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  • “Questo è il paese” della Parola di verità

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  • “Questo è il paese” della Parola di verità
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
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    ‘Vedete il buon paese’
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
w69 1/3 pp. 135-142

“Questo è il paese” della Parola di verità

“Geova continuò a dirgli: ‘Questo è il paese circa il quale ho giurato ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: “Lo darò al tuo seme”. Te l’ho fatto vedere con i tuoi propri occhi’”. — Deut. 34:4.

1. Che interesse ha per noi la geografia?

POICHÉ avete la benedizione di vivere su questa meravigliosa terra dove risiede l’uomo, forse vi interessate di geografia, almeno fino a un certo punto, perché gli uomini si interessano della loro dimora. La geografia è veramente un’affascinante scienza descrittiva della terra e della vita su di essa. Ha per oggetto specialmente la descrizione della superficie terrestre e delle aree coperte d’acqua, i mari e altre masse d’acqua. Studia l’aria, la distribuzione della vita vegetale, animale e umana, nonché le risorse naturali della terra, e anche, fino a un certo punto, le industrie dell’uomo e la documentazione di questi vari elementi e della reciproca relazione gli uni con gli altri.

2. Spiegate due modi per imparare a conoscere le regioni della terra.

2 Prendendo in considerazione la terra, naturalmente, potete vederne in effetti molte caratteristiche. Sono anche disponibili carte geografiche molto particolareggiate. Per cui non dovete andare in ogni parte della terra per imparare qualcosa riguardo ad essa, ma potete controllare personalmente ciò che apprendete dallo studio visitando effettivamente e vedendo le varie regioni della terra. Tutto questo potrebbe definirsi un’eccellente lezione di geografia, il diretto studio personale della scienza della terra e della sua configurazione.

3. Quale insolita “lezione di geografia” fornì l’estate del 1967?

3 Si possono conoscere le parti della terra anche per mezzo delle notizie relative ad avvenimenti d’attualità. Nell’estate del 1967 l’attenzione del mondo fu rivolta a una piccola parte del globo situata a est del mar Mediterraneo. Nel giugno di quell’anno fu combattuta una breve, violenta guerra e le agenzie d’informazione del mondo fecero racconti particolareggiati sul conflitto e sul territorio dove ebbe luogo. Questi resoconti stampati includevano carte geografiche, diagrammi, fotografie e disegni, indicanti ai lettori la configurazione geografica dell’area, una vera e propria lezione di geografia su quella parte della terra, e permisero alle persone di avere un intendimento dell’area più chiaro che prima della pubblicazione di questi resoconti.

4, 5. (a) Nei resoconti relativi alla guerra arabo-israeliana del 1967, com’è mostrato che si trattò di un incomparabile campo di battaglia? (b) Quale accresciuto interesse ha questo per noi?

4 I resoconti relativi a questo conflitto arabo-israeliano, che il 5 giugno 1967 sfociò in una guerra, includevano una caratteristica che non può riferirsi a nessun’altra parte della terra. Essi fecero innumerevoli riferimenti a fatti che si possono applicare esclusivamente e precisamente a quest’area. Ciò è molto significativo. Conferma il fatto che questo paese fu il luogo dove si svolsero passati avvenimenti della massima importanza per voi. Notate alcuni punti menzionati nei resoconti:

5 Gerusalemme fu chiamata “questa città storica”, “riverita dai cristiani perché fu il luogo di molti importanti avvenimenti della vita di Gesù”. Si fece riferimento alle “antiche strade bibliche fra (Tel Aviv) e Gerusalemme”, ai “luoghi santi cristiani”, al monte degli Ulivi, al Calvario, al luogo del tempio del re Salomone, a Betleem come luogo di nascita di Gesù, a “Damasco . . . fondata da Uz, figlio di Aram . . . già città al tempo di Abraamo. . . . Paolo si convertì al cristianesimo mentre era in viaggio per la città”.

