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  • Fu Gesù Cristo realmente destato dai morti?

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  • Fu Gesù Cristo realmente destato dai morti?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
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  • LA RISURREZIONE È COMPATIBILE CON LA SCIENZA
  • GESÙ PREDISSE LA SUA RISURREZIONE
  • IL RACCONTO STORICO
  • LA RISURREZIONE DI CRISTO IMPARTISCE POTENZA
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
w70 1/6 pp. 325-328

Fu Gesù Cristo realmente destato dai morti?

Molti ne dubitano. Ma ne dubitano con buona ragione?

LA BIBBIA è un libro contenente numerose promesse riguardo al futuro. Per aver fede in queste promesse è necessario aver fede nella veracità dei suoi aspetti storici, e credere che le cose di cui parla accaddero effettivamente.

Ma data l’insolita natura di alcune delle cose che essa narra molti hanno dubitato che accadessero effettivamente. Fra tali cose c’è la risurrezione di Gesù Cristo dai morti. Potete aver fede che tale miracolo in effetti ebbe luogo? In tal caso, rafforzerete la vostra fede in altri miracoli narrati nella Bibbia oltre che nelle sue promesse riguardo al futuro, come quella che la pena e la morte un giorno non saranno più. — Riv. 21:4.

Coloro che negano che Gesù Cristo fosse in effetti destato dai morti sono rappresentati da Marcello Craveri, dottore italiano in filosofia. Nel suo libro The Life of Jesus (La vita di Gesù) (1967) dice: “È ovvio che l’intera storia della risurrezione e delle apparizioni appartiene alla categoria delle invenzioni dei miracoli”. Secondo lui, “gli antichi e moderni studiosi del cristianesimo convengono” che la risurrezione di Gesù Cristo dai morti in realtà non ebbe luogo.

Significa questa dichiarazione dogmatica che ci sia effettivamente la prova che Gesù Cristo non fosse destato dai morti? Gli antichi e i moderni studiosi del cristianesimo sono realmente d’accordo che la risurrezione di Gesù appartenga alla categoria delle invenzioni dei miracoli? Niente affatto! Considerate l’evidenza.

LA RISURREZIONE È COMPATIBILE CON LA SCIENZA

Una comune obiezione alla risurrezione di Cristo è che giacché l’uomo moderno non vede le persone risorgere dai morti, nessuno sia mai risorto dai morti. Ma è questa un’obiezione valida? È impossibile a chi ammette l’esistenza di un Essere Supremo credere che avesse luogo la risurrezione di Cristo? Un tale avvenimento miracoloso è realmente non scientifico?

Osservate ciò che disse una volta il noto scienziato Victor Hess, scopritore del raggio cosmico: “Devo confessare che in tutti i miei anni di ricerche nella fisica e nella geofisica non ho mai trovato un solo caso in cui la scoperta scientifica fosse in contrasto con la fede religiosa. Talvolta si dice che la ‘necessità’ delle ‘leggi’ della natura è incompatibile coi . . . miracoli. Non è così . . . Molte nostre leggi fisiche sono, in effetti, dichiarazioni semplicemente statistiche. Valgono per un gran numero di casi medi. Non hanno significato per il caso singolo. I moderni scienziati sono pienamente consapevoli di queste limitazioni nella loro descrizione dei processi fisici. Deve lo scienziato dubitare della realtà dei miracoli? Come scienziato rispondo enfaticamente: No. Non vedo nessuna ragione per cui l’Onnipotente Dio, che creò noi e tutte le cose che ci circondano, non dovesse sospendere o cambiare — se Egli lo ritiene saggio — il naturale, comune corso degli avvenimenti”. — The Faith of Great Scientists, edito da W. Howey, pagina 10.

