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  • “Non dimenticare tutte le sue imprese”

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  • “Non dimenticare tutte le sue imprese”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
w69 1/5 pp. 266-273

“Non dimenticare tutte le sue imprese”

1. Che cosa ci dice Salmo 103:3-5 riguardo alla misericordia di Geova Dio?

RIVOLGETEVI alla Parola di Dio e siate come il fedele re Davide, vero adoratore di Geova Dio. Egli disse: “Benedici Geova, o anima mia, e non dimenticare tutte le sue imprese”. (Sal. 103:2) Davide, uomo secondo il cuore di Dio, non voleva dimenticare nulla di ciò che Geova aveva fatto per lui. Quali erano alcune delle cose che Geova aveva fatte per lui? Egli disse che Geova era colui “che perdona tutto il tuo errore, che sana tutte le tue malattie, che reclama la tua vita dalla medesima fossa, che ti corona di amorevole benignità e misericordia, che sazia la durata della tua vita con ciò che è buono”. (Sal. 103:3-5) Davide capiva pienamente che “con errore fui dato alla luce con dolori di parto, e mia madre mi concepì nel peccato”. (Sal. 51:5) Egli sapeva di fare sbagli, ma si rivolgeva a Dio in preghiera e chiedeva perdono. Egli aveva piena fiducia che Geova l’avrebbe perdonato, perché si era volto dalla cattiva condotta intraprendendo quella giusta. Davide non dimenticava colui che perdonava tutto il suo errore.

2, 3. (a) Mentre possiamo ricevere consigli su come badare alla nostra salute, in che modo sono sanate le nostre infermità? (b) Quali benedizioni attendiamo riguardo alla salute, e come fu questo confermato da Gesù?

2 Davide non poteva dimenticare l’Iddio che sana tutte le malattie dell’uomo. L’uomo è fatto veramente in maniera meravigliosa e stupenda. Davide lo riconobbe. Egli capiva di poter vedere, udire, parlare, sentire e odorare. Voleva usare saggiamente queste facoltà. Egli si interessava della sana condizione del suo cuore e dei suoi reni. (Sal. 26:2; 7:9) Quando si ammalava Davide sapeva che questa condizione era ereditata insieme al peccato di Adamo. Ma come avviene la guarigione? Noi diciamo: “Abbi cura di te”. Davide faceva altrettanto quando era malato, andando molto probabilmente a letto, stando al caldo, bevendo qualche giovevole succo di frutta. Forse riceveva qualche buon consiglio dai medici del suo tempo. Ora quale consiglio danno la maggioranza dei medici a coloro che sono oggi affetti da malattie? “Vada a letto”. “Riposi di più”. “Si prenda una vacanza”. “Faccia più esercizio”. “Respiri a pieni polmoni”. Ma che cosa reca la guarigione? Ebbene, il nostro meraviglioso corpo. Geova Dio lo fece in modo che si ristabilisse. Il corpo opera la guarigione. (Sal. 30:2; 103:5) Se Davide non dimenticava, noi non dovremmo dunque dimenticare colui “che sana tutte le tue malattie”. Che gran giorno sarà quello in cui perfino la morte non avrà più presa sul genere umano. Poiché quando i nuovi cieli e la nuova terra saranno stati pienamente stabiliti, dice la Parola di Dio, “egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. — Riv. 21:4.

3 Né Davide poteva dimenticare colui “che reclama la tua vita dalla medesima fossa”. Davide sapeva che la durata di vita dell’uomo era di settant’anni e, a causa di speciale potenza, forse di ottanta. (Sal. 90:10) Quindi sarebbe venuta la morte e la propria anima sarebbe scesa nella fossa. Comunque, Davide, come Giobbe, aveva fede nella risurrezione dei morti, poiché Giobbe credeva che Dio avrebbe stabilito un limite di tempo e si sarebbe ricordato di lui. (Giob. 14:13) Gesù Cristo confermò questa speranza, dicendo: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori”. (Giov. 5:28, 29) Con tale fede Davide non poteva dimenticare Dio, che l’avrebbe reclamato dalla fossa. Potreste dimenticarlo voi?

