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  • Adorate come Gesù adorò?

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  • Adorate come Gesù adorò?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
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  • ‘ADORATE CON SPIRITO E VERITÀ’
  • ADORATE “CON SPIRITO”?
  • ADORATE ‘CON VERITÀ’?
  • LE CHIESE IMITANO REALMENTE GESÙ?
  • IMITATE GESÙ NELLA VOSTRA ADORAZIONE
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
w71 15/2 pp. 99-103

Adorate come Gesù adorò?

Che cosa implicava la sua adorazione? Chi adora oggi nella maniera in cui egli adorò?

SE VI considerate cristiano, indubbiamente rispettate gli insegnamenti di Gesù Cristo e lo considerate l’esempio di tutti i cristiani. Il suo modo di adorare vi interessa specialmente, e voi volete adorare come egli adorò.

Potete aver notato, comunque, che, anche se le varie chiese della cristianità si dichiarano cristiane, adorano in modi diversi. Forse vi siete chiesto come queste chiese possano essere così diverse e seguire ancora l’esempio di Gesù, o perché il modo di adorare della vostra chiesa differisca da quello di altre organizzazioni religiose.

Giacché Gesù Cristo stabilì il modello per i cristiani, consideriamo il suo modo di adorare come norma mediante cui giudicare questi vari modi di adorare e i diversi insegnamenti. Mentre esaminiamo il modo di adorare di Gesù, facciamo bene a tenere presenti queste domande: Com’è il mio modo di adorare in paragone con quello di Gesù? Se è necessario, ho il coraggio di correggermi per seguire lui quale modello di tutti i cristiani? — 1 Piet. 2:21.

‘ADORATE CON SPIRITO E VERITÀ’

Forse ricordate che il racconto biblico in Giovanni capitolo 4 ci parla della conversazione che Gesù fece con una donna di Samaria la quale credeva che la vera adorazione di Dio richiedesse l’adorazione nel tempio samaritano sul monte Gherizim. Parlando presso il pozzo di Giacobbe, ai piedi del monte Gherizim, Gesù Cristo pronunciò queste importanti parole:

“Credimi, donna: L’ora viene in cui né su questo monte né in Gerusalemme adorerete il Padre. . . . l’ora viene, ed è questa, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre con spirito e verità, poiché veramente, il Padre cerca tali adoratori. Dio è Spirito, e quelli che l’adorano devono adorarlo con spirito e verità”. — Giov. 4:21-24.

Nella loro forma di adorazione i Samaritani e i Giudei si preoccupavano principalmente delle cose esteriori del tempo e del luogo e della pratica. Ma ora Gesù diceva che la vera adorazione andava più a fondo delle cose che si vedono, che dev’essere “con spirito e verità”. L’adorazione di Dio non doveva limitarsi a un popolo o non doveva essere accentrata in un luogo, sia che fosse Gerusalemme o qualsiasi altra “città santa”. Invece, doveva essere aperta a ogni sorta di uomini la via per adorare Geova Dio “con spirito e verità”, in ogni luogo.

ADORATE “CON SPIRITO”?

Giacché Gesù disse che il Padre suo vuole essere adorato “con spirito”, i sinceri cristiani dovrebbero esaminare il loro modo di adorare per accertarsi di vivere secondo questa esigenza. Per esempio, che cosa dobbiamo pensare dell’idea di dipingere un quadro o scolpire un’immagine di qualche cosa che è in cielo o sulla terra e poi compiere atti di adorazione verso di essa? Dio stesso dice che gli recherebbe dispiacere, poiché una volta disse al suo popolo dell’antichità: “Dovete badare bene alle vostre anime . . . affinché non agiate rovinosamente e non vi facciate realmente un’immagine scolpita”. “Non ti devi inchinare loro né essere indotto a servirle”. — Deut. 4:15, 16; 5:8, 9.

