si vennero pure a trovare falsi profeti fra il popolo [giudaico, israelita], come fra voi [cristiani] ci saranno anche falsi maestri. Queste stesse persone introdurranno silenziosamente deleterie sette e rinnegheranno anche il proprietario che li comprò, attirando su di sé subitanea distruzione. Inoltre, molti fuorvieranno e seguiranno le loro azioni di condotta dissoluta, e a causa di questi si parlerà ingiuriosamente della via della verità”. (2 Piet. 1:21–2:2) Secondo questa profezia, del “piccolo gregge” d’oggi e della “via della verità” quelli che si sarebbero allontanati dalla vera via per seguire i capi religiosi settari avrebbero parlato ingiuriosamente.

10. Quindi, guardando in quale direzione — per vedere l’esibizione di unità — non perderemo il nostro tempo?

10 Non c’è da attendersi che oggi il “piccolo gregge” o il suo fedele rimanente sia popolare. Ciò nonostante, la vera unità dovrebbe trovarsi fra questo “piccolo gregge”, questa piccola organizzazione d’oggi, come vi si trovò nel primo secolo della nostra Era Volgare. Pertanto perdiamo il nostro tempo e guardiamo nella direzione sbagliata, se ci rivolgiamo a quella grande organizzazione, la cristianità con centinaia di milioni di membri, per scorgere l’esibizione della vera unità per tutto il genere umano.

11, 12. Quale preghiera per l’unità Gesù rivolse a Dio, e dove tale preghiera ci fa volgere per identificare l’unità?

11 Per vedere l’unità che distingue la sola e vera congregazione cristiana, perché non dovremmo guardare logicamente il “piccolo gregge” rappresentato oggi dal suo rimanente? Il Condottiero e Capo del “piccolo gregge” pregò egli stesso Dio affinché la sua unità sussistesse. Ascoltatelo pregare fra i suoi fedeli apostoli per l’ultima volta prima del suo martirio e della sua risurrezione dai morti:

12 “Supplico non soltanto per questi [apostoli], ma anche per quelli che riporranno fede in me per mezzo della loro parola, in modo che siano tutti uno, come tu, Padre, sei in unione con me ed io sono in unione con te, anch’essi siano in unione con noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. Inoltre io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano uno come noi siamo uno. Io in unione con loro e tu in unione con me, onde siano perfetti nell’unità, affinché il mondo abbia la conoscenza che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me”. — Giov. 17:20-23.

13. Poiché Gesù pronunciò quella preghiera per l’unità, perché la cristianità non ha ricevuto da tale preghiera nessun beneficio?

13 Fino a questo giorno la cristianità non ha conseguito né ha dimostrato in tutta la sua storia l’adempimento della preghiera di Gesù per l’unità del suo “piccolo gregge”. Perché no? Perché Gesù Cristo non pregò per la cristianità di oltre mille sette. Egli non pregò per persone colpevoli d’aver abbandonato la verità e per persone che seguono uomini, i quali dicono cose storte per trarsi dietro i discepoli di Cristo. Egli pregò per la continua unità del suo piccolo gregge, che avrebbe raccolto altre pecore spirituali nell’ovile sotto Cristo quale loro Pastore.

14. Che disse Gesù nella sua preghiera per l’unità che mostrò la ragione per cui invocò questa particolare cosa?

14 La ragione per cui pregò così fu che egli stesso tornava in cielo dopo la sua risurrezione dai morti lasciando le sue pecore alla cura dei suoi nominati sottopastori durante la sua assenza. Perciò nella sua preghiera disse: “Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo e io vengo a te. Padre santo, veglia su loro per rispetto verso il tuo proprio nome che tu mi hai dato, onde essi siano uno come lo siamo noi. . . . ora io vengo a te, e dico queste cose nel mondo affinché abbiano al completo la mia gioia in se stessi. . . . Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo”. — Giov. 17:11, 13, 18.

15. (a) A chi si rivolse Gesù usando l’espressione “Padre santo”? (b) Che cosa fece del piccolo gregge l’uso del nome del Padre, e quale preghiera di Gesù si è adempiuta in questo gregge?

15 Notate l’espressione “Padre santo”. Per mezzo d’essa Gesù non si rivolse a nessun potentato religioso chiamato erroneamente “santo padre” della Città del Vaticano di Roma. Gesù si rivolse a Colui che Pietro chiamò “il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo”. (1 Piet. 1:3) Gesù pregò questo Padre Santo onde guardasse il piccolo gregge delle pecore per rispetto verso il suo proprio nome, il nome che Gesù aveva reso manifesto agli uomini che il Padre Santo gli aveva dati dal mondo, il piccolo gregge di discepoli. Il nome del Padre Santo di Gesù Cristo è Geova. A conferma di questo fatto Salmo 2:7, 11, 12 dice, riferendosi profeticamente al Padre Santo e al suo Figlio: “Lasciate che mi riferisca al decreto di Geova; egli mi ha detto: ‘Tu sei mio figlio; oggi io son divenuto tuo padre’. Servite Geova con timore e gioite con tremore. Baciate il figlio, onde Egli non si adiri e voi non periate dalla via, poiché l’ira sua divampa facilmente”. (Vedi anche Atti 4:24-30). Il piccolo gregge a cui Gesù Cristo rese manifesto il nome del suo Padre Santo deve perciò essere quello dei cristiani testimoni di Geova. (Isa. 43:10-12, SA; NM) Per rispetto verso il suo proprio nome, Geova, il Padre Santo, ha vigilato su di loro fino ad ora, portandoli nell’unità per cui pregò Gesù Cristo. In essi troviamo la odierna esibizione di unità nel mondo diviso.

[Immagini a pagina 169]

Pentecoste

Cornelio

Moderni testimoni di Geova

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