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  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
w70 15/6 pp. 374-376

Dichiarazione

1. I testimoni di Geova, radunati all’Assemblea “Pace in terra”, che cosa colsero l’occasione di fare pubblicamente?

NOI, cristiani testimoni di Geova, radunati insieme all’Assemblea “Pace in terra” a (nome della città e del paese), oggi (data), cogliamo questa favorevole occasione per esprimere la nostra posizione e il nostro atteggiamento in questo periodo sommamente turbolento e pericoloso della storia umana:

2. (a) Qual è la chiave della durevole pace per il genere umano, e che cosa ci vuole per essere figli di Dio? (b) Con chi neghiamo d’avere qualsiasi legame, e perché?

2 PACE CON il Creatore del cielo e della terra, per mezzo del regno del suo Messia da lungo tempo promesso: questo è ciò che sosteniamo sia la chiave della durevole pace per tutto il genere umano. Quando manteniamo la pace con Dio, non possiamo mai essere in guerra coi nostri simili che pure sono creature di Dio; la pace con Dio e la pace col nostro prossimo vanno di pari passo. Per essere figli di Dio e leali sudditi del suo regno messianico siamo obbligati a operare per la pace. (Matt. 5:9) Neghiamo perciò d’avere qualsiasi legame col reame di professanti cristiani conosciuto come cristianità, poiché la sua storia mostra che ha fomentato la guerra carnale anche fra correligionari, macchiando del loro sangue le sue vesti. Ha perseguitato con la tortura e la morte violenta coloro che per coscienza religiosa non erano d’accordo con essa. Non ha promosso gli interessi del messianico regno di Dio, venendo notoriamente meno a questo riguardo sin dallo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914. Non possiamo avere nessuna parte con essa, poiché ora è chiaramente manifesto che i giudizi di Dio espressi nella Sacra Bibbia sono contro la cristianità e saranno tra breve eseguiti su di essa.

3. (a) Sin dalla prima guerra mondiale a favore di che cosa è stata attuata la rivoluzione mondiale, e perché e come? (b) Quale atteggiamento continueremo ad avere, mostrando nello stesso tempo che cosa dalle Scritture?

3 I tipi di governo politico prevalsi precedentemente fino al conflitto mondiale del 1914-1918 non hanno mantenuto la stabilità del mondo del genere umano. Da allora è stata tentata ed è ancora attuata la rivoluzione mondiale a favore delle forme radicali di governo. Gran parte della popolazione terrestre è stata portata sotto il dominio comunista, in grande misura involontariamente e non per libero voto popolare. La controversia circa l’avere una rivoluzione e stabilire un governo radicale è stata violentemente suscitata fra il popolo irrequieto. Noi, comunque, sosteniamo ancora come in precedenza la nostra rigida neutralità cristiana verso le controversie politiche di questo mondo. Dall’inizio abbiamo additato la scritta Parola di Dio per indicare che lunga vita con pace e prosperità non saranno mai portate dai governi politici degli uomini che non sono in pace con Dio. Secondo le infallibili profezie della Parola di Dio, il radicalismo politico come rimedio mondiale deve fallire.

4. (a) Quale divisione religiosa disapproviamo? (b) In che modo il clero è venuto meno quale luce causando la morte spirituale di molti?

4 Continueremo a disapprovare la divisione delle persone religiose in clero e laici. A questo riguardo abbiamo il sostegno della Bibbia. Il clero e gli esaltati capi religiosi della cristianità sono venuti meno ai loro obblighi verso il popolo che si rivolge a loro per essere guidato nella pacifica relazione con Dio. Mentre un tempo avevano una posizione elevata sino al cielo in cui avrebbero potuto far risplendere come stelle la luce spirituale per i loro parrocchiani, sono scesi a livelli terrestri, materialistici, privi di vera edificazione spirituale. Non hanno recato nessun vivificante ristoro alla cristianità, per non parlare del resto del genere umano. Hanno reso amara la pozione che han fatto bere al loro popolo, sia con le loro dottrine settarie che con la condotta che han fatto seguire al popolo. A causa di questa amarezza è risultata la morte spirituale per innumerevoli persone.

5. Quale obbligo riconosciamo d’avere, e come cercheremo d’adempierlo?

5 Ci atteniamo saldamente alla dichiarazione che il cristianesimo, non la cristianità, è “la luce del mondo”. Come dedicati, battezzati cristiani riconosciamo il nostro unito obbligo di servire da “luce del mondo”. (Matt. 5:14-16) Come testimoni di Geova, continueremo ad adempiere questo obbligo e a insegnare la Sua Parola scritta. In questo modo scritturale continueremo a cercare d’illuminare le tenebre per il maggior numero possibile di persone della cristianità, che il clero e gli alti capi religiosi non hanno spiritualmente illuminato o non hanno recato alla luce del favore di Dio.

6. (a) Chi riconosciamo come nostro Liberatore religioso, e come lo imiteremo riguardo alla sensibilità religiosa di certuni? (b) Anziché avere la loro stessa speranza e fiducia, che cosa faremo?

6 Riconosciamo Gesù Cristo come nostro Liberatore religioso datoci da Dio. Egli ci ha liberato dalla sottomissione e dalla morte religiosa sotto Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione compresa la cristianità. Nei giorni che fu sulla terra Gesù Cristo non risparmiò i sentimenti religiosi degli uomini che asserivano d’essere insegnanti ordinati da Dio e guide del popolo. Imitandolo, non possiamo trattenerci dall’additare alle fiduciose persone della cristianità la colpevolezza del loro clero e di altri capi religiosi dinanzi a Dio. Anche se questo ferisce la sensibilità religiosa di quei capi religiosi ed è un guaio per loro, continueremo a dichiararla finché vivremo e finché essi occuperanno posizioni influenti sulla cristianità. Non ci uniremo a loro nel riporre la nostra speranza e fiducia in alcuna umana organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza mondiale, ma continueremo a dichiarare la condanna di tale organizzazione.

7. (a) A disposizione di chi ci teniamo per servirlo attivamente, e perché? (b) Che cosa abbiamo l’ordine di rivelare, e quali mezzi di divulgazione useremo per accrescere le nostre capacità di proclamatori del messaggio di Dio?

7 Ci teniamo a disposizione di Dio per il suo servizio in qualsiasi tempo secondo la sua nomina. Egli ci ha sciolti, liberati dalla cattività di Babilonia la Grande, la figurativa signora del fiume Eufrate. Dovendo la libertà religiosa a Geova Dio per mezzo di Gesù Cristo, dobbiamo usarla in armonia con la sua volontà in questo tempo assai cruciale della storia umana. Ubbidendo alla sua Sacra Bibbia riconosciamo d’avere l’ordine di rivelare alle persone che non c’è possibilità di vita spirituale ora e di vita eterna nel futuro nella cristianità né per mezzo di essa. Essa reca morte spirituale ora allo stragrande numero di membri delle chiese e morte letterale nell’imminente “giorno di vendetta da parte del nostro Dio”. Noi cristiani testimoni di Geova siamo pochi in paragone coi 977.383.000 membri della cristianità. Ma Dio ha accresciuto cento volte, sì, due volte tanto, le nostre capacità di proclamatori del messaggio per il giorno attuale. Per mezzo della sua organizzazione terrestre ci ha provveduto centinaia di milioni di pezzi di letteratura stampata, Bibbie, libri, opuscoli, riviste, trattatini, da usare nella guerra spirituale contro le fortezze dell’errore nella cristianità spiritualmente morta. Per mezzo di queste miriadi di veicoli pubblicitari adempiremo sino alla fine il nostro compito di dichiarare il “giorno di vendetta da parte del nostro Dio”, come “guaio” per la cristianità.

8. (a) Che cosa abbiamo il gioioso privilegio di annunciare? (b) Nel dire che cosa uniamo le nostre voci col cielo, e quindi per che cosa rendiamo grazie?

8 La sola speranza di pace, felicità, prosperità, vita, sì, risurrezione dei morti, per il genere umano è il messianico regno di Dio. Abbiamo il gioioso privilegio di annunciare a tutte le nazioni l’istituzione di quel regno nei cieli avvenuta alla fine dei Tempi dei Gentili nel 1914. Uniamo le nostre voci a quelle del cielo nel dire che il regno del mondo del genere umano è divenuto il regno del nostro Signore Dio Geova e del suo Messia o Cristo. Lo ringraziamo pubblicamente per aver preso il suo gran potere e cominciato il suo eterno regno retto dal suo Messia, suo Figlio Gesù.

9. (a) Che cosa significherà il regno di Dio per le nazioni nel giorno della sua vendetta? (b) Tuttavia che cosa faremo lealmente riguardo a quel regno?

9 Sappiamo che questo regno significherà infine un disastroso guaio per le nazioni politiche nel culmine del giorno della vendetta di Dio, ma non temeremo la loro ira a causa di ciò. Sino alla fine, renderemo lealmente la nostra assoluta fedeltà al messianico regno di Dio. Ubbidiremo al nostro dominante Re Gesù Cristo e adempiremo ulteriormente il suo comando di predicare ovunque “questa buona notizia del regno” in testimonianza a tutte le nazioni finché venga la loro fine. Senza sosta volgeremo le persone ammaestrabili al messianico regno di Dio perché vedano realizzata la speranza di ‘gloria a Dio nei luoghi altissimi con pace sulla terra per sempre ai suoi uomini di buona volontà’.

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