Inoltre, non è ragionevole credere che se Dio voleva essere adorato per mezzo di immagini Gesù le avrebbe usate? Ma nelle Scritture non leggiamo mai che Gesù le usasse. Quando pregava il Padre suo non usava nessuna immagine scolpita né ausili per l’adorazione come il rosario. No, ma pregò direttamente suo ‘Padre che è nei cieli’, come vediamo dal Paternoster. (Matt. 6:9) Né pensò di dover andare in un particolare luogo sacro per adorare il Padre suo. Egli pregò in qualsiasi luogo, sui monti, nelle case o in qualunque posto si trovasse. (Luca 6:12; Matt. 26:18, 26) Questo fu l’esempio che diede ai suoi seguaci. Seguite il suo esempio nella preghiera? O pregate solo in un santuario o in qualche altro posto considerato sacro?

È molto importante capire il più chiaramente possibile il pieno significato di adorare per mezzo di ciò che è invisibile all’occhio, cioè “con spirito”. Un’importante ragione di far ciò è che la Parola di Dio dice che i cristiani ‘camminano per fede, non per visione’. Un’altra è che “le cose viste sono temporanee, ma le cose non viste sono eterne”. (2 Cor. 5:7; 4:18) Per ottenere ciò che ha valore eterno, il cristiano deve pensare al suo proprio modo di adorare, facendosi domande come: La mia adorazione implica sotto qualche aspetto l’uso di immagini, di cosiddette “immagini sacre”, rosari o croci?

Molte persone sincere hanno usato tali oggetti nella loro adorazione, ma quando hanno appreso come Dio vuole realmente essere adorato — “con spirito e verità” — hanno fatto cambiamenti. Quelli che divennero cristiani ai giorni degli apostoli si sbarazzarono delle cose che Dio non approva. (Atti 19:18, 19) E quando il giovane re Giosia cominciò a ricercare il vero Dio, purificò Giuda dalle immagini scolpite, spezzandole. (2 Cron. 34:3, 4) Che eccellente esempio per voi se desiderate piacere a Dio!

ADORATE ‘CON VERITÀ’?

Ora, che cosa volle dire Gesù con le parole ‘adorare con verità’? Certo intese che la verità, non la falsità, dev’essere la base della nostra adorazione. Altrimenti la nostra adorazione sarebbe tutta vana. Poiché non adoravano ‘con verità’, Gesù disse ai capi religiosi giudei di quel tempo: “Isaia profetizzò appropriatamente di voi, ipocriti, come è scritto: ‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma i loro cuori sono molto lontani da me. Invano essi continuano ad adorarmi, perché insegnano come dottrine dei comandamenti di uomini’”. — Mar. 7:6, 7.

Chi adora secondo filosofie umane, opinioni o filosofie personali che contraddicono la Parola di verità, la Bibbia, come può dunque adorare ‘con verità’?

Gesù adorò sempre con verità. In un’occasione, pregando il suo Padre celeste disse: “La tua parola è verità”. (Giov. 17:17) Non ci si potrebbe aspettare che i veri seguaci di Cristo considerassero la scritta Parola di Dio come la considerò Gesù, come verità?

Oggi, comunque, molti ecclesiastici non considerano la Bibbia come la considerò Gesù; asseriscono che sia piena di miti. Un articolo della rivista Time parla di un teologo metodista che insegna agli studenti di un college che “la Bibbia è la più grande raccolta di mitologia nella storia della civiltà occidentale”. E il principale ramo della Chiesa Presbiteriana negli Stati Uniti annunciò di non considerare la Bibbia come “inerrante” o senza errore. Forse avete notato che il clero rivela più apertamente di non credere che la Bibbia sia l’ispirata Parola di Dio.

Come sono diversi tali ecclesiastici da Gesù e dai suoi apostoli! Un apostolo di Gesù scrisse: “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare”. — 2 Tim. 3:16.