6. Dite altri fatti che mettono in rilievo la storia di questa regione della terra.

6 Mettendo in rilievo la natura storica del campo di battaglia, un rabbino ebraico, a quanto si riferisce, disse eccitatamente: “Ora vediamo realizzarsi i sogni fatti dai Giudei per duemila anni! Stiamo entrando nell’èra messianica”. Nei resoconti sulla guerra si faceva riferimento a quest’area come al “paese di Canaan che gli Arabi chiamano col nome romano di Palestina e che gli Ebrei chiamano Israele”, e ai combattenti come “discendenti di Isacco e discendenti di Ismaele”. “Gli Ebrei e gli Arabi hanno legami storici che risalgono a 3.500 anni fa, essendo entrambi popoli semitici. Gli Ebrei fanno risalire la loro stirpe ad Abraamo per mezzo di suo figlio Isacco e di suo nipote Giacobbe. Anche gli Arabi asseriscono di discendere da Abraamo per mezzo di un altro figlio, Ismaele”.

7, 8. (a) Relativamente a una carta pubblicata insieme a un bollettino di guerra, a quali punti è rivolto l’interesse? (b) Indicate altri diretti legami tra gli avvenimenti moderni e la storia biblica.

7 Riguardo a una carta geografica pubblicata insieme a un bollettino di guerra: “La carta . . . al primo sguardo, dà un’idea della portata della vittoria israeliana. Ora Israele occupa posizioni strategiche che rendono le sue frontiere molto più difendibili che in passato: la Città Vecchia di Gerusalemme e i colli giudei; i colli giordani di Samaria le alture sire di Golan; la pianura di Gaza; posizioni che dominano lo stretto di Tiran, e i principali nodi delle comunicazioni del Sinai che arrivano fino alla riva orientale del canale di Suez”.

8 Il Muro del Pianto, il monte degli Ulivi, il monte Scopus, la valle di Giosafat, Tiberiade, il mar di Galilea, le ripide scogliere sire nelle acque dove Pietro pescava, il monte delle Beatitudini, il luogo del miracolo dei pani e dei pesci, il monte Hermon, tutti questi figurarono nella geografia della guerra e, in modo rimarchevole: “Fu in questo crudele e bel paese che 2.000 anni fa, per la prima volta, un Giudeo di Nazaret predicò la pace e la misericordia come dottrina universale”.

9. Riguardo a questa particolare parte della terra, che cosa dice la Parola del Creatore?

9 Colui che fece la terra, Geova il Creatore, dispose le cose in modo che in questa particolare parte della terra, in un’area relativamente piccola, si verificassero avvenimenti di grande importanza per voi. Questa parte della terra è quella a cui fa riferimento Deuteronomio 34:1-4: “Quindi Mosè saliva dalle pianure del deserto di Moab al monte Nebo, in cima al Pisga, che è di fronte a Gerico. E Geova gli mostrò tutto il paese, Galaad fino a Dan, e tutto Neftali e il paese di Efraim e Manasse e tutto il paese di Giuda fino al mare occidentale, e il Negheb e il Distretto, la pianura della valle di Gerico, la città degli alberi di palme, fino a Zoar. E Geova continuò a dirgli: ‘Questo è il paese circa il quale ho giurato ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: “Lo darò al tuo seme”. Te l’ho fatto vedere con i tuoi propri occhi, poiché tu non vi passerai’”.

10. (a) Dall’ulteriore descrizione del paese fatta in Giosuè 1:4 e in Genesi 15:18-21, indicate sulla carta qui acclusa le aree e i confini. (b) Quando Geova disse dunque a Mosè: “Questo è il paese”, a che cosa si riferì?

10 Un’ulteriore descrizione di questo paese dice: “Il tuo territorio si estenderà dal deserto e da questo Libano al gran fiume, il fiume Eufrate, cioè tutto il paese degli Ittiti, e fino al mare Grande verso il tramonto del sole”. (Gios. 1:4) Mostrando il paese a Mosè, Geova Dio si riferì alla sua promessa fatta ad Abraamo, e ad Abraamo Geova aveva fatto questa descrizione del paese: “Quel giorno Geova concluse con Abramo [Abraamo] un patto, dicendo: ‘Al tuo seme darò per certo questo paese, dal fiume d’Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate; i Cheniti e i Chenizei e i Cadmonei e gli Ittiti e i Ferezei e i Refaim e gli Amorrei e i Cananei e i Ghirgasei e i Gebusei’”. (Gen. 15:18-21) Mosè si interessava di tutto il paese. Egli avrebbe desiderato vivamente di andare nella parte settentrionale del paese della promessa nella regione dei monti del Libano, ma Dio non glielo permise. Piuttosto, Dio gli mostrò infine il paese da un punto d’osservazione in cima al Pisga sul monte Nebo. (Deut. 3:23-28) Vedete dunque che questo era un territorio ben determinato e precisamente descritto che Dio scelse per il suo proposito; e al suo popolo del patto, gli Israeliti, Geova Dio diede in dono questo dilettevole paese. Questa meravigliosa Terra Promessa fu teatro di molti avvenimenti narrati nella Parola di Dio la Bibbia, e fu essenzialmente il luogo dove venne scritta la Parola di verità. Per cui la Terra Promessa di cui Geova disse: “Questo è il paese”, è il paese della Parola di verità, il paese della Bibbia, il paese del libro che oggi è il libro religioso dei cristiani.