Il semplice fatto che gli uomini oggi sulla terra non abbiano visto Dio destare persone dai morti non sostiene affatto che in tempi passati non ritenesse opportuno destare suo Figlio, Gesù Cristo, dai morti. E perché Dio lo ritenne opportuno? Anzitutto, per ricompensare Gesù della sua fedeltà fino alla morte. E anche perché solo un Gesù risuscitato poteva realizzare i propositi di Dio per cui Gesù era venuto sulla terra ed era morto di una morte di sacrificio. — Filip. 2:5-11.

Non è che Gesù fosse il primo e l’unico ad essere destato dai morti mediante la potenza di Dio. La Bibbia ci dice che i profeti di Geova, Elia ed Eliseo, destarono una persona ciascuno dai morti. (1 Re 17:17-24; 2 Re 4:32-37; 8:5; 13:20, 21) E le Scritture Greche Cristiane (“Nuovo Testamento”) pure parlano di altre risurrezioni, compiute sia da Gesù che dai suoi apostoli. — Matt. 11:5; Luca 7:11-16; 8:41-56; Giov. 11:1-46; Atti 9:40; 20:9-12.

GESÙ PREDISSE LA SUA RISURREZIONE

Abbiamo visto che la risurrezione di Gesù Cristo è una cosa possibile. Non possiamo negare a Dio il privilegio di fare eccezioni o cambiare il naturale corso degli avvenimenti, ed egli ha fatto questo ripetutamente. Consideriamo, dunque, l’evidenza che Gesù Cristo è stato destato dai morti.

Tanto per cominciare, Gesù stesso predisse ripetutamente che sarebbe stato destato dai morti. Al principio del suo ministero vi si riferì, dicendo: “Abbattete questo tempio, e in tre giorni lo rialzerò”. “Egli parlava del tempio del suo corpo”. (Giov. 2:19-21) Disse pure che come Giona era stato tre giorni nel ventre di un grosso pesce egli sarebbe stato tre giorni nel cuore della terra. E in seguito in almeno cinque diverse occasioni disse ai suoi discepoli che sarebbe stato destato dai morti. (Matt. 12:39, 40; 16:21; 17:1-9, 22, 23; 20:18, 19; 26:31, 32) Come possiamo capire tutte queste esplicite dichiarazioni se Gesù non fu effettivamente destato dai morti? Fu lui o furono i suoi discepoli dei creduloni o perpetrarono essi un inganno?

L’autenticità della risurrezione di Cristo è ulteriormente avvalorata dal fatto che, sebbene avesse così chiaramente preavvertito i discepoli della sua morte da martire, essi furono molto angustiati quando ebbe luogo. (Luca 24:21) E sebbene avesse ripetutamente predetto che sarebbe stato destato dai morti, essi non se lo aspettavano. Se se lo fossero aspettato, le donne sue discepole sarebbero forse andate alla tomba il terzo giorno per profumare ulteriormente il suo corpo con aromi? — Luca 24:1.

IL RACCONTO STORICO

Tutt’e quattro i racconti evangelici parlano dell’adempimento delle parole di Gesù che sarebbe stato destato il terzo giorno. L’apostolo Matteo narra che prima apparve un angelo il quale annunciò la risurrezione di Cristo a delle donne due delle quali Matteo menziona per nome, che in seguito Gesù apparve loro e che ancora più tardi Gesù apparve ai suoi discepoli in Galilea. — Matt. 28:1-20; Mar. 16:1-8.

Il medico Luca dice ulteriormente che il risuscitato Gesù confortò due suoi discepoli in cammino verso Emmaus, che apparve un’altra volta ai suoi discepoli in Gerusalemme e che i suoi discepoli lo videro salire verso il cielo scomparendo alla loro vista. — Luca 24:1-53.

L’apostolo Giovanni ci fornisce ulteriori particolari circa le apparizioni di Gesù dopo la sua risurrezione. Parla dell’incontro di Gesù con Maria Maddalena, dice che apparve due volte ai suoi apostoli e che la seconda volta Tommaso era presente e si convinse. Si potrebbe dire questo per sottolineare la veracità della risurrezione di Gesù, oltre che la ferma convinzione degli scrittori biblici che Gesù realmente fu destato dai morti. Era come se Tommaso parlasse per tutti coloro che avrebbero sinceramente dubitato della risurrezione di Cristo negli anni avvenire. (Giov. 20:1-29) Giovanni dice pure che Gesù apparve presso il mare di Galilea, nella quale occasione chiese tre volte a Pietro se lo amava o no. — Giov. 21:1-24.

Per di più, il libro degli Atti ci dice che Gesù “fu assunto, dopo aver dato comandamento per mezzo dello spirito santo agli apostoli che aveva scelti. E a questi con molte positive prove si mostrò vivente dopo aver sofferto, essendo da essi visto durante quaranta giorni”. Quanto più vigoroso, quanto più convincente potrebbe essere il racconto: “Con molte positive prove si mostrò vivente dopo aver sofferto”? Tutta questa enfasi aggiunge ulteriore peso quando notiamo che è data da un istruito medico il quale sarebbe stato il primo a mettere in dubbio che qualcuno fosse destato dai morti. — Atti 1:1-9.a

LA RISURREZIONE DI CRISTO IMPARTISCE POTENZA

Il cambiamento che ci fu nella piccola schiera di seguaci di Gesù potrebbe dirsi che sia sotto alcuni aspetti la più vigorosa testimonianza alla risurrezione di Gesù. Trasformò uomini spaventati e perplessi in baldi e intrepidi evangelizzatori, pronti a dare la vita per le loro credenze!

Tale convinzione e potenza non nascono da allucinazioni né sono generate da sofismi. Il cambiamento fu dovuto al fatto che Gesù fu realmente destato dai morti, oltre che al versato spirito di Dio, che venne per mezzo di Gesù, e permise all’apostolo Pietro di predicare: “Gesù il Nazareno . . . voi metteste al palo per mano di uomini illegali, sopprimendolo. Ma Dio l’ha risuscitato, sciogliendo le doglie della morte, perché non era possibile che ne fosse ritenuto”. In quell’occasione Pietro disse nuovamente: “Questo Gesù ha Dio risuscitato, del quale fatto noi siamo tutti testimoni”. — Atti 2:22-33.

Si potrebbe dire che Pietro stabilì in quel caso il modello per la sua futura predicazione. Quando pertanto una folla di persone si radunò sorpresa in seguito alla sua guarigione di un uomo zoppo dalla nascita, Pietro disse loro che questo miracolo era stato compiuto con la potenza di Gesù, che essi avevano ucciso. “Ma Dio l’ha destato dai morti, del qual fatto noi siamo testimoni”. Non c’era dubbio nella sua mente. La risurrezione di Gesù era un fatto; egli e altri ne erano testimoni. (Atti 3:12-15) E quando furono davanti alla suprema corte giudaica, per attestare con quale potenza avevano compiuto questo miracolo, Pietro rese di nuovo testimonianza al fatto che Gesù era stato realmente destato dai morti, dicendo: “Sia noto a voi tutti e a tutto il popolo d’Israele, che nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi metteste al palo ma che Dio ha destato dai morti, mediante lui, quest’uomo è sano davanti a voi”. Sì, questo stesso miracolo rese testimonianza al fatto che Gesù era stato destato dai morti. — Atti 4:10.

Poco dopo, quando gli apostoli furono di nuovo arrestati e portati dinanzi al Sinedrio, Pietro mise di nuovo in risalto la risurrezione di Gesù: “L’Iddio dei nostri antenati ha destato Gesù, che voi avete ucciso . . . Dio lo ha esaltato come principale Agente e Salvatore alla sua destra . . . E noi siamo testimoni di queste cose”. — Atti 5:30-32.

Quando l’apostolo Pietro predicò a Cornelio e alla sua casa riguardo a Gesù, Pietro mise in risalto la stessa verità: “Questi Dio destò il terzo giorno e gli concesse di manifestarsi, non a tutto il popolo, ma a testimoni in anticipo costituiti da Dio, a noi, che mangiammo e bevemmo con lui dopo che era sorto dai morti”. Di nuovo si potrebbe chiedere: Pietro e i suoi compagni apostoli mangiarono e bevvero forse con un’allucinazione? O fu Pietro un vero e proprio impostore? — Atti 10:38-42.

L’apostolo Paolo seguì l’esempio di Pietro, mettendo in risalto la risurrezione di Gesù nel suo ministero, come si può vedere da Atti 13:30-37; 17:31. Quanto fosse ferma la sua convinzione che Gesù era stato davvero destato dai morti si capisce dalle sue parole in I Corinti 15:3-8: “Vi ho trasmesso, fra le prime cose, ciò che io pure ho ricevuto, che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture; e che fu seppellito, sì, che è stato destato il terzo giorno secondo le Scritture; e che apparve a Cefa, quindi ai dodici. Apparve poi a più di cinquecento fratelli in una volta, la maggioranza dei quali rimangono fino al presente, ma alcuni si sono addormentati nella morte. Apparve poi a Giacomo, quindi a tutti gli apostoli; ma ultimo di tutti apparve anche a me come a uno nato prematuramente”.

Che tutta questa evidenza sia inconfutabile viene ammesso non solo da ministri cristiani che hanno fede nella Parola di Dio ma anche da altri. Per esempio, c’è il dott. J. N. D. Anderson, preside della facoltà di legge dell’Università di Londra e direttore del suo Istituto di Studi Legali Superiori. Questo esperto di fama mondiale in questioni legali osservò una volta, secondo quanto riferisce l’Observer di Londra:

“Considerare i racconti dei sei scrittori del ‘Nuovo Testamento’ come invenzione sarebbe realmente un atteggiamento impossibile. Pensate al numero di testimoni, oltre 500. Pensate alla natura dei testimoni, uomini e donne che diedero al mondo il più alto insegnamento etico che esso abbia mai conosciuto, e che anche secondo la testimonianza dei loro nemici lo misero in pratica nella loro vita. Pensate all’assurdità psicologica di raffigurare la piccola schiera di codardi sconfitti radunati un giorno in una Stanza Superiore e trasformati pochi giorni dopo in un gruppo che nessuna persecuzione poté ridurre al silenzio! . . . Mi sembra quasi senza senso parlare di leggende quando avete a che fare con gli stessi testimoni oculari”.

Sì, se per bocca di due o tre testimoni fidati una faccenda è provata come fatto, quanto ben provato è il fatto che Gesù Cristo sorse realmente dai morti! Gli uomini che inventano falsità sono privi dell’accento di verità dimostrato dagli apostoli Pietro e Paolo quando predicarono la risurrezione di Cristo.

In considerazione di tutto quanto precede, avete buona ragione per esercitare fede che Gesù Cristo realmente sorse dai morti? Certissimamente. La conclusione è inevitabile. Riscontrando che uno dei più insoliti e più vigorosamente discussi avvenimenti menzionati nella Bibbia è un fatto dovreste veramente rafforzare la vostra fede. Per il fatto che Gesù fu destato dai morti potete rivolgervi a Dio in preghiera, chiedendo perdono dei vostri peccati, e potete pregare con fede che venga il regno di Dio. E che cosa può significare questo per voi? La vita eterna in una terra paradisiaca quando non ci sarà più dolore, né pena né morte. — Matt. 6:10; 1 Giov. 2:1; Riv. 21:4.

[Nota in calce]

a Notate pure che quando fu scelto un successore di Giuda, Pietro stabilì che doveva essere uno che era stato “con noi testimone della sua risurrezione”. — Atti 1:20-22.

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