BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w66 15/7 pp. 437-442
  • “Non dimenticare tutti i suoi benefici”

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • “Non dimenticare tutti i suoi benefici”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1966
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • ATTRAVERSO LE TENEBRE E LA LUCE
  • ASCOLTATA LA CHIAMATA
  • PREDICAZIONE CLANDESTINA
  • SCAMPATO PER MIRACOLO
  • ARRESTO E IMPRIGIONAMENTO
  • OPERA DI RIORGANIZZAZIONE
  • “Felice è la nazione il cui Dio è Geova”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
  • “Geova è il mio pastore, nulla mi mancherà”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
  • Sono cresciuto nella Germania nazista
    Svegliatevi! 1983
  • Ho confidato in Geova che si è preso teneramente cura di me
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2004
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1966
w66 15/7 pp. 437-442

“Non dimenticare tutti i suoi benefici”

Narrato da Albert Wandres

AVEVO sette anni quando morì mia madre a Strasburgo. Mio padre era completamente assorto nella sua vita d’affari e aveva poco tempo per noi bambini. Ciò nonostante, avevamo l’abitudine di leggere un capitolo della Bibbia la sera. Non si facevano commenti, ma questo libro cominciò a poco a poco ad avere una fortissima influenza sul mio modo di pensare. Il Salmo 103 mi commoveva in modo straordinario, e in seguito vi pensai spesso, particolarmente al versetto 2 di Salmi 103: “Benedici Jahve, anima mia e non dimenticare tutti i suoi benefici”. — Ga.

Quando mi diplomai da scuola nel 1916, si glorificava la guerra e si incoraggiavano i giovani ad arruolarsi volontari nell’esercito. Questo, comunque, non coincideva con quanto avevo letto nella Bibbia. L’amore, non l’odio, è il tema della Bibbia. In una chiara notte stellata pregai: “Fammi conoscere la via che devo percorrere, perché a Te elevo l’anima mia. Insegnami a far la Tua volontà, perché Tu sei il mio Dio. Il Tuo spirito è buono: mi conduca per una terra piana”. (Sal. 143:8, 10, Na) Mi sembrava di vivere un incubo quando udivo le notizie di migliaia di morti sui campi di battaglia. La mia attitudine era: Se uno crede in Dio, dovrebbe ascoltarlo. Perché quelli che professano di credere in Dio non gli ubbidiscono?

ATTRAVERSO LE TENEBRE E LA LUCE

Improvvisamente la prima guerra mondiale finì. L’anno dopo fu proiettato a Kehl, dove abitavamo, il Fotodramma della Creazione. Era una bella pellicola che mostrava il proposito di Dio per il genere umano. Cominciava con la preparazione della terra per l’uomo, e mostrava la storia della famiglia umana dal suo inizio fino al tempo, ancora futuro, quando il regno di Dio riverserà eterne benedizioni sul genere umano. Risposi con entusiasmo a questo messaggio. Proprio quello che avevo cercato! Ordinai immediatamente una Bibbia Elberfelder, e tutt’e sette i volumi delle pubblicazioni per lo studio biblico chiamati “Studi sulle Scritture”. Lessi più volte i meravigliosi capitoli del primo volume, Il Divin Piano delle Età, che mostrava come l’oscuro periodo del peccato sulla terra sarebbe finito in un gioioso mattino. Come fui felice che fosse spiegata chiaramente la chiamata celeste! Imparai a memoria molti paragrafi.

Dopo parecchie settimane fui visitato da un ministro che mi aiutò. Cominciai subito a frequentare regolarmente le adunanze bibliche, ma mio padre non approvava. Una volta mentre studiavo fino a mezzanotte spalancò la porta e mi chiese di spegnere immediatamente la luce. Era un commerciante conosciuto nella comunità e non desiderava essere deriso per colpa mia. Minacciò di cacciarmi di casa.

Ero deciso a mantenere una stretta presa sulle verità che avevo imparate, e perciò dedicai la mia vita a Geova. Fui battezzato un anno dopo. Mio padre faceva pressione di continuo, ma il Salmo 27:10 (VR) mi diede forza: “Quando mio padre . . . [m’avesse] abbandonato, pure l’Eterno mi accoglierà”.

Nel 1920 feci la conoscenza di un predicatore della buona notizia in servizio continuo che dava testimonianza nella mia città natale. Egli mi diede molto incoraggiamento. Col tempo, le circostanze resero necessario che me ne andassi di casa, ma nella città di Mannheim trovai subito lavoro. Ringraziai Geova di avermi dato forza spirituale quando ne avevo più bisogno.

