Esibizione di unità di tutti gli uomini di buona volontà
QUESTO è un mondo diviso. Contribuiscono a renderlo tale l’orgoglio nazionale, i pregiudizi razziali, l’istruzione e la cultura sociale, le rivalità, le ambizioni egoistiche, le gelosie personali e l’invidia. Specialmente le potenze totalitarie sono riuscite a dividere le organizzazioni religiose interrompendone i rapporti con i loro corpi governanti che si trovano fuori del loro paese, e le hanno indotte a stabilirsi quali organizzazioni indipendenti disposte a sottomettersi alla supremazia totalitaria e a diffonderne la propaganda.
Questi fattori, tuttavia, non influiscono minimamente su coloro che appartengono alla società del Nuovo Mondo. Al contrario, in essi vediamo l’adempimento di scritture come queste: “Oh quant’è bello e quanto è soave l’abitare dei fratelli insieme!” “Prego, . . . affinché siano tutti una cosa sola, come tu sei in me, o Padre, ed io in te, affinché anche loro siano una cosa sola in noi”. “Io li unirò, come un gregge nell’ovile”. Sì, avviene ad essi ciò che avvenne ai primi cristiani: “La moltitudine dei credenti aveva un cuor solo e un’anima sola”. — Sal. 133:1; Giov. 17:20, 21; Mich. 2:12; Atti 4:32, Na.a
A che cosa è dovuta questa incomparabile e notevole unità? Innanzi tutto, alla loro unita sottomissione al regno di Dio e al loro unico Re, Pastore e Capo, Gesù Cristo. Essi pregano Dio: “Venga il tuo regno”, e ‘cercano prima di tutto il regno’. Riconoscono Gesù Cristo quale “re dei regnanti”, colui che Geova ha posto come “principe e padrone delle nazioni”, e come “giusto pastore”. — Matt. 6:10, 33; 1 Tim. 6:15; Isa. 55:4, Na; Giov. 10:14.
Un altro fattore che li unisce è lo spirito di Geova: “Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito”. I frutti dello spirito sono “amore, allegrezza, pace, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza”. Tali frutti servono a unire i veri cristiani, e specialmente l’amore, come infatti leggiamo: “Rivestitevi di amore, poiché è un perfetto vincolo d’unione”. — Gal. 5:25, 22, 23, VR; Col. 3:14.
Pure importante è il potere della verità, l’accresciuta luce che Dio fa risplendere sulla sua Parola, per cui il suo popolo parla per così dire una lingua nuova, una lingua pura: “Allora io muterò in labbra pure le labbra dei popoli, affinché tutti invochino il nome dell’Eterno [Geova], per servirlo di pari consentimento”, o con unità. — Sof. 3:9, VR.
Per mantenere questa incomparabile unità fra i membri della società del Nuovo Mondo dobbiamo guardarci da ogni forza divisiva. Poiché Dio “da un solo uomo ha fatto uscire tutto il genere umano”, e poiché Dio ha tanto amato l’intero mondo dell’umanità da mandare suo Figlio a morire per essa, Geova non è parziale verso alcuno a causa della nazionalità o della razza. Veramente fra i cristiani “non c’è più né giudeo né greco, né schiavo né libero, né maschio né femmina”. Dobbiamo anche badare di non farci dividere da persone influenti: “Non siamo vanagloriosi, provocandoci a vicenda, invidiandoci a vicenda”. — Atti 17:26; Gal. 3:28; 5:26, Na.
Inoltre, dobbiamo stare attenti per timore di farci macchiare dal mondo, poiché anche questo causerebbe divisione. Fra tali contaminazioni vi sarebbe il compromettere la propria lealtà al regno di Dio, come quando un cristiano violasse la sua neutralità verso le nazioni del mondo, e l’annacquare gli elevati princìpi di Dio riguardo alla condotta morale. — Giac. 1:27; 1 Giov. 2:15-17.
Come possiamo dare una dimostrazione d’unità di tutti gli uomini di buona volontà per aiutare altri a prendere la determinazione di servire Geova e il suo regno? Innanzi tutto, prendendo parte alle varie attività del ministero del Regno, e in particolare partecipando al ministero di casa in casa e offrendo a tutti le preziose pubblicazioni bibliche, tornando poi a visitare le persone interessate. “[Stando] fermi in uno stesso spirito, combattendo assieme d’un medesimo animo per la fede del Vangelo”, possiamo anche noi fare un’esibizione di questa unità presentando lo stesso messaggio, insegnando le stesse verità. Come predisse molto tempo fa il profeta Isaia: “Odi le tue sentinelle! Esse levan la voce, mandan tutte assieme gridi di gioia”. — Filip. 1:27; Isa. 52:8, VR.
Nei mesi estivi i testimoni di Geova daranno un bell’esempio di unità riunendosi in varie assemblee di distretto. Cerchi ogni persona di buona volontà verso Dio di non mancare e di partecipare possibilmente ad almeno una di queste manifestazioni di unità cristiana. Possiamo tutti avere lo spirito del salmista Davide quando inneggiò: “Magnificate meco l’Eterno, ed esaltiamo il suo nome tutti insieme”. Ed abbiamo veramente molte ragioni per lodare Geova, non è vero? — Sal. 34:3, VR.
[Nota in calce]
a Per i particolari vedere La Torre di Guardia del 15 marzo 1961.