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  • Può un fanciullo essere un “eccellente soldato di Cristo Gesù”?

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  • Può un fanciullo essere un “eccellente soldato di Cristo Gesù”?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
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  • ATTUALI ESPERIENZE DI VITA VISSUTA
  • CAPACITÀ D’APPRENDERE DEI GIOVANI
  • ANCHE L’ADDESTRAMENTO DELLA PERSONALITÀ COMINCIA PRESTO
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
w68 15/11 pp. 677-680

Può un fanciullo essere un “eccellente soldato di Cristo Gesù”?

Da quale età si può ammaestrare un fanciullo? Quali ricompense si hanno cominciando presto?

PUÒ un piccolo fanciullo essere un “eccellente soldato di Cristo Gesù”? Può intelligentemente dare testimonianza alla sua fede in Dio e nella Bibbia? Può efficacemente considerare gli insegnamenti e i princìpi biblici con altri, essendo così veramente come Timoteo dell’antichità, un “eccellente soldato di Cristo Gesù”? — 2 Tim. 2:3.

Queste domande sono divenute appropriate a motivo di ciò che uno dei più popolari prelati cattolici romani d’America, il vescovo Sheen, personalità nota alla radio e alla TV, ebbe a dire sul soggetto. Nominato di recente vescovo di Rochester, New York, egli ha fatto un certo numero di innovazioni, tra cui quella che da ora in poi i ragazzi della sua diocesi faranno la cresima al tempo in cui ricevono il diploma dalla scuola superiore, non alla solita età che va da nove a dodici anni.

Spiegando le ragioni del cambiamento, fra l’altro dichiarò: “Al presente si chiede ai vescovi di cresimare dei ragazzini e di mandarli come soldati di Cristo. La cresima non si dovrebbe amministrare in genere prima che il candidato sia pronto per esercitare nel mondo il suo sacerdozio di laico”. Evidentemente il vescovo Sheen non ritiene che i giovani cattolici siano in grado di far questo prima che abbiano diciassette o diciotto anni, poiché questa è l’età normale di coloro che ricevono il diploma della scuola superiore. — Time, 24 febbraio 1967.

A che età possono i fanciulli essere soldati di Cristo Gesù? Questo dipenderà, in parte, dalla serietà con cui i genitori si interesseranno di istruire i loro figli intorno alla Bibbia e, in grande misura, anche dalla disposizione dei figli stessi.

ATTUALI ESPERIENZE DI VITA VISSUTA

Che fanciulli molto piccoli possano rendere un’efficace testimonianza alla loro fede è ripetutamente dimostrato. In Germania un uomo annunciò un giorno ai suoi quattro figli che avrebbe cercato un’altra madre per loro perché la loro attuale madre studiava coi testimoni di Geova. La figlia più piccola, una bambina di otto anni, saltò su, dicendo: “Ma papà, non puoi far questo! Non sai che commetteresti adulterio?” Preso alla sprovvista, egli replicò con ira: “Che cosa? Non sai neppure che cosa significa! Perché usi parole di quel genere?” Imperterrita, la bambina rispose, spiegando che cos’è un adultero. “La Bibbia dice che quando hai una moglie dovresti stare con lei e non divorziare da lei. Chiunque divorzia da sua moglie e ne sposa un’altra è adultero”. (Matt. 5:31, 32; 19:9) Quindi per circa mezz’ora ella parlò in difesa dello studio della Bibbia, mentre la madre e il padre ascoltavano in silenzio. Per qualche tempo dopo ciò il padre evitò di avere a che fare con lei; e benché non abbia smesso di opporsi allo studio biblico della moglie, non parla più di prendere un’altra madre per i suoi figli.

Sì, anche una bambina di otto anni può parlare fiduciosamente a favore della fede in Cristo Gesù se i suoi genitori danno ascolto alle parole di Gesù: “Lasciate venire da me i fanciullini; non cercate di fermarli, poiché il regno di Dio appartiene a tali persone”. — Mar. 10:14.

