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  • Il papa non è infallibile

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  • Il papa non è infallibile
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
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  • PIETRO NON FU CAPO DELLA CHIESA
  • I PAPI HANNO ERRATO
  • Identificate la vera Chiesa e il suo Fondamento
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
  • Fu Pietro il primo papa?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
  • Su quale fondamento è edificata la vera chiesa?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
  • Su questa pietra edificherò la mia chiesa
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1952
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
w69 1/1 pp. 29-31

Il papa non è infallibile

NON prima del Concilio Vaticano del 1870 il capo della Chiesa Cattolica Romana nella Città del Vaticano fu dichiarato infallibile allorché parla ufficialmente come capo della chiesa sulla fede e sulla morale. Ma i fatti provano che egli non è infallibile. Anche molti capi della chiesa cattolica discussero questo punto durante il dibattito di un mese sull’infallibilità al Concilio Vaticano del 1870.

Newman d’Inghilterra, che in seguito divenne cardinale, nonché l’arcivescovo Kenrick di St. Louis si opposero all’infallibilità del papa. Si oppose pure il vescovo Strossmayer della principale università croata e il vescovo Hefele di Germania, per menzionarne alcuni. Il vescovo Hefele dichiarò che aveva cercato la prova dell’infallibilità papale per trent’anni e non era stato in grado di trovarla.

La dichiarazione d’infallibilità si basa sul presupposto che l’apostolo Pietro fosse scelto da Gesù Cristo per essere il fondamento della chiesa cristiana e che i papi ne siano i legali successori. Il libro The Holy See at Work di Peter Canisius Van Lierde, che fu sagrestano del papa e vicario generale del papa nella città del Vaticano, a pagina 55 dichiara: “Il nostro Signore determinò l’oggetto della fede e della morale, l’incomparabile tesoro che trasmise alla Chiesa per l’elevazione, la vita spirituale e la felicità degli uomini. Questo patrimonio è di tale importanza per l’umanità che Cristo desiderò affidarne la preservazione nei secoli all’assistenza dello Spirito Santo, che conferisce l’infallibilità a Pietro e ai suoi successori”. Questo basilare presupposto è erroneo, e perciò la conclusione che se ne trae, che il papa sia infallibile, è erronea. Considerate i fatti.

PIETRO NON FU CAPO DELLA CHIESA

Invece di sostenere che Pietro fosse fatto capo della chiesa cristiana da Gesù Cristo, le Sacre Scritture mostrano che Gesù Cristo tenne tale posto per sé, non dandolo a nessun altro. Molti anni dopo la risurrezione di Gesù l’apostolo Pietro scrisse, secondo La Sacra Bibbia a cura del Pontificio Istituto Biblico di Roma: “Cristo è il capo della Chiesa”. (Efes. 5:23) Nelle Scritture non c’è nessuna evidenza che Pietro fosse il capo della chiesa. Che non lo fosse si capisce chiaramente dal racconto del primo concilio della chiesa che si tenne a Gerusalemme, verso il 49 E.V. Anziché presiedere il concilio, Pietro si rivolse ad esso come gli si rivolsero Barnaba e Paolo, ma fu Giacomo a riassumere la questione ch’era stata discussa e a fare la raccomandazione che fu seguita dal concilio. — Atti 15:6-29.

Non fu Pietro a scrivere la maggior parte delle lettere d’istruzione sulla fede e sulla morale alla chiesa primitiva. Solo due furono scritte da lui, ma quattordici furono scritte dall’apostolo Paolo. Che l’apostolo Paolo non considerasse Pietro come divinamente nominato capo della chiesa si comprende da ciò che egli dichiara in Galati 2:9 (Ga): “Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, strinsero a me e a Barnaba la mano in segno di pieno accordo”. Così Cefa o Pietro non fu riconosciuto da Paolo, che aveva ricevuto lo spirito santo, quale fondamento e capo della chiesa, ma solo come uno di quelli che in essa eran “ritenuti le colonne”. In seguito rimproverò Pietro in faccia per azioni che non si addicevano a un apostolo. — Gal. 2:11-14.

Ma potreste dire: E la dichiarazione di Gesù in Matteo 16:18 (Ga), dove egli dice: “Io dico a te: Tu sei Pietro e su questa pietra io edificherò la mia Chiesa, e le porte dell’Ade non prevarranno contro di essa”? Il presupposto, che Pietro sia la roccia di fondamento cui Gesù si riferisse, è erroneo. Pietro stesso attesta chi è quel fondamento quando dice, in I Pietro 2:4-8 (Ga), che la congregazione son ‘pietre viventi, edificate come edificio spirituale per un sacerdozio santo’. Quindi si riferisce a Gesù Cristo come alla “pietra che i costruttori hanno scartato”, “pietra d’inciampo e roccia di scandalo: essi vi inciampano non dando retta alla parola”. Così Pietro chiaramente confessò che il Signore Gesù Cristo è quella roccia o fondamento angolare su cui è edificata la chiesa.

Quando Gesù riconobbe la fede di Pietro, disse che avrebbe edificato la sua chiesa non su Pietro, ma su se stesso a cui Pietro aveva appena confessato che era il Figlio dell’Iddio vivente. Questo è in armonia con Efesini 2:20 (Ga), che chiama Cristo “pietra angolare”. Dato che Pietro non era il fondamento e capo della chiesa non poté avere nessun successore. Perciò il papa non ha nessuna base di autorità per la sua pretesa di primato e infallibilità.

I PAPI HANNO ERRATO

Con proclamazione ufficiale il papa Pio XII dichiarò come dogma che Maria, dopo aver completato il suo corso, “fu assunta anima e corpo nella gloria celeste”. Ma questa dichiarazione è in diretta contraddizione con le ispirate Scritture e perciò è erronea. Le Scritture affermano chiaramente che nessun corpo carnale può entrare nella gloria celeste, e questo è conforme alla sana ragione, la quale ci dice che i corpi carnali furon fatti per vivere su questa terra sotto la sua volta atmosferica, non per il reame delle creature spirituali. Con buona ragione, quindi, le Scritture dichiarano in I Corinti 15:44, 45, 50 (Ga) riguardo alla risurrezione dei membri della chiesa di Cristo: “Si semina un corpo animale, e risorge un corpo spirituale. Poiché se c’è un corpo animale c’è anche un corpo spirituale. Così appunto sta scritto: il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente; l’ultimo Adamo è uno spirito che vivifica. Ma questo io affermo, o fratelli: né la carne e il sangue possono entrare in possesso del regno di Dio”.

Il papa Pio IX dichiarò ufficialmente che Maria “fu preservata libera da ogni macchia di peccato originale”. Anche questo è un errore che contrasta con la verità della Parola di Dio. Un’ispirata dichiarazione scritta più di venti anni dopo che Gesù era asceso ai cieli dice: “Per opera di un sol uomo il peccato entrò nel mondo e attraverso il peccato la morte; così la morte passò su tutti gli uomini, perché tutti peccarono”. (Rom. 5:12, Ga) Non viene fatta nessuna eccezione per Maria. Dopo la nascita di Gesù ella perfino presentò un’offerta per il peccato relativamente alla propria purificazione. (Luca 2:22-24; Lev. 12:8) Come qualsiasi altro disceso da Adamo, Maria nacque nel peccato, e nessuno scrittore della Bibbia dichiara il contrario. Parlando dei seguaci di Cristo, di cui Maria ne era una, l’apostolo Giovanni afferma: “Se diciamo di non avere peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi”. — 1 Giov. 1:8, Ga.

Quando si esaminano i fatti, è chiaro che la pretesa di infallibilità del papa è un’assoluta falsità destinata a sviare le persone fiduciose. Riguardo ai capi religiosi che ingannano, la Bibbia dichiara: “Questi tali infatti sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo”. (2 Cor. 11:13) Come Gesù preavvertì, c’è grave pericolo per quelli che ciecamente seguono la guida di tali uomini. — Matt. 15:14.

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