Parliamo da un cuore buono per la salvezza
QUALE inestimabile dono è la facoltà di parlare intelligentemente! Solo gli uomini sono stati dotati da Dio di questa capacità di comunicare reciprocamente i pensieri. Ogni giorno dovremmo ringraziare il nostro Creatore di questo prezioso strumento. E non soltanto dovremmo ringraziare Dio con molte parole ma dovremmo mostrare la nostra gratitudine col modo in cui usiamo questo dono.
Ma quante persone fanno cattivo uso di questo meraviglioso dono perché hanno un cuore cattivo! Fra tali individui sono gli ipocriti capi religiosi d’oggi che continuano a parlare di false tradizioni.
Vi sono poi quelli che prendono piacere nel pronunciare oscenità. I trattenitori di professione e dilettanti cercano la popolarità ricorrendo alle depravate tendenze umane. I cristiani sono vigorosamente ammoniti contro tale cattivo uso della loro facoltà di parlare: “La fornicazione e l’impurità d’ogni specie o l’avidità non siano neppure menzionate fra voi”. — Efes. 5:3.
Quali cristiani noi dobbiamo anche badare a non far cattivo uso del nostro dono della lingua a causa della mancanza di considerazione o di risentimento. Il discepolo Giacomo appropriatamente ci consiglia: “Non è bene, fratelli miei, che queste cose accadano in tale maniera”. Invece di essere sconsiderati o di ‘svelare maliziosamente discorsi confidenziali’, cerchiamo l’amore “coprendo la trasgressione”. — Giac. 3:10; Prov. 11:13; 17:9.
La chiave per usare debitamente il nostro dono della lingua è il nostro cuore. Come mostrò Gesù. “Dall’abbondanza del cuore la bocca parla. L’uomo buono trae dal suo buon tesoro cose buone, mentre l’uomo malvagio trae dal suo tesoro malvagio cose malvage”. — Matt. 12:34, 35.a
Per parlare da un cuore buono dobbiamo perciò trasformarci. Dobbiamo rinnovare la nostra mente per provare qual è la buona e completa volontà di Dio. Lungi dal ritenere nella nostra mente ogni cosa che ad essa pervenga mediante i sensi o l’immaginazione, dobbiamo imparare ad esercitare la padronanza di noi stessi, in modo da continuare a considerare tutto ciò che è vero, casto, fruttuoso, amabile e degno di lode. — Rom. 12:2; Filip. 4:8.
Ci aiuterà a parlare da un cuore buono l’esempio che ci dà Geova Dio. Per mezzo della sua Parola egli ci parla solo di ciò che è edificante. Nella sua misericordia e amorevole benignità egli pronuncia parole che sono come nutrimento per l’anima affamata. Egli ha le migliori ragioni per tutto ciò che dice nella sua Parola.
Che bell’esempio abbiamo inoltre nel suo Figlio! Egli pensava prima di parlare. L’amore e la sapienza guidavano i suoi discorsi. Non c’è da meravigliarsi se è scritto: “Le folle erano stupite del suo modo d’insegnare”. “Nessun altro uomo ha mai parlato come questo”. ‘Tutti cominciarono a . . . meravigliarsi delle avvincenti parole che uscivano dalla sua bocca’. — Matt. 7:28; Giov. 7:46; Luca 4:22.
Per parlare da un cuore buono per la salvezza di altri e di noi stessi dobbiamo seguire i nostri due grandi Esempi. Abbiamo molte opportunità di far questo alle adunanze della congregazione. Preparandoci bene in anticipo, possiamo fare pubblica dichiarazione in modo corretto e fiducioso. — Ebr. 10:23-25.
A volte delle persone possono rivolgersi a noi per avere consigli personali. Che opportunità di parlare da un cuore buono! Facciamone saggio uso rivolgendoci ai princìpi scritturali. E per fare il massimo bene, ricordatevi di parlare con benignità, mitezza e tatto. — 1 Cor. 8:1.
In qualità di ministri cristiani, la nostra principale preoccupazione dev’essere comunque quella di parlare da un cuore buono intorno alla buona notizia del regno di Dio. Noi tutti conosciamo i numerosi modi in cui questo può farsi per la salvezza di altri. E facciamo in modo che il nostro cuore sia sempre pieno di amore verso quelli ai quali parliamo.
Particolarmente noi parliamo da un cuore buono per la salvezza di altri quando insegniamo loro. Questo significa istruirli con pazienza e chiarezza onde possano esprimere con le loro parole ciò che abbiamo loro insegnato. Ciò li renderà qualificati per insegnare ad altri e darà loro il motivo di fare quest’opera. — Luca 6:40.
Il risultato di questa predicazione mondiale dei dedicati cristiani è pubblicato ne La Torre di Guardia del 1º maggio 1961. Essa ha posto decine di migliaia di persone sulla via della salvezza. L’Annuario del 1961 dei Testimoni di Geova (solo in inglese) mostra ulteriormente come questo è stato compiuto in molti casi specifici. Leggetelo non solo per diletto, ma anche per vostra istruzione, affinché voi ‘possiate fare la stessa cosa’. — Luca 10:37.
Cristiani ministri di Geova, continuate dunque a parlare da un cuore buono per la salvezza. Nella vostra attività di predicazione, offrite questa pubblicazione biblica, La Torre di Guardia, e tornate a visitare tutti quelli che mostrano d’essere consapevoli del loro bisogno spirituale.
[Nota in calce]
a Per i particolari vedi La Torre di Guardia del 15 dicembre 1960.