Chi imiterete dunque: Gesù e i suoi apostoli o i molti ecclesiastici senza fede? Che dire se tali ministri continuano ad avere una buona reputazione nell’organizzazione religiosa di cui sono membri? Non è dunque tempo di affrontare la realtà che la religione stessa si è allontanata dall’esempio dato da Gesù e quindi è disapprovata da Dio? Se preferite stare in un’organizzazione i cui ministri screditano la Bibbia, allora non girate forse le spalle a Gesù? È proprio una cosa tanto seria.

LE CHIESE IMITANO REALMENTE GESÙ?

Forse avete letto dichiarazioni di vari ecclesiastici secondo cui le chiese in genere differiscono da Gesù nel modo di adorare. Per esempio, il vescovo episcopale Daniel Corrigan dichiarò: “Parlando in generale, la maggioranza non trova nella chiesa molto che rammenti loro Cristo”. Potete pensarla allo stesso modo. Infatti, The Protestant Dictionary dichiara: “Gesù, naturalmente, riconoscerebbe poche tracce della sua filosofia nelle chiese che portano il suo nome in qualsiasi parte del mondo”. E l’ecclesiastico Ralph W. Sockman della città di New York ha detto che neppure Gesù si “sentirebbe a suo agio in molte chiese erette in Suo nome, perché hanno lasciato che clericalismo e mondanità distruggessero la semplicità e la sincerità del Suo vangelo originale”.

Giudicate voi stesso la cosa. Quando Gesù si riuniva coi suoi discepoli indossava speciali abiti religiosi? Richiese che i suoi seguaci costruissero edifici riccamente adorni per l’adorazione, che erigessero un altare, che partecipassero a elaborati riti religiosi e avessero una classe clericale? Se avete letto la Bibbia sapete che non richiese tali cose. Né fece come fanno molti ecclesiastici d’oggi i quali sempre più frequentemente “si volgono a fonti secolari onde trarre ispirazione per i sermoni”. (Time, 10 marzo 1967) Gesù si concentrò sulla Parola di Dio e incoraggiò i suoi ascoltatori a ubbidire ai comandamenti di Dio: “Voi siete miei amici se fate quello che vi comando. . . . tutte le cose che ho udite dal Padre mio ve le ho fatte conoscere”. — Giov. 15:14, 15.

Gesù insegnò la Parola di Dio, non adulterandola mai con le congetture degli uomini. Ma che cosa avviene riguardo alle chiese? Nel suo libro The Outline of History, H. G. Wells afferma che col passare dei secoli le chiese adottarono metodi e insegnamenti di religioni pagane così che “l’insegnamento rivoluzionario [di Gesù] fu sepolto sotto queste acquisizioni d’uso comune”.

Sapevate, per esempio, che la dottrina dell’immortalità dell’anima umana, insegnata praticamente in ogni chiesa, è stata tratta dai falsi adoratori dell’antichità? Potete accertarvene rivolgendovi a opere di consultazione. Perfino alcuni ecclesiastici ne ammettono l’origine non cristiana. Ecco ciò che afferma un preminente ecclesiastico nel libro The Evolution of Immortality:

“I Greci [tra i convertiti al “cristianesimo”] introdussero nella nuova religione l’idea di Platone che l’anima dell’individuo sia indistruttibile.  . . Poi l’abile Agostino . . . PRESE LA DOTTRINA DI PLATONE SULL’INNATA IMMORTALITÀ DELL’ANIMA . . . e la fece divenire universalmente accettata com’è sino a questo giorno . . . Una speculazione pagana è stata così a lungo mascherata da fondamentale verità cristiana che ora . . . Platone intralcia il cammino ed è comunemente scambiato per Cristo”.