11. In che modo il paese sostiene la Parola?

11 Il paese della Parola di verità dimostra che è del tutto ragionevole aver fiducia nella Parola. Il paese sostiene la Parola. Alcuni mettono in dubbio l’esistenza di luoghi a cui la Bibbia fa riferimento e mettono in dubbio gli avvenimenti che la Bibbia dice si verificarono. Non possiamo dubitare del fatto che la Bibbia esiste, perché abbiamo il libro delle Sacre Scritture, ma queste persone negano l’accuratezza della Bibbia. Negheranno l’esistenza del paese? È difficile; il paese è lì!

12. Dite le ragioni per cui gli odierni cristiani si interessano specialmente di questo paese.

12 Oggi voi e chiunque altro potete vedere il paese e ciò che è in esso. La descrizione della Terra Promessa contenuta nella Bibbia non è vaga ma, al contrario, le descrizioni forniscono nomi specifici e luoghi specifici. I cristiani dovrebbero interessarsi di questi particolari perché fanno parte della Parola di verità. Nel suo discorso d’addio, il servitore di Geova, Giosuè, dichiarò: “Io vado oggi nella via di tutta la terra, e voi sapete bene con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima che nessuna parola di tutte le buone parole che Geova vostro Dio vi ha proferite è venuta meno. Vi si son tutte avverate. Nessuna parola è venuta meno”. (Gios. 23:14) Nel suo discorso d’addio Giosuè fece riferimento al ‘buon paese che Geova vi ha dato’. I cristiani confidano nella Parola di verità e, così facendo, sono aiutati e rafforzati dalla loro conoscenza del paese della Parola di verità.

13, 14. (a) I riferimenti geografici della Bibbia sono sempre stati ben compresi? (b) Che cosa disse al riguardo Martin Lutero? (c) A quale recente data risalgono le carte scientifiche dei paesi biblici? (d) Fino a che punto possiamo conoscere il territorio della Bibbia?

13 Le molte caratteristiche menzionate nella descrizione del paese mostrano quanto era estesa l’area del Paese della Promessa. Sono menzionati il fiume Eufrate, il mar Mediterraneo o mare occidentale, il fiume d’Egitto, i monti del Libano e altri luoghi geografici. Sapete dove sono questi luoghi? Il paese della Promessa si trova all’estremità orientale del mar Mediterraneo e si stende dalla costa del mare verso est. Ora si può trovare lì su qualsiasi carta geografica del mondo.

14 I riferimenti geografici della Bibbia non erano ben compresi fino allo scorso secolo. A uno studioso della Bibbia, Martin Lutero, che visse dal 1483 al 1546, sono attribuite queste parole: “Sarebbe bene conoscere anche com’erano situati i paesi (biblici) in riferimento l’uno con l’altro, così che le parole e i nomi strani e poco conosciuti non rendano sgradevole la lettura e imbarazzante e difficile l’intendimento”. Risulta che la prima carta dei paesi biblici giudicata veramente scientifica fu pubblicata verso il 1880. Oggi non v’è ragione per cui non dobbiate conoscere bene il Paese della Promessa. La conoscenza del Paese che ora potete ottenere vi sarà utile per avere intendimento della Bibbia stessa. Questo paese, dove si verificarono gli avvenimenti della Parola di verità, è reale e non mitico. È un paese che oggi potete visitare.