Alla fine avevo molto tempo a disposizione, così studiai diligentemente e intrapresi subito il ministero. L’opposizione era servita effettivamente a rafforzarmi nella risoluzione di continuare nelle cose che avevo imparate. Ero pieno di gratitudine e non volevo mai dimenticare i benefici che Geova aveva mostrati. A Mannheim incontrai nuovamente il ministro che aveva dato testimonianza nella mia città natale e che mi era stato di così grande aiuto, e spesso lavorammo insieme nel ministero di campo. Anni dopo morì nel campo di concentramento di Mauthausen, rimanendo fedele a Dio fino alla morte.

Era ora mio desiderio divenire predicatore della buona notizia in servizio continuo. L’avvincente articolo nel numero de La Torre di Guardia del 15 gennaio 1923 (tedesco), intitolato “Il Regno è vicino”, mi diede l’incoraggiamento necessario. Esso diceva:

“Dal 1914 il Re di gloria ha assunto il suo potere e regna. Ha purificato le labbra della classe del tempio e li manda col messaggio. . . . Siate fedeli e veraci testimoni del Signore. Avanzate nel combattimento finché ogni vestigio di Babilonia sia desolato. Annunciate il messaggio in lungo e in largo. Il mondo deve sapere che Geova è Dio e che Gesù Cristo è Re dei re e Signore dei signori. Questo è il giorno dei giorni. Ecco, il Re regna. Voi siete suoi rappresentanti. Perciò annunciate, annunciate, annunciate il Re e il suo regno”. Questa Torre di Guardia fu mia fedele compagna per parecchi mesi finché rimase solo un fascio di pagine sciolte.

ASCOLTATA LA CHIAMATA

Il 1º gennaio 1924, a ventidue anni, intrapresi il ministero in servizio continuo e mi rallegrai grandemente di poter dedicare tutto il mio tempo a recare ad altri le verità bibliche. In questo modo volevo mostrare che non avevo dimenticato i benefici che Geova mi aveva elargiti.

Durante un servizio battesimale alcuni amici di Magonza e Wiesbaden mi esortarono ad andare ad aiutarli a organizzare una congregazione lì. Accettai lietamente, e poco dopo fui nominato sorvegliante di congregazione di Magonza e Wiesbaden, dove rimasi fino al 1933. Percorsi ripetutamente il territorio con il messaggio del Regno, e feci discorsi biblici.

Furono formati altri gruppi di studio e alcune delle persone a cui diedi testimonianza appartengono ancora alle congregazioni di Wiesbaden, Magonza, e Bad Kreuznach, altre si sono addormentate nella morte. A quel tempo non avevamo automobili. Facevamo tutti i nostri viaggi in bicicletta, percorrendo spesso da cinquanta a novanta chilometri in un giorno solo per partecipare al ministero. Ma l’entusiasmo di compiere la predicazione era sempre grande.

In questo periodo partecipai anche alla predicazione a Rheinhausen, Assia-Nassau, Taunus, Hunsrück, Nahetal e in parti di Saarbrucken. Quando ci ripenso posso solo dire con gratitudine che Geova provvide meravigliosamente a tutti i miei bisogni. Non mi sono mai mancate le cose necessarie della vita e sono sempre stato riccamente ricompensato per ciò che avevo abbandonato, proprio come disse il Signore in Matteo 19:29: “Chiunque avrà lasciato case o fratelli o sorelle o padre o madre o figli o campi per amor del mio nome riceverà molte volte tanto ed erediterà la vita eterna”. Oggi posso vedere la meravigliosa crescita dell’organizzazione di Dio. Sono usciti nuovi ministri da ogni territorio a cui fui assegnato, e alcuni di loro sono nell’opera di predicazione in servizio continuo. Mi rallegro per la parte che Geova mi ha dato in questo aumento.

PREDICAZIONE CLANDESTINA

L’anno 1933 segnò l’inizio del regime di Hitler e un completo cambiamento nel nostro metodo di servizio. Nell’estate del 1934 dovemmo cominciare ad operare clandestinamente, compiendo in segreto l’opera di predicazione. Potevo vedere chiaramente che sarebbe stata una lotta dura, ma la promessa di Rivelazione 2:11 mi rafforzò: “Chi vince non sarà affatto danneggiato dalla seconda morte”.