Non è difficile determinare la verità biblica al riguardo per potere ‘adorare con verità’. In Ezechiele 18:4, la Parola di verità di Dio dice: “L’anima che pecca, essa stessa morrà”. In considerazione di questa e di numerose altre espressioni bibliche, è evidente che le chiese non insegnano la verità come l’insegnò Gesù. La loro speranza si basa su qualche cosa che non esiste. La verità insegnata da Gesù era la speranza della risurrezione, non l’immortalità dell’anima umana. (Giov. 5:28, 29) Quelli che preferiscono una speranza basata sulla congettura pagana anziché su ciò che insegnò Gesù possono dunque aspettarsi che li ricompensi con la vita eterna? Certo questa è una cosa a cui pensare. Se desiderate adorare ‘con verità’ e così piacere a Dio, potete continuare a far parte di un’organizzazione religiosa che non insegna quello che insegnò Gesù?

IMITATE GESÙ NELLA VOSTRA ADORAZIONE

Anche se le chiese non hanno imitato Gesù, non dovete continuare a praticare un’adorazione vana. Potete rivolgervi alla Bibbia e apprendere quello che fece Gesù e quindi imitarlo. Gesù che cosa incoraggiò i suoi seguaci a fare? Nel Sermone del Monte, Gesù mise in risalto di ‘fare la volontà del Padre mio che è nei cieli’. — Matt. 7:21.

Possiamo imparare qual è la volontà di Dio studiando l’opera di Gesù. In preghiera al Padre suo, Gesù disse di aver “finito l’opera” che gli era stata affidata e disse: “Io ho reso manifesto il tuo nome agli uomini che mi hai dati dal mondo”. Far conoscere il nome di Dio, Geova, faceva quindi parte della sua opera. — Giov. 17:4-6; Sal. 83:18.

Inoltre, mentre studiamo i racconti dei Vangeli vediamo ripetutamente messa in risalto l’opera di predicazione che Gesù fece. Non solo andò nelle case delle persone a predicare egli stesso il regno di Dio ma addestrò altri ad andarvi. (Luca 4:43; Matt. 10:7; Atti 20:20) E dopo la sua risurrezione, comandò ai suoi seguaci: “Andate . . . fate discepoli delle persone di tutte le nazioni . . . insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate”. (Matt. 28:19, 20) Nella sua grande profezia che riguarda il nostro giorno, Gesù indicò che i suoi veri seguaci sarebbero stati impegnati in una mondiale opera di predicazione. Egli predisse: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. — Matt. 24:14.

Vi ha addestrato e preparato la vostra chiesa a partecipare a quest’opera che fa parte della vera adorazione? Vi ha aiutato la vostra chiesa a far conoscere ad altri il nome di Dio, “Geova”? Se la vostra organizzazione religiosa non vi addestra a compiere la pubblica opera di predicazione che Gesù affidò ai suoi seguaci, potete dire che vi aiuta ad adorare come Gesù adorò?

Se sinceramente desiderate imitare Gesù e adorare come egli adorò, potete ricevere aiuto. In ogni parte della terra molte persone riconoscono che c’è un gruppo mondiale che adora come Gesù adorò. Per esempio, nel suo libro Church, State and Freedom Leo Pfeffer afferma che i metodi di predicazione dei testimoni di Geova “fanno rammentare quelli impiegati dai primi cristiani”. Questi testimoni cristiani proclamano il regno di Dio come comandò Gesù, e fanno conoscere il nome del Padre, Geova.

Siete benvenuto nella Sala del Regno dei Testimoni di Geova della vostra località. Vi troverete adunanze che hanno lo scopo di rafforzare la vostra fede e provvedere addestramento pratico per partecipare all’opera che Gesù affidò ai suoi seguaci da fare.

Inoltre, per aiutarvi ad adorare come adorò Gesù, un testimone di Geova sarà felice di tenere con voi in casa vostra un gratuito studio biblico a domicilio. Vi aiuterà a ottenere accurato intendimento della Bibbia e imparare così la verità che Gesù disse vi avrebbe ‘reso libero’, libero da tradizioni, filosofie e pratiche non cristiane. (Giov. 8:32) Possiate coraggiosamente scegliere di adorare come adorò Gesù, adorando “con spirito e verità”.

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