Domande dai lettori
● Perché la Traduzione del Nuovo Mondo dice in Matteo 5:5: “Felici quelli che sono d’indole mite”, mentre in Salmo 37:11 dice: “i mansueti”? — D. B., Stati Uniti.
La ragione per cui Salmo 37:11 dice nella Traduzione del Nuovo Mondo “i mansueti” è che la parola ebraica ‘anáv, resa lì “mansueti”, ha l’idea di “povero, umile, mansueto”, anziché di indole mite. ‘Anáv è perciò coerentemente resa “mansueti” in tutte le Scritture Ebraiche della Traduzione del Nuovo Mondo. Secondo il Vocabolario della Lingua Italiana di N. Zingarelli, il mansueto è “buono e docile . . . umile . . . paziente”.
Ora, in quanto a Matteo 5:5, si dovrebbe notare che Gesù non leggeva né citava direttamente un rotolo ebraico dei Salmi. In quanto alla versione della Traduzione del Nuovo Mondo, è vero che l’espressione “quelli che sono d’indole mite” poteva essere resa in un altro modo, come “mansueti”. Perché, allora, “quelli che sono d’indole mite”?
Molte persone conoscono la Versione Riveduta de La Sacra Bibbia che dice in Matteo 5:5: “Beati i mansueti”. Molti si sono anche fatti l’idea che ciò che Gesù intese fosse ‘beati gli ammaestrabili’. Così è stato detto spesso che essere mansueto significhi essere ammaestrabile. È vero, chi è mansueto è ammaestrabile, ma l’essere ammaestrabile è solo una delle qualità della persona mansueta. Inoltre, il significato basilare dell’originale parola greca di Matteo 5:5 non è “ammaestrabile”. Secondo il Lexicon greco-inglese di Liddell e Scott la parola greca di Matteo 5:5 significa, rispetto alle persone, “mite, gentile, mansueto”, e la sua forma avverbiale significa “mitemente, gentilmente”. In modo interessante, The New English Bible, in Matteo 5:5, dice: “Beati quelli di spirito gentile”.
Anche il Lexicon greco-inglese di Westcott e Hort dichiara riguardo a questa parola greca, praús o práos: “Indole mite, e, degli animali, docile, gentile. Matteo 5:5 (Lì Na e Ga la rendono con miti, ma le parole non hanno mai significato, in nessun tempo, né in alcun brano di alcun autore mansueto)”.
Il Comitato della Traduzione del Nuovo Mondo, rendendo la parola greca “d’indole mite”, crede d’aver fatto una versione molto superiore a “mansueti”. La versione della Traduzione del Nuovo Mondo definisce la parola greca e non lascia a ciascun lettore di attribuire alla parola un significato arbitrario, come dicendo che “mansueti” significhi “ammaestrabili”.