4. In quali modi Davide fu un esempio di una persona che non dimenticava le imprese di Geova?

4 Né Davide poteva dimenticare l’Iddio “che ti corona di amorevole benignità e misericordia”. Davide ebbe una vita interessante. Era un bravo ragazzo pastore che aveva cura delle pecore di suo padre. Da ragazzo fu unto dal profeta Samuele per essere re d’Israele. Si mantenne umile e non cercò mai di usurpare il trono del re Saul. Davide sapeva che Dio aveva unto Saul, e anche se Davide era perseguitato da Saul confidò che Geova facesse il cambiamento. Il regno d’Israele si estese sotto il dominio del re Davide e Geova gli permise di fare il progetto e raccogliere il materiale per la costruzione del grande tempio di suo figlio Salomone. Davide ebbe i suoi momenti di dolore e rammarico. Fece sbagli, ma confidò nell’amorevole benignità e nella misericordia di Geova suo Dio. È anche la vostra vita coronata dall’amorevole benignità e dalle misericordie di Dio? Si può dire di voi, come di Davide, che ‘non dimenticate tutte le sue imprese’?

5. In che modo Geova ha provveduto aiuto al genere umano così che quelli che lo amano non dimentichino?

5 Possiamo esserne sicuri, Geova Dio non dimenticherà! Anche se noi possiamo dimenticare, egli non dimenticherà. Per aiutarci a non dimenticare dobbiamo ripetere, continuare a leggere, continuare ad ascoltare la Sacra Parola di Dio. Questo è così essenziale per vivere giustamente! Tutti i cristiani che hanno acquistato accurata conoscenza della verità e hanno dedicato la loro vita a fare la volontà di Dio e sono stati battezzati in acqua devono continuare a studiare la Bibbia. Col tempo, avendo studiato le sue scritte decisioni giudiziarie, saranno in grado di discernere fra il bene e il male. La Bibbia dichiara esplicitamente i princìpi giusti e la via giusta da seguire per l’uomo. Ma perfino i cristiani che lo hanno servito bene per molti anni possono dimenticare Dio se smettono di studiare la Parola di Dio. Alcuni vogliono deliberatamente dimenticare Dio, e questo è segnato nella loro coscienza come da un ferro rovente. — 1 Tim. 4:2.

6. Come Salmo 50:16-18 riguarda il nostro giorno, e perché le religioni della cristianità non hanno aiutato il popolo?

6 Lo scrittore del cinquantesimo salmo dice: “Ma al malvagio Dio dovrà dire: ‘Che diritto hai di enumerare i miei regolamenti, e di portare il mio patto nella bocca? Ebbene, tu, tu hai odiato la disciplina, e continui a gettarti le mie parole dietro le spalle. Ogni qualvolta vedesti un ladro, perfino te ne compiacesti; e la tua parte era con gli adulteri’”. (Sal. 50:16-18) Molte persone asseriscono d’essere cristiane, ma hanno esse alcun diritto di rappresentare Geova Dio? Se sono nel nuovo patto con Dio, perché odiano la disciplina di Dio e gettano le parole di Dio dietro le loro spalle? Milioni e milioni di persone e il loro ipocrita clero delle organizzazioni religiose della cristianità hanno oggi effettivamente gettato le parole di Dio dietro le loro spalle. Han mostrato d’averne abbastanza della Parola di Dio ma si chiamano ancora cristiane. Sanno, come chiunque altro, che non si deve rubare, che le persone sposate non devono commettere adulterio e che quelle non sposate non devono commettere fornicazione. Ma sono ben descritte dalle parole del salmista: ‘Quando vedono un ladro se ne compiacciono’. In cuor loro vorrebbero poter anch’esse rimaner impunite per il furto. Avete notato che tutte le false organizzazioni religiose tollerano coloro la cui parte è con gli adulteri? Essi non vengono rimproverati né disassociati dalla loro organizzazione religiosa. Continuano ad essere “buoni” membri stimati nelle organizzazioni ecclesiastiche della cristianità. Quante volte avete letto nei giornali del terzo, quarto e quinto matrimonio di una persona mentre i precedenti coniugi sono ancora vivi? Per tali persone il matrimonio diventa adulterio legalizzato. In molti Paesi dominati dai cattolici non si può ottenere il divorzio per nessun motivo e così gli adulteri vivono semplicemente con le loro amanti, continuando ad essere stimati nei loro immorali sistemi religiosi. Certo han gettato la Parola di Dio dietro le loro spalle. Non c’è da meravigliarsi che l’impero mondiale della falsa religione sia chiamato “Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra”. (Riv. 17:5) Volete appartenere a tale sistema religioso?