15. (a) Tra i doni che Geova ha fatti all’uomo quali due sono ancora presso di noi così che possiamo trarne beneficio? (b) In che modo ci recano beneficio?

15 La Bibbia, la Parola di verità stessa, è un inestimabile dono di Geova, un dono non solo per gli Israeliti ma per tutti i credenti interessati. Questi due grandi doni, il paese e la Parola di Dio, sono ancora presso di noi. Non si può cancellare né l’uno né l’altro. La Parola ci indica di prestare attenzione al paese. Questo paese di Palestina, il paese dell’adorazione di Geova nell’antichità, ha più significato per i cristiani che per le altre persone. Il largo uso di precise località che si fa nella Bibbia rende il paese e le sue località importanti per noi. Mentre le caratteristiche superficiali del paese son mutate col passar dei secoli, il paese è ancora lì e servendovene per localizzare gli avvenimenti mettete in risalto la veracità del racconto biblico e fate vivere per voi la Parola di verità.

16. Fino a che punto mettiamo in relazione gli avvenimenti con le località?

16 È naturale e appropriato che mettiate in relazione gli avvenimenti menzionati nella Bibbia con la località quando essa è indicata nel racconto. Quando si conosce l’ambiente dove si è verificato un avvenimento, esso diventa più interessante e se ne apprezza più pienamente il significato. Vi sono molte ragioni per cui dovremmo conoscere il paese stesso, per sapere nel miglior modo possibile a che cosa si riferiva Geova quando disse al suo servitore Mosè: “Questo è il paese”.

PICCOLO TEATRO DI STRAORDINARI AVVENIMENTI

17. Quale paradisiaca descrizione si applicava un tempo a questo paese?

17 “Geova tuo Dio sta per introdurti in un buon paese, un paese di valli del torrente d’acqua, di sorgenti e d’acque dell’abisso che scaturiscono nella pianura della valle e nella regione montagnosa, un paese di frumento e orzo e viti e fichi e melograni, un paese di ulivi da olio e di miele, un paese nel quale non mangerai il pane con scarsità, nel quale non ti mancherà nulla, un paese le cui pietre sono ferro e dai cui monti caverai il rame. Quando hai mangiato e ti sei saziato, devi pure benedire Geova tuo Dio per il buon paese ch’egli ti ha dato”. (Deut. 8:7-10) Nella Bibbia il paese è perciò descritto come un vero e proprio paradiso a quel tempo. Il paese dell’antichità è un modello della terra sotto il dominio del celeste regno di Geova retto da Cristo Gesù, il paradiso.

18. Servendovi della carta a pagina 137 descrivete ulteriormente il Paese della Promessa.

18 L’area dell’antico Paese della Promessa si determina mediante le descrizioni che precedentemente sono state qui esposte e anche mediante quella che si trova in Numeri 34:1-12. Non ne riporteremo qui il testo ma vi raccomandiamo di leggerla nella vostra copia della Bibbia. Sulla carta geografica qui acclusa vedrete l’estensione del paese che costituisce il piccolo teatro degli importanti avvenimenti che vi si verificarono. A rigor di termini, era largo solo circa cinquantasei chilometri da est a ovest e lungo circa 480 chilometri in direzione generale da nord a sud. Effettivamente ne vennero colonizzati circa 240 chilometri, il che significa una superficie approssimativa di 15.500 chilometri quadrati. Questo avveniva ai giorni della potenza del regno sotto Salomone: “Poiché egli teneva sottoposta ogni cosa da questa parte del Fiume, da Tipsa a Gaza, perfino tutti i re da questa parte del Fiume; e la pace stessa fu sua in ogni sua regione tutto intorno. E Giuda e Israele continuarono a dimorare in sicurtà, ognuno sotto la sua propria vite e sotto il suo proprio fico, da Dan a Beer-Seba, per tutti i giorni di Salomone”. — 1 Re 4:24, 25.

19. Quali proporzioni assunse il teatro del dramma biblico?

19 Oltre a ciò gli Israeliti si stabilirono su un’estesa area a est del Giordano, e se si aggiunge questa all’area sopradescritta che era sottoposta a Salomone abbiamo un totale di circa 26.000 chilometri quadrati. Questa è dunque l’estensione del teatro di drammatici avvenimenti.

20. Dite le generali caratteristiche geografiche del paese lungo il mar Mediterraneo, facendo riferimento alla carta di pagina 141.

20 La varietà e gli estremi che si trovano in quest’area geografica si possono facilmente visualizzare e ci sarà utile farlo. La Terra Promessa ha alcune caratteristiche generali che è molto facile ricordare. Il paese effettivamente occupato dai Giudei si stendeva dai monti del Libano indicati sulla carta qui acclusa, a nord, fino al deserto, a sud, il Negheb. Lungo il mare occidentale o mare Grande, ora chiamato Mediterraneo, che costituiva il confine occidentale del Paese della Promessa, v’è una serie di pianure, l’area delle pianure che si stendono lungo la costa del mare, da Cesarea a Saron.

21. Qual è la prossima caratteristica, a est?

21 A est, fra la costa del mare e i monti, v’è la Sefela (“Bassopiano”) o paese collinoso. Sulla carta si vede la Sefela verso sud sopra il Negheb. In questo paese collinoso, la Sefela, vedete sulla carta la città di Lachis, a cui si fa riferimento ventitré volte nella Bibbia.

22. Dove sono, sulla carta, gli altri punti qui menzionati?

22 I monti di Samaria e di Giuda son situati nel complesso a est della Sefela o paese collinoso. Essi includono il territorio dov’è situata la città di Gerusalemme. Si vede Gerusalemme, pure chiamata Sion, sulla carta, a ovest dell’estremità settentrionale del mar Morto, e si vedono il monte degli Ulivi e Betania. A nord vi sono i monti di Samaria, compreso il monte Gherizim. Lì sono il pozzo di Giacobbe, il villaggio di Sichar e anche la città di Samaria. Quest’area era nel territorio delle dieci tribù d’Israele dopo la divisione della nazione d’Israele in due parti.

23. Indicate sulla carta la Rift Valley e le relative località qui menzionate.

23 Guardate a destra di Gerusalemme e verso nord, cioè a nord-est di Gerusalemme, e vedete la città di Gerico. Gerico è situata sul lato occidentale della prossima importante caratteristica geografica della Terra Promessa. Questa rimarchevole caratteristica geografica è la grande Rift Valley, che si stende da nord a sud, cominciando nei monti del nord e include la valle del Giordano, il fiume Giordano, il mar di Galilea, il mar Salato o mar Morto e si stende fino all’Araba e al mar Rosso.

24. Dove si fermò Mosè a guardare il paese?

24 Quindi a est del fiume Giordano e a est del mar Salato vi sono i colli e gli altopiani di Moab. Sulla carta sono indicati il monte Nebo e il Pisga. In questo punto elevato si fermò Mosè, contemplando il paese, guardando a nord e a ovest e a sud, potendo vedere il paese da una parte all’altra verso il mar Mediterraneo, e osservò l’estesa area e udì le parole che Geova gli disse: “Questo è il paese”.

25. Servendovi della carta, ripetete le cinque caratteristiche geografiche generali del paese.

25 Pertanto conoscete qualche caratteristica generale della Terra Promessa: la pianura lungo la costa mediterranea, il paese collinoso o Sefela, i monti di Samaria e di Giuda, dov’è situata Gerusalemme, la grande Rift Valley o valle del Giordano compresa Gerico, e poi vi sono i colli e gli altipiani a est del fiume Giordano che includono il paese di Moab.

26. Indicate sulla carta altri luoghi biblici.

26 Molte caratteristiche fisiche menzionate nella Bibbia si possono trovare su questa e su altre carte, compresi la valle di Chidron, la valle di Hinnom, l’Araba, il fiume Arnon, il fiume Giordano, il monte degli Ulivi, la pianura di Esdrelon, il monte Carmelo, il monte Hermon, il fiume Iabboc.

27. (a) Quale fatto è importante per noi? (b) Perché questo è importante? (c) Che cosa vince ora certa critica?

