Domande dai lettori
● Qual è il significato dell’affermazione che si legge in Matteo 10:23: “Non completerete affatto la circoscrizione delle città d’Israele finché arrivi il Figlio dell’uomo”?
Gesù disse queste parole nell’anno 31 (d.C.). Fu quando mandò i suoi dodici apostoli a predicare a due a due in tutte le città d’Israele. Può darsi che, come nel caso dei settanta evangelisti che Gesù mandò pure a predicare, gli apostoli fossero mandati davanti a Gesù e che Gesù si recasse in seguito nei luoghi dove essi avevano predicato. (Luca 10:1) Non sembra tuttavia che Gesù si riferisse a questo in Matteo 10:23, cioè che egli si sarebbe recato personalmente, nella carne, nelle città dove i dodici apostoli avevano predicato.
È chiaro che quando diede ai suoi dodici apostoli queste istruzioni sulla predicazione, Gesù si riferiva agli anni successivi alla sua morte, risurrezione e ascensione al cielo, quando non sarebbe più tornato sulla terra nella carne. Come si comprende questo? Dal fatto che Gesù parlò agli apostoli in merito a quando sarebbero stati maltrattati nelle sinagoghe e condotti davanti a governatori e re “in testimonianza a loro e alle nazioni”. (Matt. 10:17, 18) Non è menzionato che accadessero queste cose durante la breve campagna di predicazione nella quale si impegnarono gli apostoli solo in Israele, dopo cui tornarono a Gesù a presentare un rapporto. Quando Gesù diede loro le suddette istruzioni, disse loro chiaramente di non andare alle nazioni e nemmeno ai Samaritani durante questa campagna di predicazione, ma di andare solo “alle pecore smarrite della casa d’Israele”. — Matt. 10:5, 6.
Dev’essere stato quindi perché prevedeva la loro predicazione mondiale in mezzo alle altre nazioni dopo la sua ascensione al cielo che Gesù disse agli apostoli: “Voi sarete oggetto di odio da parte di tutti [non solo degli Israeliti] a motivo del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra; poiché veramente vi dico: Non completerete affatto la circoscrizione delle città d’Israele finché arrivi il Figlio dell’uomo”. — Matt. 10:22, 23.
Quando disse queste parole, Gesù diede agli apostoli un territorio locale in cui svolgere l’immediata campagna di predicazione. Esso comprendeva il territorio d’Israele in Palestina, cioè la Giudea, la Galilea e la Perea, ma non v’era inclusa la Samaria. Percorrendo questo territorio avrebbero ‘completato la circoscrizione delle città d’Israele’. Quindi Gesù si servì di questo territorio temporaneo e limitato per fare un’illustrazione del loro territorio finale e completo. Prima di ascendere al cielo, il risuscitato Gesù disse che il loro territorio era il mondo intero, poiché affermò: “Ogni autorità mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque [in ogni parte della terra] e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo”. (Matt. 28:18, 19) Questo estese il loro territorio al di là dei confini d’Israele, sì, al di là della cosiddetta cristianità, fino a includere il cosiddetto mondo pagano che non fa parte della cristianità. Seguendo le istruzioni di Gesù, i suoi discepoli dovevano impegnarsi a completare la circoscrizione dell’intera terra abitata, predicando la buona notizia del regno di Dio a tutti, ai Giudei, ai cristiani professanti e a tutti i popoli pagani.
Mediante lo studio delle profezie bibliche e degli avvenimenti moderni comprendiamo che il Signore Gesù Cristo e Geova Dio vennero nel tempio spirituale nella primavera del 1918. Fu dopo quell’anno, particolarmente dal 1919 in poi, che il rimanente degli unti discepoli di Cristo cominciò a predicare la buona notizia del regno di Dio che era stato istituito nei cieli nel 1914. Per quanto tempo doveva continuare questa predicazione dopo la venuta del Signore nel tempio? Finché “arrivi il Figlio dell’uomo” per l’esecuzione del giudizio di Geova. Ciò avverrà nella “battaglia del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, ad Armaghedon. In relazione a questa venuta, Gesù disse in Apocalisse 16:15 (VR): “Ecco, io vengo come un ladro; beato colui che veglia e serba le sue vesti onde non cammini ignudo e non si veggano le sue vergogne”.
Conformemente, con le istruzioni che diede ai dodici apostoli Gesù diceva profeticamente a noi oggi che i suoi unti discepoli o rimanente dell’Israele spirituale non avrebbe completato la circoscrizione di tutta la terra abitata con la predicazione del messaggio dell’istituito regno di Dio prima dell’arrivo del Re glorificato Gesù Cristo quale giustiziere di Geova nella battaglia di Armaghedon. Questo significa che oggi i testimoni di Geova, che ora includono centinaia di migliaia di “altre pecore” o compagni terreni del rimanente spirituale, non potranno portare personalmente in tutte le parti della terra il messaggio del Regno prima dello scoppio della battaglia di Armaghedon.
Potremo essere cacciati da una città in un’altra a causa della persecuzione dei testimoni di Geova, ma dobbiamo continuare ad andare avanti. Perché? Perché, anche se saremo trascinati in località distanti a causa del potere della persecuzione, non potremo raggiungere personalmente, direttamente, tutto il territorio, prima che scoppi la guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente e distrugga gli uomini di questo empio mondo, ponendo così fine alla nostra opera di testimoniare a quelli del mondo.
Quindi spetta a noi percorrere la maggior parte di territorio possibile prima di Armaghedon. Fino a quel momento non esauriremo il territorio da lavorare o il territorio in cui vi è grande bisogno di proclamatori del Regno e di insegnanti. Sia ringraziato Iddio per questo! — Esaminare La Torre di Guardia (inglese) del 1º giugno 1900, pagina 174; 15 giugno 1907, pagina 184, paragrafo 3.