7, 8. Che cosa trascurano quelli che dimenticano Dio riguardo alla veduta di Dio circa l’immoralità e le persone immorali?

7 Il salmista prosegue dicendo a coloro che dimenticano Dio: “Hai lasciato sciolta la tua bocca a ciò che è male, e la tua lingua tieni attaccata all’inganno”. (Sal. 50:19) La menzogna è comune. La maggioranza delle persone considerano la menzogna come una cosa che non reca alcun danno. Ecco dove comincia il declino della morale. L’immoralità del sistema di cose religioso, politico e commerciale è spaventosa. La buona moralità è praticamente nulla. La maggioranza delle persone nella cristianità, e probabilmente la maggioranza delle persone d’altre convinzioni religiose, pensano che oggi Dio non veda ciò che accade e che non si interessi affatto. Geova si esprime per mezzo della sua Parola scritta, e un giorno si esprimerà molto vigorosamente con le azioni. Geova prosegue dicendo nel suo cinquantesimo salmo: “Hai fatto queste cose, e io tacevo. Pensasti che io sarei positivamente divenuto come te. Io ti riprenderò, e di sicuro metterò le cose in ordine dinanzi ai tuoi occhi. Comprendete questo, suvvia, voi che dimenticate Dio, affinché io non vi sbrani senza che vi sia alcun liberatore”. — Sal. 50:21, 22.

8 Potete dire che “non c’è Dio”, se volete, e che “Dio è morto”. L’evoluzionista dice: “Ho provato che non c’è Dio”, ma questo non cambierà le cose. Geova parla arditamente per mezzo della sua Parola agli immorali e a tutti quelli ‘che dimenticano Dio’, e avverte che li sbranerà. Malgrado tutte le loro grida quando scoppierà la guerra di Armaghedon nel gran giorno dell’Iddio Onnipotente, non ci sarà nessun liberatore. Allora Geova sicuramente metterà le cose in ordine per la benedizione di quelli che amano la giustizia.

OFFRIAMO RENDIMENTO DI GRAZIE

9. Come descrive il salmista chi non dimentica Dio?

9 Forse siete uno di quelli che realmente amate Dio e che praticate i suoi detti e non avete dimenticato la Parola di Dio. A questi il salmista dice: “Chi offre rendimento di grazie come suo sacrificio è colui che mi glorifica; e in quanto a chi osserva la via stabilita, gli farò certo vedere la salvezza da Dio”. (Sal. 50:23) Osservate voi la via stabilita, insieme a migliaia di persone che offrono giornalmente rendimento di grazie a Geova? Continuate a glorificare Geova predicando di casa in casa e incoraggiando le persone che amano la giustizia a studiare la sua Parola. ‘Osservando la via stabilita’, la via giusta, una folla ancora maggiore di persone sarà indotta a cantare giorno e notte le lodi di Dio e a vedere la salvezza.

10, 11. Che beneficio può recare ad altri la persona se non dimentica Dio?

10 Il miglior modo di evitare di dimenticare Dio è quello di continuare a pensare a lui. Apprendete che cosa vuole che si faccia e quindi fatelo. Per mezzo del salmista Geova dice: “Presta orecchio, o mio popolo, alla mia legge; porgete orecchio ai detti della mia bocca”. (Sal. 78:1) Ha il far questo alcun valore? Se ne traggono benefici? C’è qualcosa da guadagnare? V’è rimunerazione nel porgere orecchio e nell’ascoltare ciò che Dio ha da dire e poi farlo? Certo! Non solo trarrete personalmente profitto dal porgere orecchio ai detti della bocca di Geova, ma un altro buon proposito è questo: “Onde la generazione avvenire, i figli che dovevano nascere, le conoscessero, affinché si levassero e le narrassero ai loro figli, e affinché essi riponessero la loro confidenza in Dio stesso e non dimenticassero le pratiche di Dio ma osservassero i suoi propri comandamenti”. — Sal. 78:6, 7.

11 Quante persone nella cristianità vogliono oggi realmente che i loro figli ‘ripongano la loro confidenza in Dio stesso’? Prima di poter inculcare tale confidenza nei vostri figli, dovete imparare intorno a Geova e ‘non dimenticare le pratiche di Dio’. Come possono i vostri figli sapere qualche cosa di Dio se non osservate voi stesso i comandamenti di Dio e non li insegnate ai vostri figli?

12. Chi ha la responsabilità di insegnare ai figli i comandamenti di Dio, e perché?

12 Il genere umano è la creazione di Geova Dio. Egli sa meglio di chiunque altro come dovremmo condurre la nostra vita e come dovremmo viverla. Educatori e scienziati pensano di sapere meglio come ammaestrare e guidare la vita dei figli. I genitori che credono nella Parola di Dio e osservano i comandamenti di Dio, comunque, son quelli che ne hanno la responsabilità. Non la si può dare allo Stato. Agli Israeliti fu comandato di insegnare ai loro figli le cose che avevano viste e udite e di inculcare nella mente dei loro figli i princìpi di verità e giustizia. La Stato non fa questo, e ogni anno meno persone insegnano ai figli ciò che consiglia la Bibbia. Chiunque professi d’essere vero cristiano dovrebbe dire: “Dei tuoi ordini di sicuro mi occuperò, e guarderò i tuoi sentieri. Per i tuoi statuti mostrerò profondo affetto. Non dimenticherò la tua parola”. (Sal. 119:15, 16) Com’è chiaro e diretto questo consiglio! Vi siete occupato di sapere quali sono gli statuti di Geova? Volete conoscere gli ordini di Dio e i suoi regolamenti per vivere correttamente? Anche nelle normali cose della vita la maggioranza delle persone riconoscono l’ordine e la legge e imparano a conoscere le regole del paese, ma molto più importanti sono le leggi che Geova ha fatto scrivere. Esse riguardano la nostra vita e la vita dei nostri figli, per sempre. Dobbiamo mostrare profondo affetto per i Suoi statuti, e non dobbiamo dimenticare la sua Parola, la Sacra Bibbia. Insegnateli ai vostri figli.

13. Come mostrano i testimoni di Geova che si interessano di ciò che Geova ha da dire?

13 I testimoni di Geova si interessano molto di ciò che Geova Dio ha da dire. Studiano la Bibbia in cinque adunanze ogni settimana. Questo non significa che ricordino ogni scrittura e siano in grado di citare l’intera Bibbia versetto per versetto, ma leggendo la Bibbia regolarmente si faranno un quadro generale del modo in cui Geova vuole che viva il genere umano, dei suoi princìpi di verità e giustizia; e si rendono conto del modo in cui dovrebbero condurre la loro vita in relazione ad altri, ai loro figli e ai loro vicini, e specialmente in relazione a Dio.

14. Perché è importante sapere qual è la volontà di Geova per l’uomo?

14 È molto importante che i cristiani sappiano qual è la volontà di Geova, perché ciascuno deve decidere se seguirà la condotta giusta o la condotta sbagliata. Geova non costringe alcuno a fare una cosa. In realtà la propria vita, o la vita che si avrà in futuro, dipende dalla propria linea di condotta. Nessuno osi quindi dimenticare la legge di Dio. Si deve distinguere il bene dal male. Dichiarando la verità si nutre la fiducia che Geova proverà piacere nelle volontarie offerte della propria bocca. Si deve sempre essere molto interessati nel farsi insegnare da Geova Dio le sue proprie decisioni giudiziarie, cioè le decisioni giudiziarie di Geova. La persona non vuole essere il giudice di ciò che è bene e di ciò che è male. Dio prende le decisioni giudiziarie. Dobbiamo metterci in armonia con esse per il nostro proprio benessere. Vale la pena di fare ciò ch’è giusto. Il cristiano vuole che Geova Dio dichiari qual è la via giusta, la condotta corretta da seguire. Il cristiano deve prendere la decisione. Nessun altro può prenderla, perché il cristiano sa d’essere personalmente responsabile verso Dio, Datore della vita.

15. Come fu che Adamo ed Eva seguirono in Eden una condotta di ribellione?

15 Nel giardino d’Eden, la vita di Adamo ed Eva fu in gioco. Geova disse all’uomo: “D’ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morrai”. (Gen. 2:16, 17) Dio non rendeva difficile il continuare a vivere per il primo uomo che aveva creato e messo nel paradiso d’Eden. Di tutti gli alberi del giardino — e potevano essercene a migliaia — poteva mangiare liberamente, ma solo di uno non doveva mangiare, almeno per il presente. Dopo aver creato Adamo, Dio creò un’aiutante, Eva. Egli vide che non era bene che l’uomo continuasse a essere solo. Quando Adamo vide Eva dopo che era stata creata dalla sua costola, Adamo esclamò: “Questa è finalmente osso delle mie ossa e carne della mia carne. Questa sarà chiamata Donna, perché dall’uomo questa è stata tratta”. (Gen. 2:23) Adamo informò Eva di ciò che Dio gli aveva detto direttamente circa il non mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male. Ma un giorno Satana con la forma del serpente cominciò a dire alla donna: “‘È realmente così che Dio ha detto che non dovete mangiare di ogni albero del giardino?’ A ciò la donna disse al serpente: ‘Del frutto degli alberi del giardino possiamo mangiare. Ma in quanto a mangiare del frutto dell’albero che è nel mezzo del giardino, Dio ha detto: “Non ne dovete mangiare, no, non lo dovete toccare affinché non moriate”’. A ciò il serpente disse alla donna: ‘Positivamente voi non morrete. Poiché Dio sa che nel medesimo giorno in cui ne mangerete i vostri occhi davvero si apriranno e voi sarete davvero simili a Dio, conoscendo il bene e il male’”. — Gen. 3:1-5.

LA VITA DIPENDE DALLA DECISIONE

16, 17. Quale linea di condotta scelsero Adamo ed Eva quando si trattò di ascoltare il comando di Dio, e con quale risultato?

16 Sappiamo ciò che accadde nel giardino d’Eden. Il racconto è nel terzo capitolo del libro di Genesi. Eva mangiò del frutto dell’albero perché volle essere lei a decidere ciò che era bene e ciò che era male. Volle essere come Dio, prendendo decisioni giudiziarie, decidendo ciò ch’è bene e ciò ch’è male. Ella scelse di agire contrariamente allo statuto già stabilito di Geova. Non volle ascoltare la legge di Geova, e Dio non intervenne per impedirle di prendere e di mangiare il frutto di quell’albero, perché quando Geova creò Adamo ed Eva li creò entrambi col libero arbitrio. La loro vita dipendeva dalle loro proprie decisioni. Essi potevano fare della loro vita come volevano e raccogliere ciò che seminavano. Geova diede loro sani consigli, buoni suggerimenti su come condurre la loro vita in armonia con la Sua volontà, ma non li costrinse a fare la sua volontà. Potevano andare contro di essa se lo preferivano. Egli disse loro di non mangiare di un particolare albero; ma se essi volevano disubbidire alla sua legge, allora, come disse ad Adamo, avrebbero scelto la morte.

17 Toccò dunque ad Adamo ed Eva prendere la decisione vitale. Dotati di libero arbitrio, fecero della loro vita ciò che vollero. Recarono la morte su se stessi nonché sull’intera famiglia umana. — Rom. 5:12.

18. Dato che tutti gli uomini sono dotati di libero arbitrio, quale scelta hanno anch’essi dinanzi?

18 Ma quell’atto da parte di Adamo non cambiò la libertà dell’uomo di prendere decisioni per se stesso. Per quanto riguarda ogni persona sulla terra, ciascuno è ancora dotato di libero arbitrio e può ancora fare della sua vita ciò che vuole. Può apprendere qual è la legge di Dio e vivere in base ad essa, o può vivere contrariamente ad essa. Certo è molto più saggio che l’individuo ascolti e segua la Parola dell’onnisapiente Dio e viva in base ad essa, che non andare contro di essa. Perché non essere come il salmista che disse: “Non dimenticherò la tua parola”?

19. Come la cristianità giustifica l’errata condotta, ma che cos’ha Dio provveduto all’uomo per aiutarlo a camminare rettamente?

19 Adamo ed Eva dimenticarono entrambi rapidamente la legge di Dio nel giardino d’Eden dopo che Satana ebbe cominciato a parlare. Essi misero da parte il comando divino di ‘non mangiare’ e mangiarono del frutto proibito. Farete oggi la stessa cosa con le leggi di Dio? Siete libero di prendere le vostre decisioni così come lo furono Adamo ed Eva nel giardino d’Eden. La domanda è questa: Prenderete le vostre decisioni senza consultare la legge di Dio? Milioni di persone fanno così. Per conoscere il risultato, guardate l’immoralità che vi è in tutto il mondo. Forse dite: “Non si può darne la colpa a loro”. Ma queste persone sostengono ancora la cristianità, che non insegna più la legge di Dio sull’adulterio, sulla fornicazione e sull’omosessualità, e non ha nulla da obiettare contro la condotta dissoluta. La cristianità può cercare di giustificarsi dicendo: “Queste leggi di Dio non sono adatte per il giorno d’oggi”. Questo è proprio ciò che Satana disse a Eva. Le persone han dunque gettato dietro le loro spalle i Dieci Comandamenti e tutte le altre leggi di Dio. Vogliono la libertà, vogliono avere successo, ma senza alcuna indicazione. Che lo vogliano o no le indicazioni ci sono! Le leggi di Dio sussistono e sono lì per aiutare il genere umano. Seguirete le leggi e vivrete conforme ad esse? È possibile se lo desiderate. La vostra vita è in gioco.

20. (a) Che cos’accade al mondo di oggi, il che condurrà a che cosa? (b) Perciò, come la condotta del cristiano sarà diversa?

20 I governi terrestri fanno leggi perché vi sia un po’ di ordine fra il popolo. Ma guardate ciò che accade quando gli studenti si ribellano, i genitori si ribellano, i lavoratori si ribellano, i popoli si ribellano. Tutta l’agitazione che c’è oggi nel mondo è sinonimo di: “Non ci piace la legge”. A che cosa porterà questo mondiale disordine di cose? Porterà alla situazione che la Bibbia chiama Armaghedon. (Riv. 16:16) Per questo motivo i veri cristiani che oggi prestano attenzione alla legge di Dio e non la dimenticano possono rallegrarsi. Da ciò che vedono sanno che questi sono gli “ultimi giorni” di questo sistema di cose malvagio. Avendo letto le Sacre Scritture, dicono dunque ai conservi cristiani: “Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate la testa, perché la vostra liberazione s’avvicina”. (Luca 21:28) Sanno che deve esserci e che vi sarà un cambiamento nella situazione mondiale, e hanno pregato Dio: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. Essi credono a tale preghiera, e per questo motivo i testimoni di Geova continuano a predicare che il regno dei cieli è vicino. Ascoltate e non dimenticate.

21. Come il consiglio di Proverbi 3:1, 2 può essere utile al cristiano ora e in futuro?

21 Mentre la vostra vita è ancora in gioco, accettate il consiglio di Proverbi 3:1, 2: “Figlio mio, non dimenticare la mia legge, e il tuo cuore osservi i miei comandamenti, perché ti saranno aggiunti lunghezza di giorni e anni di vita e pace”. Se Adamo avesse ascoltato la legge di Dio e fosse vissuto conforme ad essa, la sua vita sarebbe continuata fino a questo medesimo giorno. Infatti, avrebbe quasi seimila anni, secondo la cronologia biblica. Quando la norma del Regno di Dio sarà stata stabilita senza rivali e avrà avuto luogo la risurrezione dei morti e il regno millenario sarà finito, dipenderà ancora la vita di ciascun uomo dalla sua personale decisione? Sì, alla fine del regno millenario di Cristo Gesù la vita o anima dell’uomo sarà ancora in gioco, perché Rivelazione 20:7-10 mostra che Satana sarà sciolto fuori della sua prigione e uscirà a sviare le nazioni. Ciascun individuo potrà dunque andare con Satana il Diavolo o seguire le leggi di Dio. La vita eterna si otterrà essendo ubbidienti alle leggi di Dio per guidare il genere umano alla fine dei mille anni. Coloro che si schiereranno dalla parte di Satana moriranno col Diavolo quando sarà scagliato nel lago di fuoco, la seconda morte. Chi dunque vuole ‘allungare i suoi giorni e che anni di vita e pace gli siano aggiunti’, fa bene ad ascoltare e a fare ciò che Dio dice. Geova è il Datore della vita, ed egli sa come prolungarvi la vita. Se riponete la vostra fiducia in Geova e credete in lui e non dimenticate le sue leggi, avrete “lunghezza di giorni e anni di vita”.

22. (a) Perché fu scritta la Parola di Dio, e perciò qual è la nostra responsabilità? (b) Quale personale beneficio può recarci la Parola di Dio?

22 Ascoltate il saggio: “Acquista sapienza, acquista intendimento. Non dimenticare, e non ti sviare dai detti della mia bocca”. (Prov. 4:5) Talvolta alcune persone, dopo aver dedicato alcuni anni a leggere la Bibbia, pensano di sapere tutto quello che Dio ha da dire. Ma non è così. Più vecchi diventiamo più conoscenza acquistiamo e più sapienza otteniamo. Quindi abbiamo maggiore intendimento. Dio scrisse la sua Parola, la Bibbia, per uno scopo ben definito, “per nostra istruzione”. (Rom. 15:4) Perciò, dovremmo continuare a leggerla e studiarla veramente. Con maggiore conoscenza i veri cristiani possono capire i princìpi di verità e giustizia. Il cristiano che ha istruzione può perseverare e affrontare le difficoltà, le persecuzioni e le avversità mentre cammina nella sua integrità. La Parola di Dio lo rafforza perché sia proclamatore del Regno, forse missionario o pioniere, o servitore di circoscrizione o servitore di distretto in qualche parte della visibile organizzazione di Geova. Dio non dimentica ciò che fanno i fedeli cristiani. Paolo lo apprezzò e così scrisse: “Poiché Dio non è ingiusto da dimenticare la vostra opera e l’amore che avete mostrato per il suo nome, in quanto avete servito e continuate a servire i santi. Ma desideriamo che ciascuno di voi mostri la stessa operosità in modo da avere la piena certezza della speranza sino alla fine, onde non diveniate pigri, ma siate imitatori di quelli che mediante la fede e la pazienza ereditano le promesse”. — Ebr. 6:10-12.

[Immagine a pagina 269]

Aiutate i vostri figli a ricordare ciò che Dio ha fatto?

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