27 Ecco qualche cosa di importante per noi: in ciascuna di queste aree sono stati trovati numerosi reperti archeologici che sostengono la Bibbia in merito a luoghi menzionati nella Parola di verità. Perché questo dovrebbe essere così importante? Per il fatto che, mentre molti luoghi menzionati nella Bibbia sono noti e se ne conosce la località da secoli, vi sono molti altri luoghi menzionati dalle Scritture la cui località non è sempre stata conosciuta; e i critici della Parola di Dio hanno detto in effetti che, poiché non si conosce dove fossero questi luoghi, ne consegue che i racconti biblici non sono veri e perciò le Scritture non sono fidate. I fatti della conferma archeologica ci danno la prova di qualcosa di essenziale a questo riguardo. Provano che, quando alcuni asseriscono che certi luoghi menzionati nella Parola di Dio non esistettero mai, coloro che fanno tali asserzioni si sbagliano. La “critica scettica” della Bibbia basata sulla mancata identificazione di luoghi biblici si è sviluppata specialmente dal diciottesimo secolo in poi. Ecco le parole di un competente archeologo, William Foxwell Albright: “Le narrazioni di Genesi sui patriarchi e la tradizione mosaica dei successivi libri del Pentateuco sono state screditate dalla critica moderna . . . Alcuni considerano Mosè una figura leggendaria”. Questa critica è stata definita “ipercritico atteggiamento che in precedenza prevaleva” ma che ora è vinta dai fatti di più recenti scoperte compiute nella Terra Promessa.

28, 29. Di che vantaggio è il paese per chi cerca la verità?

28 In sostanza, dunque, il paese è davanti a noi: possiamo visitarlo. Le caratteristiche geografiche superficiali del paese stesso sono chiare ed evidenti e anche il visitatore occasionale può riconoscere che sono quelle a cui si fa riferimento nella Parola di Dio. Comunque, in quanto alle persone e ai luoghi finora identificati dalla Bibbia stessa, i critici che si oppongono alla Parola di Dio e tentano di screditarla hanno asserito che tali persone e tali luoghi fossero fittizi e perciò, a motivo di questo, il racconto biblico sia mitico, non fidato e da non prendersi come guida sicura.

29 Abbiamo detto che i fatti della conferma archeologica mostrano che tali critici della Bibbia sono in errore. Non vi interessa prestare attenzione solo ad alcune di queste scoperte archeologiche che confermano la Bibbia? Il seguente articolo ne considera alcune.

[Cartine a pagina 141]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

IL PAESE DELLA PAROLA DI VERITÀ

(dove si verificarono molti avvenimenti menzionati nella Bibbia)

SCALA IN CHILOMETRI

0 24 48

Ghebal

Sidone

Tiro

Monti del Libano

Monte Ermon

Dan

MARE GRANDE (Mare Occidentale)

NEFTALI

Hazor

Corazin

Nazaret

Mar di Galilea

Pianura di Esdrelon (Izreel)

Monte Carmelo

Cesarea

Meghiddo

Bet-San

MANASSE

Samaria

Monte Ebal

Sichar

Sichem

Pozzo di Giacobbe

Monte Gherizim

Pianura di Saron

GALAAD

Fiume Iabboc

EFRAIM

Silo

Betel

Micmas

Mizpa

Gerico

Fiume Giordano

Ghibea

Gabaon

Qumran

Pianure desertiche di Moab

Pianura di Ela

Gerusalemme

Monte Nebo (Pisga)

FILISTEI

Azeca

Betleem

Lachis

Bet-Zur

GIUDA

SEFELA

Ebron

Debir

Mar Morto

Il Distretto

Fiume Arnon

Beer-Seba

RIFT VALLEY

MOAB

Gomorra

Sodoma

Zoar

NEGHEB

ARABA

EDOM

DESERTO

Mar Rosso

Ezion-Gheber

[Cartina]

GERUSALEMME

Tempio

Monte degli Ulivi

Valle di Hinnom

Valle di Chidron

Betania

[Cartina/Immagine a pagina 137]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

LA TERRA PROMESSA VISTA DA MOSÈ

SCALA IN CHILOMETRI

0 80 160

Fiume Eufrate

Tipsa

Amat

Monti del Libano

MARE GRANDE

Sidone

Tiro

Damasco

Dan

GALAAD

Fiume Giordano

Monte Nebo

Gaza

SEFELA

Mar Salato

NEGHEB

Beer-Seba

Fiume d’Egitto

DESERTO

Mar Rosso

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