Dove il nemico infliggeva profonde ferite nelle congregazioni, la più urgente opera era quella di confortare, edificare e provvedere ai fratelli l’essenziale cibo spirituale che Geova continuava fedelmente a provvederci. Molti fratelli rischiavano la vita affinché la letteratura biblica fosse distribuita. Geova fu il nostro rifugio e la nostra fonte di forza in tutti i tempi di afflizione. — Sal. 46:1.

La letteratura biblica era introdotta segretamente dalla Svizzera, dall’Olanda e dal territorio della Saar. Questo non si limitava a La Torre di Guardia, ma includeva anche libri come Preservazione e Preparazione. I fratelli manifestavano profondo apprezzamento per questo cibo spirituale, e la loro gioia ci ripagava di tutti i disagi e i pericoli incontrati. Parecchie volte mi fu offerta l’opportunità di restare nella bella Svizzera. Ma risposi che non potevo abbandonare i fratelli, che non avevano piegato le ginocchia a Baal.

Giacché la Gestapo mi cercava e aveva un mandato di cattura per me, avevo difficoltà per attraversare il confine. In un caso due di noi camminavamo suonando l’armonica quando una guardia svizzera ci chiamò. Dicemmo che eravamo vagabondi smarriti, e potemmo attraversare felicemente il confine. Spesso non sapevo dove trascorrere la notte, poiché i fratelli con cui ero associato erano essi stessi sorvegliati. Molte volte dormivo su treni in viaggio, ma erano fatti controlli anche lì. La mano protettrice di Geova si poteva spesso vedere all’opera. La mia fede mi avvicinava sempre più a Lui, giacché era il Solo in cui potessi contare. Come disse l’apostolo Paolo: “Noi siamo incalzati in ogni modo, ma non alle strette da non muoverci; siamo perplessi, ma non assolutamente senza via d’uscita”. — 2 Cor. 4:8.

SCAMPATO PER MIRACOLO

Un giorno a Karlsruhe andai a visitare mia sorella che era pure una degli Studenti Biblici. Mentre mi avvicinavo alla casa vidi un uomo in abiti borghesi che aspettava di fronte. Gli passai davanti ed entrai nel cortile della casa. La porta si aprì e ne uscì un secondo uomo. Lo chiamai, chiedendogli di tenermi aperta la porta. Quando mia sorella mi vide quasi svenne. Capii immediatamente quello che stava succedendo, così mi girai e passai davanti ai due uomini che aspettavano ancora nel cortile, dirigendomi alla stazione ferroviaria. In seguito mia sorella mi disse che gli uomini erano ufficiali della Gestapo, e mi cercavano!

Nei molti processi in tribunale a carico di conservi ministri era fatto spesso il mio nome, giacché ero ben conosciuto a causa dei miei molti anni di predicazione. La Gestapo era di continuo alle mie calcagna, e a volte dovevano solo chiudere la rete. Comunque, Geova manifestò la sua potenza protettrice.

Una volta avevo due casse piene di letteratura biblica che avevo portato attraverso il confine per consegnarle a Bonn e a Cassel. Arrivai la sera tardi a Bonn e feci mettere le casse nella cantina del sorvegliante di congregazione. La mattina dopo alle cinque e mezzo il campanello suonò. Era la Gestapo. Il sorvegliante di congregazione bussò alla mia porta per dirmi che erano lì. Siccome non c’era tempo per andarsene, dovevamo solo attendere e vedere ciò che sarebbe accaduto.

Quando arrivarono alla mia porta chiesero che cosa facessi lì. Risposi che stavo facendo un viaggio lungo il fiume Reno e volevo visitare i giardini botanici di Bonn. Verificarono quindi i miei documenti, e me li restituirono scetticamente. Dissero al sorvegliante di congregazione di prepararsi per andare con loro. In seguito egli mi disse che quando arrivarono alla stazione di polizia l’ufficiale chiese: “C’era anche un altro individuo. Dov’è?”

“Non l’abbiamo portato con noi”, fu la risposta. “Dobbiamo andare a prenderlo?”

“A prenderlo?” chiese l’ufficiale, sorpreso dalla loro stupidità. “Pensate che aspetti il vostro ritorno?”

Naturalmente, non avevo aspettato, ma ero partito immediatamente per Cassel con la letteratura biblica.

In un’altra occasione portai due pesanti casse piene di letteratura biblica a Burgsolms vicino a Wetzlar. Erano circa le undici di una notte buia. Non vedevo né udivo alcuno, ma, ciò nonostante, avevo la sensazione d’essere sorvegliato. Quando arrivai a casa del fratello, gli feci nascondere immediatamente le casse in luogo sicuro. Alle cinque e mezzo della mattina dopo venne la polizia. Ero in piedi in mezzo alla stanza e mi accingevo a lavarmi.

“Ieri sera è venuto qui un uomo con due grandi casse. Senza dubbio avete ricevuto di nuovo dei libri. Dove sono?”

La donna della casa, che aveva aperto la porta, rispose: “Mio marito è già al lavoro e io non so che cosa sia accaduto la notte scorsa perché non ero a casa”.

Il poliziotto non era convinto. “Se non mi dà le casse, dovrò perquisire la casa”. Giacché ella non si moveva, egli dichiarò: “Non se ne vada. Vado a chiamare il sindaco per avere il permesso di perquisire”.

Durante la conversazione ero in piedi in mezzo alla stanza, e mi chiedevo perché non mi vedesse. Suppongo che fosse stato accecato alla mia presenza. Quando se ne andò per chiamare il sindaco io uscii dalla porta di dietro. I vicini devono essere stati a guardare, poiché giubilavano per la mia fuga, mi fu detto in seguito. Nei boschi finii di vestirmi, e andai alla successiva stazione ferroviaria, dove continuai il viaggio.

ARRESTO E IMPRIGIONAMENTO

Nell’estate del 1937 ebbi il privilegio di assistere a un’assemblea biblica a Parigi e di parlare al presidente della Società Torre di Guardia, J. F. Rutherford, circa l’opera di predicazione in Germania. Nel frattempo la maggioranza dei fratelli di Sachsen erano stati arrestati. Quando tornai cercai dunque di riorganizzarvi le cose. Ma il secondo giorno della nostra attività io e il fratello che mi accompagnava fummo arrestati. Fummo portati dalla Gestapo a Berlino, dove seguì un interrogatorio di quaranta giorni, i primi dieci dei quali furono davvero raccapriccianti. Quindi fummo trasferiti al tribunale speciale di Francoforte sul Meno e venni condannato a cinque anni di prigione.

Nel corso del processo mi fu chiesto perché non servissi Adolf Hitler. Risposi: “Per quanto ne so Adolf Hitler esige una partecipazione del 100 per cento”. La risposta fu: “Sì, veramente!” Replicai: “Allora, Sig. Giudice, vuol dirmi che cosa rimane da dare a Dio, quando si dice: ‘Da’ a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio’?” In risposta si limitò a schiarirsi con imbarazzo la gola. Fui molto grato a Geova che mi diede il coraggio di rappresentarlo degnamente con libertà di parola. Il precedente studio della Bibbia fu per me vera fonte di forza.

Sono grato che nei successivi due anni e mezzo di isolamento potei continuare a leggere devotamente la Bibbia, poiché riuscii a ottenerne una copia dagli ufficiali della prigione. La lessi da capo a fondo due volte, e lessi le Scritture Greche Cristiane quasi dieci volte.

In seguito, con un gruppo di quindici altri, fui messo a lavorare nel laboratorio di sartoria della prigione. Lì si presentavano moltissime opportunità di dare testimonianza. In un’occasione potei fare un discorso sul soggetto “Dove sono i morti?”, e un ecclesiastico cattolico, pure prigioniero, avrebbe poi dovuto esprimere i suoi pensieri sul soggetto. Gli occhi di molti si aprirono quando alla fine l’ecclesiastico disse disperato: “Tutti i pagani credono alla vita dopo la morte; perché non dovremmo crederci anche noi?” La risposta fu: “Ma leggono anch’essi la Bibbia?”

Poco prima che finissi di scontare la condanna alla prigione esaminai attentamente appropriati versetti biblici perché mi aspettavo di essere portato di nuovo davanti alla Gestapo. Questo accadde, e nel corso di tre giorni potei dare buona testimonianza e abbattere gli argomenti degli oppositori, proprio come aveva promesso Gesù: “Vi darò una bocca e una sapienza, a cui tutti i vostri oppositori insieme non potranno resistere né contraddire”. — Luca 21:15.

Quindi fui portato nel campo di concentramento di Mauthausen. Dissero che questo era allo scopo di “cancellarmi dalla terra”. Ma qui di nuovo la mano di Geova non fu accorciata, e io non dimenticherò mai i benefici che mi mostrò durante quel tempo. Fui messo nella squadra di costruttori di strade, e con un’alimentazione a base di rape e caffè nero in tre mesi la mia forza si esaurì. Pesavo solo trentaquattro chili ed ero pronto a morire in ogni momento. Quindi giunse l’ordine: “Ventuno detenuti delle Baracche I si presentino in cucina”. Ero fra loro. Cominciai subito a rimettermi in forza, e ringraziai Geova per la sua meravigliosa direttiva. Dopo otto anni e mezzo, nel 1945 le porte si aprirono, e fummo di nuovo liberi.

OPERA DI RIORGANIZZAZIONE

In agosto arrivai a Wiesbaden, e in settembre cominciammo il lavoro di riorganizzare. Giacché durante gli anni in cui operavamo clandestinamente erano state emanate molte istruzioni organizzative, seguimmo prima un corso di aggiornamento a Magdeburgo. Furono prese disposizioni affinché ministri di circoscrizione e di distretto visitassero regolarmente le congregazioni. Applicando le istruzioni ricevute, l’opera di predicazione in Germania progredì meravigliosamente. Potevamo di nuovo vedere l’immeritata benignità di Geova nel modo in cui conduce il suo popolo per mezzo della sua organizzazione.

Sono ora passati ventun anni da quando fummo liberati dai campi di concentramento di Hitler. Durante questo tempo ho avuto il privilegio di servire nell’opera di distretto e di circoscrizione. È stato un ministero che Geova ha riccamente benedetto e mi ha recato grande gioia. Spesso i fratelli dicono: “Ti ricordi quando mi lasciasti la prima pubblicazione biblica?” o: “Fosti il primo a visitarmi”. Di tanto in tanto abbiamo ulteriori corsi di aggiornamento, il più rimarchevole e istruttivo dei quali fu alla Scuola di Ministero del Regno, che ebbi il privilegio di frequentare nel 1960. Quanto apprezzammo le amorevoli spiegazioni del nostro istruttore! Da allora ci siamo sforzati di applicare le cose imparate, per la benedizione dei fratelli.

Provai particolare gioia e sorpresa quando fui invitato all’Assemblea “Incremento della Teocrazia” a New York nel 1950. Il volo sopra il grande oceano, l’immensa città di New York con le molte cose interessanti da vedere, l’immenso congresso nello Yankee Stadium, otto giorni pieni di meravigliose istruzioni: tutte queste sono impressioni indimenticabili. Una sorella tradusse i discorsi in tedesco per noi, e prendemmo molti appunti per poter aiutare i fratelli in patria. Poiché avevo lavorato alle assemblee in Germania, ero specialmente interessato a osservare la perfetta organizzazione di questa assemblea e guardai tutto attentamente.

Un paio d’anni dopo traboccai di gioia udendo che c’era un’altra assemblea internazionale del popolo di Geova a New York durante l’estate del 1953. Per immeritata benignità di Geova potei di nuovo essere presente. Questo era veramente un popolo separato dal mondo per servire gli interessi di Geova. Successivamente quell’anno, al congresso di Norimberga, conobbi una zelante e diligente sorella che era impegnata nel ministero continuo. Nel 1954 ci sposammo, e da allora ella mi ha accompagnato nel ministero di circoscrizione. Avemmo il privilegio di assistere insieme all’indimenticabile Assemblea “Volontà Divina” nel 1958 a New York. Anche qui ricevemmo benedizioni che ci incoraggiarono a rimanere desti e ad adempiere il nostro obbligo di non dimenticare mai i benefici che Geova ci ha mostrati.

Trascorsi le ore più felici della mia vita a questi tre congressi internazionali di New York. Non avrei mai gustato tutte queste cose se non avessi afferrato l’opportunità del servizio continuo quando ero giovane. Ripetutamente ho visto che a Geova non è difficile aiutarci con il molto o il poco.

Tutti gli anni trascorsi hanno dimostrato che posso avere pace di cuore e soddisfazione se faccio del mio meglio e adempio i miei obblighi mettendo prima gli interessi del Regno. È vero che ci sono ostacoli, ma quando questi sono sormontati, contribuiscono in notevole misura a rafforzarci spiritualmente.

Prego sinceramente e desidero che il mio amore e la mia fedeltà continuino a crescere affinché, quando sarò vecchio e la forza e la salute diminuiranno, io continui a esser ricco di opere di lode a Geova, che mi ha mostrato tanti benefici.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi