BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w70 1/5 pp. 259-264
  • Come liberarsi dalla superstizione

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Come liberarsi dalla superstizione
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • LA VERITÀ CIRCA I MORTI RENDE LIBERI
  • FONDAMENTO DEI SUPERSTIZIOSI TIMORI
  • COME LIBERARSI DAL GIOGO DELLA “MEDICINA”
  • NON PIÙ INGANNATI DAI SOGNI
  • ‘FAVOLE DI VECCHIE COMARI’ E PRESAGI
  • RENDETEVI LIBERI RIVOLGENDOVI A GEOVA
  • Superstizione e insegnamenti biblici sono compatibili?
    Svegliatevi! 2008
  • Gli spiriti invisibili: ci aiutano o ci danneggiano?
    Gli spiriti invisibili: ci aiutano o ci danneggiano?
  • “La verità vi renderà liberi”: Come?
    Svegliatevi! 2012
  • La vera religione dissipa il timore: come?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
w70 1/5 pp. 259-264

Come liberarsi dalla superstizione

IL SORRISO di gratitudine scomparve rapidamente dal viso della viaggiatrice mentre guardava il cibo offertole.

“Mangia”, insistette l’ospite, “il cibo non è guasto”.

“No, no”, protestò la viaggiatrice, “questo è pesce gatto. Se lo mangiassi, sarei accusata d’assassinare i miei propri figli!”

Illogico? Coloro che non sono schiavi della superstizione probabilmente direbbero così. Tuttavia, molti ritengono che mangiare questo cibo sia un grave peccato.

Ciò nondimeno, molti si sono liberati da tali tabù. Non temono più i morti, non confidano più nelle “medicine”, né lasciano che sogni e presagi governino la loro vita. Ora sono persone felici e contente. Come si sono liberate dalla superstizione?

LA VERITÀ CIRCA I MORTI RENDE LIBERI

È stata la verità a permettere la libertà dalla superstizione, particolarmente la verità concernente la condizione dei morti. Come disse Gesù Cristo: “Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. — Giov. 8:32.

Ebbene, qual è la verità riguardo ai morti? Possono essi comunicare coi vivi o far loro del male? Perché quella donna disse che mangiare pesce gatto sarebbe stato paragonabile a infliggere la morte ai suoi figli?

I pesci gatto dei corsi d’acqua vicini al villaggio di questa donna africana sono considerati da molti come spiriti reincarnati di morti umani. Circa il tabù gli abitanti del villaggio spiegano: “È la nostra legge. Non ne mangiamo. Se una donna ne mangia, sarà sterile oppure i suoi figli moriranno. Se ne mangia un uomo, non avrà figli”. Alcuni credono perfino che ne risulti la morte per chi ne mangia.

Un giovane africano di nome Samuele osservava questo tabù e si asteneva dal pesce gatto. Ma poi cominciò a studiare la Bibbia. Egli notò che la Bibbia insegna che i morti sono inconsci. Per esempio, in un punto la Bibbia dice: “I viventi sono consci che morranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla”. — Eccl. 9:5.

Fu pure mostrato a Samuele nella Bibbia che alla morte lo “spirito [dell’uomo] se ne esce, egli torna alla sua terra; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. (Sal. 146:4) Samuele poté vedere da ciò che lo spirito, o forza vitale, non è un intelletto indipendente che continui dopo la morte. Piuttosto, la morte pone completamente fine alla vita. Come osserva pure la Bibbia: “Se [Dio] volge il cuore a qualcuno, se raccoglie a sé lo spirito e il respiro di lui, ogni carne spirerà insieme, e l’uomo terreno stesso tornerà alla medesima polvere”. — Giob. 34:14, 15.

Pertanto, quando apprese la verità biblica che lo spirito dell’uomo non è una personalità che sopravviva alla morte del corpo, Samuele poté capire che è errato credere che i pesci gatto possiedano gli spiriti reincarnati di creature umane dipartite. Perciò, comprese quanto è assurdo credere che un pesce morto potesse ostacolare le sue facoltà procreative. Samuele cominciò dunque a mangiare pesce gatto.

Comunque, dato che per alcuni anni non si sposò, gli uomini della sua tribù erano sicuri che il pesce gatto avesse rovinato le sue possibilità di sposarsi. Quando infine si sposò, erano ugualmente sicuri che non avrebbe avuto figli, o che qualsiasi figlio avesse avuto sarebbe morto. Quale fu il risultato?

Ebbene, il primo figlio di Samuele non morì, né morì il secondo, né il terzo, e il quarto è in viaggio! Ma che dire della sorella di Samuele, che si è astenuta dal pesce gatto per tutta la sua vita? Ella protestò con Samuele perché aveva infranto questo tabù. Ma egli rispose: “Se ci fosse della verità nel tabù, perché tutti i miei figli sono vivi, ma i tuoi sono morti?”

Era vero. Questa sorella aveva perduto i tre figli. La superstiziosa osservanza del tabù non li aveva preservati!

Una volta reso libero dalla verità biblica, Samuele decise di non divenire mai più schiavo delle tradizioni. Quando suo padre morì, rifiutò dunque di mettere un dono nella bara perché il defunto lo portasse nel mondo spirituale. Né partecipò al ‘pasto coi morti’. Né prese parte al banchetto della ‘traversata’, con cui si celebra la supposta unione del defunto con altri spiriti. Per la sua intrepida difesa della verità biblica, è stato Samuele danneggiato da qualche vendicativo spirito? No, neppure un poco.

Forse voi avete delle superstiziose credenze riguardo ai morti. Per esempio, vi chiedete se il vostro fratellino non sia in realtà il vostro defunto zio tornato in vita? Ve ne rassicurate notando la forma dell’orecchio del piccolo, pensando che l’orecchio dello zio aveva proprio la stessa forma? O vi astenete superstiziosamente dal dare ai vostri figli nomi di parenti viventi perché credete che questo parente, dopo la morte, nascerà di nuovo come bambino e solo quel bambino debba avere il suo nome?

Lasciate che la verità biblica vi liberi da tali superstiziose credenze! Confidate nella Bibbia, “quale veracemente è, come la parola di Dio”. (1 Tess. 2:13) La verità è che la vita futura si ottiene non con la reincarnazione, ma mediante il potere di risurrezione dato a Gesù Cristo, che dichiara: “Io sono la risurrezione e la vita”. — Giov. 11:25.

Dopo la sua stessa risurrezione dai morti Gesù ricordò ogni particolare della sua precedente vita umana. Se ne ricordò anche Lazzaro, che continuò a essere discepolo di Gesù dopo essere uscito dalla tomba. (Giov. 11:38-44; 12:1, 9-11) Che dire di voi? Potete rammentare una passata esistenza? Se realmente aveste vissuto prima, dovreste poterla ricordare. In effetti, la reincarnazione è un mito basato sul fallace ragionamento umano. La Parola di verità di Dio la smaschera come tale.

FONDAMENTO DEI SUPERSTIZIOSI TIMORI

Questo non significa che i superstiziosi timori delle persone siano completamente infondati. Per esempio, Samuele rammenta l’esperienza di un giovane ragazzo africano di nove anni. Un giorno mentre camminava nella foresta sentì chiamare il suo nome. Si girò, non vide nessuno, e continuò a camminare. Proprio allora un sasso lanciato dal di dietro si posò a terra davanti a lui. Il ragazzo arrivò a casa spaventato, ma il padre gli spiegò che questo era opera di sua madre, la quale era appena morta.

Da allora in poi la presenza di un corpo morto nella sua città riempiva sempre il cuore del giovane di spaventoso timore. Comunque, più avanti nella sua vita ragionò attentamente sui versetti biblici di Giobbe 7:9, 10: “La nuvola per certo giunge alla sua fine e se ne va; così chi scende nello Sceol [la tomba] non salirà. Non tornerà più alla sua casa, e non lo riconoscerà più il suo luogo”. Ora l’uomo si rese conto che non poteva essere stata sua madre a dire il suo nome e a lanciare la pietra quando era giovane. Ella era morta, inconscia, e non avrebbe potuto tornare per fare queste cose. Chi ne fu dunque responsabile?

La Bibbia rivela che la fonte di molti fenomeni soprannaturali sono invisibili creature spirituali malvage, e non gli spiriti dipartiti di creature umane. Satana il Diavolo è il capo di queste angeliche creature malvage, e Gesù lo chiamò “padre della menzogna”. (Giov. 8:44) Satana e i suoi spiriti malvagi si sono deliberatamente sforzati per ingannare le persone, inducendole a credere che gli uomini sopravvivano alla morte per entrare in un mondo spirituale. Hanno perfino impersonato le voci di persone defunte nello sforzo di perpetuare la menzogna che l’uomo non cessi di esistere alla morte.

COME LIBERARSI DAL GIOGO DELLA “MEDICINA”

Si crede pure comunemente in alcuni luoghi che oggetti naturali, inclusi alberi, rocce, fiumi, monti e particolarmente immagini, siano abitati da anime capaci di influire sulla vita per il bene o per il male. Perciò, al fine di proteggersi da potenze cattive e volubili, si prepara una “medicina” con oggetti che rappresentano qualità potenti. Un sasso, per esempio, o ossa, artigli e becchi sono considerati utili. Si possono ad esempio riempire corni di tali “medicine” o se ne possono fare pacchettini.

Una di tali “medicine” si chiama “Gyeefa”, ed è portata solo da uomini adulti. Viene appesa al collo in una tasca di pelle. Il Gyeefa ha dei “soldati” che gli fanno rapporto. Questi “soldati” sono anelli portati alle dita da ragazzi come Pietro che stanno crescendo.