E ci fu poi un certo ragazzo abitante in una grande città dell’America Centrale. A nove anni difendeva con vigore la sua religione avventista nelle conversazioni coi testimoni di Geova. Poi un giorno decise di assistere a un’adunanza dei Testimoni per vedere quanto poteva trovare da ridire nei loro insegnamenti e nel loro modo di fare le cose. Ma ciò che vide e udì suscitò tale interesse in lui che accettò l’invito di assistere il seguente martedì a un’adunanza di studio biblico a domicilio. A questo studio si procurò una copia del libro di testo usato, “Sia Dio riconosciuto verace”, e da allora continuò ad assistere alle adunanze dei Testimoni. Dopo tre mesi andava di casa in casa da solo, offrendo riviste bibliche ai padroni di casa. Alcuni mesi dopo, a dieci anni, si battezzò in ubbidienza al comando dato in Matteo 28:19, 20. Poco dopo entrò nelle file dei ministri pionieri in servizio continuo e due anni più tardi fu nominato insieme a sua madre ministro pioniere speciale.

Con questo incarico fu mandato, insieme alla madre, in una città dove non c’erano Testimoni. In tre anni si formò lì un gruppo di quindici Testimoni che furono organizzati come congregazione. A quindici anni fu nominato sorvegliante di congregazione, ricevendo nello stesso tempo altri compiti di responsabilità da adempiere, come quello di conduttore dello studio Torre di Guardia della congregazione e di servitore della Scuola di Ministero Teocratico. Il consiglio dell’apostolo Paolo: “Nessuno disprezzi la tua giovinezza”, avrebbe certo potuto applicarglisi lì. (1 Tim. 4:12) Quattro anni dopo fu trasferito in un’altra congregazione e quindi parecchi anni dopo fu invitato a frequentare la Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad a Brooklyn, New York. Certo questo ragazzo non dovette aspettare fino agli ultimi anni della sua adolescenza per divenire un “eccellente soldato di Cristo Gesù”, non è vero? Mentre sotto molti aspetti la sua è un’esperienza straordinaria, che tali piccoli fanciulli possano essere eccellenti soldati di Cristo Gesù è ripetutamente mostrato nell’Annuario dei Testimoni di Geova (inglese).

CAPACITÀ D’APPRENDERE DEI GIOVANI

Il fatto è che molti adulti hanno per lungo tempo sottovalutato la capacità d’apprendere dei piccoli fanciulli, nonché la loro volontà d’apprendere, la loro predisposizione ad acquistare conoscenza. A questo riguardo sono pertinenti le scoperte degli esperti di scienze sociali Wann, Dorn e Liddle, pubblicate nel loro libro Fostering Intellectual Development (1963). Fra l’altro questi ricercatori, che intervistarono centinaia di fanciulli d’età prescolastica, dichiararono:

“La profondità e la vastità delle informazioni e dell’intendimento di questi bambini di tre, quattro e cinque anni era molto maggiore di quanto avessimo previsto. . . . All’inizio dello studio fu chiaro che gli interessi dei piccoli fanciulli erano di portata universale. . . . Per quanto sbalorditiva fosse la quantità di conoscenza dei piccoli fanciulli, anche più sbalorditivi erano i modi in cui impiegavano ed esaminavano la conoscenza. Le informazioni divenivano per questi fanciulli materiali grezzi da costruzione per pensare e ragionare. . . . Associavano le idee. Cercavano di capire i rapporti tra causa ed effetto”. Tipica fu la domanda di un bambino di quattro anni quando vide per la prima volta in funzione una grande pala a vapore: ‘Papà, che specie di macchina fu usata per fare la terra?’

E l’importanza dell’amorevole considerazione da parte dei genitori nello sviluppo delle facoltà del fanciullo è messa in risalto dalle scoperte di un gruppo di medici inglesi nel loro studio delle cause e degli effetti delle nascite premature. Essi scoprirono che spesso erano le sfavorevoli condizioni economiche a far partorire prematuramente i loro bambini. Dapprima sembrò pure che il bambino nato prematuramente fosse decisamente in svantaggio a scuola, ma quindi si scoprì che questo avveniva solo perché tali fanciulli svantaggiati provenivano da case dove i figli ricevevano poche cure materne e dove i genitori mostravano poco interesse per il progresso dei loro figli a scuola. I figli nati prematuramente erano alla pari dei loro compagni di scuola nati normalmente se ricevevano cure materne e se i loro genitori si interessavano del progresso che facevano a scuola.

Tali scoperte mettono in risalto il fatto che i fanciulli si possono addestrare onde divengano eccellenti soldati di Cristo prima degli ultimi anni dell’adolescenza. Ma non è probabile che lo divengano senza una buona sorveglianza da parte di genitori solleciti, il che mette in risalto il bisogno che i genitori comincino presto ad ammaestrare i loro figli intorno a Dio e alla Bibbia. A che età? Più presto possibile. Infatti, coloro che si interessano di progresso nella lettura ci dicono che le madri dovrebbero cominciare a leggere ai loro figli come minimo quando hanno due anni e farne una regolare abitudine. Questo ci fa rammentare ciò che Mosè comandò ai padri in Israele: “Devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua forza vitale. E queste parole che oggi ti comando devono essere nel tuo cuore; e le devi inculcare a tuo figlio e parlarne quando siedi nella tua casa e quando cammini per la strada e quando giaci e quando ti levi”. Sì, non si doveva trascurare nessuna opportunità di ammaestrare i giovani figli ebrei intorno a Dio e alle sue esigenze. — Deut. 6:5-7.

Che il discepolo cristiano Timoteo fosse così ammaestrato sin dalla prima infanzia da sua madre Eunice e da sua nonna Loide — essendo il padre un Greco incredulo — si può vedere da ciò che l’apostolo Paolo gli scrisse anni dopo: “Tu, comunque, rimani nelle cose che hai imparate e sei stato persuaso a credere, sapendo da quali persone le hai imparate e che dall’infanzia hai conosciuto gli scritti sacri, che possono renderti saggio per la salvezza per mezzo della fede riguardo a Cristo Gesù”. Non c’è dubbio al riguardo, Timoteo fu ammaestrato intorno a Dio e alla Bibbia in tenerissima età. — 2 Tim. 3:14, 15.

I saggi genitori cristiani perciò cominceranno presto a far conoscere ai loro figli le verità della Bibbia. Appena sono in grado di riconoscere e dire le parole si può insegnar loro che Dio fece tutte le cose, che ha un nome, Geova, che il luogo della sua dimora è nei cieli di sopra, che non si può vedere con gli occhi umani e che il suo Libro, che è santo ed è la nostra guida, è la Bibbia. A questo riguardo una preziosissima pubblicazione di studio è Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato. Un altro mezzo che è realmente d’aiuto sotto questo aspetto sono i nuovi dischi di cantici cristiani del libretto dei cantici ‘Cantiamo e accompagnamoci con musica nei nostri cuori’, come hanno confermato anche molte madri. Ci vuole uno sforzo, ma è soddisfacente notare la conoscenza che i piccoli fanciulli possono acquistare e usare quando cominciano a camminare nelle orme di Cristo Gesù.

ANCHE L’ADDESTRAMENTO DELLA PERSONALITÀ COMINCIA PRESTO

Comunque, perché vostro figlio divenga un eccellente soldato di Cristo Gesù è altrettanto importante, se non di più, che sia addestrato sin dalla primissima infanzia nei giusti princìpi. Infatti, sin dalle prime settimane e dai primi mesi di vita del bambino, la madre aiuta il neonato a sviluppare la personalità mediante l’amore e le cure che riversa su di lui. Pertanto il dott. S. F. Yolles scrive: “Gli psicologi e gli psichiatri di fanciulli stanno scoprendo sorprendenti fatti nuovi . . . Il bambino è un essere umano che cerca, che reagisce — con la capacità precedentemente insospettata d’apprendere molto presto nella vita e d’essere molto più profondamente influenzato per il bene o per il male — dall’effetto del comportamento di sua madre”.

Sullo stesso tono il dott. Spock, il più popolare consulente d’America sull’ammaestramento dei figli, dichiara che a tre anni le tendenze del bambino si sono già formate verso fini costruttivi o distruttivi. “Le tendenze della personalità definite abbastanza bene prima dei tre anni riguardano attitudini generali come fiducia contro sospetto, cordialità contro antagonismo, ottimismo contro pessimismo”, ecc. E Benjamin Fine, redattore pedagogico del Times di New York, dice nel suo libro 1,000,000 Delinquents: “I primi sei anni sono i più importanti per determinare il nostro carattere”.

Tutto questo è in armonia con le scoperte di Sheldon ed Eleanor Glueck, ai quali sono attribuiti i più ambiziosi studi e ricerche fatti in America sul soggetto delle cause della delinquenza minorile. Essi hanno scoperto che i delinquenti vengono probabilmente da case dove c’è poca comprensione, affetto e forza morale e che le tendenze alla delinquenza “a quanto risulta sono profondamente ancorate nel corpo e nella mente e le malformazioni della personalità derivano essenzialmente . . . dai primi anni della vita”.

In considerazione di questi fatti le parole dell’apostolo Paolo ai cristiani di Tessalonica hanno significato per tutte le madri. Egli era stato il primo a predicare loro la buona notizia e quindi si potrebbe dire che li aveva allevati dall’infanzia spirituale. Nel far questo era stato tanto efficace che la loro capacità di resistere alla persecuzione era divenuta una cosa degna di nota. E qual era stato il metodo di Paolo? “Divenimmo gentili in mezzo a voi, come quando una madre che alleva i propri figli ne ha tenera cura. Avendo dunque per voi tenero affetto, provammo molto piacere d’impartirvi non solo la buona notizia di Dio, ma anche le nostre proprie anime, perché ci eravate divenuti diletti”. Com’è saggia, perciò, la posizione scritturale che circoscrive la sfera della donna così che ella possa prestare attenzione prima di tutto all’amorevole cura e all’addestramento dei suoi figli! — 1 Tess. 2:7, 8.

Non che solo le madri abbiano questa responsabilità, ma certo esse passano coi figli più tempo durante quegli importantissimi anni prescolastici. Che anche i padri abbiano una responsabilità è mostrato dall’apostolo Paolo a questo stesso riguardo, poiché egli paragonò la sua attività anche a quella di un padre: “Come un padre con i suoi figli, esortavamo ciascuno di voi, . . . affinché continuaste a camminare in modo degno di Dio”. (1 Tess. 2:11, 12) Come abbiamo già notato, Mosè comandò ai padri di istruire i loro figli intorno a Geova e l’apostolo Paolo disse ai padri di ‘allevare i figli nell’autorevole consiglio di Geova”. A questo riguardo non c’è nulla di meglio per un padre che di fare un regolare studio biblico coi suoi figli. Entrambi i genitori devono cooperare, ciascuno secondo il proprio tempo e le proprie opportunità — e la madre ne ha di più — ma ciò che fa il padre spesso ha più peso. E così leggiamo: “Ascolta, figlio mio, la disciplina di tuo padre, e non abbandonare la legge di tua madre”. — Efes. 6:4; Prov. 1:8.

Sì, se i genitori ammaestrano dovutamente un figlio, cominciando presto, come risultato il figlio, anche in tenera età, può recar loro molta gioia, e, anziché volgersi alla delinquenza, divenire un dedicato servitore di Dio ed essere un “eccellente soldato di Cristo Gesù”.

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