Per impedire che la “medicina” gli facesse del male, Pietro doveva osservare la “legge della medicina”. Questa legge includeva la proibizione di mangiare cassava arrostita. E se Pietro era in viaggio e vedeva avvicinarglisi delle formiche scacciatrici o udiva il richiamo dell’uccello dudu alla sua destra, era obbligato a girarsi e tornare al punto di partenza del suo viaggio. E infine, non era permesso a nessuno di “parlare sopra” Pietro. Pertanto se Pietro era seduto in cucina, nessuno osava salire in cima alla cucina e parlare a Pietro dall’alto. Si possono facilmente immaginare le difficoltà che comportava l’osservanza di tali gravosi regolamenti.

A dodici anni Pietro fu mandato a Lower Buchanan nell’Africa Occidentale per studiare. L’ottima opportunità di utile sviluppo mentale si trasformò in un tempo di afflizione e cattivi presentimenti per Pietro. Perché? Perché il padrone di casa abitava al secondo piano, sopra Pietro. E Pietro non osava dirgli di non “parlargli sopra”! Per la maggior parte del tempo che Pietro trascorse lì visse fuori di casa, e infine il timore della “medicina” lo indusse ad andarsene.

Anni dopo, mentre studiava la Bibbia con un testimone di Geova, Pietro fu meravigliato dal fatto che Dio condannava chiunque “usi la divinazione, . . . praticante di magia . . . alcuno che cerchi presagi . . . stregone”. (Deut. 18:10) Pietro si rese conto che la “legge della medicina” riguardante le formiche scacciatrici e l’uccello dudu non era nient’altro che un prestare attenzione ai presagi. Inoltre, come poteva il Gyeefa, col suo bizzarro assortimento di oggetti inanimati proteggere lui, un uomo vivente? Egli confidava nel potere magico. E che sorta di giudizio avrebbe ricevuto dal vero Dio per aver confidato nel Gyeefa, un falso idolo?

Il potere della verità e il timore di Geova Dio indussero Pietro a sfidare la “legge della medicina”. Cominciò a mangiare cassava arrostita. Quando le formiche scacciatrici venivano verso di lui, passava proprio in mezzo a loro senza cambiar mai direzione. Questo avveniva quindici anni fa, ed è stato forse Pietro danneggiato per aver completamente trascurato le superstizioni del Gyeefa? Niente affatto, poiché egli continua a ‘camminare in sicurtà con Geova come sua confidenza’. — Prov. 3:23-26.

Ci fu poi Giovanni, che sotto il vestito portava una “medicina” sotto forma di una piccola veste a cui venivano fatti sacrifici a ogni nuova luna. Si supponeva che mancando di far questo si attirasse malattia o perdita della ragione. Se Giovanni discuteva con qualcuno, si supponeva che solo colpendosi il petto la “medicina” avrebbe cominciato a operare contro l’avversario. Poi un giorno Giovanni lesse nella Bibbia: “‘Ma a chi mi potete somigliare così che io gli sia uguagliato?’ dice il Santo”. — Isa. 40:25.

Giovanni fu turbato. Aveva forse la “medicina” preso il posto di Dio nella sua vita? Confidava egli realmente nel vero Dio? Pregava? Come poteva in effetti pregare il vero Dio e aspettarsi d’essere udito? L’Onnipotente è un Dio che esige esclusiva devozione e non condivide la gloria con nessun rivale. Dopo aver imparato a ‘confidare in Geova con tutto il suo cuore’ Giovanni prese la sua costosa “medicina”, valutata L. 60.000, e la gettò nel mare. — Eso. 20:5; Isa. 42:8; Prov. 3:5.

Dieci anni fa Giovanni sostituì la costosa veste con la “corazza della giustizia” di cui parla la Bibbia. E in tutti questi anni la “medicina” gettata in mare non ha potuto privare Giovanni della buona salute e della sanità di mente. — Efes. 6:14.

NON PIÙ INGANNATI DAI SOGNI

Ma qualcuno può chiedere: Come si può credere che un parente deceduto è realmente morto quando apparentemente il defunto vi parla nei sogni?

Per esempio, una giovane donna sognava di frequente la nonna defunta. Mentre era in vita la nonna aveva voluto molto bene a questa nipote. Ora, la nonna le appariva nei sogni e prescriveva le medicine quando la nipote era malata. In un’occasione ella apparve perfino e pare che cambiasse i pannolini del bambino della nipote! Non servirebbe questo a convincere che la nonna era realmente viva in un mondo spirituale?

Naturalmente, questo è ciò che vuole far credere il “padre della menzogna”, Satana il Diavolo. Egli vuole tenere le persone schiave della superstizione e del timore, inducendole a credere che i defunti possano realmente comunicare coi vivi e fare cose a loro favore o contro di loro. Egli e i suoi agenti sono maestri d’inganno. Come spiega la Bibbia: “Satana stesso continua a trasformarsi in angelo di luce. Perciò non è nulla di grande se i suoi ministri pure continuano a trasformarsi in ministri di giustizia”. — 2 Cor. 11:14, 15.

Col tempo, comunque, la nipote decise di riporre fede nella Bibbia e cercò diligentemente di capirla. Di conseguenza, dopo essersi rivolta a Geova, non ebbe più tali sogni della nonna. Non pensò più a sua nonna come a uno spirito della casa, ma nutrì semplicemente il desiderio di rivederla nella risurrezione. Avendo fede nella verità, questa giovane donna ‘si oppose al Diavolo, ed egli fuggì da lei’. — Giac. 4:7.

‘FAVOLE DI VECCHIE COMARI’ E PRESAGI

In molti luoghi le persone sono spesso schiave di ciò che equivale a ‘favole di vecchie comari’. Per esempio, una nonnina diede alla figlia un pezzo di pietra preso da un luogo colpito dal fulmine. “Mettilo nell’acqua del bagno del bambino”, suggerì; “lo renderà forte!” La nonnina rivelò pure che un pezzo di sughero messo nell’acqua avrebbe reso agile il bambino, ‘pronto a camminare a nove mesi’.

La figlia seguì scrupolosamente questo consiglio coi suoi primi quattro bambini prima di apprendere che la Bibbia condannava la superstizione. Perciò i suoi ultimi sei figli fecero il bagno senza pietra e sughero. Poté ella notare alcuna differenza nello sviluppo dei suoi figli? Assolutamente nessuno. Tutt’e dieci camminarono dopo nove mesi e sono tutti sani e forti. Alle persone superstiziose piace trasmettere ad altri le loro superstizioni. Siate saggi. Imparate a distinguere tra la verità e le superstiziose ‘favole di vecchie comari’. Date ascolto alla Bibbia, che dice: “Respingi le false storie che violano ciò che è santo e che le vecchie donne raccontano”. — 1 Tim. 4:7.

Forse siete superstiziosi solo nelle piccole cose, e pensate d’essere ugualmente accettevoli a Dio come cristiani. Forse non temete i morti ne portate la “medicina”, ma se siete in viaggio e inciampate col piede destro, lo considerate un presagio di buona fortuna? O se un ramo d’albero si spezza proprio davanti ai vostri occhi, lo considerate un presagio di sfortuna per la vostra famiglia? Una volta stabilita questa mentalità, ogni piccola cosa che non vada bene vi sembrerà confermi la vostra superstizione. Comunque, i rami si spezzano e le difficoltà sorgono come cose normali nella vita. La Bibbia spiega che “il tempo e l’avvenimento imprevisto capitano” a tutti. — Eccl. 9:11.

Sarete saggi se continuerete a rammentare a voi stessi che il vero Dio non comunica con gli uomini per mezzo di presagi. Infatti, egli condanna chiunque “cerchi presagi”. (Deut. 18:10) Perciò non vi prestate attenzione! Che meraviglioso sollievo mentale ne trarrete!

RENDETEVI LIBERI RIVOLGENDOVI A GEOVA

Ricordate che tali piccole superstizioni da parte vostra non saranno trascurate da Geova, che ‘scruta il cuore, esamina i reni, sì, per dare a ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni’. (Ger. 17:10) La superstizione allontana dal vero Dio, Geova. Impedisce di avvicinarsi a Lui, perché la superstizione si basa sulla falsità e sull’ignoranza.

La persona non osa ingannarsi con falsi ragionamenti. Poiché “Dio è luce e . . . unitamente a lui non vi sono tenebre alcune”. Questo significa che si devono abbandonare le pratiche superstiziose in maniera completa e definitiva. Altrimenti: “Se facciamo la dichiarazione: ‘Abbiamo partecipazione con lui’, e continuiamo a camminare nelle tenebre, mentiamo e non pratichiamo la verità”. — 1 Giov. 1:5, 6.

Lo spirito o forza attiva di Geova è necessaria per spingere la mente a rigettare l’ignoranza e gli stolti timori, e liberarsi così della superstizione. Permettete allo spirito di Dio d’entrare nella vostra mente assimilando l’affrancatrice verità biblica mediante lettura, studio e considerazione della Parola di Dio. Invocate il nome di Geova per avere sicurezza e forza spirituale, poiché “il nome di Geova è una forte torre. Il giusto vi corre e gli è data protezione”. Fate questo per ottenere meravigliosa libertà mentale, poiché “dov’è lo spirito di Geova, ivi è libertà”. — Prov. 18:10; 2 Cor. 3:17.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi